300 ANNI DI STORIA

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300 ANNI DI STORIA

Stefano Bisi

Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

Palazzo Giustiniani

Ha quasi 300 anni e non li dimostra affatto. La Massoneria Universale si avvia a celebrare nel prossimo mese di giugno il terzo secolo ufficiale di vita legato alla svolta di Londra del 24 giugno 1717. Con la riunione di quattro officine inglesi nell’osteria “All’Oca e alla Graticola”, nacque allora la Gran Loggia d’Inghilterra, si chiuse il periodo che è stato definito “operativo”, risalente alle corporazioni muratorie medievali, e si aprì quello “speculativo” di una Massoneria moderna impegnata ad innalzare il Tempio interiore di ciascun affiliato e contemporaneamente a tendere alla realizzazione della grande utopia massonica: la fratellanza dell’Umanità.

Da allora, forte della sua Tradizione e della ricerca dell’optimum dell’umano, della perfettibilità di una ricerca che, abolendo i dogmi tenga conto delle necessità spirituali dell’essere, la Libera Muratoria ha attraversato le diverse Ere della storia costituendo ovunque un faro e al tempo stesso un insormontabile baluardo di Libertà, del Libero pensiero, della dignità e dei diritti dell’Uomo.

Essa è passata indenne da periodi oscuri, da dittature – come in Italia fu il Fascismo – da estremismi e conflitti, riuscendo a dare il proprio contributo di uomini, di idee e di sangue all’affermazione dei principi-guida del trinomio che all’Oriente vede scritte le tre eccelse parole di “Libertà-Uguaglianza-Fratellanza”.

La Massoneria ha anche accompagnato il progresso con le su scoperte scientifiche e tecnologiche, ma ha sempre privilegiato su di tutto un irrinunciabile principio: l’elevazione dell’Uomo.

Che avviene attraverso il duro lavoro di Officina, dove si mettono da parte le scorie profane e si cerca, conoscendo prima di tutto se stessi, di giungere gradatamente a diventare degli uomini migliori e giusti, pronti a partecipare alla costruzione di progetti che possono dare qualcosa di importante e bello per lo sviluppo ulteriore dall’umanità. È questo duplice lavoro che fa del massone un uomo particolare, direi speciale. È questo il “segreto” da intuire e, soprattutto da attuare quotidianamente, per far sì che la Massoneria universale e l’Istituzione di cui noi facciamo orgogliosamente parte, possa continuare ad andare avanti con la stessa inesauribile energia e

il grande patrimonio di contenuti anche nel futuro, verso i prossimi 300 anni.

E, per fortuna, nonostante i difficili tempi che il mondo attuale vive, nonostante le problematiche economiche e politiche che condizionano questa fase dell’esistenza di tanti uomini e Stati, la Massoneria ancora oggi costituisce una solida certezza a cui appigliarsi nella difesa di nobili e insindacabili ideali e di fronte alla fine delle ideologie.  La Massoneria c’è e non ha paura di mostrarsi e mostrare il suo volto migliore e le sue sedi. Quella del Grande Oriente d’Italia, lavora con l’incessante impegno di tutti i fratelli, dopo aver fatto tesoro anche dei suoi errori del passato per non ripeterli, e pone grande attenzione alla risoluzione di quei problemi che possono offuscare la ragione e condurre gli uomini a sedersi su una disastrosa e mortale polveriera.

La Massoneria c’è e guarda con attenzione ai giovani, al lavoro, alla difesa dei valori inalienabili scritti nella Costituzione della Repubblica Italiana, al futuro di un Paese che ha contribuito a far nascere nel periodo risorgimentale. In questa fase particolare e complessa delle vicende umane il ruolo della Libera Muratoria nella Società e’ più che mai di grande rilevanza civile e democratica.

Gli “uomini liberi e di buoni costumi” hanno la fondamentale missione di mantenere vivi e pulsanti quei valori che l’attuale sistema sta giorno dopo giorno contaminando, emarginando, oscurando. A nessuno, credo, potrà sfuggire la delicatezza e la grande responsabilità che ogni singolo fratello avrà nel sostenere e proteggere questi principi che hanno sempre camminato di pari passo con la Massoneria. Ne sono la ragione e l’essenza. Bisognerà essere speranzosi, coraggiosi, testardi e lungimiranti nell’andare incontro all’epoca dei continui ed imprevedibili cambiamenti con la giovinezza e la bellezza senza tempo e senza rughe che rende attuale la Massoneria. Quella bellezza che ci consente e consentirà alle generazioni che verranno dopo di noi di “innalzare templi alla virtù e di scavare oscure e profonde prigioni al vizio”, continuando a lavorare alla “Gloria del Grande Architetto dell’Universo” per il “Bene dell’Ordine e dell’Umanità'”.

TRATTO DALLA RIVISTA “HIRAM” .1/2017

Gran Maestro del Grande Oriente d’ItaliaPalazzo Giustiniani

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