RIFLESSIONI DI UN MASSONE

Riflessioni di un Massone

(A. B.)

Rispet.mo   M .’. V .’.      

Carissimi Fratelli,

      tempo fa mi trovavo a parlare con il  Fr.’. che mi portò in Massoneria. Egli si domandava se in questo momento era giusto avvicinare profani. Le amarezze che spesso ci circondano, l’arrivismo di alcuni FFr.’. spesso ci impongono di riflettere di più nel fare entrare nuove persone. In quel momento gli dissi che se mettessimo la Massoneria sui piatti di una bilancia, i lati negativi e quelli positivi, essa sarebbe a favore di quelli positivi.

      In seguito riflettei su ciò che aveva detto.

      Ora vorrei esprimere quello che provo, i miei sentimenti, cosa ho ricevuto entrando in questa Officina. Innanzi tutto voglio dirvi, grazie di cuore, un abbraccio triplicemente fraterno. La timidezza spesso mi ha chiuso in me stesso, così facendo ho fatto degli errori di valutazione e di sentimenti; parlandone con i  FFr.’.

ho capito dove sbagliavo e con i loro consigli ho potuto capire il mio IO, scavare e liberare i miei pensieri.

      L’abbraccio dei FFr.’. quando ci si trova in Loggia è il calore più bello che un Uomo possa ricevere.

      L’interpretazione dei simboli, ma non tanto per quello che essi rappresentano, ma la morale ed i momenti meravigliosi che essi danno, mi hanno fatto scrivere questo mio modesto lavoro.

I GUANTI BIANCHI.

      Già il M.’. V.’. all’atto della consegna esorta a “NON OFFUSCANRE MAI IL CANDORE” e  “LE MANI DI UN LIBERO MURATORE DEVONO RIMANERE SEMPRE PURE”; oltre a questo simbolo di perenne purezza, essi evocano nel Massone il ricordo dei suoi impegni. Anche quelli che i FFr.’. danno al neofita per “COLEI CHE RAPPRESENTA LA PERFETTA POLARITÀ’ CONTRARIA”, sono di inestimabile valore.   

      Spiega WIRTH:  “La donna che glieli mostrerà allorché egli si trovi nel punto di mancare, gli apparirà come la sua coscienza vivente, come la guardiana del suo onore.”

      WOLFGANG GOETHE, dopo la sua iniziazione, così scriveva alla Sig.ra VON STEIN “Un regalo, all’apparenza esiguo, Vi attende al vostro ritorno. Ha però questo di meraviglioso, che io lo posso donare una sola volta nella mia vita ad una donna.”

Oltre ad un simbolo essi sono oggetti rituali.

      Ebbene in questo ho provato tutto l’amore, la fiducia ed il rispetto che ognuno di noi ha verso la sua donna. Ma nello stesso tempo i sentimenti che esprime il M.’. V.’. nel darli al neofita, che confuso, frastornato, emozionato dal momento, forse non riesce a percepire.

      Così noi stasera, giovani neofiti, riceviamo dai nostri FFr.’. anziani dei GUANTI BIANCHI, ma che hanno 20 ANNI di lavoro; essi nonostante il tempo sono rimasti sempre puri e candidi, come i loro animi quando fondarono questa Rispettabile LoggiaI.

      Nonostante le avversità e l’incomprensione del mondo profano e non, i momenti amari che hanno trovato nel loro cammino, nonostante ciò essi hanno continuato imperterriti il loro lavoro di muratori per la costruzione di questo Tempio, affinché esso sia sempre una LUCE per tutta l’Umanità.

      Per questi sentimenti, lasciatemi ancora una volta dire con animo commosso al mio presentatore: grazie di questa opportunità.

      A Voi pionieri di  questa  splendida Loggia.  un Triplice Fraterno Abbraccio per la tanta gioia che mi avete dato nell’accogliermi fra Voi.

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