
Da “Le mie confessioni di
cattolico liberale” di Francesco Cossiga
(Corriere della Sera, 6 novembre 2001, pagina 13)
(…) io, che mi professo cattolico, apostolico e romano – (e se la mia
professione non fosse equivocata e forse avesse un po¹ di sapore antistorico,
mi dichiarerei fedele suddito della Santa Sede!) -, in nome degli ideali di
libertà, da Presidente del Consiglio dei Ministri, da Presidente del Senato e
da Presidente della Repubblica, e poi anche da semplice cittadino e da
senatore, ho difeso apertamente, sollevando anche dubbi su di me da parte di
autorità ecclesiastiche, la massoneria italiana, faziosamente e ingiustamente
perseguitata dalla magistratura militante e dalla sua espressione più
tipica, il Consiglio Superiore della Magistratura, con atteggiamenti e
decisioni recentemente condannati dalla Corte Europea dei Diritti, nonché da
politici fantasiosi e dietrologi in vena di demagogica ed intollerante
popolarità, perfino contro quello strano liberale , che afferma di
essere Norberto Bobbio! (…)