IL BRINDISI DEL GUARDIANO

Il Brindisi del Guardiano, The Tyler’s Toast

E tre parole: Tyler, Toast, Fire.

Dear Brethren of the MysticTie, the night iswaning fast.

Ourwork isdone, ourfeastiso’er, this toast must be our last.

Good night to all, once more good night,againthatfarewellstrain.

Happy to meet, sorry to part, happy to meetagain.

To allpoor and distrssedMasons, wheresoeverdispersed,

over the face of the earthor water, a speedyrelief to theirsuffering,

andsafereturn to their native landifthey so desire.

(threeknocs)

With me, my brethren, To AllPoor and DistressedMasons!

(Drink and presentarmsasbefore, glasses down at the sameistantasTyler’s.)

Cari Fratelli del legame mistico, la notte sta calando velocemente.

Il nostro lavoro è terminato, la nostra festa è alla fine, questo brindisi deve essere l’ultimo. Buona notte a tutti, ancora una volta buona notte, di nuovo quella tensione dell’addio. Felice di avervi incontrato, mi dispiace separarmi, felice di incontrarvi di nuovo.

A tutti i massoni poveri e angosciati, ovunque dispersi

(sulla faccia della terra o dell’acqua), un rapido sollievo alle loro sofferenze,

e un sicuro ritorno alla loro terra natia, se lo desiderano.

(Tre colpi)

Insieme a me, fratelli miei, a tutti i poveri e massoni angosciati! (Bevi e presenta le braccia come prima, bicchieri (cannoni) giù nello stesso istante di quello del fratello Tyler.)

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E’ l’antico brindisi del Guardiano, queste parole risuonavano alla fine di un’agape fraterna, accompagnate da canti corali, già dalla prima metà del 1700.

Il Guardiano cui ci riferisce era l’antico copritore esterno della Massoneria Operativa, quello che in inglese era the Tyler. Il Guardino custodiva la porta d’ingresso senza partecipare ai lavori, compreso i lavori di Agape. Per questo gli si riservava l’ultimo brindisi, era una specie di riconoscimento al lavoro che aveva compiuto, premiato con la concessione di entrare a fine lavori e pronunciare l’ultimo brindisi, che solitamente era il settimo.

Con la Massoneria Speculativa il ruolo del Copritore esterno è cambiato molto, intanto è ben raro trovarlo in una loggia moderna come custode esternodella porta, il suo ruolo è sostanzialme diventato quello di tegolatore, ma anche l’uso della tegolatura per un visitatore che batte alla porta alla porta di un tempio è abbastanza inusuale e superato da altre modalità più pratiche. Solo nel rituale Emulation ha un rilievo questa figura, sebbene con attribuzioni simboliche comunque diverse da quelle antiche operative.

Anche nel momento dei sette brindisi rituali, durante l’agape, il Brindisi del Guardiano non ha una collocazione di riferimento certa. Talvolta viene comunque pronunciato e ciò può essere fatto da un qualunque fratello indicato dal Maestro Venerabile.

Anche se ha perduto questa sua centralità,il Brindisi del Guardino comunque risuona spesso alla fine di agapi o di feste massoniche, e questo in tutto il mondo. Il perché della popolarità di questo particolare brindisi va ricercato nelle sue antiche origini, quando il suo uso era molto frequente e la sua dicitura risultava in canzoni, cori della tradizione conviviale massonica, ma anche testi autorevoli. Erano tanti i fratelli sparsi per il mondo, specialmente in logge militari, che avevano lasciato la loro casa per cercare nuove opportunità o per dovere,e forse il loro desiderio si riteneva che fosse quello di tornare un giorno, solo che lo avessero voluto.

E’ attraverso questi usi tradizionali che il Brindisi del Guardiano o Tyler’s Toast è arrivato fino a noi.

Perché tradurre brindisi con Toast? Abbiamo parlato di sette brindisi rituali, ma i brindisi potevano essere anche di più, diventava allora utile intercalare ogni bevuta, che non era solo simbolica, con del pane tostato, così si evitavano inopportune conseguenze. Da qui è nato il senso, tutto particolare, della parola.

Accompagnare ogni brindisi con la parola Fireo Feuè anch’essa una pratica antica. E chiaro che, in Massoneria, l’uso di esclamare “Fuoco!”a ogni brindisi, ha origini e caratteri che derivano dal contesto militare, lo ritroviamo nelle abituali salve dell’artiglieria d’onore specialmente. Non solo questo vale per Fuoco, ma il vino stesso è la Polvere, il bicchiere il Cannone e il brindisi non si fa, ma si spara.

Facendo una rapida e semplice ricerca si può trovare l’uso della parola Fouco in testi sia francesi che inglesi, che risalgono fin dalla seconda metà del 1600 e anche nel secolo successivo. Certo è che l’uso di esclamare Fuoco al brindisi era presente nella massoneria inglese e francese del 1700.

Noto è ancheche gli ufficiali massoni appartenenti all’ esercito napoleonico e all’esercito  inglese  avevano l’uso di rendere onore ai fratelli sconfitti e prigionieri, con delle agapi che si concludevano con fuochi rituali. G. Z.

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