LA SCOLPITURA DI UNA TAVOLA MASSONICA

LA SCOLPITURA DI UNA TAVOLA MASSONICA

Il Lavoro del Fratello Libero Muratore, che è Giusto e Perfetto nella esecuzione attenta e consapevole del Rituale massonico, può avere un ulteriore sviluppo nella speculazione esoterica dei più disparati argomenti, temi che devono essere scolpiti e portati a conoscenza di tutti i Fratelli della Loggia, i quali, su di essi, possono esprimersi e confrontarsi senza mai addivenire al contradditorio ne al dibattito.

Lo scopo di una Tavola non è di convincere altri della sua bontà ma soltanto di esternare il pensiero del Fratello che la ha scolpita.

Pertanto, a mio modesto avviso, le Tavole presentate in Loggia dovrebbero avere alcune caratteristiche e, più precisamente:

1) La brevità.

2) La chiarezza.

3) Il riferimento ad argomento esoterico.

4) La mancanza di giudizio.

5) L’umiltà e l’amore.

1) Le Tavole dovrebbero essere brevi per consentire a tutti i Fratelli di poter intervenire su di esse e per far si che l’uditorio non perda la dovuta attenzione con un ascolto troppo lungo e faticoso. Ottima cosa è fornire ai Fratelli il testo della Tavola con un congruo anticipo al fine di consentire loro di meditare su di essa.

2) Stante la variegata composizione della Loggia, le Tavole dovrebbero essere scolpite in un linguaggio chiaro e accessibile a tutti i Fratelli, tenendo conto che con essa si vuole donare ai Fratelli la possibilità di speculare sull’argomento di cui si tratta e che non tutti hanno necessariamente alle spalle una cultura di base che gli consente di comprendere a pieno una terminologia particolarmente sofisticata e, ove questo non fosse possibile, corredare la Tavola di un opportuno glossario.

3) Gli argomenti che i Fratelli Liberi Muratori trattano sono e devono essere essenzialmente argomenti esoterici, pertanto, anche su un argomento profano, il taglio della Tavola dovrebbe essere sempre improntato all’esoterismo. I Fratelli sanno benissimo che tutto ha una veste esoterica e che da tutto si può trarre una speculazione in tal senso.

4) Una Tavola massonica dovrebbe esimersi dall’affermare la bontà o meno di ogni argomento trattato e delle conclusioni che se ne sono tratte. Le conclusioni, sempre ingiudicanti, le trae la Loggia per bocca dell’Oratore.

5) Quando un Fratello si accinge a scolpire una Tavola deve sempre domandarsi in piena coscienza che cosa lo sta spingendo a svolgere tale lavoro. Se non è per umiltà e amore è meglio che desista da tale opera. Non dobbiamo mai dimenticare la parola Uguaglianza che, con Libertà e Fratellanza, ci accompagna nei nostri Lavori in Tempio, noi si è Uguali fra Uguali, Fratelli fra Fratelli, Liberi fra Liberi non cerchiamo il plauso o il consenso ma ci doniamo in Libertà, in Uguaglianza e in Fratellanza.

Ho scolpito queste poche righe cercando di esternare il mio pensiero e, nel dubbio di avere raggiunto i miei scopi, ho in compenso la certezza che i miei Fratelli sapranno renderli più Giusti e Perfetti.

Claudio Felice Morello

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