IL CAMMINO E LE SUE REGOLE

il cammino e le sue  regole

In Massoneria non vi sono definizioni e regole scritte salvo le pochissime che essenzialmente riguardano gli Statuti ed i rituali delle cerimonie.
Quando i Liberi Muratosi si riuniscono lo fanno in forma rituale nel Tempio usando, come in una rappresentazione sacrale, un linguaggio che, di larga massima, si riferisce metaforicamente a quello delle antiche logge muratorie. Esso è ricco di simboli e come tale non è comprensibile o può essere falsamente interpretato da chi non lo conosce a fondo. Per questo motivo non è trasmissibile e può essere usato soltanto nel mondo rituale racchiuso dal Tempio: è questo il tipo di linguaggio che comunemente viene definito come esoterico.
Inoltre, come linguaggio simbolico, non ha né può avere la stessa oggettività logica del linguaggio profano in quanto ogni segno simbolico è suscettibile di venir interpretato soggettivamente e quindi in modo personale anche dai singoli massoni. E’ ovvio che il lavoro di Loggia porta i Fratelli che vi appartengono ad armonizzare tra loro i significati dei segni e dei simboli usati per articolare le proprie comunicazioni e costruire i giudizi comuni. Tuttavia il relativismo dei significati è sempre vivo e la parola è usata per essere scritta soprattutto nell’anima.
Per cui, come in questo caso, quando le comunicazioni sono dirette verso il mondo esterno all’istituzione, si hanno notevoli difficoltà.
Non solo è estremamente difficile sapere ciò che potrebbe interessare un “profano” tra gli infiniti argomenti che popolano il mondo della Massoneria, ma notevole è anche la difficoltà di tradurlo in linguaggio essoterico, cioè comprensibile da tutti. Peraltro deve essere sempre chiaro che chiunque, che non sia il Gran Maestro stesso, si prenda la responsabilità di dire qualcosa, egli lo fa potendo utilizzare solo la sua personale interpretazione e non quella ufficiale dell’Obbedienza. Infine non va trascurata la perdita di valore che ogni concetto, per sua natura, sacralità e tradizione trasmissibile soltanto attraverso l’emozione di una rappresentazione, subisce una volta che viene trasportato su di un piano molto arido come è quello multimediale.
Esistono tuttavia delle eccezioni: esse riguardano le dichiarazioni che durante le cerimonie di iniziazione vengono rivolte agli iniziandi, nel momento particolare in cui essi vengono accolti nel Tempio e preparati al momento del loro giuramento iniziatico, il più importante della cerimonia stessa. In questo momento singolare, essi sono ovviamente ancora profani e comunque impreparati al linguaggio esoterico: pertanto le dichiarazioni che vengono loro rivolte e che possono essere decisive ai fini del loro successivo impegno iniziatico (accettare o ritirarsi), debbono venire espresse nella forma più esplicita possibile.
Possono quindi essere considerate come essoteriche. Come tali esprimono con forza e chiarezza che cosa ci si attende da chi sta per essere iniziato e, di contro, i regolamenti etici e comportamentali di una Istituzione che, a chi sta per entrare, come al presente interlocutore profano, non può che apparire ed essere immaginata come una qualsiasi altra istituzione profana, ancorché apparentemente impenetrabile e comunque misteriosa.
Pertanto queste dichiarazioni, espresse come assiomi, chiarissimi ed oggettivi, verranno usate come l’unico modo possibile per illustrare a persone appartenenti a contesti culturali diversi, quelli che sono i veri pilastri sui quali si fonda tutto l’universo della nostra Istituzione.
La Tradizione massonica si perde nei tempi e la sua ricchezza di contenuti e valori è tale che non è sufficiente una vita per coglierne tutti i significati; tantomeno può essere banalizzata entro poche frasi! Si cercherà tuttavia, durante questo piccolo percorso, di cogliere spunti per alcuni approfondimenti che nell’attualità possono sembrare più interessanti di altri.
Queste dichiarazioni sono articolabili in tre gruppi:

  1. Gli avvertimenti.
  2. Le leggi fondamentali:
    • la legge di Fratellanza
    • la legge di Libertà
    • la legge della Morale
    • la legge della pratica della Virtù
    • la legge della lotta contro il Vizio
  3. I doveri prioritari:
    • Il Silenzio ed il Segreto
    • Il lavoro
    • L’Obbedienza agli Statuti Generali
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