Suggerimenti del mio sé al mio io sarebbe bello se …….
. prima di teorizzare la tolleranza imparasse a non abbaiare;
. quando qualcuno gli parla, e quanto detto gli passa da un orecchio ad un altro, prima di uscire da quest’ultimo, qualcosa, delle parole e del loro significato, gli rimanesse in mezzo;
. avendo il dubbio – buon per lui – di avere qualche difetto, dopo averlo identificato, potesse aveme consapevolezza e trame le debite conseguenze;
. fosse sicuro che le virtù che si attribuisce, fossero veramente tali;
.. 1 suoi vizi non si troppo spesso da virtù;
.. avesse capito in cosa consistono i metalli;
… l’amore che crede di avere per gli altri fosse veramente disinteressato;
. riuscisse ad amare le debolezze degli altri. Sarebbe un modo di amare sé stesso;
. fosse convinto che la sua gerarchia è inversamente proporzionale a come la manifesta all ‘estemo;
… quando cerca qualcosa, e non la trova, prima di chiedere ad altri dove l’hanno messa, cercasse di ricordarsi dove l’ha lasciata; anziché con la mente parlasse col cuore;
. riuscisse a dubitare di sé stesso come dubita degli altri;
. quando qualcuno gli racconta i fatti suoi non intervenisse subito dopo dicendo ” a chi lo dici” oppure “io invece.
… prendesse consapevolezm di non sapere sempre tutto di tutto;
. riuscisse a vedere come fratello un Re o un Papa o un potente con la stessa facilità (o sufficienza) con cui vede come fratello un qualsiasi derelitto;
. quando parla e, a essere ottimista, dà vento, non si illudesse di avere creato un ciclone;
… per cercare sé stesso non pensasse di dover cambiare stanza;
. oltre a non parlarsi addosso avesse anche cura di non scriversi addosso; non perdesse ogni buona occasione per stare zitto o almeno prima di parlare contasse sino a tre e Più;
… avesse il buon gusto di ricordarsi un po’ più spesso del contenuto di questa pagina.
17 aprile 1997 dell’e:. v:. (1 0 Grado)
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