CULTURA DELL’UOMO MASSONICO

Cultura dell’Uomo Massonico

(C. S.)

INTRODUZIONE

Intorno all’anno 60 d.c. ,Lucio Anneo  Seneca  scriveva  nel suo testo latino “De brevitate vita “: “CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE E CIO’ CHE FORSE STUPIRA’ DI PIU’ CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A MORIRE “.

Il senso della caducità del tempo e della fugacità delle cose umane, ha percorso tutta l’opera di questo filosofo. Questa concezione era la conseguenza della realtà socio-economica dei primi decenni d.c. dell’Impero Romano, dove tutti gli uomini vivevano una vita precaria, continuamente insidiata, sospesa ad un cenno dell’imperatore. L’arte del vivere ,la ricerca di saggezza che trasformasse il valore del tempo, da quantitativo in qualitativo rappresentava pertanto l’orientamento filosofico di quel periodo. Ecco quindi l’immagine dell’alienazione umana, da una parte là massa frenetica degli affaccendati, con brama di ricchezza e di potere e di contro ,in aristocratica solitudine, la figura dei saggi, che cercavano di rendere intenso e fecondo ogni momento dell’esistenza.

Queste problematiche antiche, di tipo esistenziale, che abbiamo ritrovato in Seneca circa duemila anni fa, risultano ancora attuali alle soglie del duemila.

Questa ricerca, infinita, verso una saggezza o cultura interiore che permette di difenderci dalle insidie della vita, rappresenta l’ideale educativo dell’uomo massonico.

IL CONCETTO DI “ CULTURA”

L’educazione ricevuta dalla famiglia, la formazione scolastica, le letture effettuate, le esperienze positive o negative vissute, la vita di relazione, sono tutti elementi che contribuiscono alla formazione di una cultura” individuale “ .Questa cultura rappresenta il nostro modo di” essere” ,permette a ciascuno individuo di compiere le sue scelte di pensiero o di azione, durante tutto l’arco della sua vita.

Ogni individuo ha pertanto la sua cultura, sia che si tratti di un luminare della scienza, che di un modesto uomo della strada.

La cultura di ciascun individuo ha pari dignità rispetto alle altre, perché non esistono criteri per oggettivare la cultura individuale.

La cultura individuale non é sinonimo di cultura intesa come l’insieme delle nozioni che un uomo possiede: artistiche, letterarie, scientifiche, filosofiche, storiche. Dobbiamo pertanto differenziare tra” cultura dell’uomo” e “uomo di cultura “.Il primo concetto è l’essenza dell’individuo, il secondo è correlato solamente con le sue capacità conoscitive.

Il concetto di cultura intesa come “conoscenza”, come ”patrimonio del sapere” è stato introdotto con il Rinascimento, con l’Illuminismo, con l’inizio cioè dell’epoca moderna. Nell’antichità classica il concetto di cultura si identifica con quello di “paideia” cioè di formazione armoniosa intellettuale dell’uomo in tutte le sue facoltà, che si otteneva mediante una vita contemplativa superiore e contrapposta a quella attiva. Durante il medioevo la cultura ,sotto l’influenza del cristianesimo, fu completamente dominata dal monopolio della Chiesa, tutto ruotava intorno a Dio, l’essere umano esisteva soltanto in funzione di Dio.  La cultura fu quindi identificata con la vita contemplativa, distaccata da quella terrena, più vicina possibile a Dio.

Con il Rinascimento l’uomo acquisisce una sua autonomia da Dio. Questo concetto di umanesimo, non era nuovo ma era già stato introdotto dalla filosofia greca, e per questo si parla di “Rinascita” dell’umanesimo antico.

L’umanesimo antico, era basato fondamentalmente sulla temperanza, sulla serenità e sul dominio di sé, differenziandosi dall’umanesimo rinascimentale, caratterizzato da un profondo individua1ismo.”L’uomo rinascimentale” è un individuo unico, impegnato in tutti i campi del sapere ,delle arti e della scienza.

“Sapere è potere” dichiarò Francesco Bacone, filosofo inglese(Londra 1561-1626). F. Bacone fu il filosofo della scienza ma non scienziato. Egli per primo introdusse un nuovo metodo di ricerca scientifica, sganciata dai pregiudizi o idoli che la religione aveva instillato. Egli introdusse il metodo dell’osservazione scientifica. Egli sostituì al termine di “Dio” quello di “natura”. Ecco che al potere di Dio subentrò il potere della natura, alle leggi di Dio quelle della natura.

Il vero fondatore della scienza moderna comunque fu Galileo Galilei ,che libero da pregiudizi teologici, dimostrò che la terra non era immobile e non era al centro del mondo come sostenevano le teorie della Chiesa. Per tutto il medioevo gli uomini avevano camminato sotto il cielo, levando lo sguardo verso il sole ,la luna, le stelle, ma non avevano mai messo in dubbio che la terra fosse al centro dell’universo. Nessuna osservazione aveva mai confutato che la terra fosse ferma e che gli altri corpi celesti gli orbitassero intorno. Questa concezione del mondo chiamata geocentrica, cioè tutto ruota intorno alla terra, rappresentava la concezione cristiana di Dio che troneggiava su tutti i corpi celesti. Galileo fu processato davanti al tribunale dell’Inquisizione a Roma a causa delle sue teorie scientifiche e Galileo da buon Cattolico si sottomise, obbligandosi perfino di denunciare all’Inquisizione i sostenitori delle teorie elio centriche.

“IL CONCETTO DI “METODO MASSONICO”

La massoneria è una Società Iniziatica che si propone di dare all’uomo uno strumento, un metodo e non una verità oggettiva ,un ideale da comunicare o da professare.

Il “metodo “rappresenta un determinato modo di procedere dell’attività umana. Esso è un procedimento complesso in cui sono coinvolti il modo di pensare e di agire in vista di uno scopo prefissato.

La massoneria contribuisce a dare all’uomo, mediante la conoscenza o la cultura del metodo massonico, il coraggio di uscire dalla “minorità umana. L’illuminismo diceva Kant ,filosofo tedesco del 1700, rappresenta l’uscita dell’uomo dalla sua colpevole minorità e per minorità significa l’incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un’altra persona o di altre persone. Tale minorità umana non è dovuta alla mancanza di intelligenza ma alla mancanza di coraggio, di determinazione mentale, di metodo.

Dalle considerazioni suddette consegue che l’Istituzione massonica

– Non è una SCUOLA ,intendendo il luogo dove andare ad apprendere “ex cattedra” ciò che non si conosce. Noi massoni non abbiamo necessità di nessun maestro. La massoneria non conosce la figura del “magister” del maestro capace di porsi come intermediario tra la verità e chi tale verità ricerca. Ogni massone è quindi maestro solo di se stesso, nella continua ricerca del proprio perfezionamento. Questo non ci preserva dall’avere un rigoroso rispetto nei confronti dei fratelli di grado più elevato, essendo la nostra Istituzione un ordine iniziatico, rigidamente gerarchico.

I fratelli che appartengono ai gradi inferiori ricevono l’insegnamento iniziatico; ossia vengono indicati gli strumenti propri della tradizione muratoria indispensabili per scalare la piramide della conoscenza. In modo particolare viene insegnata la simbologia massonica, espressione di un linguaggio universale, e ciascun fratello sulla base delle proprie attitudini individuali o sulla base delle proprie conoscenze, può assimilare e comprendere la saggezza iniziatica.

La massoneria aiuta, stimola, incoraggia l’uomo massone a migliorarsi ed a perfezionarsi tramite il suo metodo o i suoi strumenti di ricerca. Uguali per tutti i massoni sono i mezzi e gli strumenti con cui si opera ed uguale è il fine che viene perseguito ,quello iniziatico.

– Non è una RELIGIONE: perché essa valorizza l’uomo solamente in funzione di Dio creatore. L’uomo ha il proprio valore in quanto emanazione della divinità che ne indirizza le sue scelte.

– Non è una SCIENZA: perché considera l’uomo come strumento di conoscenza rivolta al perfezionamento di tecniche destinate a migliorare il benessere dell’individuo ma non a soddisfare il suo bisogno di spiritualità.

– Non è un PARTITO POLITICO che si interessa dell’uomo solamente come componente del gruppo. L’uomo guidato da precise ideologie politiche, deve contribuire alla realizzazione di queste nel campo sociale.

– Non è una LOBBY :cioè un gruppo di persone che in difesa di determinati interessi comuni, è in grado di esercitare pressioni addirittura sul Parlamento o influenzare l’attività di Governo.

– Non è una ORGANIZZAZIONE A SCOPO UMANITARIO (Lyon, Rotary etc).con fini di solidarietà verso il mondo sociale.

La massoneria è una” ISITUZIONE INIZIATICA “.Ogni affiliato grazie agli strumenti offerti dalla libera muratoria, deciderà di salire la piramide della conoscenza (cultura iniziatica) alla ricerca del proprio perfezionamento. Questo è un percorso personale che non può essere né condiviso né sostenuto da altri . Solamente lo stesso individuo può valutare le conquiste della propria coscienza, il grado raggiunto ed il livello di realizzazione.

La via iniziatica pone colui che la percorre in uno stato di assoluta SOLITUDINE e quanto più perfeziona la sua conoscenza iniziatica e tanto più aumenta la sua solitudine.

Tanto più l’uomo penetra nei meandri della via iniziatica e tanto più diminuisce la sua capacità di comunicare agli altri il risultato delle proprie esperienze. Tale patrimonio culturale, costruito giorno dopo giorno, rappresenta il “segreto iniziatico” che per sua natura non potrà mai essere tradito.

L’esperienza iniziatica non è trasferibile con le parole ad altre persone se non a coloro che la vivono. ”Come descrivere un sapore di un cibo a chi non lo ha mai gustato? “E’ questa la risposta data dal fratello Delfo Del Bino alla domanda formulata dal filosofo Norberto Bobbio sul significato della massoneria? Osservandola dall’esterno la massoneria non è definibile in alcun modo e quindi non si presta ad inquadramenti o classificazioni tipiche del mondo profano.

La massoneria è un “PURO E SEMPLICE METODO DI RICERCA” un metodo che ogni individuo adotta per ricercare la sua identità o verità. Questo metodo non delimita in alcun modo Io scopo della ricerca, lascia l’uomo libero di ricercare se stesso sia in direzione della propria interiorità (percorso iniziatico) sia in direzione della propria socialità.

L’UOMO MASSONE COME NATURALE DESTIÌ~ATARIO DEL METODO DI RICERCA.

Solamente l’uomo massone è il destinatario del metodo di ricerca.

Il lavoro di ricerca deve essere fatto solamente su noi stessi. Lo scopo della massoneria  non è la conquista o la gestione del potere ,ma il raggiungimento di una duratura autorevolezza del nostro “Io”.

CULTURA MASSONICA E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI QUOTIDIANI

Noi massoni come tutti gli uomini ,con  proprie incertezze e con le proprie paure,  dobbiamo fare i conti giorno dopo giorno con i problemi della vita quotidiana (la gestione familiare, il rapporto con i figli, il rapporto di convivenza con gli altri, il lavoro).

Pertanto istante per istante dobbiamo fare delle scelte allo scopo di risolvere questi problemi e la cultura massonica può essere per noi di grande ausilio. L’istintività, la impulsività umana possono condurci ad errori, mentre la cultura massonica può aiutarci a limitare i nostri errori.

Essa rappresenta per l’uomo massonico una ”ARTE  DI  PENSIERO” che ci aiuta a vivere ed a morire.

“TUTTA LA VITA E’ RISOLVERE PROBLEMI” come si intitola un testo del filosofo austriaco Karl Raimund Popper (1902-1994), che raccoglie le più recenti idee epistemologiche, storiche, politiche ed esistenziali.

K.Popper scrive che “La storia non è guidata da leggi ineluttabili; il futuro non è predeterminato -IL FUTURO E’ APERTO- .Non esiste nessuna legge storica di progresso. Cosa succederà domani, noi non lo sappiamo. Il futuro dipende da noi, da tutti noi oggi, domani e dopodomani e quello che faremo dipende a sua volta dai nostri pensieri e dai nostri desideri, dalle nostre speranze, dalle nostre paure. Dipende da come vediamo il mondo, da come valutiamo le possibilità largamente disponibili del futuro. Dobbiamo diventare i creatori del nostro destino.

Dobbiamo per questo imparare a risolvere i nostri problemi nel miglior modo possibile, ricercando e riflettendo sugli errori.

Questo significa che dobbiamo cambiare noi stessi.

I problemi devono essere risolti, nella consapevolezza che ogni soluzione per quanto adeguata possa rivelarsi, porta con sé nuovi ed ulteriori problemi, poiché “la problematicità è connaturata alla vita stessa”.

Credere che l’assenza dei problemi conduca alla felicità è un tragico errore, perché la vita stessa crea problemi ed il loro dispiegarsi è una componente essenziale ‘del processo conoscitivo.

Secondo K.Popper non esiste nessun sapere assoluto, né nell’ambito della conoscenza umana, né in particolare in quello dei fenomeni sociali ed umani.

Nulla è perfetto ma tutto può essere perfezionato.

La massoneria è un “PURO E SEMPLICE METODO DI RICERCA” un metodo che ogni individuo adotta per ricercare la sua identità o verità. Questo metodo non delimita in alcun modo Io scopo della ricerca, lascia l’uomo libero di ricercare se stesso sia in direzione della propria interiorità (percorso iniziatico) sia in direzione della propria socialità.

L’UOMO MASSONE COME NATURALE DESTINATARIO DEL METODO DI RICERCA.

Solamente l’uomo massone è il destinatario del metodo di ricerca.

Il lavoro di ricerca deve essere fatto solamente su noi stessi. Lo scopo della massoneria  non è la conquista o la gestione del potere ,ma il raggiungimento di una duratura autorevolezza del nostro “Io”.

CULTURA MASSONICA E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI QUOTIDIANI

Noi massoni come tutti gli uomini ,con  proprie incertezze e con le proprie paure,  dobbiamo fare i conti giorno dopo giorno con i problemi della vita quotidiana (la gestione familiare, il rapporto con i figli, il rapporto di convivenza con gli altri, il lavoro).

Pertanto istante per istante dobbiamo fare delle scelte allo scopo di risolvere questi problemi e la cultura massonica può essere per noi di grande ausilio. L’istintività, la impulsività umana possono condurci ad errori, mentre la cultura massonica può aiutarci a limitare i nostri errori.

Essa rappresenta per l’uomo massonico una ”ARTE  DI  PENSIERO” che ci aiuta a vivere ed a morire.

“TUTTA LA VITA E’ RISOLVERE PROBLEMI” come si intitola un testo del filosofo austriaco Karl Raimund Popper (1902-1994), che raccoglie le più recenti idee epistemologiche, storiche, politiche ed esistenziali.

K.Popper scrive che “La storia non è guidata da leggi ineluttabili; il futuro non è predeterminato -IL FUTURO E’ APERTO- .Non esiste nessuna legge storica di progresso. Cosa succederà domani, noi non lo sappiamo. Il futuro dipende da noi, da tutti noi oggi, domani e dopodomani e quello che faremo dipende a sua volta dai nostri pensieri e dai nostri desideri, dalle nostre speranze, dalle nostre paure. Dipende da come vediamo il mondo, da come valutiamo le possibilità largamente disponibili del futuro. Dobbiamo diventare i creatori del nostro destino.

Dobbiamo per questo imparare a risolvere i nostri problemi nel miglior modo possibile, ricercando e riflettendo sugli errori.

Questo significa che dobbiamo cambiare noi stessi.

I problemi devono essere risolti, nella consapevolezza che ogni soluzione per quanto adeguata possa rivelarsi, porta con sé nuovi ed ulteriori problemi, poiché “la problematicità è connaturata alla vita stessa”.

Credere che l’assenza dei problemi conduca alla felicità è un tragico errore, perché la vita stessa crea problemi ed il loro dispiegarsi è una componente essenziale ‘del processo conoscitivo.

Secondo K.Popper non esiste nessun sapere assoluto, né nell’ambito della conoscenza umana, né in particolare in quello dei fenomeni sociali ed umani.

Nulla è perfetto ma tutto può essere perfezionato.

CONCLUSIONI

La “CULTURA MASSONICA’ è uno strumento fondamentale che deve aiutarci a risolvere i problemi della nostra vita quotidiana.

Essa ci educa al dominio continuo di noi stessi, al controllo della nostra impulsività, delle nostre emozioni, delle nostre passioni, alla pacatezza di giudizio, alla valutazione serena dei fatti e delle idee.

La cultura massonica pertanto aiuta l’uomo massone a raggiungere la sua armonia interiore e la sua saggezza.

L’uomo massone grazie a queste conoscenze può vivere in maniera più gratificata, imparando a cogliere i lati più belli della vita, distaccandosi emotivamente dalle situazioni più sgradevoli.

L’uomo massone colto e libero diventa in tal modo protagonista del proprio destino ed inoltre applicando la metodologia massonica alla realtà sociale lavorerà con” Serietà, senno, benefizio e giubilo “per il miglioramento dell’umanità.

Follonica  13/11/98    E T  V T

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