DONNE E MASSONERIA 2

DONNE E MASSONERIA

1. Le origini

Tralasciando tutta la parte relativa alle origini e al periodo che precede la scissione del 1908 e passando al periodo che precede la 1a guerra mondiale (cap. XII), vediamo con piacere che si parla della Gran Loggia Mista Simbolica Italiana, dal seno della quale, all’ombra e su sollecitazione del Grande Oriente d’Italia, nacque e visse per qualche tempo una Gran Loggia Femminile.

A parte la simpatia che è sempre dovuta ai precursori, che evidentemente sono capaci di intuizioni felicissime anche se a volte premature, vorremmo fare alcune considerazioni:

– Come dimostrano gli stessi autori, le origini non sarebbero dovute ai movimenti solo femminili, ma la strada è stata aperta da quelli misti.

– Non si parla del destino dei fratelli maschi dell’Obbedienza mista quando questa, verso il 1912, si trasformò in femminile. Anche se non fa parte diretta dell’argomento del libro, era opportuno parlare di fratelli che, sfidando l’opinione prevalente e rinunciando ad appartenere ad un’Obbedienza molto prestigiosa e potente, avevano scelto di non discriminare le donne.

– In nessuno dei documenti pubblicati i dignitari del Grande Oriente si rivolgono alla Gran Maestra Lavinia Holl’ o all’Aggiunta Anna Franchi chiamandola Sorella; pur sostenendole in molti modi, forse non volevano compromettersi?

– Ci si preoccupa di regolamentare il comportamento morale delle Sorelle; come mai, avevano dato adito a dubbi? Se – come fermamente crediamo – non è così, perché non fare la stessa cosa coi Fratelli? Anche loro a volte non sono proprio irreprensibili … La realtà, temo, è che tutto questo nasconda un pregiudizio antifemminile molto forte.

(*) Edizioni Bestogi – Foggia

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