ELOGIO DELLA LOGGIA

ELOGIO DELLA LOGGIA

 È mezzogiorno comincino i lavori

Arriviamo noi che siam massoni

Dai passi perduti alle colonne

Non ci dimentichiamo delle donne

Tra Ercole e Venere siam passati

Rivolti ad oriente ci siam trovati

Il cerimoniere e lì davanti

Indietro siam tutti quanti

Apprendisti compagni e maestri

tutti uguali tutti onesti

Ci dichiariamo liberi e di buoni costumi

Della vita ci godiamo i profumi

Il nostro scopo è quello di edificare il tempio

E di far della nostra vita un esempio

sia per gli iniziati  che per i profani

Senza dimenticar di consultare la Treccani

Il cielo stellato è il nostro tetto

Ci affidiamo al grande architetto

Per comprendere e scoprire

Il segreto del nostro divenire

Da un Pietra grezza alla pietra cubica

Ognuno ha una forma unica,

Tutti diversi ma tutti allivellati

Della vita siamo appassionati

Camminiamo su un pavimento a scacchi

Senza però battere i tacchi

Le caselle sono bianche e nere

Come un alternarsi di mattine e sere

Luce ed ombra, bene e male

È il dualismo della vita mortale

La linea di mezzo, però ,è il nostro sentiero

È l’equilibrio che ci rende fiero

Pronti! dimentichiamo i profani affanni

Comincia l’inno del fratello Panni

Con voce raggiante e corpulenta

 ci travolge come in una tormenta

Alla fine il silenzio arriva al tetto

Il venerabile porta al cuor il maglietto

..è tempo di aprire gli architettonici lavori

Che la gioia ci riempia i cuori!

finita è la ricreazione

Tutti all’ordine in posizione

Il sorvegliante  ci riconosce Fratelli liberi muratori

Comuni sono i nostri valori

Squadra e compasso sul vangelo di Giovanni

Perché tutto è cominciato da milioni di anni

la parola divina è la creazione

La luce e la vita la nostra missione

Una sola scintilla ci permetterà

Di ricevere quel messaggio di libertà

Che il mondo profano ci nasconde

Come un scialuppa dietro alte onde

una parola, una luce  nascosta

In cui la sorgente della vita è posta

Dove in principio eravamo solo Uno

Divini, liberi e divisi da nessuno

Nelle tenebre vi è la luce

Indicarcela è il compito di chi conduce

Lavoriamo per il bene e il progresso

Da dove partiamo è lo stesso

Le tre luci ci avvicinano alla perfezione

Al grande architetto e alla sua azione

e quando il sorvegliante ci fa un cenno

Utilizziamo serietà e senno

concentrazione e saggezza sono alla nostra mensa

benefizio e giubilo è la nostra ricompensa

Il venerabile è all’oriente

La sapienza è nella sua mente

La seconda luce rende i nostri lavori belli

e noi ci sentiamo tutti fratelli

La terza luce rafforza la nostra Unione

Siamo ormai pronti all’azione

Prima di noi tanti illustri nomi

Carducci Mozart, Wilde e Goldoni

le loro opere  le loro vite

Sono pietre ben riuscite

il flauto magico e ‘a livella

Son nate sotto la nostra stella

al par dell’America e dell’Italia unita

Che dai figli di Hiram è stata ambita

I miei versi non han pretese

Vogliono esser un modo cortese

Di omaggiare cantando

La Rispettabile Loggia Filippo Orlando

Facciamo il segno e la batteria

Lode alla Libera Muratoria

Tutto è giusto tutto è perfetto

Gloria al Grande Architetto

 È mezzanotte ormai  fratelli!

Ci manca davvero poco

Permettetemi di brindare  

Fuoco fuoco fuoco!

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