NUOVI RITUALI

Nuovi Rituali

Osservazioni sulla proposta di adozione di nuovi rituali rimessa in occasione della Gran Loggia del Marzo 1988.

Fratelli carissimi,

nel rimettervi le nostre osservazioni riguardanti la bozza dei rituali rimessaci nella persona del Venerabile nell’ultima Gran Loggia del marzo ’88, non possiamo esimerci dal felicitarci per aver viste attuate buona parte delle nostre precedenti proposte .

Ciò che vogliamo però evidenziare con questa nostra sono quelle tre o quattro cose che ancora necessitano di essere giustapposte, affinché si possa parlare, a buon diritto, di un rituale consequenzialmente logico in ogni sua parte e conforme in tutto e per tutto alle antiche regole.

Come nostra consuetudine  corrediamo le osservazioni che seguono con motivazioni basate su testi tradizionali massonici a nostre mani, riservandoci di ampliarle là dove i limiti che abbiamo voluto imporci nello scolpire la presente rendessero indispensabile farlo in un prossimo prosieguo.

SOLE, LUNA, ORATORE, SEGRETARIO

Nella rivista massonica inglese Speculative Mason (dove – fino agli anni cinquanta – illustri autori massonici si pregiavano rispondere ai lettori interessati al simbolismo muratorio, confortando le proprie risposte con brani tratti da antichi documenti massonici) troviamo quanto segue:

Studioso – Le Colonne di Henoc sono in relazione con le Colonne del Portico? Nella mia Loggia nessuno sembra sapere nulla sulle Colonne di Henoc.

Risposta – Si dice che le Colonne di Henoc … furono da lui costruite impiegando due differenti materiali, l’uno resistente all ‘acqua e l’altro al fuoco; su ciascuna era inciso l’essenziale di tutte le scienze. Esse furono erette rispettivamente in Siria ed in Etiopia, e si dice che quella che aveva resistito alle acque del Diluvio esista tuttora in Siria. La Siria, infatti, viene qui da noi messa in rapporto con il Nord e con l’acqua, l’Etiopia con il Sud e con il fuoco; il che giustifica pienamente la relazione esistente fra le Colonne di Henoc e quelle del Portico. Del resto, dovunque si trovino le due colonne, esse hanno sempre in comune un

3 Ci riferiamo qui all’attribuzione della Forza al 1 0 Sorvegliante ed alla Bellezza al 2 0, al fatto che durante il rito dell’apertura dei Lavori – il Copritorc interno rende conto della debita copertura del Tempio direttamente al 2 0 Sorvegliante, avendone da lui direttamente ricevuto l’ordine di accertarsene, all’attribuzione della prova dell’Acqua al 20 Sorvegliante e di quella dell’Aria al 1 0 durante il rito di Iniziazione al 1 0 Grado, alla corretta circolazione della parola Sacra al termine dei Lavori (dal Maestro Venerabile al 1 0 Sorvegliante, tramite il 1 0 diacono, e dal 1 0 al 2 0 Sorvegliante, tramite il 20 Diacono), all’attribuzione della formula conclusiva Tutto è giusto e perfetto al 2 0 Sorvegliante, alla chiarezza ed alla logicità impiegate nella stesura dei cartelli destinati al passaggio al Grado di Compagno.

significato binario, che si tratti di quelle di Salomone, di Henoc, di Ercole, eccetera. V’è pure da notare che la Siria e l’Etiopia, nella tradizione cui ci riferiamo, non si identificano necessariamente con i paesi che portano attualmente questi due nomi, trattandosi di due denominazioni che hanno soprattutto un senso simbolico e nascosto; …

Considerando che nella tradizione ebraica (dal cui simbolismo sono tratte le Colonne del Portico) la destra è sempre il Sud c che il Volume della Sacra Legge riporta che Salomone davanti al Tempio eresse due Colonne … Collocò poi queste Colonne nel vestibolo del Tempio, l’una a destra e l’altra a sinistra: quella di destra la chiamò Jachin, quella di sinistra Boaz. ” (cfr. Il Cronache, 15-17), considerando queste cose dicevamo – resta inteso che, nel nostro caso specifico, la Colonna del Nord è quella contrassegnata con la lettera ebraica Beth (iniziale di Boaz) e quella del Sud è quella contrassegnata con la lettera ebraica Jod (iniziale di Jachin), cosa che, d’altra parte, è espressamente prevista anche dalle piante della Loggia da voi pubblicate nel fascicolo rimessoci.

Ora, dal momento che l’armonia di una Loggia si regge anche sulla coerenza del proprio simbolismo e sulla corretta corrispondenza dei simboli che vi si trovano collocati, occorre che, ad Oriente, alla Colonna J del Portico (che ricorda la Colonna di Henoc eretta per resistere al Fuoco) corrisponda e trovi la sua giusta collocazione, come il Sole, mentre alla Colonna B del Portico (che ricorda la Colonna di Henoc eretta per resistere all’Acqua) corrisponda e trovi la sua giusta collocazione, come astro, la Luna. Le corrispondenze fra tali astri e gli elementi citati sono troppo note perché ci si debba soffermare ulteriormente.

Altri documenti massonici a nostre mani ci confermano certezza che ad Oriente la Luna deve essere posta in corrispondenza della Colonna del Nord cd il Sole in corrispondenza della Colonna del Sud.

Uno fra i tanti, un rituale inglese estremamente ricco di particolari interessanti dove si legge, tra l’altro:

  • I Liberi Muratori come chiamano il Settentrione?
  • Il Luogo Oscuro.
  • Perciò gli Apprendisti che lavorano da quella parte della Loggia sono nell ‘oscurità?

-No certo, ma simbolicamente siedono dalla parte meno rischiarata della Loggia…

Se non fosse che, per consuetudine, preferiamo non dilungarci eccessivamente, potremmo confortare ulteriormente quanto sostenuto traendo spunto dalla simbologia numerica delle lettere che contraddistinguono le Colonne del Portico, ma, dal momento che preferiamo mantenerci nei limiti che abbiamo voluto assegnarci nello scolpire la presente, ci limiteremo a segnalarvi che al valore numerico della lettera J (iniziale di Jachin), che è IO, la tradizione pitagorica (così importante dal punto di vista massonico) fa corrispondere la circonferenza con il suo centro, che è il simbolo alchemico del Sole, di modo che, anche in questo caso, alla Colonna del Portico contraddistinta dalla lettera J corrisponde, ad Oriente, l’astro solare e null ‘altro.

Del fatto che i due Astri fossero correttamente collocati nei fascicoli precedenti (ove la Luna era stata collocata alla testa della Colonna del Nord ed il Sole alla testa della Colonna del Sud) ci eravamo rallegrati e non avevamo mancato di segnalarvelo. Tutto ciò che auspicavamo era che alla corretta collocazione dei due Astri seguisse la corretta collocazione dei due Dignitari corrispondenti, vale a dire che il Segretario (la cui funzione di memoria è tipicamente lunare) venisse fatto sedere alla Destra del Maestro Venerabile, in corrispondenza della Luna e che l’Oratore (la cui funzione legislatrice è tipicamente solare) venisse fatto sedere alla sinistra del Maestro Venerabile, in corrispondenza del Sole.

Ciò – aggiungevamo – ci avrebbe evitato anche di procedere alla forzatura di far sedere il neofita alla testa della Colonna dei Compagni per ascoltare le parole rivoltegli dal Fratello Oratore, immediatamente dopo l’avvenuta iniziazione, ed avevamo parlato di forzatura in quanto il posto dislocato alla testa della Colonna dei Compagni non compete minimamente all’Apprendista neo-iniziato.

Secondo la Massoneria inglese, infatti, il posto proprio dell ‘ Apprendista neo-iniziato è l’angolo di Nord-Est, tant’è vero che il rito dell’angolo di N.E. è uno dei punti fondamentali per fare validamente un Libero Muratore. Resta quindi ulteriorrnente ribadito il fatto che la collocazione dell’Oratore all’apice della Colonna del Sud è la conditio sine qua non per procedere validamente in tal modo.

Dal momento che non ci aspettavamo di certo che, anziché far seguire alla corretta collocazione dei due Astri la corretta collocazione dei due Dignitari corrispondenti, venisse rispolverata la vecchia ed errata collocazione dei due Astri ad Oriente, vi proponiamo, a fronte delle considerazioni su esposte, quanto da noi sostenuto nelle precedenti tavole rimessevi e cioè che – procedendo da Occidente verso Oriente – si incontri sul lato Nord del Tempio, la Colonna B, la Colonna degli Apprendisti, la Pietra Grezza, il Segretario e la Luna e, per converso, sul lato Sud, la Colonna J, la Colonna dei Compagni, la Pietra Squadrata, l’Oratore ed il Sole, che è – di fatto – quanto più adatto ad illustrare ciò che all’inizio della presente, abbiamo chiamato la coerenza e l’armonia del nostro simbolismo 4.

CIRCUMAMBULAZIONE

Abbiamo citato nelle nostre precedenti osservazioni che, fra i punti fondamentali per fare validamente un Libero Muratore, esiste un punto chiamato il rito dell’angolo di Nord-Est.

Questo angolo è considerato – tra le altre cose – l’angolo da cui inizia il cammino di un Libero Muratore ed, in effetti, il neofita traccia con i piedi l’angolo di N.E. stando in piedi e all’ordine con i piedi ad angolo, il piede sinistro rivolto verso Sud, il piede destro rivolto verso Ovest.

Dal momento che il cammino di un Libero Muratore ha da iniziare con il piede sinistro si ha colà la precisa indicazione circa il fatto che si circumambula dando il lato destro al centro del Tempio, ovvero che la circumambulazione ha da essere oraria.

4 Ove ciò venga fatto (cosa che – resta inteso – caldeggiamo vivamente) vi invitiamo anche a provvedere a chiare lettere che l’ Apprendista neo-iniziato venga fatto sedere al posto che, di fatto, gli compete, ovvero  alla testa della Colonna degli Apprendisti, in prossimità dell’angolo Nord-Est del Tempio.

Altri rituali portano indicazioni ancora più particolareggiate al riguardo. Ad esempio:

.. il Maestro Venerabile salirà sulla cattedra dal lato Nord ed alla fine scenderà dal lato Sud;

  • il Primo Sorvegliante salirà al seggio dal lato Sud e ne scenderà dal lato Nord;
  • il Secondo Sorvegliante salirà al seggio dal lato Est e ne scenderà dal lato dell ‘Ovest.

Questo perché tutti gli Ufficiali Principali debbono seguire il corso del Sole.

Al fine di corredare ulteriormente queste nostre osservazioni aggiungiamo, a questo riguardo, che è pur vero che i rituali della Massoneria Operativa parlano di circumambulazionc antioraria, ma è anche vero che i seggi dei tre Maestri che dirigevano i lavori occupavano una posizione diamentralmente opposta a quelli occupati dalle nostre tre Luci di Loggia, essendo posizionati in modo tale da permettere loro di contemplare il Sole e vederlo nei diversi punti della sua corsa.

Non possiamo tracciare qui la storia degli indispensabili adattamenti che la nostra organizzazione iniziatica ha dovuto adottare nel corso dei secoli per conservarsi tale, ma è un fatto che nell’adattamento che doveva vedere la Libera Muratoria trasformarsi da organizzazione iniziatica a carattere polare ad organizzazione iniziatica a carattere solare, ad una diversa dislocazione dei tre principali Dignitari di Loggia doveva seguire un modo diverso di circolare, non essendo conciliabili una circumambulazione antioraria (propria delle tradizioni polari) con una organizzazione iniziatica che, per le mutate condizioni cicliche, aveva dovuto assumere tutte le caratteristiche proprie ad una forma tradizionale solare.

LETTURA DELLA TAVOLA ARCHITETTONICA TRACCIATA DAL FRATELLO SEGRETARIO NELLA PRECEDENTE TORNATA

Fra le massime tradizionali più ricorrenti in cui capita di imbattersi nel corso della vita massonica esiste quella massima tradizionale che dice: “il processo iniziatico riproduce il processo cosmogonico “, con il che solitamente si intende che il processo iniziatico riproduce il processo di manifestazione del cosmo e che la divisa massonica “Ordo ab chao ” ha una sua ben precisa connotazione, tanto nell’ordine esteriore quanto nell’ordine interiore.

Se riferita al rito di apertura dei Lavori di Loggia, tale massima permette di comprendere come ogni atto che viene ivi posto in essere è finalizzato alla costruzione di un cosmo ordinato, regolare ed illuminato, atto a fungere da campo di manifestazione dei Lavori di Loggia.

Orbene, di tale processo l’esposizione o, meglio, la tracciatura del Quadro di Loggia al centro del Tempio rappresenta l’atto conclusivo, ovvero, la fissazione al centro del Tempio della sintesi dei principi che regolano e sostengono il lavoro massonico e rispetto ai quali il lavoro massonico è ordinato.

E per questo motivo che anche nelle precedenti tavole abbiamo sostenuto che la Tavola Architettonica tracciata nella precedente Tornata ha da essere letta dopo la tracciatura del Quadro di Loggia, dal momento che, ove il processo di costituzione del cosmo non sia giunto a compimento, non vediamo come si possa dar voce a chi – di fatto – trasmetterebbe qualcosa che non è più ad un qualcuno che non è ancora.

L’accenno fatto in una delle precedenti tavole rimessevi, alla voce di coloro che la tradizione indù chiama Pitri e che la tradizione cinese chiama Antenati, ci pare estremamente significativo al riguardo, così come ci paiono estremamente interessanti le relazioni che legano tali figure alla funzione del Segretario e alla sfera della Luna.

Per concludere, un paio di osservazioni che ci è parso indispensabile aggiungere alle precedenti.

Pur concordando sul fatto che è bene indicare le Parole Sacre e le Parole di Passo del 20 e 3 0 Grado unicamente con la lettera iniziale e la lettera finale (separandole con una serie di puntini), pensiamo sia ancora meglio non invertirne la stesura, ma segnalarle di fatto con la lettera iniziale a sinistra e con la lettera finale a destra

(esempio

                    | 0 Grado             Parola Sacra               B..Z     

                    20 Grado              Parola Sacra               J….N

                                              Parola di Passo          S……..H

                   3 0 Grado             Parola Sacra

                                              Parola di Passo          T…….N)5

Quanto alla possibilità di aprire i Lavori direttamente in 20 0 3 0 Grado, essa è stata presa in considerazione da questa Officina in più di un’occasione, ma, dal momento che l’unica giustificazione che si può ragionevolmente portare a suffragio di tale proposta è il risparmio di tempo, non ci è sembrato giusto introdurre una tale consuetudine in un luogo che – per definizione – è al di là ed al di fuori dello spazio e del tempo.

Per quel che ci riguarda – infine – non muteremmo il Quadro di Loggia del 3 0 Grado impiegato fino ad oggi con quello riportato nell ‘ultima proposta pervenutaci.

Augurandoci che i rallegramenti comunicativi all’inizio della presente non vengano disattesi, vi rinnoviamo le felicitazioni per le opportune correzioni già apportate nella bozza dei rituali rimessaci , ringraziandovi anticipatamente per l’ennesimo sforzo che vi chiediamo di sostenere al fine di redigere un rituale stabile, fisso, integro ed equilibrato.

Col triplice fraterno saluto.

Rispettabile Loggia

Pedemontana n o 696 Oriente di Torino

A. Mnncc,

  • Anche se si tratta di parole ebraiche (che nella stesura in lingua originale vengono scritte e lette da destra a sinistra) non pensiamo sia il caso di seguirne la stessa stesura nella trascrizione in lingua volgare e ciò al fine di scongiurare ogni possibile equivoco.
  • Vedasi nota 3
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