MASSONERIA E TERRORISMO

Il libero muratore di fronte

alla violenza ed al terrorismo

Nell’epoca che stiamo vivendo esistono rilevanti situazioni di violenza, di oppressioni, di sperequazioni economiche, di divisioni politiche, di odio ed egoismo da cui provengono quasi tutte le ingiustizie sociali.

La violenza in parte è palese: appare per le strade, nelle scuole, nelle fabbriche e nei posti di lavoro; in parte è nascosta: legata al vertiginoso cambiamento della società, delle sue strutture, della cultura, di una mentalità che rifiuta il carattere trascendente della persona umana, mette in causa e sovverte i valori ed i principi morali fondamentali senza saperli riesprimere.

La violenza può trovare facili pretesti nella profonda crisi economica, politica, morale che percorre il nostro Paese e, perché no, il mondo intero. È coltivata da ideologie che si ispirano alla irrazionalità e che

si richiamano a concezioni materialistiche dell’uomo e della storia.

Può nascere anche da utopie che fatalmente si traducono in idee e progetti degeneri ed impazziti.

In questo contesto si è sviluppato l’assurdo fenomeno del terrorismo e le sue tristi vicende sono andate via via crescendo in questi ultimi anni.

Il terrorismo ha i suoi metodi, i suoi obiettivi, la sua strategia. Ha purtroppo le sue vittime: colpisce ormai tutti i giorni, in maniera crudele, cinica, imprevedibile, seminando sangue, pianto e terrore, tra gli strati più diversi. Ed esiste il pericolo che, a lungo andare, nell’uomo vinca la paura, la stanchezza, la rassegnazione o esploda una violenza di indole opposta.

Stanno crollando miti ed ideologie che hanno imperversato per anni, pilotando cultura e costume verso avventurosi miraggi di liberazioni equivoche o di progressi fasulli, perseguiti sulle rovine di valori innati e vitali per la persona e per la convivenza umana. Sgonfiati, questi miraggi, nell’impatto della realtà della vita, ora I’uomo vacilla tra delusione e speranza col rischio di imboccare sentieri di nuova disperazione, di nuova morte.   

Di fronte a questa dura realtà, che cosa deve pensare, dire e fare il Libero Muratore?

È urgente recuperare la speranza di costruire un modello diverso in cui vengano ripristinati almeno i valori fondamentali della vita comune.

Il Libero Muratore, in questo recupero, si trova in una posizione speciale: egli è chiamato a recuperarla per sé,   innanzitutto, ed è chiamato a recuperarla per gli altri. Il Libero Muratore deve dire di << no > quando tutti dicono di << sì >>: no alle abdicazioni morali, no alla rassegnazione fatalistica, no alle apocalissi dei profeti di sventura.

Il Libero Muratore è tra gli abilitati a scrutare nei sotterranei delle vicende umane e cioè là dove I’uomo, nel sacrario della sua coscienza, matura le valutazioni e le scelte decisive e si affida alla Libera Muratoria che della storia ha svelato il senso e che nel profondo della storia si è incarnata; che da secoli vi è presente, dialogante e stimolante, perché ognuno comprenda questo senso definitivo e liberatore e in questa direzione orienti consapevolmente il suo cammino.

Il Libero Muratore deve attingere i criteri di giudizio, lo stile di vita, la forza del comportamento dai principi su cui si fonda la Massoneria.

Sa che l’opposizione della Massoneria all’odio ed alla violenza è chiara, decisa ed assoluta. Questa tendenza traspare da tutta la sua storia e noi quasi raccogliendo il sacrificio delle vittime, al di là ed al di sopra di ogni distinzione, e facendo nostro il dolore dei loro congiunti, professiamo il nostro affetto verso il prossimo, confermiamo l’impegno nostro e dei nostri fratelli di operare decisamente solo nel nome dell’amore, perché siamo sicuri che la speranza vera dell’uomo è il frutto di una vita donata per il trionfo della giustizia, della fratellanza e della solidarietà.

Agli autori di tante stragi diciamo che la violenza non può possedere nessuna verità con la quale poter vincere, con la quale poter conquistare le menti, i cuori e le coscienze e servire il vero progresso dell’uomo. Non speriamo che vengano abbandonate le vie della violenza e delI’odio: troppo sangue e troppe lacrime sono già state versate. Le vie giuste sono quelle dell’amore inteso come l’unica forza sicura, I’unica fonte per vivere, I’unica garanzia di una giusta convivenza sociale.

A quanti hanno responsabilità nella vita pubblica non possiamo tacere un pressante invito a dedicarsi con maggiore impegno al loro compito per la promozione dell’autentico bene comune. Non possiamo non richiamarli, in particolare, al dovere urgente di superare l’angustia ed il contrasto dei molteplici interessi settoriali e di affrettare l’attuazione di quelle iniziative che, da troppo tempo ormai, attendono la realizzazione piena. Senza di esse la comunità permane fortemente turbata e delusa con danno ai suoi membri e spregio della loro dignità e dei loro diritti.

Il  duro momento che attraversiamo chiama in causa i Liberi Muratori come non mai. Dall’attuazione degli insegnamenti dell’istituzione, i Liberi Muratori imparano ad assumere per se e per gli altri l’impegno di lavorare senza risparmio per il raggiungimento del fine unico: la giustizia sociale.

Questa logica domanda ed esige che essi non si sottraggano mai, ma siano presenti, con intelligenza e competenza in ogni campo degli impegni civili.

Obbligo dei Liberi Muratori è I’educazione della coscienza propria ed altrui, nella famiglia, nella scuola e negli ambienti di lavoro.

Nella coscienza avviene la prima e più decisiva sfida alla violenza ed al terrorismo, sfida che si deve giocare sui valori dell’altruismo e della pace.

Obbligo dei Liberi Muratori è I’impegno solidale, la partecipazione, la condivisione dei problemi e della sorte di chi ,soffre, in umiltà e coraggio, accettando di pagare di persona ed incarnando in se stessi e

nella società i principi fondamentali del vivere civile.

Obbligo dei Liberi Muratori è lavorare senza tregua al fine di pervenire a quella società ideale che essi intendono edificare nella libertà, nella fratellanza e nell’ uguaglianza.

È in questa prospettiva che i Liberi Muratori si riuniscono nelle loro Logge per sperare e riflettere  per essere capaci di dominare anche le insondabilità misteriose dello spirito  e pervenire alle ultime acquisizioni elevate    e creative ossia al perfezionamento etico di se stessi.

Ed è in questa prospettiva che i Liberi Muratori lavorano incessantemente affinché un giorno, non importa quando, anche la quarta parete del Tempio possa essere completata.

Ma è indispensabile  volere sempre e non stancarsi mai.

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