MASSONERIA E CHIESA CATTOLICA

MASSONERIA E CHIESA CATTOLICA Luci e ombre

di Piercarlo Longo

Lunedì 24 maggio sul quotidiano LA STAMPA è comparso l’articolo “MASSONI E CATTOLICI FRATELLI DI FEDE – finito il tempo delle condanne” di Domenico Del Rio.

L’articolo si proponeva di presentare e commentare l’ultima fatica letteraria di Padre Rosario Esposito, sacerdote, a tutti noi ben noto sia come massonologo importante, sia come collaboratore della nostra rivista.

Il saggio dal titolo affascinante “Chiesa e Massoneria un D.N.A. comune” ripropone un tema a Lui molto caro che è quello del dialogo fra Chiesa Cattolica e Massoneria, dialogo avviato alla fine degli anni ‘60, successivamente interrotto  mai ripreso.

Ci stupisce invece il risalto dato dal quotidiano torinese e stupisce ancora di più il sotto titolo quel “finito il tempo delle condanne”.

L’articolo, come ovvio, non fa giustizia né alla Massoneria né a Padre Esposito, né tanto meno al dato per scontato atteggiamento della Chiesa Romana nei confronti della Massoneria.

La verità è che di là e al di sopra della appassionata, cristallina difesa della Massoneria di Padre Esposito e della Sua convinta e quindi per Lui possibile proposta della “doppia appartenenza” i tempi che viviamo non gli stanno dando ragione.

Rimane purtroppo la convinzione che troppo poco è cambiato rispetto all’atteggiamento della Chiesa nei confronti della Massoneria anche dopo il 1983, anno in cui fu adottato il nuovo Codice di diritto Canonico. Padre Esposito parte dalla convinzione che giuridicamente e ufficialmente le “relazioni” fra cattolicesimo e Massoneria sono quelle della riconciliazione avvenuta in maniera separata, ma con un con e senso implicito delle due parti sin dal 1983.

Per Padre Esposito questa riconciliazione oggi è solo virtuale in quanto fra Chiesa e Massoneria non esiste dialogo.

Si può dunque parlare non tanto di riconciliazione incompiuta, ma proprio da costruire. La vera riconciliazione avverrà secondo Padre Esposito, quando la chiesa accetterà la duplice appartenenza dei suoi fedeli. E per realizzare ciò si dovranno superare molti ostacoli, la scarsa conoscenza, “la tolleranza” religiosa della Massoneria, il contenzioso storico, ecc. Oggi però questa costruzione non è ancora avviata.

Secondo voci molto autorevoli della chiesa, a parte il Cardinale Ratzinger per il quale “i principi che informano di sé la Massoneria sono inconciliabili con la dottrina della Chiesa e appartenenti alle pertanto i fedeli associazioni Massoniche si trovano in peccato grave e quindi non possono accedere alla Comunione dei fedeli”, è certamente possibile una riconciliazione a patto che la Massoneria cambi, abbandoni in qualche modo la sua essenza più profonda e sacra, la sua natura  iniziatica e dunque abbandoni, per prima cosa, il segreto iniziatico. Cosa improponibile e quindi inaccettabile. Secondo Padre Michel Riquet “da quando ha iniziato îl suo cammino in questo mondo, îl  cattolicesimo non ha cessato maidi opporsi alle contraddizioni del secolo”.

Nell’ordine dogmatico, morale, politico, scientifico, non si è registrata una pur lievissima vibrazione dello Spirito umano che non sia stata avvertita dalla chiesa.

“In questo senso nel mondo moderno sarebbe vano negare l’esistenza e la “gravità” del problema Massonico — scrive Alec Mellor, noto Massonologo Cattolico Francese che aggiunge — “il problema Massonico è posto in maniera diversa rispetto anche ad un recente passato poiché gli uomini di buona volontà, chiunque essi siano, hanno sete di universalità.

Per noi cattolici non è di grande importanza se al di là delle chiese separate i nostri sguardi possono spingersi oltre. Nessuno è escluso dal corpo mistico, ma allora gli “scomunicati” ?

Una sola risposta si impone. Sono anch’essi fratelli, apriamo dunque

le nostre braccia fraterne”..

Secondo la chiesa dunque le eresie e gli scismi passano. Solo la chiesa rimane. Gli stessi fratelli separati: Protestanti ortodossi rientreranno, così gli infedeli e gli ebrei e pertanto anche gli scomunicati Massoni seguiranno.

Per concludere, per rendere giustizia alla verità nei confronti della Massoneria, possiamo solo intuire qual’ è oggi la posizione della chiesa cattolica non essendoci dialogo.

Sappiamo per certo che la chiesa cattolica continua a rifiutare “l.intercomunione” e questo non è questione di intolleranza o di ritardo ecumenico in quanto per il Credo cattolico, se non c’è successione apostolica non c’è sacerdozio autentico, dunque non può esserci nessuna eucarestia sacramentale al di fuori di quella cattolica. Pertanto un cattolico non può convivere con un non cattolico se non con l’intento di ricondurlo nell’alveo della autentica e sola chiesa. Ma allora, per noi Massoni l’atteggiamento della chiesa Cattolica è importante? Si, certamente, e molto, soprattutto in Italia. Lo è nella

misura in cui non toccala sfera delle convinzioni e della “fede” individuale, malo è quando riguardala sfera sociale e quindi istituzionale.

La Massoneria esiste, esiste in quanto associazione di uomini, cittadini di questo mondo e di questa Società. È sicuramente in questo ambito che diventa importante l’atteggiamento della chiesa Cattolica. È su questo terreno dunque che dovremo batterci, “batterci” per un riconoscimento non solo formale in nome di una tolleranza che la chiesa Cattolica oggi ha nei confronti delle religioni e delle minoranze del mondo ma anche in nome di quei “diritti dell’uomo” sanciti dalla carta del 1948 che oggi condivide e che ancora qualche anno fa mal tollerava.

Ma soprattutto in nome di un “ecumenismo necessario” per sconfiggere

il male che grava sull’umanità

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