PUNTI DI RIFLESSIONE CIRCA ALCUNI AVVENIMENTI DEL 1989

SPUNTI DI RIFLESSIONE CIRCA ALCUNI AVVENIMENTI DEL 1989

           Vorrei innanzi tutto ricordare che in questo anno ricorreva il bicentenario della Rivoluzione Francese, un evento caro a tutti noi e che certamente avrà giocato un ruolo molto importante in tutto quanto è accaduto.

           Credo che la prima riflessione sia quella di aver assistito alla ricerca, qualche volta disperata, dei popoli più diversi1di valori quali la LIBERTA’ e L’UGUAGLIANZA.

Io credo che tutti noi dobbiamo essere felici di questo, soprattutto perché spesso queste vicende hanno visti protagonisti ragazzi giovani che combattevano contro gli oppressori.

           In proposito vorrei ricordare, soprattutto per i nostri Fratelli Apprendisti, che mi è venuto spontaneo accostare le imprese di molte dì queste persone con il Ns. N1CCOLA GUERRAZZ]L, patriota garibaldino che, nell’ottobre 1867, da solo, riuscì a beffare le guardie papaline e ad introdurre una scorte di armi presso i patrioti rimani che stavano combattendo.

           Comincerei quindi le mie riflessioni con la libertà ritrovata dal popolo cileno. Questo fatto è tanto più significativo per noi in quanto Pinochet, destituito dopo 16 anni di dittatura, era salito al potere con un colpo di stato durante il quale fece uccidere il legittimo presidente del Cile: il nostro Fratello Salvador Allende.

           Dall’America agli antipodi: a Pechino un altro popolo era sceso in piazza a chiedere democrazia, ma in questo caso igiovani studenti non sono riusciti a far crollare l’atra dittatura che, sebbene di diverso colore, si è rivelata egualmente spietata, soffocando in un massacro la loro richieste. Così, almeno per ora, in Cina le lotta per la libertà è finita, anche se è assurdo pensare che la tirannia burocratica possa modificare il modo di pensare di quanti hanno assistito al massacro.

           Tuttavia vorrei dire che l’ideologia comunista, la stessa ideologia che non permette, dovunque essa si trovi, la formazione di Logge di Liberi Muratori, si è dimostrata un fallimento ed il Marxismo una utopia. Mi riferisco infatti al crollo dei regimi comunisti dei paesi dell’Est, da quello Polacco a quello Ungherese, da quello Ceko a quelle della Germania dell‘Est.

          Fortunatamente in tutti questi casi non vi è stato spargimento di sangue e la Democrazia, o meglio l’inizio di nuovi regime democratici, ha cominciato a funzionare, così come ha cominciato finalmente a lavorare la prima Loggia Ungherese, già nel mese di Dicembre.

           Una cosa a parte è stato l’abbattimento del muro di Berlino: tutti abbiamo visto in diretta per televisione la vera gioia delle persone. Io non so se qualcuno di Voi ci abbia mai riflettuto, ma deve essere terribile vivere racchiusi da un muro e dal filo spinato. Credo che nessuno di noi possa capire fino in fondo che cosa questo significhi realmente, ma posso però credere che l’abbattimento di queste barriera fisiche e nello stesso tempo psicologiche, abbia fatto sentire libere per la prima volta milioni di persone.

           Nel 1989 per ultimi sono venuti i fatti della Romania: anche qui la Libertà è stata pagata a caro prezzo e abbiamo potuto renderci conto giorno per giorno, attraverso la T V di quanto accadeva. Così abbiamo assistito all’ultimo comizio del tiranno Ceausescu, abbiamo sentito i fischi di chi voleva contestarlo, lo abbiamo visto con un’espressione di sorpresa e poi, più  tardi, steso in terra morto.

           Noi massoni siamo contro la pena di morte e certamente ci fa piacere che la stessa Romania l’abbia abolita già subito dopo la condanna di Ceausescu, tuttavia è molto difficile provare compassione verso chi è stato il diretto responsabile della morte di oltre 50.000 persone e aveva proibito alle autoambulanze di andare a soccorrere i vecchi di oltre 70 anni.

           Nel 1989 c’era già stata un’altra condanna a morte, questa volta in circostanze molto diverse: quella di Khomeini nei confronti dello scrittore Salem Rushdie.

           Questo è un esempio di dove può arrivare il fanatismo religioso più esasperato, l’intolleranza e la negazione della Libertà di una nazione, l’Iran, che ha assolutamente vietato ogni Associazione Massonica.

           Esattamente 250 anni fa (ed anche questo lo ricordo ai nostri Fratelli Apprendisti) veniva imprigionato e processato dal Tribunale del Santo Uffizio TOMMASO CRUDELI: tra le altre accuse, alcune delle quali perfino ridicole, ci furono quelle ben più terribili di essere un eretico ed un appartenente alla “Setta dei Liberi muratori”.

           Il Dott. Crudeli, segretario di una Loggia fiorentina, morì poco dopo per le torture subite in carcere dai suoi aguzzini.

           Ecco quindi che la storia si ripete: uno stesso filo ha unito questa volta i ratti di Romania con quelli in Iran e con quelli del Santo Uffizio, epoche diverse ma stessa intolleranza.

           Sono accaduti altri fatti importanti che meriterebbero altre riflessioni: c’è stata per esempio una sconfitta del razzismo in America, dove a New York è stato eletto come sindaco un uomo di colore, la distensione tra le grandi potenze ha fatto grossi passi in avanti’ tuttavia in molte altre nazioni non c’è ancora Libertà in Colombia i narcotrafficanti hanno assassinato molti giudici, mentre in Italia i morti per droga quest’anno sono stati quasi 1.000.

           Viene quindi un’altra riflessione: come sarà il nostro futuro? Continuerà la pacificazione dei popoli? Potrà la Luce vincere le tenebre dell’ignoranza?

Il primo giorno del 1990 ho acceso la TV ed ho ascoltato con piacere la 9° sinfonia di BEETHOVEN: “An dio Freude”, l’inno di gioia e di fiducia nell’uomo.

           Traducendo letteralmente le parole cantate nella parte finale si legge tra l’altro       “tutti gli uomini diventano Fratelli: per raggiungere tutto questo c’è dolore, c’è lotta, occorre una volontà che possa superare tutti gli ostacoli in una battaglia che tocca i limiti della disperazione     Ecco, io credo che il miglior augurio sia quello contenuto nelle parole della 9°Sinfonia: quello cioè di perseverare in una ricerca continua del trinomio Libertà, Uguaglianza, Fratellanza.

           Per quanto ci riguarda, se tutti noi continueremo la Ns. ricerca interiore e quella del Grande Architetto dell’Universo nella Natura che ci circonda, credo che gli anni a venire saranno proficui e potremo veramente dire di aver contribuito con numerosi mattoni alla costruzione del nostro Tempio alla Virtù.

M. L.

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