LA POSA DELLA PRIMA PIETRA DEL TEMPIO DI SALOMONE

La Posa della Prima Pietra del Tempio di Salomone

(Rituale per l’apertura dell’anno massonico)


(G.O.I.)


Normale apertura dei Lavori, poi:

MUSICA.

M.·. V.·. – Fratelli, la Tradizione Massonica vuole che la Seconda Gran Loggia, detta Gran Loggia Benedetta, abbia lavorato nella Terra Sacra di Morìa sotto la guida dei Grandi Maestri Re Salomone, Hiram Re di Tiro ed Hiram Abiff il Costruttore. Quella terra, nella quale la leggenda vuole che sia stato creato Adamo, era posseduta da due fratelli sposati, dei quali uno soltanto aveva figli. Una sera, nel periodo della mietitura, uno dei fratelli disse a sua moglie: “Mio fratello minore non resiste al caldo sotto il sole, e il lavoro è troppo pesante per lui. Aggiungerò alcuni dei miei covoni ai suo?. L’altro fratello ebbe la stessa idea e pensò: “Mio fratello maggiore ha moglie e figli, e ho il dovere di aiutarlo. Aggiungerò alcuni dei miei covoni ai suo?. La meraviglia dei due fratelli fu grande, quando il mattino dopo scoprirono che non era cambiato nulla. Lo stesso si ripete per qualche giorno, finché una notte i fratelli si incontrarono, entrambi carichi di covoni. Per questa manifestazione di abnegazione e di altruismo quel luogo fu scelto per la costruzione dei Tempio. E noi abbiamo il dovere di proseguire quella costruzione con lo stesso spirito. Ascoltate ora la leggenda sulla Posa della Prima Pietra del Tempio di Salomone. Fr.·. Oratore, a Voi la parola.

Orat. – Venne il giorno in cui Re Salomone con una solenne cerimonia pose la Prima Pietra del Tempio. Per tutta la mattina i Sacerdoti israeliti avevano fatto sacrifici e in ogni parte del Paese si erano riunite le Logge Massoniche. Ogni Muratore, di qualsiasi grado, si trovava nel proprio Tempio. Si vedevano soldati nelle loro magnifiche uniformi. Persone di tutti i ceti, professioni e mestieri e di molte nazionalità affollavano le strade. Non si era mai vista una folla così grande, felice e pacifica, pronta per il glorioso avvenimento. Un’ora prima di mezzogiorno Re Salomone e il suo ospite Re Hiram di Tiro si recarono verso il monte Moria, accompagnati dalle loro guardie del corpo, da vari alti funzionari e da rappresentanti e ambasciatori di altri Regni. Giunti ai piedi del monte i due sovrani scesero da cavallo e proseguirono da soli a piedi. In quel momento andò loro incontro il Gran Maestro Hiram Abiff che, dopo averli salutati rispettosamente quali Gran Maestri della Massoneria, li rivestì con grembiuli di pelle di agnello. Dalla folla dei profani si separò una lunga fila di Massoni. Erano migliaia gli Operai che, vestiti con il loro grembiuli, procedevano lentamente verso le fondamenta imponenti del Tempio in cima al monte, al seguito dei loro tre Gran Maestri.

M.·. V.·. – Fratelli, così come i nostri antenati salirono sul monte Morìa, noi dirigiamo i nostri pensieri verso l’alto, per proseguire nella costruzione del Tempio invisibile dell’Amore.

Orat. – Quando il corteo giunse sul luogo del Tempio, nell’angolo di Nord-Est trovò una piattaforma di bronzo, sulla quale presero posto i tre Gran Maestri. I Fratelli si schierarono tutti intorno secondo una disposizione particolare: i più vicini formavano un triangolo, i successivi un cerchio e i più lontani un quadrato, che circondava quasi tutta la zona del Tempio. Hiram Abiff si mise nel centro geometrico e, dopo alcuni minuti di silenzio solenne, si rivolse al Gran Maestro Salomone e, con voce calma, disse:

2° Sorv. – È Mezzogiorno.

Orat. – Dopo queste parole Salomone alzò la mano destra e, con un maglietto di ebano dal manico di avorio, diede un colpo sulla pietra angolare che aveva davanti a sé.

M.·. V.·. – !!! (forte)   Orat. – Il silenzio avvolse il monte e fu profondo come quello che aveva regnato prima che ci fosse vita su questa terra. Giù, sulle pendici del monte, nelle valli e nelle città, e dovunque nel mondo cadde questo silenzio solenne… Ma … ascoltate …

1° Sorv. – … !! (piano)
Orat. – … E ancora …   2° Sorv. – … ! (pianissimo)   M.·. V.·. – !!! (forte)   1° Sorv. – … !! (piano)   2° Sorv. – … ! (pianissimo)   M.·. V.·. – !!! (forte)   1° Sorv. – … !! (piano)   2° Sorv. – … ! (pianissimo)   Orat. (Lunga pausa, poi:) – Risuonavano i colpi del legno sulla Pietra, forti e insistenti; vicini, poi lontani; infine tanto lontani da sfuggire all’attenzione di quelli che ascoltavano. I Venerabili di tutte le Logge in cui si era udito il colpo di maglietto del Re Salomone risposero con i propri maglietti. Quelli più lontani, che avevano sentito solo i colpi di risposta dei Venerabili vicini, risposero anche loro. Così il segnale corse da monte a valle, e da valle a monte, sempre più avanti, ovunque vi erano Logge, ovunque vibrava l’aria libera di Dio, là dove battevano cuori di Massoni e là dove braccia fraterne attendevano. Il segnale della Forza Massonica si diffuse su tutta la terra: verso l’Occidente, verso l’Oriente, verso il Meridione, e persino verso la penombra del Settentrione. Quel colpo si propagava sempre più, anche verso le pendici del Libano, dove furono abbattuti dei cedri e furono scolpite delle pietre, e avanti, sempre più avanti. L’eco di quel colpo risuona ancora ai nostri giorni. Il nostro Venerabile risponde al colpo di maglietto di Re Salomone, e con esso ci chiama al Lavoro.
M.·. V.·. – !!! (forte)
MUSICA.   Orat. – Allora Salomone prese la parola:   M.·. V.·. – Fratelli, siamo qui riuniti A.·. G.·. D.·. G.·. A.·. D.·. U.·. per testimoniare che abbiamo solo in pegno l’abbondanza che Lui ci ha dato, e che i talenti che ci ha affidato vanno utilizzati al Suo servizio. Ci siamo radunati qui per posare la Pietra Angolare del più grande Tempio che sia mai stato eretto. L’usanza richiede che per gli avvenimenti memorabili, nomi e date vengano scolpiti su questa Pietra, oppure che vengano nascosti al suo interno. Noi non abbiamo fatto così. Hiram Abiff ha proposto di incidere sulla Pietra il nome del Re. Io ho suggerito il nome dell’Architetto. Discutevamo su queste ipotesi, quando Re Hiram ebbe l’idea felice del nome del G.·. A.·. D.·. U.·.. Ma, Fratelli miei, la Divinità ha scritto il Suo Nome sui cieli, lo ha inciso sui monti e sul greto dei fiumi, ha apposto il Suo marchio sui campi e sui boschi, sui fiori e sulle piante, sugli animali e sugli uccelli. Ha disegnato il Suo Nome sulle nuvole e sui raggi del sole, sul silenzio e sulle tempeste, sui fulmini della Sua Ira e sull’arcobaleno della Sua Promessa. Lo ha nascosto nel cuore degli uomini. Il G.·. A.·. D.·. U.·. allora non ha bisogno che il Suo Nome sia inciso sulla Pietra, e perciò questa Pietra sarà lasciata senza nome. Sarà lasciata anche senza l’indicazione dell’anno. Quale anno dovremmo scegliere? “L’anno del Re”, ha detto Hiram Abiff. “L’anno del costruttore”, ho detto io. Abbiamo trovato molte ragioni, finché, infine, Hiram di Tiro ha parlato della data divina. L’idea sembrava buona, ma … qual’è questa data?
Gli anni che gli uomini sono vissuti sulla terra? Gli anni dell’Infinito stesso? In realtà, usare una data per la Divinità sarebbe come usare il Suo Nome invano. Fratelli, questa Pietra sarà posata senza una data. E che cosa potremmo metterci sotto o dentro? Un pugno di monete d’oro? Ma tutto l’oro del mondo appartiene al G.·. A.·. D.·. U.·. ! L’effigie di un uomo, scolpita in metallo prezioso? Ma tutti gli uomini appartengono a Dio! Egli loda i buoni, e lascia i cattivi nella disperazione della loro solitudine. Allora, dovremmo forse mettere sotto la Pietra le Sacre Scritture? Il risultato sarebbe che alla Verità potrà pervenire soltanto chi distrugga questo Tempio. Chi nasconde anche una sola copia della Verità ritarda la diffusione della Saggezza! Potremmo allora mettere sotto la Pietra i documenti della Massoneria. Ma essa non ne ha. Essa è la profezia di cose grandi, la promessa di avvenimenti gloriosi, il germoglio di Verità profonde, l’inizio di un’Umanità grandiosa. Ma ahimé, oggi è solo un neonato con le mani vuote! Fratelli, su queste fondamenta posiamo la Prima Pietra Angolare, senza nome, senza data, e vuota! Su di essa appoggeremo la nostra volontà, la nostra fiducia e il nostro amore.

Orat. – Quindi Salomone si inginocchiò e chiese la Benedizione Divina per il suo popolo e per tutti i Liberi Muratori. Mentre si udivano una Musica e il canto di mille voci gli Operai posero la Prima Pietra.

MUSICA. [W.A.Mozart – Inno “Laßt uns mit geschlungen Handen”: Lasciaci cantare la nostra gioia, accompagnata dal lieto suono degli strumenti, che ogni fratello trovi la risposta alle vibrazioni da queste mura. Consacriamo questi luoghi attraverso le catene dorate d’unione, affinché la sincera unione dei cuori si irradi nel nostro Tempio.]

Il M.·. V.·. si reca al Quadro di Loggia con la Squadra e controlla la Pietra.

Orat. – Con l’aiuto della Squadra Salomone verificò ogni angolo della Pietra e, voltandosi ai quattro venti, esclamò:

M.·. V.·. – La Pietra è perfettamente squadrata!

Il 1° Sorv. si reca al Quadro di Loggia con la Livella.

Orat. – Re Hiram di Tiro a sua volta fece dei controlli precisi ed esclamò:

1° Sorv. – La Pietra è perfettamente a livello!

Il 2° Sorv. si reca al Quadro di Loggia con il Filo a piombo.

Orat. – Hiram Abiff fece delle verifiche con il filo a piombo e, guardando in basso e in alto, esclamò:

2° Sorv. – La Pietra è perfettamente a piombo!

Il Maestro delle Cerimonie si reca al Quadro di Loggia portando un vassoio con olio, vino e grano.

Orat. – Salomone prese del grano e lo sparse sopra la Pietra.

M.·. V.·.  – Sparge il grano, dicendo: – Che vi sia abbondanza in questo Paese, per il mio Popolo e per tutti i membri fedeli della Fratellanza!

Orat. – E i Fratelli esclamarono ad alta voce: “E sia così per sempre”!

TUTTI – E sia così per sempre!

Orat. – E quando il Re sparse il grano, i Venerabili delle Logge vicine fecero altrettanto, come quelli delle Logge più lontane. Così il messaggio si diffuse in tutte le Logge del mondo. E la risposta dei Fratelli fu così forte e chiara che persino i marinai in mezzo al mare poterono udirla.

MUSICA. [W.A.Mozart – dalla Cantata “Laut verkünde unsre Freude”: Fratelli, finiamo questo lavoro, mano nella mano, con il giocondo suono di giubilo. Questa catena circondi, come questo sacro luogo, pure tutto il globo terrestre. Onorare la virtù e l’umanità, insegnare a se stessi e agli altri l’amore, sia sempre il nostro primo dovere. Allora affluisce la luce, non soltanto nell’Occidente, ma anche nel Meridione e nel Settentrione.]

Orat.
– Il Re di Tiro si avvicinò alla Pietra e versò del vino pregiato.

1° Sorv.Versa il vino, dicendo: – La gioia sia con tutti noi. Che l’Onnipotente possa unite tutti i popoli, per poter governare un mondo unito in amicizia e in amore fraterno!

Orat. – E i Fratelli esclamarono ad alta voce: “E sia così per sempre”!

TUTTI – E sia così per sempre!

Orat. – Il vino brillò ai raggi del sole in ogni Loggia, vicina e lontana. L’eco della risposta dei Fratelli sembrava far tremare lo stesso monte Morìa.

MUSICA. [W.A.Mozart ~ Coro “O Isis und Osiris” dal “Zauberflöte”: O Iside ed Osiride, concedete lo spirito della saggezza alla nuova coppia. Voi, che indirizzate i passi dei viaggiatori, assisteteli pazientemente nel pericolo.]

Orat. – Hiram il Costruttore a sua volta versò dell’olio profumato.

2° Sorv.Versa l’olio, dicendo: – Che vi sia pace da Oriente a Occidente, da Meridione a Settentrione. Che i Fratelli proteggano la Vedova, i Figli della Vedova e tutti coloro contro i quali il destino ha rivolto il suo potere crudele. Che il Bene prenda il posto del male nel cuore degli uomini, in tutti i Paesi del mondo!

Orat. – E i Fratelli esclamarono ad alta voce: “E sia così per sempre”!

TUTTI – E sia cosi per sempre!

Orat. – E fu versato dell’olio profumato in tutti i luoghi ove i Muratori erano riuniti. L’eco della risposta dei Fratelli sembrava quella di voci provenienti da oltre le stelle.

Il M.·. V.·. e i Sorveglianti tornano ai loro posti.

MUSICA.

Orat. – Salomone, guardando verso Occidente dove il Sole stava per tramontare, pregò. Poi a intervalli regolari diede tre colpi sulla Pietra.

M.·. V.·. – !!! – !!! – !!! (forte)
Orat. – E i colpi furono ripetuti. Vicino …
1° Sorv. – !! – !! –  !! (piano)
Orat. – E lontano …
2° Sorv. – ! – ! – ! (pianissimo)

Orat. – Come era accaduto con il primo colpo, fu come se la Mano Reale avesse toccato il centro di un lago; il cuore di ogni Massone fu colpito dalle onde generate.

M.·. V.·. – Oggi i nostri Venerabili continuano a ripetere questi stessi colpi, e la loro Sacra Promessa non morirà mai.

MUSICA.

M.·. V.·. – Dopo la musica ed eventuali parole: – Fratelli, formiamo la Catena di Unione per riaffermare la nostra adesione alla Fratellanza, per riconfermare le nostre Promesse Solenni, per sentirci uniti a tutti i Fratelli del mondo felici e infelici, liberi e prigionieri. Sperando per tutti libertà, serenità e amore.

Normale chiusura dei Lavori.


© EX LIBRIS – ED. STOLPER
N.B. Una copia dattiloscritta della leggenda che è alla base dei presente Rituale fu trovata, trent’anni or sono, tra le carte di un Fr.·. olandese passato all’Or.·. Eterno. La provenienza originaria è del tutto sconosciuta. Un Rituale simile, basato sullo stesso documento, viene oggi utilizzato in Olanda, generalmente in occasione dell’inizio dell’Anno Massonico.  
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