IL GREMBIULE

Il grembiule

Maestro Venerabile, Fratelli carissimi,

il grembiule è la tangibile insegna del Lavoro e della operosità e simboleggia, quindi la missione, il compito, il dovere che ogni Massone è chiamato a svolgere.

Non si può e non si deve stare nei nostri Templi senza cingere il grembiule, e questo non per un vuoto formalismo, ma per una necessità interiore. Indossiamo fieramente i nostri grembiuli per veramente sentire e ricordare sempre che in Massoneria ognuno ha un compito e che questo compito viene accettato ed assolto; per dimostrare che siamo presenti e attivi, operosi c necessari, non assenti, passivi, oziosi ed inutili; per affermare che in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo dobbiamo lavorare nell ‘interesse del nostro comune ideale.

Tutta la nostra terminologia, cominciando dall ‘espressione partecipare ai Lavori per finire alla parola Officina, presuppone un’operosità che trova nel grembiule il simbolo più evidente.

Naturalmente, il lavoro che questo ornamento ha il compito di ricordarci costantemente, non può essere limitato al concetto che se ne aveva nelle confraternite dei Muratori medievali.

La Massoneria ha del lavoro una concezione ben più alta e più piena, che supera le comuni definizioni e proprio per questo potrcmmo affermare, con le parole del Fratello Fichte, che il lavoro massonico dovrà essere “insegnare e non solo operare “, che dovrà essere “produrre e non solo ricevere ” dovrà essere “creare e non solo imitare

Scopo della nostra Istituzione è quello di formare l’uomo e di formarlo in funzione ed in relazione agli altri uomini. La Massoneria si prefigge di adattare l’uomo alla società e quindi di adattare la società all’uomo. Edificare il Tempio interiore vuol dire cercare di conoscere se stessi il più possibile.

L’ Età dell’oro, la Repubblica di Platone, il Paradiso terrestre sono delle semplici aspirazioni dell ‘umanità. La Massoneria è nata per cercare di avvicinarsi il più possibile a questi ideali, per fornire un metodo di vita il più possibile aderente a questi modelli e, in una parola e più semplicemente, per rendere possibile la convivenza degli uomini fra loro.

La nostra Istituzione è principalmente una scuola dove si studia una sola materia: l’uomo. La religione, la filosofia la politica sono alcuni dei mezzi escogitati dall ‘uomo per aiutare se stesso a comprendere o, almeno, a sopportare i suoi simili. La Massoneria è il compendio, la sintesi, la ragione di tutti questi mezzi.

Infatti i concetti di stato, di religione, di fede politica, riescono a collegare una parte di individui, ma, nel tempo stesso, creano nuove divisioni e nuovi motivi di disaccordo. La nostra Istituzione, pur partendo dall’evidente presupposto che esistono cristiani e maomettani, europei e asiatici, bianchi e neri, cerca di superare queste differenze per creare una piattaforma comune a tutta l’umanità; prende quindi Ic mosse laddove le altre ideologie, gli altri dispositivi per l’aggregazione degli uomini si arrestano, tende a superare queste divergenze c ad appianare gli ostacoli che si frappongono ad una pacifica e fraterna convivenza.

Questo è il fine della Massoneria ed è quindi evidente che il lavoro muratorio sarà rivolto alla ricerca del mezzo o dei mezzi più idonei per raggiungere questo fine.

Il grembiule serve, perciò, a ricordarci costantemente questo compito che, con le parole del Fratello Lessing, può essere espresso in quella che ci pare una completa definizione del lavoro massonico: “rendere inutili la maggior parte di quelle che comunemente si chiamano buone azioni

G. Bltt,

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