QUANDO ORIANA SCRIVE

                   Quando Oriana scrive al «Corriere»
 
La grande scrittrice polemizza con il capo dei girotondini. E non ha remore. All’accusa di essere una guerrafondaia e che il suo libro incita alla violenza risponde: «Si tratta di vigliaccate che meritano soltanto il mio più profondo disprezzo».
 
Giovedì 13 maggio i lettori del «Corriere della sera» hanno avuto una piacevole sorpresa. Nella pagina delle lettere hanno trovato una missiva di Oriana Fallaci, la più grande scrittrice italiana. Fallaci polemizzava da par suo con il leader girotondino Vittorio Agnoletto. Mai nessuno ha avuto la voglia e il coraggio di dirgli il fatto suo. Né di metterlo in condizioni di non annoiarci più con le sue concioni perbeniste, pseudopacifiste e tutto sommato difensive di quell’estremismo islamico che in Iraq e in Europa ci vuole fare la pelle. Ci voleva Fallaci. Inutile dire che noi condividiamo ogni parola scritta dall’autrice dei due libri più venduti in Italia dall’11 settembre 2001 in poi. Per questo motivo pubblichiamo integralmente la lettera. (C.R. – Tratto da Panorama del 27.05.2004)
Scompostamente e istericamente interrompendo Fiamma Nirenstein, la quale osservava che il terrorismo islamico spesso coltivato nelle moschee italiane (ultima prova la scoperta di una cellula di Al Qaeda nella moschea di Sorgane a Firenze) contribuisce allo straordinario successo del mio nuovo libro La Forza della Ragione, durante la trasmissione Porta a porta del 10 maggio il boss del Social forum signor Agnoletto si mise a strillare che io sono una guerrafondaia. Che La Forza della Ragione incita alla guerra, che merita di non essere letto e venduto, che secondo il suo auspicio non venderà. A questo insignificante individuo per il quale non ho mai avuto il minimo rispetto, a questa nullità che il suo mendace «pacifismo» lo predica con le arcobalenate inneggianti ai kamikaze, ai Bin Laden, ai Saddam Hussein, ai decapitatori degli ostaggi, insomma ai peggiori nemici dell’Occidente, ai più lerci rappresentanti dell’odierno nazi-fascismo, rispondo ciò che segue.
Dal 5 aprile scorso, vale a dire dal giorno in cui è apparso nelle librerie italiane, La Forza della Ragione è il primo assoluto in classifica. E questo con immenso distacco dai titoli che figurano al secondo, terzo, quarto posto. La sua marcia è così inarrestabile che in meno di un mese e mezzo ne sono state stampate ben 750.000 (settecentocinquantamila) copie, all’ottantacinque per cento già vendute. Ciò significa che in meno di sei settimane La Forza della Ragione si è avviato verso il milione di copie raggiunte da La Rabbia e l’Orgoglio in un anno, che il suo successo editoriale ha addirittura superato quello de La Rabbia e l’Orgoglio. Non a caso è già stato acquistato e presto verrà pubblicato anche nei paesi nei quali l’altro libro non è stato ancora tradotto. Quanto agli insulti rivolti alla mia persona, cioè quelli che io sia una guerrafondaia e che La Forza della Ragione inciti alla guerra, rientrano nel costume del suddetto boss e caratterizzano le sue nuove camicie nere e brune. Gente che s’approfitta della libertà in cui i cittadini come me l’ha fatta nascere e che sarebbe ben lieta di sostituirsi alle Lynndie England, torturare i prigionieri di Abu Ghraib.
Si tratta quindi di vigliaccate che meritano soltanto il mio più profondo disprezzo.
Oriana Fallaci
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