FESTA DELLA LUCE

Festa della Luce – Arezzo   4 Dicembre 2010

Con grande commozione saluto  il Venerabilissimo e Rispettabilissimo Fratello Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Con grande emozione saluto gli Illustrissimi e Rispettabilissimi Fratelli che siedono all’Oriente così numerosi, segno tangibile della loro stima e del loro affetto verso di noi.

La Vostra presenza, così autorevole, rende questo appuntamento unico e irrinunciabile, la Vostra presenza lo rende prezioso e importante.

Possiamo affermare con orgoglio che dopo la Gran Loggia di Primavera a Rimini, la Festa della Luce della Toscana rappresenta un momento magico della nostra Comunione.

A Voi Fratelli carissimi, Signore e Signori, accorsi così numerosi, desidero trasmettere tutto il mio affetto e tutta la mia stima.

Che la Luce, così degnamente evocata, sia la guida benevola del nostro futuro vivere quotidiano!

                                                                                      G. T.

Stefano Bisi

Presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana

Intervento Festa della Luce Arezzo 4-12-2010

C’è un velo di tristezza in questa sesta edizione della Festa della Luce. Ci

manca Blasco, Blasco Mucci. Appena un mese fa era in Borgo Albizi, a

Firenze, per preparare il suo Laboratorio, la rivista che per sempre porterà il

suo nome. Sotto la testata scriveremo “rivista fondata da Blasco Mucci”.

Sarebbe stato qui insieme a noi, insieme ai fratelli giunti da ogni parte della

Toscana, da fuori regione e dalla Repubblica di San Marino, per gioire di

questo splendido allestimento voluto dai fratelli aretini, che hanno compiuto

un lavoro straordinario.

Siamo ad Arezzo, in questa città che ha sempre avuto un rapporto

“particolare” con la Massoneria, per ribadire che questi sono i massoni buoni,

come ha detto poco fa un uomo a cui si era rivolto un fratello che non sapeva

dove era ubicato il Centro Affari e Congressi. Quell’uomo, che portava a

spasso un cagnolino, ha detto al nostro fratello: “E’ là che si riuniscono i

massoni buoni”. Sono i massoni che vogliono essere un raggio di luce in

questo mondo in crisi, che vogliono guardare oltre l’oscurità, alla ricerca di

quella “pace e prosperità”, come diceva Blasco, che sembra una sfida

beffarda e ottimistica. Ma a noi piacciono le grandi sfide.

Guardiamo avanti, senza assilli e senza timori, certi di compiere un piccolo

passo per il bene dell’Ordine e dell’umanità, immaginando la ricchezza di un

mondo a colori, tanti quanti sono gli uomini che la compongono.

A noi massoni piacciono i colori che uniscono e non quelli che dividono.

Come i colori della Bandiera, che i massoni buoni hanno nel cuore. Il bianco

è la purezza laica dei nostri intenti; il verde è la speranza che rifiorisce ogni

giorno; il rosso è il nostro cuore, la nostra passione, la capacità di amare che

solo i massoni buoni hanno.

Festa della Luce 2010 – Arezzo 4 Dicembre 2010

“Sintesi semiseria della giornata”

Sono stupito di come molti mi sollecitino il tradizionale ironico resoconto sulla serata, e quindi ecco a voi:

10 a nessuno perché la Perfezione non è di questo mondo.

9 alle Luci e Collaboratori vari (vorrei vedé come diceva il po’ero Boldrini … mi hanno fatto cominciare a provà alle 9 di mattina!!!

9 al Fratello di Armonia, se non altro per l’originalità delle scelte musicali e la perfezione dei tempi.

9 ai Fratelli aretini, che a dispetto della malefica influenza del materassaio di Castiglion Fibocchi, sono stati giusti e perfetti.

9+ a Moreno Milighetti, infaticabile motore di tante variegate iniziative, già contattato dalla RAI per l’organizzazione del prossimo Festival di Sanremo!

9 a Stefano Bisi, primo per il bell’intervento fatto con il cuore come piace a noi e poi per l’armonia che è riuscito a creare fra tutti i Fratelli toscani (unire  senesi e fiorentini non è cosa da poco!).

9 al grande Max Bianchi, per il suo grande affetto verso tutti e per il suo stentoreo “dé ‘un ti sente” rivolto al Gran Maestro, che ha pareggiato tutti gli “icchettudici” dei Fratelli fiorentini e gli “alò” dei Fratelli aretini.

9 ai tre espositori della Mostra. Singolare, pertinente e interessante.

9 al Gran Maestro, quando è in salute e lontano dalle elezioni, cioè quando riesce a esprimere se stesso e volare alto, ci garba a bestia!

8 alla cena: considerato il numero dei commensali (540) e il rapporto qualità/prezzo, abbiamo mangiato egregiamente. All’inizio avevamo temuto per le quantità (vi avrei fatto vedere la faccia del garante Prof. Frediani alla consegna del primo cucchiaio di riso!) … … ma poi sono intervenuto personalmente rassicurando i camerieri che potevano portare la pietanza.

I vassoi hanno ripreso a girare come un invasione di dischi volanti e alcuni fratelli si sono segnalati per varie “riprese dei Lavori”.

Al termine … “Baci e Abbracci” per tutti, come direbbe Bobo Vieri.

Stra-Vinta la scommessa di organizzare per una volta la Festa della Luce fuori Firenze.

Stavolta la faccenda è davvero preoccupante perché fò fatica a trovare dei difetti: posso segnalare che un anziano Fratello prostatico ha pisciato prima di me sicuramente fuori dal vaso nel bagno alla sinistra dell’ingresso della cena, il gelo sulle macchine o il fiato pesante di qualcuno al quinto “Amaro del Capo” (Ma dove l’hanno trovato???).

In genere mi sembra che noi Toscani stiamo marciando uniti e compatti come garibaldini. E questo risultato è solo l’ultimo anello della catena.

                                                                                                                 Duccio Bari

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