NON TI SCORDAR DI ME

Das Vergissmeinnicht

Non ti scordar di me

Forget Me Not Emblem

Il nontiscordardime è la minuscola piantina dai piccoli fiori delicati di un intenso azzurro che noi tutti conosciamo. Secondo una delle tante leggende che la riguardano fu proprio Dio in persona che le attribuì tale nome, dopo che la piccola pianta lo esortò a non scordarsi di lei.

«Erba sacra» per gli antichi, nell’epoca vittoriana il suo significato, (nel linguaggio dei fiori) fu quello di rappresentare l’idea di un amore eterno e indimenticabile.

Questo fiorellino simboleggia quindi il desiderio di non essere dimenticati sopratutto  in amore. Augurarsi di non venir scordati è alquanto tipico, poiché anche quando il rapporto affettivo finisce può far piacere pensare di non essere stati completamente cancellati  in nome del ricordo dei bei momenti trascorsi insieme.

Il genere Myosotis (termine che in greco significa orecchie di topo dalla forma della foglia), della famiglia delle Boraginaceae, comprende circa 50 specie di erbe annuali o perenni, alcune conosciute anche come nontiscordardimé  o occhi della Madonna.

Minuscolo e delicato fiore selvatico dai petali azzurro intenso, il non ti scordar di me (Myosotis) è sempre stato considerato simbolo del ricordo, dell’amore e della speranza; sboccia in primavera sulla cosiddetta “erba dell’amore”. É una piantina che cresce in basso, appartata e poco appariscente, in luoghi umidi e ombrosi, selvatica nei boschi o coltivata nei giardini.

Durante l’epoca vittoriana (1837-1901), l’interpretazione del linguaggio dei fiori lo collegò alla fedeltà del vero sentimento amoroso duraturo e indimenticabile, motivo per cui il myosotis adornava l’abbigliamento delle donne innamorate.

Il non ti scordar di me, quale simbolo del ricordo e della memoria, è un fiore da riservare alle persone più care, anche ai famigliari e agli amici di colui che è scomparso di recente. I fiori di non ti scordar di me vengono esibiti addosso il primo giorno di luglio di ogni anno a Terranova, in Canada, per commemorare i connazionali caduti per la patria durante la prima Guerra Mondiale e, in particolare, nel corso della Battaglia della Somme combattuta in Piccardia (Francia).

Questo fiorellino è particolarmente diffuso nelle regioni temperate dell’Europa e dell’Australia, ma è anche presente nelle regioni temperate dell’Asia, Africa e America boreale.

In Italia lo possiamo trovare  in tutte le regioni con un numero variabile di specie.

Sono comunque numerose le leggende fiorite sull’origine del non ti scordar di me. E’ popolare la credenza che il primo di questi fiorellini sia nato per intervento di Gesù Bambino che, seduto in grembo alla Madonna, disse che desiderava che il colore  degli occhi di Lei  potesse  essere visto dalle generazioni future: sfiorò prima questi, poi il terreno e apparve il non ti scordare di me.

In Germania circolava anche il mito di una pianta rimasta ancora senza nome dopo che Dio, durante la Creazione, aveva finito di denominare tutte le altre e se ne stava andando, ma  dal basso, vicino ai suoi piedi, udì provenire una voce che lamentava di non dimenticarsi di lei; chinandosi, notò allora la piantina e le rispose che, visto che se ne era scordato una volta, proprio per evitare che potesse succedere di nuovo, il suo nome sarebbe stato “Non ti scordar di me”. In un’altra versione, il fiorellino gridò “Non ti scordar di me” ad Adamo ed Eva che stavano lasciando il Giardino dell’Eden  essendo stati scacciati dopo il peccato originale.

Una romantica leggenda medievale diffusa nella regione tedesca del Reno tramanda la storia di un cavaliere che stava raccogliendo dei fiorellini per la sua fidanzata sulla riva del fiume; sfortunatamente egli scivolò e cadde inesorabilmente in acqua e per colpa dell’armatura pesante, prima di annegare ed essere trascinato via dalla corrente, riuscì a fare in tempo a lanciare il mazzetto di fiori blu alla sua amata gridandole appunto “Non ti scordar di me”.

Un’altra leggenda ricorda che nella Germania del 15° secolo, chi indossava il fiore non sarebbe stato dimenticato dalla propria amata, mentre le donne lo indossavano come segno di fedeltà.

Il non-ti-scordar-di-me è stato adottato a livello internazionale come fiore ufficiale della Festa dei nonni. La Festa dei nonni è una ricorrenza civile introdotta anche  in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale, e si festeggia  il 02 Ottobre.

Negli anni tra il prima guerra mondiale e la seconda  il blu Forget Me Not Emblem (Das Vergissmeinnicht) era un simbolo standard utilizzato dalla maggior parte delle organizzazioni di beneficenza in Germania, con un significato molto chiaro: “Non dimenticare i poveri e gli indigenti”.

Nel 1926, ben prima dell’era nazista, la riproduzione di questo fiorellino fu introdotto nella Massoneria tedesca  in occasione   della Gran Loggia annuale Zur Sonne, a Brema, dove fu distribuito a tutti i partecipanti.  Poi,  nel 1929 la grave situazione economica  contribuì a  portare  al potere Hitler.

Molte persone a causa proprio di questa crisi si trovarono in grande difficoltà. Distribuire il dimenticare-me-non alla Grand Lodge  aveva lo scopo di ricordare ai Fratelli tedeschi delle attività caritative dell’Istituzione massonica.

Nei primi mesi del 1934, dopo che Hitler si era  impossessato  del  potere, fu subito  chiaro ed evidente che la Massoneria era grave in pericolo.

In quello stesso anno,   alla “Gran Loggia del Sole” (forse una delle  più Grandi Logge Tedesche  con sede a Bayreuth) fu chiaro del grande pericolo che correva la Massoneria e per questo, al posto  della tradizionale squadra e compasso,  adottò il piccolo fiore blu “Non ti scordar di me“. L’intento era  che questo nuovo simbolo avrebbe diminuito il rischio di riconoscimento dei Fratelli da parte dei nazisti che avevano già iniziata   la confisca   dei beni di tutte le Logge massoniche.

In quegli anni la libera Massoneria tedesca fu costretta ad operare al coperto e questo piccolo  fiore  rappresentò  l’immagine della sopravvivenza dell’Istituzione.

Durante gli anni  del potere nazista il simbolismo di questo fiore blu “Non ti scordar di me” servì come segno di riconoscimento  grazie    al  quale i Fratelli poterono identificarsi   in pubblico, nelle città, nei campi di prigionia e di concentramento.

L’adottare  “Non ti scordar di me” volle significare  la volontà dei Fratelli di mantenere viva la Luce della Libera Muratoria e quando finalmente la “Gran Loggia del Sole” riapri i suoi battenti a Bayreuth nel 1947 dal Past Gran Maestro Beyer, il piccolo distintivo a forma di “Non ti scordar di me” fu ufficialmente utilizzato come emblema della prima riunione  dei Fratelli sopravvissuti agli amari anni della clandestinità.

Nel 1948, alla prima riunione annuale della nuova Gran Loggia Unita di Germania, questo piccolo distintivo  fu adottato come emblema massonico ufficiale per  onorare le migliaia di coraggiosi Fratelli che continuarono i lavori muratori sotto il nazismo.

Il distintivo, da indossare appuntato sul risvolto della giacca o del cappotto fu scelto come immagine massonica in memoria dei Fratelli massoni perseguitati nei campi di concentramento in Europa.

Dal 1983, il Myosotis è anche il simbolo della Giornata internazionale dei bambini scomparsi per incoraggiare a non dimenticarli e per diffondere un messaggio di speranza e di solidarietà ai genitori rimasti senza notizie dei loro figli.

L’anno seguente, ad ogni deputato al convegno dei Grandi Maestri a Washington, D.C., fu donato  uno di questi distintivi da parte del Gran Maestro della Gran Loggia Unita di Germania Dr. Theodor Vogel.

Così un semplice fiore divenne simbolo di Fratellanza e forse è divenuto anche il distintivo più indossato dai Massoni tedeschi.

Dall’anno della sua adozione il valore simbolico del suo significato è attestato dai circa diecimila Fratelli che indossano questo distintivo.

Oggi la Massoneria  tedesca usa il “nontiscordardimé” per ricordare così anche quei massoni vittime del regime nazista.

 

G_N_  R.L. GARIBALDI

 

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3 risposte a NON TI SCORDAR DI ME

  1. Emilio scrive:

    Buonasera,con rispetto ed un inchino al
    Nontiscordardime’
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