CANZONETTA

CANZONETTA

(è riportata solo l’ultima parte) Recitata in Napoli nel dì 21 gennaio 1750. Assisteva ai lavori, tra gli altri, proveniente dall’Inghilterra, il F... THOLVACH. La visita avvenne in occasione del travaglio della Loggia denominata “Della Concordia” all’obbedienza del F... Raimondo di Sangro, Principe di S. Severo, primo Gran Maestro in Italia…… LA CATENA Su compagni, su Maestri
Di quest’Ordine sublime
Facciam pur con nostre rime,
Che ciascun di noi s’addestri
Al tirar colpi novelli
In onore dei fratelli.
 Sono tutti curiosi
Di saper nostri lavori;
Ma farem dei nostri cuori,
I segreti così ascosi,
Che n’eppur sia noto a quelli
Come bevono i Fratelli.
 Quei che vantan nostri segni
Stolti son qual Uom che crede
Di saper ciò che non vede,
E mai pur saremo degni
Noverarci tra di quelli
Senza il titol di Fratelli.  
Ma la nostra scienza tutta
Sull’amore e l’equitate,
Sull’aver d’altri pietate,
Sul far bene è sol costrutta.
Né mai fuori di tai livelli
Va la norma dei Fratelli.
 Ogni etade ed ogni suolo
Visti ha prenci e Regj a schiere,
Cambiar l’armi lor guerriere
Per un semplice grembiuolo,
E vestirlo e farsi belli
Del gran nome di Fratelli.
 Se tra noi luogo non hanno
Le tue Ninfe, Amor, perdona;
Ch’ove il tuo nome risuona,
Tutto è colpa e tutto è inganno,
Né tener san donne imbelli
Il segreto dei Fratelli.
 CORO
Via stringiamci mano a mano,
E teniamci saldi insieme,
A dispetto di chi freme,
Per tal nodo almo e sovrano,
E così si rinnovelli
Quest’unione de Fratelli.
  Chi scrive è stato iniziato nell’ormai, ahimè lontano, martedì sette Gennaio 1969. Ha ricoperto diversi incarichi nel R...S...A...A... nella C. M. I. e nell’Emulation e, anche se la memoria non è più la migliore, ricorda con drammatica vivacità le vicissitudini vissute nell’Obbedienza.
A te Lettore addentro alle iniziatiche cose formulo il migliore augurio di una lunga e felice vita massonica. A te Viandante curioso dico non condannarci, siamo pur sempre figli, forse vittime di questo mondo.
A Noi voglio ricordare che siamo una banda di stanchi ed oscuri eroi, in un tempo che eroi non vuole. Abbiamo però un compito sovrano, trasmettere l’INIZIAZIONE a chi da noi discenderà.

[1] Si rileggano, meditandoli, gli scritti dell’antico testamento che, fin dal Genesi, indica l’uomo contrapposto al suo creatore, per rubargli la Conoscenza. Si confrontino tali scritti con il mito di Prometeo. Si cerchino le differenze, se esistono, e si tenti di spiegare perché un dio sarebbe stato buono nel condannare Adamo e tutta la sua stirpe e perché l’altro dio è cattivo nel reprimere il solo Prometeo. 
[2] La massoneria così detta moderna poggia su ideali più antichi, non protostorici; la chiave s’è spezzata, i soffiatori soffiano forte!
[3] Al lettore più attento desidero rammentare la strana comunanza tra il governo inglese e la plutocrazia sionista.  Il “popolo eletto” ora spalleggiato, combatte il gruppo di Thule che tedesco non è, anzi le dottrine, sue fondamenta, derivano dalle zone indo tibetane e forse sono anche più antiche. Quale disegno si trama contro le rune? La svastica, apparente simbolo nazionalsocialista, è possibile che indichi il cammino esoterico di ritorno alle origini? Certo è che spirali, rune, svastica e croci sono lo stesso simbolo ridisegnato nei tempi. “La ricerca che si suggerisce è solo esoterica, l’applicazione ed il metodo per la messa in opera delle Grandi Opere non devono riguardare questa fase.”
[4] Nell’Istituzione è nomato “Copritore”.

 

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