CORONOS, IL TEMPIO E LE STELLE

CRONOS, IL TEMPIO E LE STELLE

 Il tema è fondamentale per ricostruire il percorso che l’Uomo deve fare per ritrovare il Cielo, inteso come desiderio di dare un senso sacro (non religioso nel significato semiologico del termine) alla sua esistenza.

Una guida filosofica che determini il sentiero da percorrere è costituita dal pensiero di Cartesio, di Spinoza e di Leibniz.

Con Cartesio si determina la certezza del soggetto autocosciente come fondamento della scienza e della filosofia ed in Dio, la garanzia ontologica dell’oggettività del conoscere.

Con Spinoza si riconosce il pensiero come attributo necessario della sostanza divina e la conoscenza come assoluta verità, ove l’errore è soltanto un momento inferiore della conoscenza.

Con Leibniz si stabilisce che l’armonia prestabilita da Dio, fra l’atto rappresentativo delle singole monadi e la realtà rappresentata, fonda e garantisce l’obiettività, l’unità e l’universalità del conoscere.

Di fronte alla crisi dei valori del mondo contemporaneo, la Massoneria non può né deve indulgere per un’eventuale impossibilità di fornire nuovi valori al posto dei vecchi ormai rifiutati.

Al contrario la Libera Muratoria assicura il possesso della chiave necessaria per scongiurare l’Apocalisse e ripristinare il rapporto armonico fra uomo e natura, fra l’uomo ed il tempo e con il tempo, riappropriarsi dello spazio sacro del Tempio la cui volta sono le stelle.

Il tempo non può limitarsi al solo avvicendarsi dei soli e delle lune, ma lo dobbiamo considerare come una necessaria espressione numerica di un complesso sistema simbologico ove si affiggono i fondamenti della Rivelazione Universale.

Giorno/notte, ombra/luce, uomo/donna, cielo/terra, UNO/DUE.

Il tempo costituisce la base della lingua universale dei simboli e con i primi numeri (UNO e DUE) l’Uomo inizia a compitare la decade che partendo dal Cielo, sede primigenia del Tempo, ritorna alle stelle, passando dalla Vita-UNA. Per i massoni è REALE solo la durata del TEMPO, mentre il TEMPO in sé è una finzione. Noi dobbiamo considerare il TEMPO come una serie infinita di singole esperienze che non hanno soltanto simulacro umano, ma costituiscono percorsi di vita iniziatica.

Si abbisogna allora per questo percorso di un recinto sacro, che evidenzi le strade per indirizzi di vita legati alla rivelazione divina: il Tempio, luogo sacro in sé ed accessibile ai soli iniziati.

In fondo il Tempio per eccellenza è uno spazio atemporale ove il Massone che ivi lavora è fuori del tempo e dello spazio e contemporaneamente in comunione con tutti gli altri Fratelli sparsi sulla Terra. Solo il Tempio per la sua valenza esoterica, non può avere che per copertura il cielo stellato, strada seguibile per il ciclo armonico delle rotazioni astrali che fugando la notte, indica la strada sicura. Queste stelle che delimitano nell’infinito lo spazio sacro del cielo, non sono più astri o semplici corpi celesti, ma assumono valenza di guida silenziosa per i nostri momenti di smarrimento. La sacralità è così mantenuta e se anche non sappiamo più se la scienza è sufficiente per salvarci dall’Apocalisse, sappiamo però che la saggezza è oltre la scienza.

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