MELCHIORRE GIOIA

V0002256 Melchiorre Gioia. Lithograph. Credit: Wellcome Library, London. Wellcome Images images@wellcome.ac.uk http://wellcomeimages.org Melchiorre Gioia. Lithograph. Published: – Copyrighted work available under Creative Commons Attribution only licence CC BY 4.0 http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

MELCHIORRE GIOIA (Piacenza 1767 – Milano 1829)
Melchiorre Gioia nacque a Piacenza nel 1767; fu scrittore, uomo politico, ed è ritenuto il padre della statistica, che, per la prima volta, fu introdotta negli studi di economia e sociologia. L‟attività intellettuale e pratica dei gruppi illuministici italiani, e la politica riformatrice svolta dai sovrani settecenteschi contribuirono a creare le condizioni da cui nascerà il Risorgimento; ma perché il Risorgimento potesse iniziare il proprio cammino era necessaria una più brusca rottura col passato: la rivoluzione francese ed il periodo napoleonico determinarono in Italia, con le loro ripercussioni, la formazione di un ceto politico in cui maturarono, in forma cosciente, le idee di indipendenza, di libertà e di unità. Nel 1796, con questo nuovo spirito, l’Amministrazione Generale della Lombardia bandì un concorso: “Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d’Italia”; i concorrenti risposero dividendosi tra sostenitori della tesi unitaria e fautori di quella federalistica; il vincitore fu Melchiorre Gioia, che auspicava una repubblica unitaria, capace di assicurare la libertà rafforzando i legami regionali. Nel 1801 divenne storiografo della Repubblica Cisalpina e si dedicò a studi d‟economia e statistica, ma trattò tutti i problemi sociali del suo tempo. Nella Medicina Legale è rimasto famoso per la nota “regola del calzolaio”, nella quale anticipava il concetto di riduzione della capacità lavorativa specifica: “… un calzolaio, per esempio, esegue due scarpe e un quarto al giorno; voi avete indebolito la sua mano che non riesce più a fare una scarpa; gli dovete dare il valore di una fattura di una scarpa e un quarto moltiplicato per il numero dei giorni che gli restano di vita, meno i giorni festivi…”. La sua ideologia politica esplicitamente espressa lo fece annoverare tra i “patrioti”; fu arrestato, processato come cospiratore e condannato al carcere nel 1820. Le sue opere principali furono: “Elementi di filosofia”, pubblicato nel 1818, “Del merito e delle ricompense”, anch‟esso pubblicato nel 1918, “Ideologie”, del 1822, “Filosofia della statistica”, del 1826. Manoscritti che riguardavano le scienze statistiche ed economiche furono lasciati in dono alla biblioteca di Piacenza. Da 1800 Melchiorre Gioia fu membro della Loggia “Reale Amalia Augusta” all‟Oriente di Brescia.

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