LINDA, IL NONNO E IL TEMPO

LINDA, IL NONNO E IL PEMPO

Linda da bambina aveva un’ossessione per l’orologio a pendolo nella casa dei suoi nonni. Era attaccato in salotto davanti ad una poltrona di pelle color cuoio dove lei si sedeva per guardarlo. Le ore erano scandite da un cuculo che puntuale usciva da una porticina facendola spesso sobbalzare.

Ma il suo pensiero continuo andava alle lancette, che andavano sempre nella stessa direzione e non tornavano mai indietro. Non riusciva a sopportarlo. Riusciva a stare in silenzio li seduta ad osservare il tic tac continuo senza parlare per così tanto tempo che il nonno un giorno preoccupato le chiese a cosa stesse pensando.

< Nonno, ma l’orologio non si ferma mai?>

Il nonno sorrise <certo quando è scarico, ma con questa chiavina si ricarica, ed io e la nonna lo ricarichiamo sempre prima che si fermi >

< … e se si rompe ? > disse velocemente Linda

< lo portiamo dall’ orologiaio, ti ricordi una volta sei venuta anche te, quel negozio dietro la chiesa>

Gli occhi di Linda si illuminarono, <Quindi mentre lo tiene l’orologiaio per ripararlo il tempo si ferma?>

Il nonno guardò Linda con tenerezza < magari, il tempo cara Linda, non si ferma mai, continui a vederlo sugli altri orologi >

<Ma come scusa, su qualsiasi orologio? Anche in casa di altre persone che non conosciamo? E se tutti gli orologi del mondo si rompessero contemporaneamente?>

Il nonno rise < il tempo continua la sua corsa anche se tu non guardi l’orologio, non si ferma mai e non torna indietro.>

Gli occhi di Linda diventarono scuri, quello che diceva il nonno non le piaceva affatto : il tempo  non si poteva fermare, andava per conto suo:  < come fa a non fermarsi? E a non tornare indietro! Ma se uno fa un errore? Come si fa a correggere? Ma se io sposto le lancette indietro?>

Il nonno la fece alzare dalla poltrona e si sedette prendendola sulle sue gambe come faceva al momento delle coccole:

 < Non possiamo usare una gomma per cancellare come su un quaderno di scuola, le lancette non si possono né fermare né mandare indietro. Se sbagli avrai tempo davanti a te per correggere.

Il tempo farà sempre la sua corsa, tu diventerai grande e sceglierai che ritmo dare a tutto quello che desidererai fare, ti auguro che tu possa sempre scegliere come gestire il tempo che va, che tu possa fermarti mentre il tempo va, imparando ad aspettare perchè a volte è necessario. Ti auguro di vivere il tempo e di assaporarlo come fai con un buon dolce e non di consumarlo velocemente solo per la fretta di finirlo perché le briciole a volte sono le più saporite. Ti auguro di non guardare mai troppo l orologio e di sentirti libera nel farlo >

Linda non ha mai portato un orologio al polso nonostante un vita piena e un lavoro ingombrante e spesso c’è una canzone di Ivano Fossati che ogni tanto riascolta e rilegge come una poesia ricordando il suo nonno: C’E’ TEMPO.

…………C’è un tempo perfetto per fare silenzio
Guardare il passaggio del sole d’estate
E saper raccontare ai nostri bambini quando
È l’ora muta delle fate

C’è un giorno che ci siamo perduti
Come smarrire un anello in un prato
E c’era tutto un programma futuro
Che non abbiamo avverato È tempo che sfugge, niente paura
Che prima o poi ci riprende
Perché c’è tempo, c’è tempo c’è tem

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