FANATISMO: MALE DEL MONDO

FANATISMO: MALE DEL MONDO

Armando Corona GRAN MAESTRO

La continua evoluzione dei processi di pacificazione in atto nel mondo che » ha subito ultimamente positive accelerazioni, impone alla Massoneria Uni- \ versale di perseverare in una ricerca sempre più incisiva ed affinata del- ” l’affermazione del trinomio che è alla base stessa del suo modo di essere. È per noi fonte di estrema gioia riscontrare come gli spazi di liber- } tà — individuali e collettivi — e di democrazia si amplino sempre più in tutti gli angoli della terra, anche laddove solo pochi anni or sono appariva utopistico immaginarli. Eserciti di occupazione lasciano i territori invasi rinunciando al potere usurpato, consentendo il riaffermarsi dell’autodeterminazione dei popoli; campi di sterminio o di prigionia vengono abbattuti; barriere che impedivano la libera circolazione delle genti cadono, discriminazioni razziali mostrano sempre maggiormente il loro anacronismo e rivelano con grande evidenza il loro isolamento nella coscienza dei popoli. Ma, come sempre accade, nel momento in cui si superano situazioni consolidate, qualche ombra ancora si addensa in un cielo che, come Massoni e come cittadini del mondo, vorremmo integralmente limpido. Non possiamo sottacere o sottovalutare un fenomeno assai preoccupante che rischia di mettere in pericolo il reale ed universale conseguimento della pacificazione fra i popoli. La Massoneria non può ignorare che l’integralismo religioso — che spesso sfocia in vero e proprio fanatismo — va espandendosi e mostra ogni giorno di più la sua protervia. Focolai — per non dire veri e propri incendi — non esistono solo in Medio Oriente, ma investono, con minore o maggiore intensità, tutti i Continenti. E aggrava la situazione il constatare che nessuna religione è vaccinata contro tale morbo. Noi abbiamo sempre ritenuto che il ritorno dei giovani alla ricerca interiore, alla scoperta dei valori spirituali ed il loro desiderio di ritrovare nel Grande Architetto dell’Universo un modello ineguagliabile costituiscano una vera e propria fortuna per l’Umanità intera. Perciò abbiamo favorito questa presa di coscienza ed abbiamo così spiegato a noi stessi ed agli altri la grande capacità di attrazione esercitata dai centri religiosi e da quelli laici — come la Massoneria — nei confronti delle nuove generazioni. Ma quest’ansia di vivere pienamente la propria vita interiore ed intellettuale trova un forte, per non dire insormontabile ostacolo, proprio nell’integralismo dogmatico, nel fanatismo religioso. i, ‘ La Massoneria certamente non può e non vuole dare risposte negative a chi ricerca il bene, la pace e la libertà: ed è per questo che non ci stancheremo mai di consigliare a tutti i Fratelli la più assoluta umiltà, la più assoluta disponibilità a comprendere gli altri, la massima tolleranza nel loro vivere quotidiano.

TRATTO DA “HIRAM” n° 10 del 1989

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