Funzione dei rituali nella Massoneria
Genericamente si designano “rituali” quelle azioni umane, realizzate consapevolmente in aderenza a moduli tradizionali, alle quali viene attribuito valore simbolico.
Poiché dobbiamo esaminare gli aspetti del rito dal punto di vista massonico, quindi in chiave esoterica, esso non può essere considerato come un semplice insieme di formule, d’espressioni solenni, di prescrizioni, di regole, d’atti meccanici, ma va penetrato nella sua essenzialità.
Nell’ottica del suo significato più profondo la caratteristica della ritualità massonica è il SIMBOLISMO.
Il simbolo – cui la Massoneria attribuisce valore assoluto – è l’espressione di un linguaggio universale, ed è qualificato da una particolare prerogativa: in esso, l’elemento essenziale non è il segno, ma il significato inserito nel segno; quest’ultimo, solo ed esclusivamente dal significato trae valore e giustificazione.
I1 simbolo massonico in particolare riveste un suo specifico valore pregnante e condensativo, ed assume sempre una duplice funzione riassuntiva ed evocatoria.
Tutti gli studiosi d’esoterismo concordano nel sostenere che solo attraverso lo studio della forma simbolica è possibile accedere alla conoscenza delle verità d’ordine superiore: metafisiche, iniziatiche, religiose, magiche.
Unicamente attraverso il simbolismo può essere trasmessa la conoscenza dottrinale tradizionale, in quanto il simbolo è idea, e pertanto non individuale, ma infinito, universale.
Esso è oggettività pura, che prescinde da inquinamenti ambientali e settari, esprimendo delle verità comuni a tutti gli uomini, solo che ne sappiano penetrare il recondito significato.
Si pone in una dimensione cosmica, rapportandosi sia al pensiero che alla natura dell’uomo, e rappresenta quindi la vera espressione dell’universalità.
Abbiamo definito la ritualità ed il simbolismo, suo fondamentale elemento caratterizzante; ma prima di delineare la collocazione funzionale dei rituali nella Loggia Massonica, ritengo utile accennare genericamente anche alla classificazione del concetto di rito operato dalla Scuola Sociologica Francese, e da Durkheim in particolare: pur nell’ambito di una più complessa suddivisione, dal punto di vista della funzione e del contenuto i riti si dividerebbero in “positivi” e “negativi”.
I primi sono volti ad esaltare una relazione bilaterale tra sacro e profano, basandosi sul principio della unificazione della vita sociale:. vedansi i così detti riti espiatori; sacrificali, totemici; mimetici (magia simpatica).
Tali riti vengono per altro configurati come una realizzazione sacrilega.
Riti negativi per contro sarebbero quelli che realizzano uno stato di netta separazione tra il sacro ed il profano ad esempio, la discriminazione tra giorni festivi (sacri) da quelli comuni (profani); ovvero i comportamenti ascetici, che separano l’individuo dal resto del mondo.
Tra i riti negativi vengono compresi – sempre dal punto di vista sociologico – anche le iniziazioni in genere , in quanto determinerebbero la separazione di alcuni individui dagli altri.
Più precisamente, i riti di iniziazione vengono qualificati come “riti di passaggio”, in quanto si articolerebbero in tre fasi diverse e successive: fase della separazione dell’individuo dagli altri uomini; fase di “maturazione” di questo passaggio; ed in fine, “l’aggregazione?’ al nuovo stato.
Aderendo a questa classificazione, già possiamo delineare una delle funzioni dei rituali nella Massoneria: il tramite strumentale che consente all’individuo di distinguersi ed elevarsi rispetto agli altri, e successivamente – con la ripetizione dei rituali stessi – di amalgamarsi all’Istituzione, per realizzare quei fini conseguibili solo attraverso la Loggia Massonica.
Ognuno di noi, ad un certo momento della sua vita, ha sentito la necessità di evadere dagli schemi dell’esistenza quotidiana, caratterizzata da un complesso di funzioni e di attività variamente ordinato, il cui significato non viene colto: si mangia, si dorme, si lavora, si sente, si soffre ma per giungere a che? Subentra inevitabilmente un atteggiamento di scetticismo in ordine alla reale portata del significato e della finalizzazione delle nostre azioni quotidiane. A questo punto, insorge l’esigenza di una più profonda realizzazione; della ricerca di un aspetto più elevato del nostro vivere, ed il desiderio di conoscere i veri significati della vita, con l’aspirazione a sviluppare la nostra interiorità. In altri termini, ci si è resi conto che per riconoscere la nostra autentica essenza dobbiamo percorrere la via della ricerca spirituale.
Ed allora abbiamo bussato alla porta del Tempio: quivi c’è stata indicata la via dello spirito, che abbiamo appreso non essere scienza, ma arte, la più elevata e sublime, quell’arte che trasforma in “Re” e “Sacerdote” – rispetto agli altri uomini – chi la pratica ed in essa si perfeziona, e per ciò definita ARTE REALE.
Ma come ogni arte richiede una tecnica per operare ed esprimersi, anche l’ARS REGIA necessita di un suo strumento operativo: i rituali appunto.
Si è detto che ritualità equivale ad azione, ma è azione che si diversifica dall’azione istintiva e da quella economica, in quanto non è destinata a soddisfare immediatamente istinti primario esigenze economiche: tali soddisfacimenti infatti rientrano negli schemi della vita ordinaria, e condanna l’uomo per i costanti rischi di fallimento e di insuccesso, conseguiti inevitabilmente alla precarietà dei mezzi atti a realizzarli, ed ingenerando pertanto stati angosciosi di attesa, di ricerca, di non riuscita, di sconfitta.
La ritualità ci salvaguarda dalla non disponibilità del reale e ci riscatta dalle cariche d’angoscia e d’incertezza che permeano la vita profana.
I rituali (si pensi all’apertura e chiusura dei lavori di Loggia) spezzano gli automatismi psicologici della vita quotidiana, ricostituiscono l’equilibrio messo in crisi dalle emergenze d’alea ed angoscia, ed attribuiscono nuova fiducia al gruppo ed al simbolo.
Scrive Gorel Porciatti nella “Simbologia Massonica” che nessun rito è senza valore, e che – anche se compiuto macchinalmente – l’atto ritualistico ha la sua efficacia; il Massone ne è occultamente influenzato al punto da non giungere mai a comportarsi in Loggia come a qualsiasi altra riunione.
i rituali – nella Massoneria – sono costituiti da una serie formale di atti e procedimenti di natura simbolica che implica di per sé un codice di comunicazione sociale, in quanto queste espressioni simboliche si incentrano nella costruzione del Tempio di Salomone.
L’io individuale, con tutti i suoi egoismi, si spersonalizza e subentra un sentimento di compartecipazione: ci si sente con gli altri uguali e fratelli.
I rituali costituiscono un mezzo comunicativo primario, poiché rendono operante il simbolo, sprigionandone quindi tutta l’essenza e l’universalità, e facendo vivere in ciascuno di tutti di noi l’essenza dello psicodramma che descrivono.
Ogni passo, “ogni gesto, ogni parola è un richiamo: vengono risvegliate le energie latenti dell’inconscio; risulta favorita la concentrazione simultanea; la mente di ognuno sconfina in uno stato di abbandono della coscienza normale, e da quelle parole, da quelle idee, da quei gesti, anche se ripetuti e non razionalmente compresi, si sprigiona una particolare energia psicologica che determina quella nota circolazione di fluidi che tutti beneficamente avvolge.
Un grande iniziato (Emilio Servadio) ebbe a dire che la semplice presenza, il semplice sentirsi accompagnati e per dir così sorretti dai nostri abituali simboli, ogni volta che ci accingiamo a lavorare insieme, è già tale da creare uno specifico clima d’operosità massonica, ineffabile ed intraducibile.
In sintesi, è la ritualità che determina la saldatura degli spiriti e consente la magia della “Catena d’Unione”.
L’utilità dei rituali può anche non essere avvertita immediatamente, ma non v’è dubbio che si deposita nel nostro subconscio: ed inevitabilmente. prima o poi, ne emergerà l’efficacia.
È stato scritto che l’esercizio di una prassi cerimoniale, anche per mezzo della semplice abitudine, crea perfino la seconda natura.
L’efficacia dei rituali non si esaurisce nella catena empirica delle cause e degli effetti; essa non si manifesta per vie squisitamente naturali, in quanto non costituiscono la pratica tecnica, ma tendono attraverso la ripetizione ed il simbolo a realizzare la natura più vera dell’uomo, rendendolo consapevole della sua partecipazione all’umanità e della sua discendenza divina; inoltre, soddisfano in lui le esigenze di un occasionale isolamento dalla vita quotidiana, per prendere contatto con ciò che è più essenziale.
I Fratelli in Loggia – attraverso i rituali – sentono profondamente di essere membri di una stessa Comunione, ed avvertono consapevolmente il vincolo che li unisce.
Ognuno si sente riscattato dalla sua insignificanza e casualità. Sempre, con la ripetizione di ‘un gesto, di una frase, di un rito, qualcosa di nuovo si verifica.
Poiché alla Massoneria non si accede per imposizione, nella Loggia la coesione può contare sull’affetto che gli iniziati sentono reciprocamente. Ma tale coesione – che quanto è più intensa tanto più rafforza la Loggia – si forma e si sviluppa con il frequentarsi assiduamente, con il conoscersi, con il lavorare ritualmente insieme e spesso: tutti indistintamente i Fratelli di Loggia sono protagonisti del lavoro muratorio rituale.
Vorrei anche aggiungere che tutti i segni. i toccamenti, le parole ed i riti che la Massoneria conosce per ogni suo grado debbono essere considerati come strumenti magici intesi ad attirare nel corpo e nel gruppo speciali influenze occulte ed a determinare e mantenere il risveglio iniziatico. La Massoneria Islamica usa l’espressione “per rendere vivente il corpo.
Ultima considerazione; se l’Arte si trasmette con l’Iniziazione rituale, è col silenzio che la si conserva.
La divulgazione dei Rituali determina inevitabilmente la loro deformazione; il non iniziato non deve usare gli stessi segni o pronunciare le stesse formule, ne indebolirebbe l’efficacia. I rituali vanno difesi dalla Volgarizzazione.
La disposizione della loggia o Tempio Massonico, varia secondo i Riti e i Gradi ma esistono regole assolutamente obbligatorie da osservare: la Loggia, di forma rettangolare. rappresenta il cammino che conduce dall’Occidente all’Oriente, cioè “verso la Luce”: il Trono del Venerabile all’Oriente, il suo !aro destro indica il Mezzogiorno. il lato sinistro il Settentrione.
II soffitto (lei tempio, in forma di volta. rappresenta il cielo stellato.
Infatti il Tempio simbolizza il Cosmo: ecco perchè è proibito ai Massoni di darne le dimensioni (debbono rispondere: “la sua lunghezza va dall’Occidente all’Oriente, la sua larghezza dal Settentrione al Meridione, la sua altezza dal Nadir allo Zenit.
Il nome stesso di Loggia, deriva etimologicamente dalla radice d’origine Indo-ariana, Ionke, iodke, in altre parole luogo del Cosmo, un luogo preciso, spazio ben indicato e precisato, in un punto dell’Universo.
La Loggia di Apprendista Libero Muratore è composta di tre “appartamenti”: la Sala dei Passi Perduti. il Gabinetto di Riflessione, il Tempio.
La Sala dei Passi Perduti non ha lana particolare decorazione, su di essa da la porta del Tempio. e ad una sua parete è esposta la Bolla di Fondazione della Loggia emessa Grande Oriente.
Il Gabinetto di Riflessione è una piccola stanza tappezzata di nero con emblemi di morte: i simboli e gli arredi in esso contenuti sono illustrati nella piantina allegata in figura assieme al quadro che lo rappresenta.
Il Tempio, è decorato in azzurro. è di forma rettangolare con un’unica porta di ingresso che viene considerata orientata ad Occidente.
Ai lati della porta, al centro della parete d’Occidente del Tempio sono due colonne: a destra una colonna corinzia con incisa nel fusto la lettera “J” che sostiene sul capitello tre melagrane dischiuse: a sinistra una colonna dorica con incisa sul fusto la lettera “B” che sostiene sul capitello un globo terraqueo. Sulla stessa parete all’estrema destra la statua di Venere: all’estrema sinistra la statua d’Ercole.
Per il 2′ Sorvegliante tra la Colonna “J” e la statua di Venere, è un seggio posto su di un gradino con un altare di forma triangolare sul quale sono posti: un Maglietto. un lume a una luce. una colonnina mobile di ordine corinzio, il collare della dignità con la perpendicolare per gioiello, il rituale dei lavori e una spada vicino al seggio posta in una basetta di supporto.
Per il 1′ Sorvegliante tra !a Colonna “B” e la statua di Ercole, è un seggio posto su due gradini con un altare di forma triangolare sul quale sono posti: un maglietto, un lume a due luci, una colonnina mobile di ordine ionico, il collare della dignità con la livella per gioiello, il rituale dei lavori, una spada vicino al seggio posta in una basetta di supporto.
Gli scanni dei Fratelli sono posti, in senso longitudinale, in doppia fila. lungo le pareti del Settentrione e del Meridione.
Gli .apprendisti prendono costo nella prima fila della Colonna del Settentrione.
I Compagni prendono posto nella prima fila della Colonna dei Meridione.
I Maestri prendono poso nella seconda fila; leggii scanni de! Meridione e del Settentrione.
Posti particolari sono assegnati ad altri Fratelli, secondo i vari incarichi in Loggia. per come indicato nella pianta del Tempio.
Lungo dette pareti sono disposte simmetricamente 12 colonne (sei a Settentrione e sei a :Meridione). che sostengono simbolicamente la volta del cielo, rappresentato nel soffitto dipinto di azzurro e cosparso di stelle secondo uno schema zodiacale.
Intorno alle pareti del Tempio corre un cordone di color rosso, appoggiato alle 12 colonne, formante sette nodi d’amore (il meridiano dei quali è al centro nella parete d’Oriente) le cui estremità terminano con fiocchi legati: alle colonne “J” e “B”.
Una parte dell’esedra appare incompleta.
La parte più importante del Tempio è l’Oriente dove siede il Maestro Venerabile.
Vi é una prima rampa di tre gradini che da accesso ad un podio dove sono i posti dell’Oratore, del Segretario e quello dei visitatori più illustri.
Collocato su altri quattro gradini, al centro, è il trono del Venerabile e davanti ad esso un’Ara Triangolare coperta da un tappeto azzurro sulla quale sono collocati: un Maglietto, un lume a tre luci. una colonnina ionica mobile, una squadra, la Spada Fiammeggiante, il Libro delle Costituzioni, quello dei Regolamenti di Loggia insieme ai Rituali ed infine per gli usi previsti dal cerimoniale, il Collare della Dignità con !a Squadra per .gioiello.
il Trono del Venerabile è coperto da un baldacchino di velluto rosso con frange in nero sul battente dei quale é ricamato in oro e a grandi lettere il simbolo iniziatico:
A:’. G:’. D:’. G:’. A:’. D:’. U:’.
Sotto questo baldacchino più in alto del Trono del Venerabile è un Triangolo luminoso con la scritta in ebraico del Santissimo Nome del G:’. A:’. D:’. U:’. (in alternativa se il Triangolo. invece dei Santo Nome porta un Occhio destro. si aggiunge più sopra la Stella Fiammeggiante con la lettera “G” in mezzo).
Completano la parete d’Oriente i seguenti arredi. simmetricamente al Trono del Venerabile:
– a settentrione. !a Bandiera nazionale, un trasparente luminoso con il Sole. la statua di Minerva;
– al meridione. un trasparente luminoso con la Luna crescente (in posizione diversa da quella astronomica), il Labaro di Loggia.
Ai lati del Trono, sui podio, vi sono due tavoli:
– uno per l’Oratore a Settentrione,
– l’altro per il Segretario a Meridione.
Al centro sul limitare dell’accesso al podio dell’Oriente c’è l’Ara dei Giuramenti. coperta da un tappeto azzurro, su di essa sono: il Libro della Legge Sacra, la Squadra ed il Compasso ritualmente disposto, ed un candelabro a sette luci (Hamenorà).
Sul lato dell’ara rivolto ad Occidente sono poste le parole “Libertà – Uguaglianza – Fratellanza”
in terra, vicino all’Ara. e simmetricamente ai piedi del Trono, sono collocati:
– dal lato degli Apprendisti (Settentrione): una pietra grezza, un filo a piombo o perpendicolare, un mazzuolo, uno scalpello:
– dal lato simmetrico dei Compagni (.Mezzogiorno) sono collocati: una pietra cubica sormontata da una piramide, una livella, un regolo e una leva.
Verso il centro sono collocati: una tavola da tracciare, una squadra e una cazzuola.
Il pavimento, al di fuori del podio posto all’Oriente è a grosse piastrelle bianche e nere poste a scacchiera.
Al centro dei Tempio tre luci obbligatorie a fiamma viva. collocate ciascuna su un alto candelabro. disposte a Triangolo al centro del Tempio. in mezzo alle quali ritualmente viene posto il ‘Quadro di Loggia’.
Un’altra Luce rituale. posta come !e tre prima menzionate, è il Testimone che viene accesa sul podio al limite del suo ingresso.
Per le sistemazioni descritte ed altre ulteriori di Fratelli ed oggetti rituali tedi l’allegata planimetria del Tempio.
ISTRUZIONI PER IL GRADO D’APPRENDISTA
. L’apprendista nel tempio non ha diritto di parola
Età : Tre anni.
Ora di apertura : Mezzogiorno in punto.
Ora di chiusura : Mezzanotte in punto.
Batteria : * * *
Battere sempre le dita della mano destra sul palmo della mano sinistra dall’alto verso il basso.
Batteria di giubilo : * * * * * * * * * Come la batteria semplice, ripetuta tre volte.con colpi brevi e secchi
Batteria funebre : * * * * * * * * *
A braccia conserte destro sul sinistro. battere contemporaneamente le palme delle mani sulla parte superiore delle braccia.
Parola Sacra : B . . Z.
Parola di Passo : Nessuna.
Parola Semestrale : Gli viene comunicata nel Tempio in forma rituale.
Ordine: Stando in piedi. portare a piatto la mano destra sotto la gola. le quattro dita unite, il pollice distaccato a norma di squadra appoggiato sulla iugulare destra e il braccio teso orizzontalmente.
Braccio sinistro. mano con pollice a squadra. pendente lungo il fianco. Piedi a squadra. a 90°.
Segno: Stando all’Ordine ritirare la mano destra orizzontalmente facendola cadere ungo il fianco.
Passi : Stando all’Ordine porsi tra le colonne e fare, partendo con il piede sinistro, tre passi in linea retta. ricongiungendo a ciascun passo i piedi a squadra, senza battere i tacchi.
Toccamento : Destra con destra. tre leggere pressioni esercitate con il pollice sulla prima falange dell’indice dei Fratello.
ORDINE DEI LAVORI
1) Istruzioni del Grado: un ora prima dell’apertura rituale dei lavori è compito precipuo dei Sorveglianti impartire in locale adatto le istruzioni ai fratelli: 2° Sorvegliante agli Apprendisti. 1° Sorvegliante ai Compagni ed ai neo Maestri.Firma del registro delle presenze. (posto fuori dal Tempio) e giustificazione delle assenze.
2) Attesa ordinata nella Sala dei Passi Perduti. ove i Fratelli vengono “allineati” dal l’ Esperto.
3) Entrata nel Tempio del Maestro delle Cerimonie per il compimento di quanto gli compete (accensione dei Testimone con il Fuoco portogli dal Maestro Venerabile: combustione dell’incenso é avvio della musica di ingresso).
4) Ingresso rituale.
5) Apertura dei Lavori.
6) Lettura della Tavola Architettonica tracciata nella precedente
7) Tornata.
8) Collocazione o tracciamento del “Quadro di Loggia”.
9) Ricevimento dei Fratelli visitatori. (Se non sono entrati con i Fratelli di Loggia).
10) Svolgimento dell’ordine del giorno.
11) Ricreazione ripresa dei Lavori.
12) Esame delle domande di iniziazione, di affiliazione ecc. ed eventuali votazioni.
13) Chiusura dei Lavori.
14) Maestro delle Cerimonie dopo aver spento le Tre Luci, toglie (o distrugge) il “Quadro di Loggia”.
15) Uscita rituale dal Tempio, con eventuale supporto musicale.
INGRESS0 RITUALE NEL TEMPIO
Il Maestro delle Cerimonie ponendosi alla testa dei corteo dei Fratelli li conduce nel Tempio deambulando in senso ORARIO facendo loro compiere un giro passando da Settentrione ad Oriente. indi a Meridione. infine ad Occidente.
Seguono il Maestro delle Cerimonie – nell’ordine: gli Apprendisti, i Compagni. i Maestri. gli Ufficiali (preceduti dal 1′ e 2′ Diacono), i Dignitari (Tesoriere, Segretario. Oratore) l’ex Maestro Venerabile e le Tre Luci (2′ Sorvegliante. I° Sorvegliante e Maestro Venerabile).
Compiuto un giro prendono posto nella Colonna di Settentrione gli Apprendisti, poi nella Colonna di Meridione i Compagni, quindi nelle due Colonne, in modo che risultino equilibrate per numero di Fratelli. i Maestri. infine gli Ufficiali e i Dignitari. Tutti i Fratelli restano in piedi non all’ordine fino a che il Maestro Venerabile. raggiunto il suo Posto dice: “Fratelli. sedete”.
L’ingresso viene effettuato facendo la “squadratura” del Tempio che consiste nel procedere ritmicamente, in linea retta secondo i lati del Tempio. con conversione a squadra in due tempi in, corrispondenza degli angoli.
Durante i lavori i Fratelli chiamati a muoversi nel Tempio per l’adempimento delle loro funzioni deambulano in senso ANTIORARIO.
Il Fratello che viene fatto entrare nel Tempio prima che sia stato posto il Quadro di Loggia, compie la squadratura. guidato dal Maestro delle Cerimonie.
Se invece entra dopo. lo farà con i passi rituali.
Durante i Lavori. il Maestro Venerabile, il 1° ed i1 2° Sorvegliante non lasceranno
mai il Maglietto che terranno sempre sul. cuore. Il Fratello Copritore Interno impugna
la spada con la mano sinistra.
l Fratelli durante i Lavori siedono senza rigidità muscolare, in posizione eretta, con le palme delle mani appoggiate sulle cosce ed i piedi leggermente distanziati e paralleli (posizione detta del Faraone).
Il Fratello Maestro delle Cerimonie impugna l’Asta (di 144cm.) con le due mani: con la sinistra poco al di sotto del centro e la destra poco al di sopra. Solo nella marcia di uscita la posizione delle mani è invertita.
I Diaconi impugnano l’Asta (di 72 cm.) con la mano sinistra. tenendola verticalmente appoggiata alla coscia sinistra.
Quando i Frateìli sono chiamati a giurare il “Segreto sui Lavori compiuti”, eseguono stendendo il braccio sinistro in avanti. verso il Quadro di Loggia. stando nella posizione all’Ordine e pronunciando a chiara voce : “Lo giuro”.
APERTURA DEI LAVORI
I1 Tempio è in penombra
La colonnina (ordine dorico) del Maestro Venerabile è alzata e così resta per tutta la durata dei Lavori: quella del 1′ Sorvegliante (ordine ionico) è abbassata; quella del 2′ Sorvegliante (ordine corinzio) alzata.
Dopo l’ingresso rituale nel Tempio e prima di invitare i Fratelli a sedere, il Maestro Venerabile indossa il collare della dignità. imitato all’unisono da tutti gli altri Dignitari ed Ufficiali di Loggia.
Lui solo si copre il capo. quindi dice: “Fratelli sedete”.
Cessata la musica e nel silenzio più assoluto – rimanendo seduto – con la mano destra prende il maglietto contemporaneamente al 1° ed al 2° Sorvegliante e appoggiandolo al cuore dice:
* * * * *
M. Ven. – Fratelli assistetemi ad aprire i lavori.
– Fratello 1° Sorvegliante. quale è il primo dovere di un sorvegliante in Loggia
1° Sorv. – Il primo dovere è quello di assicurarsi che il Tempio sia debitamente coperto.
M. Veri. – Assicuratevene, Fratello mio.
1° Sorv. – Fratello Copritore Interno, fate il vostro dovere.
* * * * *
Il Copritore Interno, spada in pugno, batte tre colpi sulla porta. ai quali risponde, con ugual numero di colpi il Copritore Esterno. In mancanza del Copritore Esterno, Il Copritore Interno, assicuratosi che non vi siano altri Fratelli nella Sala dei Passi Perduti. chiude la porta del Tempio e depone la chiave sul Tavolo del 1° Sorvegliante. Nelle tornate in cui si celebrano delle iniziazióni, la chiave viene data’ in custodia al 2° Sorvegliante.
* * * * *
Copr. Int. – Fratello 1° Sorvegliante il Tempio è debitamente coperto.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il Tempio è debitamente coperto.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è il secondo dovere dei Sorveglianti in Loggia ?
1° Sorv. – E’ quello di assicurarsi che tutti i presenti siano Fratelli Liberi Muratori.
M. Ven. – Assicuratevene. Fratelli 1° e 2° Sorvegliante
1° Sorv. – Fratelli, in piedi.
* * * * *
I Fratelli delle Colonne si alzano volgendo il capo all’Oriente e si pongono all’Ordine e di mano in mano che i Sorveglianti. percorrendo le proprie Colonne in senso antiorario. si soffermano davanti a loro che danno il Segno. I Sorveglianti riprendono infine i loro posti. restando in piedi.
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, tutti coloro che compongono la Colonna di Settentrione
sono Liberi Muratori.
1°Sorv. – Maestro Venerabile, dai segni che danno, riconosco tutti coloro che compongono le
due Colonne Liberi Muratori.
* * * * *
Il Maestro Venerabile si alza e con lui i Fratelli che siedono all’Oriente, mettendosi all’ Ordine.
* * * * *
M; Ven. – Per coloro che siedono all’Oriente, rispondo io. – (Batte un colpo di Maglietto).
M. Ven. – Fratelli tutti, sedete. – Fratello 2° Sorvegliante, qual’è il dovere del Copritore
Esterno.
2° Sorv. – Allontanare i profani e partecipare alla preparazione dei candidati.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è il dovere del Copritore Interno ?
1° Sorv. – Ammettere i Liberi Muratori, ricevere i candidati e obbedire agli ordini del Maestro
Venerabile, del 1° e del 2° Sorvegliante
M. Vena – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è il dovere del 2° Diacono ?
1° Sv. – Stare alla destra del 1° Sorvegliante e portare gli ordini del Maestro Venerabile dal
1° al 2° Sorvegliante.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è il dovere del 1° Diacono ?
1° Sorv. – Stare alla destra del Maestro Venerabile, portare i suoi ordini al 1° Sorvegliante e
agli altri Dignitari e Ufficiali, qualora occorra: attendere i messaggi del 2° Diacono.
M. Ven. – Fratello 2° Sorvegliante, qual’è il vostro dovere?
2° Sorv. – Stando a Meridione, osservare il Sole al suo meridiano, chiamare i Fratelli dal
lavoro alla ricreazione e dalla ricreazione al Lavoro
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è il vostro dovere?
1° Sorv. – Stando all’Occidente, osservare il corso del Sole e chiudere il Tempio secondo.
l’ordine del Maestro Venerabile, dopo aver accertato che ogni Operaio
abbia avuto ciò che gli è dovuto.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, perché il Maestro Venerabile siede all’Oriente ?
1° Sorv. – Come il Sole, apparendo ad Oriente per dare inizio al giorno, illumina la Terra, così
il Maestro Venerabile, sedendo all’Oriente per dirigere i Lavori, istruisce i Fratelli
con i1 Lume della propria Scienza Muratoria.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, a che ora gli Apprendisti Liberi Muratori hanno
consuetudine di aprire i Lavori ?
1° Sorv. – A mezzogiorno, Maestro Venerabile.
M. Ve n. – Fratello 2° Sorvegliante, che ora è ?
2° Sorv. – Mezzogiorno in punto.
M., Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è 1a vostra età muratoria in Grado di Apprendista
1° Sorv. – Tre anni.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante a quale scopo ci riuniamo?
1° Sorv. – Per edificare Templi alla Virtù, scavare oscure e profonde prigioni al Vizio e
lavorare al bene e al progresso dell’Umanità.
M. Ven. – (Batte un colpo di Maglietto) – Fratelli, in piedi all’Ordine.
* * * * *
Il Maestro Venerabile batte un colpo di Maglietto e si alza assieme ai Fratelli ai quali ha ordinato di stare all’ordine.
Il Maestro delle Cerimonie si reca dal 1′ Sorvegliante e lo accompagna precedendolo all’Altare.
Il l’ Sorvegliante, giunto all’Altare, apre il libro della Legge Sacra alla pagina del Vangelo di San Giovanni e vi sovrappone il Compasso e la Squadra, quindi si gira per tornare al suo posto, sempre preceduto dal Maestro delle Cerimonie.
Accompagnato il 1* Sorvegliante, il Maestro delle Cerimonie ritorna al proprio posto.
* * * * *
M. Ven. – Fratelli sedete. – (Batte un colpo di Maglietto)
(PAUSA)
– Fratelli 1° e 2° Sorveglianti, giacchè in grazia dell’ora e dell’età è ormai tempo di
aprire i nostri Architettonici Lavori, avvertite i Fratelli delle vostre Colonne che,
nel corso dei medesimi, non è più permesso ad alcuno di passare dall’una all’altra
Colonna e di intrattenersi in questioni di politica e di religione. Non è inoltre
permesso ad alcuno di coprire i1 Tempio senza che ciò gli venga consentito.
Tutto, in questo Tempio, deve essere serenità, senno, benefizio e giubilo.
1.° Sorv. – Fratelli della Colonna del Meridione, giacché in grazia dell’ora e dell’età è tempo di
aprire i nostri ..~~hitettonici Lavori, vi avverto che, nel corso dei medesimi, non più
permesso ad alcuno di passare dall’una all’altra Colonna e di intrattenersi in
questioni di politica e di religione. Non è inoltre permessa ad alcuno di coprire il
Tempio senza che ciò gli venga consentito. Tutto in questo Tempio, deve essere
serenità, senno, benefizio e giubilo.
2° Sorv. – Fratelli della Colonna del Settentrione, giacché in grazia dell’ora e dell’età è tempo
di aprire i nostri Architettonici Lavori, vi avverto che, nel corso dei medesimi, non
è più permesso ad *alcuno di passare dall’una all’altra Colonna e di intrattenersi in
questioni di. politica e di religione. Non è inotre permesso ad alcuno di coprire il
Tempio senza che ciò gli venga consentito. Tutto in questo Tempio, deve essere
serenità, senno, benefizio e Giubilo.
M. Ven. . – (Batte un colpo di Maglietto) – Fratelli in piedi all’Ordine.
(PAUSA)
– Alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo in nome della Massoneria
Universale, sotto gli auspici del Grande Oriente Scozzese d’Italia – Comunione
di Piazza del Gesù, per i poteri a me conferiti. dichiaro aperti i Lavori in Grado
d’Apprendista di questa Rispettabile Loggia N° ………. all’Ori.ente. di ……..
………………………………………..Valle del ……………………………….
– (Batte tre colpi di Maglietto)
–
1° Sorv. – (Batte tre colpi di Maglietto e alza la colonnina)
2° Sorv. – (Batte tre colpi di Maglietto e abbassa la Colonnina)
* * * * *
Il Maestro Venerabile. il 1′ e il 2′ Sorvegliante scendono dai loro Scanni – e si avvicinano ai candelabri posti al centro del Tempio – il Maestro delle Cerimonie porge la fiamma (ossia un candelino acceso dalla fiamma del Testimone) al Maestro Venerabile che accende la prima torcia dicendo:
Che la Sapienza illumini il nostro Lavoro
Il Maestro Venerabile passa la fiamma al 1° Sorvegliante che accende la seconda torcia dicendo:
Che la forza lo renda saldo.
Il 1° Sorvegliante passa la fiamma al 2° Sorvegliante. che accende la terza torcia. dicendo:
Che la bellezza lo irradi e lo compia.
L’Ex Venerabile conclude (O in assenza dell’ex Venerabile l’Oratore)
Per il bene dell’Umanità e alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo.
A questo punto il Maestro delle Cerimonie spegne il Candelino e procede alla completa accensione del!e luci del Tempio che in precedenza, come annotato, era in penombra.
ll Maestro Veneratile e i Sorveglianti riprendono i loro posti.
* * * * *
M. Ven. – A me Fratelli per il Segno e per la Batteria ( ° ° ° ). Fratelli sedete.
(Batte un colpo di Maglietto)
– Fratello Segretario, vi prego di leggere la Tavola Architettonica tracciata nella
precedente Tornata.
* * * * *
Il Segretario legge la Tavola dei lavori precedenti. disegnata sul registro regolare.
L’atto della redazione comincia:
A.G.D.G.A.D.U. In nome di San Giovanni di Scozia e sotto gli auspici della Serenissima Gran Loggia Nazionale del GRANDE ORIENTE SCOZZESE D’ITALIA Comunione di Piazza del Gesù” oggi (e qui si metta la data massonica e La volgare) La R.L. ……………….. sotto il titolo distintivo di all’Or. di si è regolarmente riunita per convocazione ordinaria (o straordinaria) sotto il punto geometrico noto ai soli figli della Vedova
(qui si dirà il nome dei Dignitari e degli Ufficiali titolari presenti e quello dei supplenti.
nonché quello di tutti i fratelli intervenuti all’assemblea).
Indi: il Venerabile. dopo aver provveduto alla sicurezza del Tempio, apre i lavori in Grado di . . . . . . . .
Qui l’esposizione articolata dei lavori. Si comincia col menzionare la lettura fatta della tavola degli ultimi lavori e l’approvazione della Loggia, dietro le conclusioni dell’Oratore.
Quindi si parla delle ricerche fatte dall’Esperto nella via smarrita, dei visitatori ritrovati, delle precauzioni prese per verificare le loro qualità massoniche e degli onori ad essi impartiti. Seguono i lavori di ricezione se ve ne furono. circolazione del sacco delle proposizioni, risultati, discussioni, scrutini: tronco della Vedova, mozioni intorno al bene generale dell’Ordine Massonico e della Loggia in particolare, appello ai Fratelli. menzione dei mancanti
senza giusta causa, catechismo, ecc. Sempreché si trascriva una deliberazione, il periodo
finisce così:
Deliberato in Loggia sedente alla unanimità (o maggioranza) di voti in questo giorno in pieno meriggio. La Tavola termina con quest’ultimo periodo: il Venerabile. Pagati e rinviati contenti gli operai, previe le invocazioni e batterie usitate. ha chiuso i lavori a mezzanotte piena.
La Tavola. udite le conclusioni dell’Oratore e con la sanzione della Loggia è sottoscritta dalle tre Luci, dall’Oratore medesimo e dal Segretario, ovvero da quei Fratelli che si trovino ad esercitare le funzioni interine di tali cariche.
Il Segretario legge stando in piedi, salvo contraria disposizione.
Al termine:
M. Veri. – Fratelli 1° e 2° sorveglianti, avvertite i Fratelli delle vostre Colonne che, se non
trovassero il tenore della Tavola in conformità col disegno tracciato nella
precedente Tornata o se avessero osservazioni da fare, 1a parola è concessa.
1° Sorv. – Fratelli della colonna del Meridione, se qualcuno non trovasse il tenore della Tavola
in conformità col disegno tracciato nella precedente Tornata o avesse osservazioni
da fare può chiedere la parola.
2° Sorv. – Fratelli della Colonna di Settentrione, se qualcuno non trovasse il tenore della
Tavola in conformità col disegno tracciato nella precedente Tornata o avesse
osservazioni da fare può chiedere la parola.
RICHIESTA DI PAROLA
La parola può essere richiesta solo nei momenti in cui il Maestro Venerabile ha annunciato che i Fratelli possono richiederla. Viene effettuata la richiesta alzando la mano sinistra aperta con le quattro dita unite e il pollice a squadra. palmo in avanti all’altezza della spalla.
Durante i lavori in grado di. Apprendista i Fratelli che siedono nella Colonna di Meridione fanno richiesta al I’ Sorvegliante, quelli della colonna di Settentrione ai 2′ Sorvegliante; i Sorveglianti con un leggero inchino della testa fan capire al Fratello che hanno preso atto della richiesta. ed al momento opportuno comunicano (battendo un colpo di maglietto) la richiesta avanzata. al Maestro Venerabile, il quale risponde direttamente all’interessato. I Sorveglianti, l’Oratore ed il Segretario richiedono la parola direttamente al Maestro Venerabile così come fanno tutti i Fratelli che siedono all’Oriente.
Durante lo svolgimento dei Lavori in Grado di Compagno si osservano identiche modalità mentre quando la Loggia lavora in terzo Grado i Fratelli Maestri tutti chiedono la parola direttamente . al.. Venerabilissimo.
Terminate le eventuali osservazioni e dopo che il Segretario ha preso nota delle correzioni da citare nella Tavola Architettonica della Tornata in corso, quando nessuno più chiede la parola:
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, la mia Colonna tace.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, le Colonne tacciono.
M. Ven. – Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Orat. – Propongo che la Tavola Architettonica venga posta ai voti per l’approvazione.
M. Ven. – I Fratelli che approvano la Tavola Architettonica alzino la mano al colpo del mio
Maglietto.
Batte un colpo di Maglietto
I Fratelli votano alzando la mano sinistra e facendola ricadere a piatto sulla coscia.
M. Ven. – Fratello Segretario annotate che la tavola è approvata all’unanimità (oppure a
maggioranza).
Il Maestro delle Cerimonie porta al Maestro Venerabile e successivamente all’Oratore la Tavola per la firma; poi la riconsegna al Segretario che vi appone la propria.
Il Maestro delle Cerimonie depone o traccia al centro del Tempio. fra i tre candelabri. il Quadro di Loggia, premendo con la punta dell’Asta, il centro del Quadro stesso.
M: Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie, osservate se nella Sala dei Passi Perduti vi sia
qualche Fratello che chiede di entrare e introducetolo nella debita forma.
Il Maestro delle Cerimonie nel caso non vi fosse nessun Fratello annuncerà direttamente
M.d.Cer. – Maestro Venerabile, nessun Fratello è alla porta del Tempio.
Il Maestro delle Cerimonie. se vi fossero Fratelli alla Porta del Tempio. ne annuncerà i nomi e le qualifiche massoniche, introducendoli uno alla volta (in ordine gerarchico a partire da Apprendista L.M.).
Ad ognuno, prima di essere ammesso. il Maestro Venerabile può rivolgere queste ed eventuali altre domande, come a suo giudizio gli detteranno saggezza e prudenza.
M. Ven. – Fratello mio, da dove venite ?
Risp. Fr. – Dalla Loggia di San Giovanni di Scozia N° … dal titolo distintivo all’Oriente di
M. Ven. – Che cosa Portate ?
Risp. Fr. – Sottomissione al Maestro Venerabile, salute e prosperità a tutti i Fratelli.
M. Ven. – Che cosa venite a fare ?
Risp. Fr. – A vincere le mie passioni, sottomettere la mia volontà e a fare nuovi progressi nella
Massoneria Universale.
M. Ven. – Rivestite qualche carica nella vostra Officina ?
Risp. Fr. – Sì (o no), Maestro Venerabile.
M. Ven. – Che cosa domandate, Fratello mio ?
Risp. Fr. – Un posto tra Voi.
M. V en. – Esso vi è accordato: andate dunque ad occupare il posto che vi sarà indicato dal
Maestro delle Cerimonie.
Indi la Loggia passa allo svolgimento dei Lavori posti all’Ordine dei Giorno.
L’INIZIAZIONE
I “riti iniziatici” sono derivati da fonti multiple: iniziazioni operative e di consorteria. “misteri dell’antichità”, rituali gnostici. alchemici. ecc., e per quanto concerne i rituali degli Alti Gradi, di origine Rosa•Croce. l’ermetismo cristiano.
GABINETTO DI RIFLESSIONE E ALCHIMIA SPIRITUALE
L’aspirante attua una “riflessione” e cioé, nel senso etimologico della parola. un ripiegamento su se stesso.
Il profano rappresenta la “materia prima” della Grande Opera Alchemica: il Gabinetto di Riflessione corrisponde all’alambicco (Zohar) dell’alchimista. al suo uovo filosofale (di origine orfico-itagorica) ermeticamente sigillato; il profano vi trova il sepolcro tenebroso nel quale deve volontariamente morire alla sua esistenza passata.
Il profano rinasce quindi rigenerato: il Gabinetto di Riflessione realizza una specie di sintesi della Creazione essendo condizione primaria per qualsiasi generazione, l’assenza totale di luce.
La parola V.I.T.R.I.O.L. è l’anagramma della formula ermetico-alchemica: Visita Interiora Terrae Rectificando invenies Occultum Lapidem (Visita l’interno della terra, rettificando troverai la pietra nascosta).
E’ un invito alla ricerca dell’EGO, dell’IO profondo. che altro non è se non l’anima umana, nel silenzio della sua meditazione.
I1 profano è “spogliato dei suoi metalli” in modo da ricondurre simbolicamente l’essere umano, allo stato naturale (i metalli tolti rappresentano la civiltà con. tutto ciò che comporta di artificiale), e, in modo da non intralciare gli influssi magici ai quali sarà esposto l’aspirante (i metalli ostacolano la circolazione delle correnti magiche).
Si denuda parte del petto (segno di franchezza e sincerità), una gamba (segno di umiltà) e gli si mette attorno al collo un nodo scorsoio, che rappresenta tutto ciò che trattiene il profano al mondo circostante.
SIGNIFICATO DELL’INIZIAZIONE
L’iniziazione è un processo apparentemente formale ma profondamente evocativo. destinato a realizzare psicologicamente nell’individuo il passaggio da uno stato dell’essere, reputato inferiore, ad uno stato superiore, la trasformazione del profano in iniziato.
Con una serie di atti simbolici, di prove morali e fisiche. si tratta di dare all’individuo la sensazione che egli “muore” per “rinascere” a vita nuova: realizzando l’introduzione di un mondo superiore. in uno stato psichico più perfetto dello stato profano.
Al limite estremo, l’iniziazione dovrebbe configurare una vera e propria sublimazione, che propone al soggetto di proiettarsi aldilà di qualsiasi stato condizionato.
L’iniziazione è intesa dunque come una realizzazione puramente interiore dell’essere umano. la realizzazione di una personalità che l’individuo aveva in sè allo stato virtuale. L’iniziato è colui che è per sua inclinazione avviato sul cammino della conoscenza: in questo l’iniziato si distingue dal “mistico” che è un “irregolare” un “isolato” mentre l’iniziato può essere tale prevalentemente per effetto di una organizzazione iniziatica, donde il carattere “sociale” dell’iniziazione.
Ciò può essere fornito dal di fuori (cioè la presenza dei membri dell’organizzazione) è per l’iniziato solo un aiuto, un appoggio, una catena di “corrente magica”, ma l’opera principale è svolta dal singolo su se stesso. In questo senso il segreto iniziatico è incomunicabile, perchè ognuno “personalizza” in qualche modo i dati del simbolismo rituale: i riti agiscono quasi impregnando il subcoscente cui danno una potenza ed una efficacia reale.
La iniziazione è una autenticizzazione dell’esistenza finalizzata ad asseverare valori da tradurre successivamente in atti di vita
INIZIAZIONE AL GRADO DI APPRENDISTA
PREPARAZIONE DEL TEMPIO
Il tempio è immerso nella penombra ed è decorato con i simboli dei quattro elementi
Nel tempio preparato per l’iniziazione al Grado di Apprendista tra l’altro deve esserci:
A) Una coppa delle Libagioni per i liquidi dolce e amaro:
B) un recipiente in terracotta contenente sabbia di mare (peso la soglia del Tempio);
C) una capace bacinella contenente acqua (pura per la prova dell’acqua);
D) . un piccolo asciugamano;
E) un piccolo tripode contenente acool (per la prova del fuoco);
F) un cartone resistente e flessibile (per la prova dell’aria);
G) alcuni ostacoli da usare per il 2′ e 3′ viaggio;
H) un grembiule e un doppio paio
di guanti.
INIZIAZIONE AL GRADO DI APPRENDISTA PREPARAZIONE DEL CANDIDATO
Il candidato prima della iniziazione, fatto entrare nel Gabinetto di Riflessione. che rappresenta il Viaggio attraverso la Terra. dovrà rispondere per iscritto a queste tre domande:
Quali sono i doveri dell’Uomo verso l’Umanità?
Quali sono i doveri dell’Uomo verso la Patria?
Quali sono i doveri dell’Uomo verso sè stesso?
Le risposte che costituiscono il “testamento” saranno discusse in Loggia.
– (Dopo l’approvazione dei Testamento da parte della Loggia, il Fratello Esperto Preparatore – su invito del Maestro Venerabile – si reca dai profano e gli dà spiegazioni sui significato degli atti che sta per compiere e gli dirà):
Profano voi dovete assoggettarvi a delle prove; l’Istituzione della quale desiderate far parte si aspetta da voi coraggio e fiducia. condizioni essenziali perché passiate ricevere la Luce. “Lasciate che io vi prepari”.
– (Riferendosi alla consegna dei metalli e dei denaro):
Vi presentate spoglio di ogni sostanza metallica e del denaro, per significare che il Fratello Libero Muratore non abuserà mai delle ricchezze.
– (Togliendogli la giacca. slacciandogli il -colletto e scoprendogli il cuore):
Il fianco sinistro è scoperto in segno di sincerità e franchezza e sta a significare che nessun sentimento egoistico deve isolare il Libero Muratore dai suoi Fratelli.
– (Scoprendogli la gamba destra):
Ciò sta a significare la imperfezione della vostra mente offuscata dagli errori. dai preg~ e dalle superstizioni.
– (Facendogli togliere la scada del piede sinistro e facendogli calzare una pantofola):
,aò si richiama ad un uso degli orientali che si scalzavano prima di calpestare il suolo di un recinto sacro.
– (Mettendogli una corda al collo):
La corda simbolizza il cordone ombelicale che trattiene il bimbo alla sua matrice nello sforzo supremo di venire alla luce; tale corda sarà simbolicamente tagliata con la cerimonia dell’iniziazione.
– (Mettendogli la benda sugli occhi):
Questa benda sta a significare, con l’apparente cecità, la vostra ignoranza di fronte alla ;soneria.
Dopo essere stato così
preparato. il Recipendario viene condotto alla porta dei Tempio dove il Maestro
esperto batte ripetuti e forti colpi da profano.
INIZIAZIONE AL GRADO DI APPRENDISTA – RITUALE
M. Ven. – Fratello Esperto, consegnate al Fratello Segretario i metalli del profano.
L’Esperto esegue.
– Fratello Esperto, recatevi dal profano e ritirate il suo testamento.
L’Esperto esegue.
A1 ritorno. bussa ritualmente; introdotto. rimane tra le Colonne con il Testamento piegato a triangolo e infilato sulla punta della spada. rivolto verso il Maestro Venerabile; invitato da questi. porta il Testamento all’Oriente.
Il Maestro Venerabile lo legge all’Officina.
M. Ven. – Fratelli 1° e 2° Sorveglianti, pongo in.discussione il Testamento del profano.
1° Sorv. – Fratelli della Colonna del Meridione, il Maestro Venerabile pone in discussione il Testamento dei profano.
2° Sorv. – Fratelli della Colonna del Settentrione, il Maestro venerabile pone in discussione il Testamento del Profano.
Terminate le eventuali discussioni:
2§ Sorv; – Fratello 1° Sorvegliante, la mia colonna tace.
1° Sorv. – Maestro Venerabile. le Colonne tacciono.
M: Ven. – Fratello Oratore. vi prego di darci le vostre conclusioni.
Orat. – Propongo che il Testamento sia posto ai voti per l’approvazione.
M. Ven. – I Fratelli che approvano il Testamento alzino la mano sinistra al colpo del mio
Maglietto.
Esegue: Se la votazione è favorevole:
M. Ven. – Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Orat. – Maestro Venerabile, ,in nome della Loggia e a norma dei Regolamenti e degli Statuti
che governano i1 nostro Ordine, vi chiedo di procedere all’Iniziazione del profano
M. Ven. – Fratello Esperto, recatevi dal profano, informatelo che ci aspettiamo da lui il
superamento delle prove che lo attendono per pervenire alla Luce. Preparatelo come
prescrive il Rito e conducetelo alla porta del Tempio.
L’Esperto si reca dal profano e dopo averlo preparato lo conduce alla porta del Tempio e lo invita a battere diversi colpi disordinati e forti!
Copr. Int. – Fratello 2° Sorvegliante, si batte da profano alla porta del Tempio.
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, si batte da profano alla porta del Tempio.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, si batte da profano alla porLa del Tempio.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, chiedete chi osa battere così.
1° Sorv. – Fratello 2° Sorvegliante, chiedete chi osa battere così.
2° Sorv. – Fratello Copritore Interno, chiedete chi osa battere così.
Si fa notare che quando si tratta di ricevere un profano la custodia del Tempio è affidata al 2′ Sorvegliante: negli altri Lavori è affidata al 1* Sorvegliante.
I1 Copritore interno apre la porta. si informa. richiude e si reca dal 2′ Sorvegliante.
Copr. Int. – E’ il Fratello Esperto che conduce un profano.
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, è il Fratello Esperto che chiede di introdurre un profano.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, è il Fratello Esperto che chiede di introdurre un profano.
M. Ven. – Un profano si trova alla porta del Tempio ?’ Potrebbe essere un nemico. Fratelli,
armatevi e state in guardia.
Tutti i Fratelli impugnano la spada con la mano sinistra.
M. Ven. – Fratello Copritore Interno, chiedete al Fratello Esperto perchè vuole introdurr9&
profano tra noi.
Il Copritore Interno socchiude la porta e si rivolge all’Esperto.
Copr. Int. – Fratello Esperto, perchè volete introdurre un profano fra noi ?
Esp. – Perchè desidera ricevere la Luce, essendo un uomo libero e di buoni costumi.
IL Copritore Interno chiude la porta. e si reca dal 2′ Sorvegliante e, a bassa voce. gli riferisce la risposta.
2° Sor•j. – Fratello 1° Sorvegliante, il Fratello Esperto conduce un profano, uomo libero e di
buoni costumi, che chiede la Luce.
?° Sorv. – Maestro Venerabile, il Fratello Esperto conduce un profano, uomo libero e di buoni costumi. che chiede la Luce.
M. Ven. – Poichè è libero e di buoni costumi, domandategli nome, cognome, età, professione e
domicilio.
Il Copritore Interno. senza attendere ulteriori ordini, apre la porta e rivolge al profano le richieste anzidette, si reca poi dal 2′ Sorvegliante e gli trasmette a bassa voce le risposte…
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, il profano si chiama … Ha … anni, è di professione …. ed è
domiciliato A …
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il profano si chiama … ha … anni, è di professione … ed è
domiciliato a …
M. Ven. – Introducete il profano nel Tempio.
L’Esperto conduce il profano tra le Colonne e rimane al suo fianco.
I1 Copritore Interno chiude la porta. quindi punta la spada sul cuore del candidato.
M. Ven. – Profano, che cosa sentite sul petto ?
Profano ……
L’Esperto non deve assolutamente suggerire alcuna risposta al profano;
M. Ven. – Si tratta di una spada La spada che è puntata in direzione del vostro cuore – sempre
pronta a punire gli spergiuri – è simbolo del rimorso che vi torturerà se tradirete questa
Istituzione della quale volete far parte, o se ne aveste chiesto l’ammissione allo scopo
di servirvi della Libera Muratoria per ottenere vantaggi sociali ed economici.
II Copritore Interna ritira la spada e torna al proprio posto.
M. Ven. – Profano che cosa avete sugli occhi ?
Profano ……
M. Ven. – La benda che copre i vostri occhi è il simbolo delle tenebre nelle quali si trova l’uomo,
dominato dalle passioni e immerso nell’ignoranza e nella superstizione. La Libera
Muratoria potrà aiutarvi a sciogliere codesta benda, ma prima dovrete dimostrarci la
vostra buona volontà rispondendo lealmente alle domande che vi rivolgerò.
Siete disposto ?
Profano ……
M. Ven. Che cosa volete da noi ?
Profano ……
M. Ven. – Dichiarate sui vostro onore che venite a chiedere la Luce Massonica liberamente e
spontaneamente, con disinteresse e spirito di sacrificio, per il vostro e per il nostro
perfezionamento ?
Profano – Lo dichiaro sul mio onore.
* * * * *
E’ sempre preferibile iniziare un profano alla volta, ma dovendo procedere all’elezione di un altro profano. il Venerabile invita l’Esperto a condurre il primo profano nella sala dei passi perduti, affidandolo al Maestro delle Cerimonie.
IL Rito verrà svolto. da capo per il secondo profano, che, nel frattempo, si trova nel Gabinetto di Riflessione.
Quando la cerimonia di Iniziazione del secondo profano ha raggiunto questo punto, il Venerabile invita il Copritore Interno ad introdurre il primo profano accompagnato dal Maestro delle Cerimonie che fungerà da 2′ Esperto.
M. Ven. – Profano che cosa conoscete della Libera Muratoria?
Profano ……
M. Ven. – I principi della Libera Muratoria, comuni a tutti i fratelli sparsi per il mondo e fondati
sulla ragione, rendono quest’Ordine inconfondibile ed universale. Tali principi sono
immutabili, ma sono anche così perfetti da consentire a ciascuno la piena libertà della
ricerca del Vero. La Tolleranza” – uno di questi princìpi – che noi consideriamo la
prima virtù del Libero Muratore, .permette a uomini di caratteri e condizioni diverse
di sedere fraternamente in questo tempio e di lavorare per gli stessi scopi col più
assoluto, affettuoso, reciproco rispetto
PAUSA
– Vi è stato detto che prima di far parte della nostra Istituzione dovete superare alcune
prove. Siete pronto a subirle ?
Profano ……
M. Ven. – Profano, questa Istituzione ha le sue Leggi che impongono doveri reciproci da
osservare. Siccome nessuno vuole imporvi obblighi che non conoscete, la saggezza di
questa assemblea ha deliberato di dirvi quali saranno i vostri doveri …. se sarete
ammesso fra noi.
PAUSA
– Il primo è il silenzio più assoluto su quanto potrete udire o vedere tra noi.
PAUSA
– Il secondo è di praticare la virtù, di soccorrere i vostri Fratelli, di prevenire le loro
necessità, di alleviare 1e loro disgrazie e di assisterli con i vostri consigli e col vostro
affetto. Queste virtù, che nel mondo profano sono considerate qualità rare, sono tra
noi il compimento di un dovere gradito.
PAUSA
– Il terzo dovere sarà quello di conformarvi alle Leggi dell’Ordine dei Liberi Muratori e
ai Regolamenti di questa Loggia. Posso tuttavia assicurarvi che tali Leggi e tali
Regolamenti non contengono nulla che sia contrario alle Leggi dello Stato o che possa
essere in contrasto con la vostra coscienza di uomo libero e giusto.
PAUSA
– Profano, ora che vi ho indicato i doveri principali di un Libero Muratore, persistete
ancora ? Avete la ferma intenzione di subire le prove alle quali vi sottoporremo ?
Profano ……
M. Ven. – Io debbo esigere da voi un giuramento fatto sulla “Coppa delle Libagioni”.
Acconsentite a prestarlo ?
Profano ……
M. Ven. – Fratello Esperto, fate avvicinare il profano; e voi Maestro delle Cerimonie, portate la
“Coppa dei Giuramenti”.
L’Esperto fa avvicinare il profano all’Oriente e lo invita a mettersi la mano destra sul cuore rimanendo in piedi.
Il Maestro delle Cerimonie avanza portando la Coppa dei Giuramenti.
PAUSA
M: Ven. – Fratello Esperto, porgete ! a Coppa al profano e che egli beva.
Gli fa bere l’acqua dolce
M: Ven. – Profano pronunciate con me questo giuramento: “Io mi impegno sul mio onore al
silenzio più assoluto su tutti i particolari relativi alle prove che sto per subire”.
PAUSA
M: Ven. – Profano, dovete conoscere tutta l’importanza di un giuramento. Se voi mancaste alla
parola così solennemente data …. bevete.
Gli fa bere l’acqua dalla stessa Coppa ove è stata aggiunta, nel frattempo, una sostanza che la renda amara.
M: Ven. – che questo liquido, che da dolce è diventato amaro sia per voi il simbolo dell’amarezza
e dei rimorsi dai quali sarebbe invaso il vostro cuore se lo spergiuro vi avesse sfiorato
le labbra.
(PAUSA)
M: Ven. – Se avete qualche ripugnanza o qualche scrupolo, siete ancora libero di ritirarvi: ma vi
avverto, che fra poco non lo potrete fare più. Persistete a voler subire le prove ?
Profano ……
M. Ven. – Fratello Esperto, avendo già il profano compiuto il primo viaggio attraverso la Terra
nel Gabinetto di Riflessione, impadronitevi di lui e fategli compiere il secondo
viaggio.
* * * * *
L’Esperto gli farà fare alcuni giri. in senso antiorario, per il tempio nel quale sono stati posti piccoli ostacoli; i Fratelli produrranno forti rumori.
Al termine del viaggio. l’Esperto conduce il Candidato davanti al 2′ Sorvegliante che sarà sceso dal proprio seggio, e gli fa battere con la mano sinistra. tre colpi sulla spalla destra del 2′ Sorvegliante il quale punta il maglietto sul petto del profano e dice:
2° Sorv. – Chi è là ?
Esp. – Un profano che chiede di essere accolto fra i Liberi Muratori.
2° Sorv. – Come osa sperarlo ?
Esp. – Perchè è 1ibero e di buoni costumi.
2° Sorv. – Se è libero e di buoni costumi che passi, dopo essere stato purificato dall’ACQUA.
Il 2′ Sorvegliante immerge tre volte la mano sinistra del Candidato nell’Acqua. L’Esperto gliela asciugherà e poi condurrà il candidato al centro del Tempio verso il fondo.
Se vi fosse un altro profano da iniziare, a questi si farà fare il secondo viaggio prima che l’altro profano ne cominci il terzo. Così per i successivi viaggi.
1′ Sorv. – Maestro Venerabile, il secondo viaggio è compiuto.
M. Ven. – Profano, il viaggio simbolico che avete compiuto è il quadro della vita umana.Il
rumore che avete udito ricorda le passioni che l’agitano; gli ostacoli che avete
incontrato, le difficoltà che l’uomo incontra e che non può vincere o superare se non
acquistando quella forza interiore che gli permetta di lottare vittoriosamente.
L’ACQUA vi ha reso mondo dalle impurità.
PAUSA
M. Ven. – Fratello esperto, fate compiere al profano il terzo viaggio.
Gli ostacoli sono ridotti e il rumore limitato al tintinnare delle spade. L’Esperto conduce, con deambulazione antioraria. il candidato dal 1′ Sorvegliante che è sceso dal seggio e gli fa battere. con la mano sinistra, tre colpi sulla spalla destra del 1′ Sorvegliante il quale punta il Maglietto sul petto del Candidato e dice:
1° Sorv. – Chi è là ?
Esp. – Un profano che chiede di essere accolto fra i Liberi Muratori.
1° Sorv. – Come osa sperarlo ?
Esp. – Perchè è libero e di buoni costumi.
1° Sorv. – Se è libero e di buoni costumi che passi, dopo essere stato purificato dall’Aria.
Il 1° Sorvegliante prenderà con le due mani il foglio di cartone che energicamente sventolerà sul corpo del Candidato. dall’alto in basso, per tre volte. L’Esperto condurrà il Candidato al centro del Tempio verso il fondo.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il terzo viaggio è compiuto.
M. Ven. – Profano, avete trovato, in questo terzo viaggio meno difficoltà e meno ostacoli. Essi scompaiono via via sotto il passo dell’uomo che perseveri nel cammino iniziatico. Ma
soprattutto l’attenuazione dei rumori indica che a questo livello le passioni dei sensi
sono pressochè scomparse dopo essere stato purificato con L’ARIA.
PAUSA
M. Ven. – Fratello Esperto, fate compiere al profano il quarto viaggio.
Nessun ostacolo e nessun rumore. Il Candidato è condotto, con deambulazione antioraria.
presso il `Maestro Venerabile sceso dal Trono: gli si faranno battere. con la mano sinistra. tre colpi sulla spalla destra del Maestro Venerabile il quale punta il Maglietto sul petto del Candidato e dice:
M. Ven. – Chi è là ?
Esp. – Un profano che chiede di essere accolto tra i Liberi Muratori.
M. Ven. – Come osa sperarlo ?
Esp. – Perchè è libero e di buoni costumi.
M. Ven. – Se è libero e di buoni costumi che passi, dopo essere stato purificato dal FUOCO.
L’Esperto fa passare per tre volte la mano sinistra dei Candidato sulla fiamma poi lo riconduce al centro dei Tempio, verso il fondo.
Il Maestro Venerabile riprende il suo posto.
1° Sor. – Maestro Venerabile, il profano ha compiuto il quarto viaggio.
M. Ven. – Profano con il Fuoco sono terminate le vostre prove. Questo Fuoco, sacra materia ignea
che è racchiusa nel vostro essere, possa ardere incessantemente per il bene di tutta
l’Umanità. Esso da mondo vi ha reso puro; ora si può liberamente manifestare
l’ESSENZA che vi anima.
PAUSA
M. Ven. – Profano, è il momento di ricordare il secondo dovere del Libero Muratore … soccorrere
il proprio Fratello, alleviare le sue disgrazie, assisterlo con i propri mezzi. I1 Libero
Muratore compie questo dovere senza ostentazione e il suo aiuto rimane avvolto dal
segreto. Ma in questo momento non possiamo chiedervi aiuto per un bisognoso, perchè
voi non potete disporre dei vostri mezzi … Ricordate questo momento quando vi sarà
chiesto di donare il superfluo a chi ha bisogno. Come voi in questo momento, tutti
possono trovarsi senza risorse.
PAUSA
– Non dimenticate mai il precetto universale ed eterno: possa non fare agli altri ciò che
non vorresti fosse fatto a te, e fa agli altri tutto il bene che vorresti che gli altri facessero
a te.
PAUSA
– Profano, io sono disposto a premiare la fermezza che avete dimostrato nel subire le
prove alle quali siete stato sottoposto. Prima però, voglio che ascoltiate la formula del
giuramento che dovrete prestare:
Fratello Oratore, vi prego di leggere il giuramento.
Orat. Legge il giuramento
Io figlio di e di nato a il
liberamente e spontaneamente, con pieno e profondo convincimento dell’anima. con assoluta ed irremovibile volontà. alla presenza del GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO
– PROMETTO E GIURO di non palesare giammai i segreti della Libera Massoneria. di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà svelato;
– PROMETTO E GIURO di prestare aiuto ed assistenza a tutti i Fratelli Liberi Muratori sparsi su tutta la superficie della Terra;
– PROMETTO E GIURO di consacrare tutta la mia esistenza al bene ed al progresso della Patria. al bene ed al progresso di tutta l’Umanità.
– PROMETTO E GIURO di adempiere ed eseguire le Leggi, i Regolamenti e le disposizioni tutte dell’Ordine e di portare ossequio ed obbedienza alla Suprema Autorità ed a quanti sono i miei superiori;
– PROMETTO E GIURO di mantenermi e conservarmi sempre onesto. solerte e benemerito cittadino, ossequiente delle Leggi dello Stato, amico, membro della mia famiglia, e Mas
sone per abbattere sempre il vizio e propugnare la virtù.
– PROMETTO E GIURO di non attentare all’Onore delle famiglie dei miei Fratelli.
– FINALMENTE GIURO di non appartenere ad alcuna Società che sia in urto o in opposizione con la Libera Muratoria.
M. Ven. – Profano, vi concedo ancora qualche minuto per riflettere. Se, udendo la formula del
giuramento, vi fosse sorto nell’animo qualche dul:so e non vi sentiste di prestarlo, siete
ancora libero di ritirarvi …
LUNGA PAUSA
M.Ven. – Profano, siete disposto a prestare giuramento
Profano ……
COMINCIA LA MUSICA
Il Tempio è immerso nella penombra. I Fratelli mettono il cappuccio. L’Esperto. nel frattempo avrà tolto la corda al collo del Candidato e gli avrà fatto ricomporre gli abiti. lo conduce al centro del Tempio. I Fratelli in piedi all’Ordine dispongono le spade verso il Candidato.
M. Ven. – Fratelli in piedi all’Ordine. Impugnate le spade.
Batte un colpo di Maglietto
PAUSA
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, provvedete a far togliere la benda che copre gli occhi del
profano.
1° Sorv. – Fratello Esperto, togliete la benda dagli occhi del profano.
L’Esperto esegue
M. Ven. – Profano, vedete le punte delle spade rivolte verso di voi? Esse simboleggiano la difesa
che avrete da tutti i Fratelli se rimarrete fedele al giuramento e, qualora voi mancaste,
la loro solidarietà nel punirvi.
PAUSA
M. Ven. – Acconsentite, dunque, a prestare il giuramento ?
Profano ……
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie e Fratello Esperto, ccnducete il Candidato all’Altare:
e voi Fratelli ritirate le spade, tenendole sempre impugnate e rimanendo all’Ordine.
* * * * *
Il Maestro delle Cerimonie e l’Esperto conducono all’altare il Candidato: Io `anno inginocchiare sul ginocchio destro: gli pongono la mano destra aperta sulla Squadra e Compasso che sono sul Libro della Legge Sacra; gli mettono nella mano sinistra un altro Compasso chiuso, ma con le punte rivolte verso il Cuore.
M. Ven. – Batte un colpo di Maglietto
1° Sorv. – Batte un colpo di Maglietto
2° Sorv. – Batte un colpo di Maglietto
M. Ven. – Profano, ripetete con me la formula del giuramento:
(Leggendo dal foglio sul quale il Neofita sottoscriverà il giuramento, dirà:
Io (dite il vostro nome) liberamente e spontaneamente …………………..
CESSA LA MUSICA
M. Ven. – Maestro delle Cerimonie, conducete il Candidato fra le Colonne.
Il Candidato viene accompagnato verso il Centro del Tempio. quasi in fondo.
Tutti restano all’Ordine.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, che cosa chiedete per il candidato
1° Sorv. – La “LUCE”, Maestro Venerabile.
M. Ven. – Che la Luce sia al terzo colpo del mio Maglietto.
Batte tre colpi di Maglietto
A1 terzo colpo il Tempio si illumina; vi provvederà a seconda dei luogo in cui si trova il dispositivo. un Fratello in precedenza designato.
I Fratelli si tolgono i cappucci e ritirano le spade.
M. Ven. – Maestro delle Cerimonie, accompagnate il neofita all’Altare.
Si esegue. I1 Neofita è fatto inginocchiare sul ginocchio destro. I1 Maestro Venerabile scende dal trono. I due Sorveglianti si pongono ai lati del Neofita formando, con le loro spade, il triangolo sacro. Il Maestro Venerabile impugna la Spada Fiammeggiante, con la sinistra. la impone sulla testa del Neofita e pronuncia la formula:
RIPRENDE LA MUSICA MOLTO BASSA
M. Ven. – Alla Gloria del Grande Architetto Dell’Universo e della Massoneria Universale,
sotto gli auspici della Serenissima Gran Loggia Nazionale del GRANDE ORIENTE
SCOZZESE D’ITALIA – Comunione di Piazza del Gesù, in virtù dei poteri a me
conferiti, – IO TI INIZIO (Batte un colpo di Maglietto sulla Spada)
– TI COSTITUISCO (Batte un secondo colpo)
– TI CREO (Batte un terzo colpo)
– APPRENDISTA LIBERO MURATORE
I1 Maestro Venerabile porge la mano all’Iniziato, lo fa alzare. gli da il triplice bacio – prima sulla guancia sinistra – dicendo:
M. Ven. – Tu sei mio Fratello.
Se vi è un secondo Candidato si ripete.
Il Maestro Venerabile e i Sorveglianti tornano al loro posto.
Subito dopo Il Maestro delle cerimonie cinge con il grembiule i fianchi dei Neofita.
M. Ven. – Questo Grembiule è il simbolo del Lavoro dell’Iniziato. Non dovrai mai presentarti in
Loggia senza indossarlo. Lo porterai con la bavetta alzata.
Il Maestro delle Cerimonie porge al Neofita un paio di guanti bianchi da. uomo.
M. Ven. – Accetta questi guanti che ti offrono i Fratelli: non offuscar mai il loro candore. Le mani
di un Libero Muratore debbono restare sempre pure.
Il ;Maestro delle Cerimonie porge al Neofita un paio di guanti bianchi da donna.
M. Ven. – Fratello, essendo la nostra iniziazione solare, le donne non sono ammesse ai nostri
misteri. Questi guanti sono destinati alla tua perfetta polarità contraria, cioè quella
lunare.
Il Segretario presenta all’Iniziato il testo del giuramento e glielo fa firmare.
PAUSA – CESSA LA MUSICA
M. Ven. – Fratelli sedete. Fratello, i Liberi Muratori, per riconoscersi fra loro, hanno dei segni,
una parola e un toccamento che dovrai imparare. Maestro delle Cerimonie e Fratello
Esperto accompagnate il carissimo Fratello nella Sala dei Passi Perduti e nel Vestibolo
per istruirlo da Apprendista Libero Muratore. Poi lo ricondurrete nel Tempio.
Si esegue. Appena il Neofita è uscito ……….
M. Ven. – Fratello 2° Sorvegliante concedo alla Loggia Tre minuti di “Ricreazione”.
2° Sorv. – (Batte un colpo di Maglietto) Fratelli, il Maestro Venerabile, concede tre minuti
di “Ricreazione”.
Compiuta l’istruzione, il Maestro delle Cerimonie ne informa il Maestro Venerabile.
M. Ven. – (Batte un colpo di Maglietto)
1° Sorv. – (Batte un colpo di Maglietto)
2° Sorv. – (Batte un colpo di Maglietto)
QUANDO TUTTI SONO A POSTO
2° Sorv. – Fratelli, in piedi all’Ordine. – (Batte un colpo di maglietto)
M. Ven. – Fratelli, i Lavori interrotti riprendono forza e vigore. Fratelli sedete.
(Batte un colpo di maglietto)
I1 Neòfita batte da Apprendista: Il Copritore Intero apre. guarda e comunica:
Copr. Int. – Fratello 2° Sorvegliante, è 1′ Iniziato . . . . . . che chiede di entrare.
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, l’Iniziato chiede di entrare.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, l’Iniziato chiede di entrare
M. Ven_ – Che entri e resti tra le Colonne.
Il Copritore Intero apre la porta; prima il Maestro delle Cerimonie e l’Esperto, poi il Neòfita entrano facendo i passi rituali e salutando le tre Luci; restano all’Ordine.
M; Ven. – Fratello Esperto, mostrate al Fratello Apprendista la pietra grezza e insegnategli a fare
il suo lavoro di Apprendista.
L’Esperto conduce Apprendista accanto all’Altare e, con il martello, impugnato con la mano destra.
gli fa battere tre colpi sulla pietra grezza, poi lo conduce tra le colonne.
M. Ven. – Fratello Esperto, accompagnate il Fratello Apprendista dal 2° Sorvegliante affinché si faccia riconoscere come Apprendista Libero Muratore.
L’Esperto conduce L’Apprendista dai Sorveglianti che gli chiederanno: L’Ordine, il Segno il Toccamento e la Parola Sacra.
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, l’Ordine, il Segno, i1 Toccamento e 1a Parola Sacra del
Fratello …… sono giusti e perfetti.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, l’Ordine il Segno, il Toccamento sono giusti e perfetti.
L’Esperto riconduce il Neòfita al centro del Tempio, verso il fondo e si allontana.
M. Ven. – Fratelli in piedi all’Ordine; e voi Fratelli 1° e 2° Sorveglianti assistetemi.
(Batte un colpo di maglietto)
SOLENNEMENTE
Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo, in nome della Massoneria Universale, sotto gli auspici della Serenissima Gran Loggia Simbolica Nazionale del GRANDE ORIENTE SCOZZESE D’ITALIA – Comunione di Piazza del Gesù, in virtù dei poteri a me conferiti io P R 0 C L AM 0 il Fratello membro effettivo di questa Rispettabilé Loggia numero .… . . . . . . costituita sotto il Titolo distintivo . . . . . . . . . . all’Oriente di ..:… , col Grado Di Apprendista. Vi invito a riconoscerlo come tale e a prestargli aiuto ed assistenza in ogni occasione.
1° Sorv. – Fratelli della Colonna del Meridione, vi comunico che il Maestro Venerabile ha proclamato il Fratello …… membro effettivo di questa Rispettabile Loggia, col Grado di Apprendista. Vi invito a riconoscerlo come tale e a prestargli aiuto e assistenza in ogni occasione.
2° Sorv. – Fratelli della Colonna del Settentrione, vi comunico che il Maestro Venerabile ha proclamato il Fratello …… membro effettivo di questa Rispettabile Loggia, col Grado di Apprendista. Vi invito a riconoscerlo come tale e a prestargli aiuto e assistenza in ogni occasione.
MUSICA
M. Ven. – A me Fratelli per il segno e la triplice Batteria di gioia in onore del nuovo Fratello.
SI ESEGUE IL SEGNO * * * – * * * – * * * LE LUCI CON I MAGLIETTI ° ° ° – ° ° ° – ° ° ° I FRATELLI CON LE MANI
Dopo. il Maestro delle Cerimonie chiede al Maestro Venerabile per conto del Neòfita il permesso di coprire la batteria che esegue insieme col Neofita
M. Ven. – Fratelli sedete – Batte un colpo di Maglietto – Maestro delle Cerimonie
Accompagnate il nuovo Fratello alla testa della Colonna dei Compagni, il primo posto
che gli è riservato oggi. In avvenire egli siederà secondo la sua anzianità di Iniziazione,
alla Colonna di Settentrione. E voi, Fratello Esperto, riconsegnategli i metalli.
Il Maestro delle Cerimonie conduce il Neòfita al posto di fronte all’Oratore, alla propria sinistra.
Il Fratello Esperto Esegue la riconsegna dei Metalli.
CESSA LA MUSICA
M. Ven. – La parola al Fratello Oratore.
Oratore – Rivolge al nuovo Fratello il saluto della Loggia, e gli auguri di tutti i Fratelli
MUSICA
M. Ven. – GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO, gli operai di questo Tempio Ti rendono
grazie e riportano in Te tutto ciò che hanno fatto di buono, di utile e di glorioso in
questo giorno solenne nel quale hanno visto accrescere il numero dei loro Fratelli.
Continua a proteggere i loro Lavori e a dirigerli costantemente verso la perfezione.
Che l’armonia, ”unione e la concordia siano sempre il triplice 2emento delle loro opere.
E voi Prudente discrezione, modesta gioia, siate l’appannaggio di questa Officina
affinché, rientrati nel mondo profano, si riconosca sempre dalla saggezza dei loro
discorsi, alla serietà del loro contegno, dalla prudenza delle loro azioni, che essi sono i
veri figli della Luce.
Fai Grande Architetto dell’Universo, che i loro pensieri, le loro parole, i loro atti
riescano sempre al raggiungimento delle nostre idealità per il bene dell’Umanità e della
Patria.
CESSA LA MUSICA
Si prosegue con la chiusura dei Lavori
CHIUSURA DEI LAVORI
M. Ven. – Fratelli 1′ e 2° Sorveglianti, chiedete ai Fratelli delle vostre Colonne se hanno da
presentare proposte per il bene dell’Ordine in generale e di questa Loggia in
particolare.
1° Sorv. – Fratelli della Colonna del Meridione, se qualcuno deve presentare proposte per il bene
dell’Ordine in generale e di questa Loggia in particolare, può chiedere la parola.
2° Sorv. – Fratelli della colonna di Settentrione. se qualcuno deve presentare proposte per il bene
dell’Ordine in generale e di questa Loggia in particolare, può chiedere la parola.
Al termine degli interventi:
2° Sorv. – Fratello 1° Sorvegliante, la mia Colonna tace.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, le Colonne tacciono.
M. Ven. – Fratello oratore, vi prego ydi darci le vostre conclusioni.
Terminate le conclusioni:
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie, fate passare il Tronco delle Proposte Tacite.
I1 Tronco delle Proposte Tacite deve essere di stoffa rossa.
I1 Maestro delle Cerimonie esegue per primo. procedendo. poi. sempre in senso antiorario, nel seguente ordine: Maestro Venerabile. 1° Sorvegliante, 2° Sorvegliante. Fratelli dell’Oriente. Oratore. Segretario. Tesoriere. Fratelli della colonna di Meridione. Fratelli della Colonna di Settentrione, 1° Diacono, 2° Diacono e per ultimo il Copritore Interno.
Tutti debbono introdurre la mano sinistra nel sacco. Non si da segno. Il Sacco viene portato al Maestro Venerabile.
M. Ven. – Il Tronco delle Proposte Tacite ha portato all’Ara N° proposte. Fratello Elemosiniere,
fate circolare il Sacco della Vedova.
Il Sacco della Vedova deve essere di stoffa nera.
Si esegue con lo stesso ordine con l’avvertenza che l’Elemosiniere depone per primo l’Obolo nel Tronco e il Copritore Interno per ultimo.
I1 computo del contenuto dichiarato in “mattoni” è a cura dell’Oratore.
Orat. – Maestro Venerabile, il Tronco della Vedova ha fruttato n° mattoni per la costruzione
del Tempio.
Il Maestro Venerabile può. a suo giudizio, porre il Tronco della Vedova “Sottó Maglietto” cioè senza che l’Oratore faccia il computo dei mattoni. In questo caso annuncerà. comunque alla Loggia che:
M. Veri. – Fratelli, il Tronco della Vedova ha fruttato un numero sufficiente di mattoni per la costruzione del Tempio.
A questo punto è il “Tempo Giusto” per formare quando ciò sia possibile la “Catena d’Unione”, sia che sia stata richiesta dai Fratelli. sufficienti per numero, sia per iniziativa del Maestro Venerabile. Si esegue facendo in modo da lasciare il Maestro Venerabile al suo posto e comunque rinchiudendo all’interno le tre Luci.
M. Veri. – Fratelli in piedi. Fratelli avviatoci a legarci ritualmente al centro del Tempio
I Fratelli, dopo essersi tolti i guanti incrociano le braccia, il destro sopra il sinistro e si uniscono al Fratello di sinistra dando a lui .la mano destra e con quello di destra dando a lui la mano sinistra che verrà impugnata con la destra del vicino e così via. Quando la catena è formata il Maestro Venerabile deve avere simmetricamente di fronte il 1° e il 2° Sorvegliante.
Controllato che la Catena sia giustamente formata il. Maestro Venerabile sussurrerà una parola al primo Fratello alla sua sinistra ed una al primo Fratello di destra, i quali sommessamente la trasmetteranno al loro vicino e così via di seguito intanto che le due parole siano ritornate al Maestro Venerabile dalla parte opposta a quella da cui sono partite. Se !e parole arrivate corrispondono a quelle partite. dopo una congrua pausa meditativa. il Maestro Venerabile ad alta voce comunicherà:”Tutto è giusto e perfetto” quindi solleverà per tre volte le braccia dei suoi vicini imitato da tutti i partecipanti.
Ciò fatto se lo ritiene farà recitare l’invocazione, prima di rimandare tutti ai propri posti.
Questa Catena ci unisce al di là del tempo e dello spazio
I1 mondo delle apparenze tiene i nostri corpi prigionieri in questo Tempio ove le nostre braccia sono allacciate. .
I nostri spiriti sono liberi, al di là di queste mura, al di là delle frontiere, al di là dei mari. Mezzanotte sta per suonare. Fratelli visibili ed invisibili, presenti con il corpo e con il pensiero vegliano sul sonno degli uomini. Fratelli che mi intendete, noi siamo i guardiani di un antico segreto che s’asconde nel cuore dell’umanità sin dalla culla non vi è che un solo amore. quello dei vivi e quello dei morti, quello del lavoro e quello della bellezza, quello degli uomini e quello delle donne, quello della natura e quello del GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO.
In un mondo dove regnano la materia, la forza e la menzogna, facciamo il giuramento solenne di mantenere sempre alta e luminosa la fiaccola dell’amore Unico e dello ” Spirito Umano.
Rompiamo questa Catena ! Fratelli miei ! I nostri cuori restano uniti ………………………………………………….
Si conclude con l’oggetto voluto dall’invocazione. Tutti tornano ai loro posti e i lavori proseguono, dopo che tutti hanno rimesso i guanti bianchi.
M. Veri. – Fratelli 1° e 2° Sorveglianti, assistetemi a chiudere i Lavori. Fratello 2° Sorvegliante,
perchè occupate codesto posto in Loggia ?
2° Sorv. – Per osservare il Sole a1 suo tramonto e rimandare gli Operai dal Lavoro alla
Ricreazione, per il bene dell’Ordine e dell’Umanità.
M. Ven. – Fratello 2° Sorvegliante. dove siede il Fratello 1° Sorvegliante ?
2° Sorv. – Ad Occidente, Maestro Venerabile.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante , a qual fine occupate questo posto in Loggia ?
1° Sov. – Come il Sole tramonta in questo punto per chiudere il giorno, così il 1° Sorvegliante
siede ad Occidente per chiudere la Loggia, pagare gli Operai e mandarli via contenti e
soddisfatti a gloria ed onore dell’Ordine.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante gli Operai sono contenti?
1° Sorv. – Osserva le Colonne e dice: Tanto quelli déll’una quanto quelli dell’altra Colonna
manifestamente lo attestano.
M. Ven. – Fratello 2° Sorvegliante, qual’è la vostra età muratoria in Grado di Apprendista ?
2° Sorv. – Tre anni, Maestro Venerabile.
M. Ven. – Fratello 2° Sorvegliante, a che ora gli Apprendisti Liberi Muratori hanno consuetudine
di chiudere i Lavori ?
2° Sorv. – A mezzanotte, Maestro Venerabile.
M. Ven. – Fratello 2° Sorvegliante, al momento che ora è ?
2° Sorv. – Mezzanotte in punto.
Il Diacono riceve. nel modo prescritto. dal Maestro Venerabile la Parola Sacra: deambulando in senso antiorario. si reca dal 2° Sorvegliante per trasmetterla nello stesso modo 2 ritorna al proprio posto.
I1 .1′ Diacono si reca dal 2′ Sorvegliante per ricevere la Parola Sacra che trasmette al 1′ Sorvegliante; poi torna al proprio posto, sempre deambulando in senso antiorario.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, tutto è giusto e perfetto.
M. Ven. – Batte un colpo di Maglietto. Fratelli in piedi all’Ordine.
Si esegue. Il Maestro delle Cerimonie si reca dal 1* Sorvegliante il quale prende posto alla destra del Maestro delle Cerimonie e insíeme si recano all’Altare. Il 1′ Sorvegliante da il Segno. chiude il Libro della Legge Sacra vi sovrappone Squadra e Compasso chiuso; da di nuovo il Segno, poi si pone alla sinistra dei Maestro delle Cerimonie e accompagnato da questi ritorna al proprio posto. Anche il Maestro delle Cerimonie torna al proprio posto.
M. Ven. – Alla Gloria Del Grande Architetto dell’Universo, in nome della Massoneria Universale
sotto gli auspici della “Serenissima Gran Loggia Nazionale” del “Grande Oriente
Scozzese d’Italia – Comunione di Piazza del Gesù”, per i poteri a me conferiti,
dichiaro chiusi i Lavori in Grado di Apprendista Libero Muratore di questa Rispettabile
Loggia N° con il titolo distintivo di all’Oriente di e ordino al 1°
Sorvegliante di chiudere la Loggia.
Batte tre colpi di Maglietto
A me Fratelli per il Segno … e per la Batteria. – ° ° °
Si Esegue
1° Sorv. – Fratelli delle due Colonne, per ordine del Maestro Venerabile chiudo la Loggia.
Batte tre colpi di Maglietto attenuati
Abbassa la Colonnina
M. Ven. – Maestro delle Cerimonie vogliate spegnere .le tre Luci, e togliere (o cancellare) il
Quadro di Loggia.
Il Maestro delle Cerimonie esegue e contemporaneamente. mentre viene spenta la rispettiva Luce dicono:
2° Sorv. – Che la Luce della Bellezza resti nei nostri cuori.
1° Sorv. – Che la. Luce della Forza resti nei nostri cuori.
M. Ven. – Che la Luce della Sapienza resti, nei nostri cuori.
Dopo che il Maestro delle Cerimonie è ritornato al suo posto e i Dignitari tranne le Luci – e gli Ufficiali hanno deposto all’unisono le Insegne e gli Strumenti:
M; Ven; – Fratelli separiamoci in pace giurando il segreto sui Lavori compiuti.
TUTTI – Lo giuro
I Fratelli tendono la mano sinistra verso l’Ara, abbandonando la posizione dell’Ordine, ma restando in piedi. pronti per l’uscita rituale dal Tempio.
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie vogliate provvedere a far uscire ritualmente i Fratelli
dal Tempio.
USCITA RITUALE DAL TEMPIO
Alla fine dei Lavori la marcia di uscita si svolge in senso ANTIORARIO ed in forma circolare, con i Fratelli disposti nello stesso ordine d’ingresso.
I Fratelli sostano nella Sala dei Passi Perduti in silenziosa attesa, mentre le Tre Luci rientrano nel Tempio, si scambiano il triplice abbraccio. vanno al loro posto, depongono i Collari e i Maglietti, ed escono riprendendo la loro collocazione nel Corteo.
Il Maestro delle Cerimonie, rientra da solo nel Tempio, spegne il Testimone, esce dal Tempio e dice al Maestro Venerabile:
“Maestro Venerabile tutto nel Tempio è rimasto in perfetto ordine”.
Il Maestro Venerabile rivolgendosi ai Fratelli dice: “Fratelli il nostro Lavoro è compiuto”.
APERTURA DEI LAVORI IN GRADO DI COMPAGNO D’ARTE
M. Ven. – Fratelli dobbiamo elevare questa Loggia al Grado di Compagno d’Arte.
– Fratello Maestro delle Cerimonie, accompagnate i Fratelli Apprendisti fino al limite
– della sala dei Passi Perduti, avvertendoli di attendere la ripresa dei Lavori nel loro
– Grado.
M. d. Cer. ESEGUE E POI RIENTRA AL SUO POSTO
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie, provvedete a decorare il Tempio come è dovuto per
– il 2° Grado.
I1 Maestro delle Cerimonie porta l’Ara del Lavoro. con sopra:
Compasso * Squadra * Maglietto * Scalpello * Filo a Piombo * Livella * Regolo (24″) * Cazzuola
fra le tre Luci e l’Altare dei Giuramenti. lasciando spazio sufficiente per poter operare ritualmente con comodo. Pone al lato Sud e a quello Nord dell’Altare del Lavoro due Luci e le accende prelevando il fuoco dal Testimone. Accende o illumina la Stella Fiammeggiante.
M. Ven. – Batte un colpo di maglietto
1° Sorv. – Batte un colpo di maglietto
M. Ven. – Fratelli, assistetemi ad aprire i Lavori in Grado di Compagno d’Arte.
– Fratello 1° Sorvegliante, il Tempio è debitamente coperto,.?
1° Sorv. – I Fratelli Apprendisti hanno lasciato l’Officina, Maestro Venerabile.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è la vostra età nel Grado di Compagno d’Arte ?
1° Sorv. – Cinque anni, Maestro Venerabile.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, a che ora i Compagni d’Arte hanno consuetudine di aprire i
– loro lavori ?
1° Sorv. – A Mezzogiorno, Maestro Venerabile, e quest’ora è giunta.
M; Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, qual’è il vostro primo dovere in questo Grado ?
1° Sorv. – Assicurarsi che tutti i presenti siano Compagni d’Arte.
M. Ven. – Assicuratevene Fratello mio.
1° Sorv. – Fratelli in piedi all’Ordine. Batte un colpo di maglietto
Il 1′ Sorvegliante. senza lasciare il proprio posto, verifica 1a posizione dei Fratelli, e, se questa è corretta dice:
1° Sorv. – Maestro Venerabile, dai segni che danno, riconosco i Fratelli delle due Colonne come Compagni d’Arte.
I1 Maestro Venerabile e con lui, se ve ne sono, i Fratelli dell’Oriente, che si pongono all’Ordine.
M. Ven. – Riconosco il Grado di Compagno d’Arte ai Fratelli che siedono all’Oriente. Fratelli
– sedete. Batte un colpo di maglietto
– Fratello 1° Sorvegliante, che cosa distingue il Fratello compagno d’Arte dal Fratello
– Apprendista ?
1° Sorv. – Il Fratello Apprendista lavora sotto il simbolo della Perpendicolare; il Fratello
– Compagno d’Arte lavo ra sotto il simbolo della Livella.
M. Ven. – In qual modo il Fratello Apprendista può passare dalla Perpendicolare alla Livella ?
1° Sorv. – Sgrossando la Pietra.Grezza e salendo una scala dritta di tre gradini.
M. Ven. – Fratelli Compagni d’Arte, possiamo aprire i nostri Geometrici Lavori. In piedi
– all’Ordine.Batte un colpo di maglietto
Il 1° Sorvegliante si reca accompagnato dal Maestro delle Cerimonie all’Altare, dispone Squadra e Compassa in Grado di Compagno d’Arte e ritorna al suo posto.
M. Ven. – Alla Gloria del Grande Architetto Dell’Universo, in nome della Massoneria
– Universale, sotto gli auspici della “Serenissima Gran Loggia Simbolica Nazionale”
– del “Grande Oriente Scozzese d’Italia – Comunione di Piazza del Gesù”, per i poteri a
– me conferiti, dichiaro aperti i Lavori in Grado di Compagno d’Arte di questa
– Rispettabile Loggia N° … con il Titolo distintivo di all’Oriente di A me Fratelli per il
– Segno
Si esegue
– e per la Batteria * * * * *
Si esegue
– Fratelli sedete. Batte un colpo di maglietto – Prego il Fratello Segretario di leggere la
– Tavola Architettonica tracciata nella tornata precedente.
Il Fratello Segretario legge la Tavola. Al termine
M; Ven. – Fratello 1° Sorvegliante avvertite le Colonne che concedo la parola ai Fratelli che
– volessero fare osservazioni o chiedere chiarimenti sulla Tavola ora letta;
1° Sorv. – Fratelli delle due Colonne, il Maestro Venerabile concede la parola a coloro che
– volessero fare osservazioni o chiedere chiarimenti sulla Tavola ora lette
I Fratelli chiedono la parola secondo la prassi; al termine degli interventi:
1° Sorv. – Maestro Venerabile, le colonne tacciono.
M. Ven. – Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Orat. – Propongo che la Tavola venga posta ai voti per l’ approvazione.
M. Ven. – I Fratelli che approvano la Tavola alzino la mano sinistra al colpo del mio Maglietto.
Esegue – Poi rivolto al Fratello Segretario: La Tavola è approvata all’unanimità (oppure:
a maggioranza).
Il Maestro delle Cerimonie porta al Maestro Venerabile e successivamente all’Oratore la Tavola per la firma; poi la riconsegna al Fratello Segretario che vi appone la propria. Quindi cambia il Quadro di loggia. anche sovrapponendolo a quello di Apprendista.
INIZIAZIONE AL GRADO DI COMPAGNO D’ARTE
Durante il Rito di Iniziazione, la Stella Fiammeggiante viene accesa solo al momento prescritto dal Rituale. Sull’Ara di Lavoro sono disposti i seguenti utensili:
COMPASSO * SQUADRA * MAGLIETTO * SCALPELLO * FILO A PIOMBO * LIVELLA *
REGOLO * LEVA * CAZZUOLA
Ad Occidente vi è un quadro con la scritta: VISTA * UDITO * OLFATTO * GUSTO * TATTO
A Oriente un quadro con la scritta: GRAMMATICA * GEOMETRIA * FILOSOFIA * POESIA * MUSICA
A Meridione un quadro con la scritta: EGIZIO * ELLENICO * ETRUSCO * ROMANICO * GOTICO
A Settentrione un quadro con la scitta: MOSE’ * PLATONE * ERMETE TRISMEGISTO *
PITAGORA * PARACELSO.
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie, completate la decorazione del Tempio e
– predisponetelo per il Rito di Iniziazione.
Il Maestro delle Cerimonie esegue secondo quanto esposto nelle istruzionii Nel frattempo
l’Apprendista attende fuori dal Tempio. nella Sala dei Passi Perduti: ha il Grembiule con la bavetta alzata;
M. Ven. – Fratello Esperto, compite quanto è prescritto.
L’Esperto spegne la Stella Fiammeggiante, quindi munitosi di un Regolo di 24″ (61 cm.) esce dal Tempio e si reca dall’Apprendista: gli consegna il Regolo, che l’Iniziato dovrà portare come uno strumento di Lavoro appoggiato alla spalla sinistra e gli fa bussare alla porta del Tempio con i colpi d’Apprendista.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, qualcuno batte da Apprendista alla porta dei Tempio.
M. Veri. – Guardate chi batte in tal modo.
1° Sorv. – Fratello Copritore, guardate chi batte in tal modo.
Il Copritore Interno socchiude la porta. osserva e richiude, quindi riferisce sottovoce al Sorvegliante .
1° Sorv. – Maestro Venerabile, è un Libero Muratore condotto dal Fratello Esperto che chiede di
– passare dalla Perpendicolare alla Livella.
–
M. Ven. – Ditemi chi è, la sua età, il suo mestiere, il suo domicilio.
I° Sorv. – Maestro Venerabile, il Libero Muratore presentato dal Fratello Esperto si chiama ha
– tre anni, è Operaio apprendista di questa Officina.
M. Ven. – Fratello 2° Sorvegliante, voi che sovrintendete alla Colonna del Settentrione,
– conoscete questo Apprendista? Siete contento del suo Lavoro?
2° Sorv. – Si, Maestro Venerabile.
M. Ven. – Fratelli, se consentite che sia aumentato il salario a questo Apprendista, mostratelo a1
– colpo del mio Maglietto. Batte un colpo di Maglietto
I Fratelli in segno di approvazione. alzano la mano sinistra all’altezza della spalla. lasciandola quindi ricadere sulla coscia.
M. Ven. – Fate entrare l’Apprendista.
Il Copritore Interno apre e fa entrare l’Esperto con l’Iniziando.
M; Ven. – Fratello Esperto, trattenete l’Apprendista fra le Colonne.
– Carissimo Fratello Apprendista. i Compagni d’Arte acconsentono ad accordarvi
– l’aumento di salario che sollecitate, ma prima di procedere al Rito desiderano rendersi
– conto se, con il lavoro e con lo zelo, lo avete meritato … Carissimo ‘Fratello
– Apprendista, se avete riflettuto sui Simboli del vostro Grado, vi sarà meno difficile
– comprendere il significato di quanto vedrete tra poco. Con l’Iniziazione vi è stata
– aperta 1a via della nostra Arte. Ora, come i1 mitico Ercole, siete fermo tra le Colonne
– che rappresentano la forza e la Bellezza; riflettete sul significato di questa allegoria.
PAUSA
– Finora, i simbolici strumenti del Lavoro Muratorio vi sono serviti per lavorare la
– Pietra Grezza della mentalità profana. D’ora in avanti, dovrete alimentare una
– conoscenza più sottile: alla Forza dell’Intelletto dovrete aggiungere la Bellezza
– dell’Immaginazione perché possa suscitarsi, in voi, l’Intuizione che trascende il
– raziocinio. Ciò vien detto, in linguaggio muratorio, “Passare dalla Perpendicolare alla
– Livella”, cioé dall’Attività – simboleggiata dal Filo a Piombo (verticale) – alla
– Passività simboleggiata dalla Livella (orizzontale) – per integrare tra loro queste due
– Forze che determinano ogni manifestazione, trascenderle e raggiungere, attraverso la
– loro confluenza. un perfetto equilibrio. E ora, Carissirno Fratello, per giungere al
– Grado che chiedete, dovrete compiere cinque viaggi. Fratello Esperto, consegnate
– all’Apprendista un Maglietto e uno Scalpello e guidatelo nel primo viaggio.
L’Esperto. toglie all’Apprendista il Regolo, che depone sull’Ara dei Lavoro e gli mette nella destra un Maglietto e nella sinistra uno Scalpello. Quindi gli fa compiere un giro della Loggia: passando dal Meridione. lo conduce davanti al quadro posto ad Occidente e lo invita a leggere ad alta voce quanto vi è scritto. Successivamente lo riaccompagna fra le colonne. L’Esperto toglie gli utensili all’Apprendista e li depone sull’Ara di Lavoro.
M. Ven. – Carissimo Fratello, questo primo viaggio rappresenta il primo grado di realizzazione
– del Neofita, Il suo simbolismo si condensa nel Maglietto e nello Scalpello. Lo
– Scalpello rappresenta la Ragione intesa come Potenza Esecutrice intelligente della
– Volontà, che è, a sua volta, simboleggiata dal Maglietto.Fino a questo momento,
– infatti i vostri sforzi sono stati diretti a sgrossare la Pietra Grezza. Ora, con l’abilità – acquisita, dovete imparare a levigarla in modo che si inserisca perfettamente
– nell’Edificio che siamo chiamati a costruire.
– Vi abbiamo indicato come primo oggetto di studio i cinque sensi: e voi siete già
– troppo istruito nel linguaggio figurato della Libera Muratoria perché sia necessario
– insistere sul loro significato allegorico. Del resto, divenendo Compagno d’Arte,
– comprenderete ancor meglio che un Libero Muratore deve sempre cercare di intui re – quanto si cela dietro il velo del linguaggio simbolico. I sensi sono strumenti che
– uniscono il mondo esterno al nostro “io” più intimo: imparate dunque a distinguere
– quanto, nei loro messaggi, sia verità e quanto sia illusione.
– Ed ora Fratello Esperto, consegnate al Candidato un Regolo e un Compasso, e
– accompagnatelo nel secondo viaggio.
L’Esperto consegna al Candidato un Regolo – nella mano destra – ed un compasso – nella sinistra – poi lo accompagna dj fronte al quadro posto a Meridione e lo invita a leggere. ad alta voce. quanto vi è scritto. Quindi riconduce il Candidato fra le Colonne. ritira gli utensili e li depone sull’Ara dei Lavoro.
1° Sorv; – Maestro Venerabile, l’Apprendista ha compiuto il secondo viaggio.
M. Ven. – Carissimo Fratello, questo secondo viaggio rappresenta il secondo grado di
– realizzazione: gli strumenti che avete portato su di voi dovrebbero farvene
– comprendere la sintesi. I1 Compasso, con la sua apertura variabile, esprime la
– possibilità di accrescere l’apertura della propria mente nella conoscenza di se stesso
– dell’Universo; il Regolo ci insegna la rettitudine e la misura.
PAUSA
– Poco fa vi abbiamo ricordato i principali ordini architettonici: essi, con diverse forme,
– adempiono un’unica funzione; per questo, in questo luogo, rappresentano l’unicità
– sostanziale, anche se espressa in maniere diverse, della Tradizione Iniziatica.
– Ed ora, carissimo Fratello, date al Fratello Esperto il Toccamento da Apprendista.
Il Candidato esegue
Esperto – Maestro Venerabile, il Toccamento è giusto.
M. Ven. – Fratello Esperto, consegnate al Candidato un Regolo ed una Cazzuola ed
– accompagnatelo nel Terzo Viaggio.
L’Esperto consegna al Candidato un Regolo – nella mano sinistra – e una Cazzuola nella destra – e conduce il Candidato all’Oriente; gli ra leggere ad alta voce quanto sta scritto nel quadro, quindi lo riconduce tra le Colonne; ritira gli utensili e li depone sull’Ara del Lavoro.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il terzo viaggio dell’Apprendista è compiuto.
M. Ven. – Questo viaggio rappresenta il terzo grado di realizzazione. Sapete già che il Regolo
– simboleggia la rettitudine e la misura; la Cazzuola è lo strumento occorrente per
– stendere la calcina che é il collegamento tra gli elementi dell’edificio. Essa
– simboleggia il Lavoro che, non più individuale come era quello di sgrossamento
– dell’Apprendista, il Compagno d’Arte deve compiere per inserirsi attivamente
– nell’opera collettiva dell’Officina.
– Le Arti Liberali di cui avete letto i nomi suggeriscono che la mente deve indagare
– liberamente in ogni campo della conoscenza, evitando qualsiasi dogmatismo
– limitatore. Ed ora, carissimo Fratello datemi la Parola Sacra di Apprendista.
Cand. – Non so né leggere né scrivere, so solo compitare. Datemi la prima lettera io vi darò
– la seconda
Si esegue
M. Ven. – Fratello Esperto, consegnate una Squadra ed un Regolo al Candidato e conducetelo
– nel quarto viaggio.
L’Esperto pone la Squadra nella mano sinista ed il Regolo nella destra del Candidato e gli fa compiere il viaggio conducendolo a Settentrione e facendogli leggere ad alta voce quanto è scritto sul quadro. Riconduce il Candidato Tra le Colonne; ritira gli utensili e li depone sull’Ara del Lavoro.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il quarto viaggio dell’Apprendista è terminato.
M. Ven. – Carissimo Fratello, il quarto viaggio, il quarto gradino di realizzazione, nel quale
– dovete applicare le conoscenze acquisite, sia nel lavoro individuale, che non ha mai – termine, sia in quello collettivo, al bene della società. Vi sono stati affidati il
– Regolo, di cui vi è già noto il significato, e la Squadra: questa, con i suoi bracci ad
– angolo retto rappresenta l’incontro tra il Filo a Piombo e la Livella. La Squadra
– simboleggia, perciò, l’equilibrio che non dovrà mai mancarvi – insieme con la retti-
– tudine e con la misura nell’adempiere l’ultimo lavoro che vi è assegnato in grado di
– Compagno d’Arte.
– I Nomi che avete letto, simboleggiano la continuità, attraverso i tempi., della
– Tradizione Iniziatica. Fratello Esperto, accompagnate il Candidato nel quinto
– viaggio.
L’Esperto esegue lasciando al Candidato le mani libere. Quindi lo conduce tra le Colonne.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il quinto ed ultimo viaggio con le mani libere dell’Apprendista è
– terminato.
M. Ven. – Carissimo Fratello, avete compiuto il quinto viaggio con le mani libere, ma avete
– conservato il Grembiule: in avvenire lo porterete con la bavetta abbassata.
– Ciò significa che il Lavoro del Compagno d’Arte è meno pesante di quello
– dell’Apprendista, ma, pure, che è più impegnativo, perchè dovrà svolgersi in
– una sfera meno materiale: infatti, dopo aver appreso l’uso dei simbolici utensili,
– dovrete applicarvi a1 Lavoro soprattutto con l’intelletto e con 1’intuizione.
I1 Maestro Venerabile illumina la Stella Fiammeggiante
M. Ven. – Davanti a voi si è accesa 1a Stella Fiammeggiante o Pentalfa dei Pitagorici. Nel suo
– centro campeggia la lettara “G”. I1 significato di questi antichissimi simboli
– caratteristici del Grado di Compagno d’Arte vi sarà spiegato a suo tempo. Intanto
– riflettete sul significato della posizione che hanno, sull’Altare, gli strumenti che vi
– sono noti: la Squadra ed il Compasso. In tal modo potrete comprendere perché
– il Compasso non è sottoposto, come in Grado di Ap prendista, ma incrociato alla
– Squadra.
– Ed ora Fratello Esperto, fate eseguire a1 Candidato il suo ultimo Lavoro da
– Apprendista.
L’Esperto consegna un Maglietta al Candidato e lo conduce davanti alla Pietra Grezza sulla quale gli fa battere tre colpi da Apprendista. Poi lo riconduce tra le colonne.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, l’Apprendista ha ultimato i1 lavoro.
L’Esperto ha terminato il suo compito e, dopo aver deposto il Maglietta sull’Ara del Lavoro, affida il Candidato al Maestro delle Cerimonie.
Il Maestro Venerabile può incaricare l’Esperto di fungere da Maestro delle Cerimonie.
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie, fate avanzare il Candidato fino all’Ara del Lavoro
Si esegue
– Fratelli il piedi all’Ordine.
Batte un colpo di Maglietto
– Carissimo Fratello Apprendista, posate la mano destra sull’Ara del Lavoro.
– Fratelli, si innalzi dai nostri cuori uniti un pensiero in onore del Lavoro, prima e
– suprema virtù muratoria …
Poi rivolto all’Apprendista
– Fratello ripetete con me: Io sottoscritto sul mio onore ed in piena coscienza;
– GIURO solennemente di non rivelare i segreti che mi verranno confidati né ai Fratelli
– Apprendisti né, tanto meno ai profani.
– GIURO di seguire le Costituzioni dell’Ordine e di consacrarmi con tutte le mie forze
– alla difesa della Umanità, alla diffusione dei principi Massonici e alla loro
– applicazione in ogni settore della vita profana.
– Dite:”LO GIURO” Fratello Segretario, prendete atto dei giuramento.
Il maestro Venerabile scende dal Trono tenendo nella mano destra il Maglietto e nelle mano sinistra la Spada Fiammeggiante che pone sul capo del Candidato.
M. Ven. – Fratelli I° e 2° Sorveglianti armatevi di spada e formate con me il Triangolo Sacro.
Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo e della Massoneria Universale, sotto gli auspici della Serenissima Gran Loggia Simbolica Nazionale del GRANDE ORIENTE SCOZZESE D’ITALIA – Comunione di Piazza del Gesù, in virtù dei poteri a me conferiti,
TI RICEVO E TI NOMINO Compagno d’Arte Libero Muratore.
Il Maestro Venerabile batte cinque colpi di Maglietto sulla Spada Fiammeggiante. secondo la cadenza della Batteria: fa alzare il Candidato e gli abbassa la bavetta del Grembiule.
M. Ven. – D’ora in avanti porterete il Grembiule con la Bavetta abbassata.
Riprende posto sul Trono
I Sorveglianti tornano ai loro posti
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie, conducete il Compagno d’Arte fra le Colonne.
– Fratelli sedete.
Batte un colpo di Maglietto
– Compagno, d’ora in avanti lavorerete sulla Pietra Cubica e riceverete il salario dalla
– Colonna ‘J”. Questa prerogativa vi farà ricordare che, come Compagno d’Arte, siete
– destinato a perfezionare il Lavoro abbozzato dagli Apprendisti; dovrete mettere tutto il
– vostro impegno, non solo nel correggere i difetti dei Fratelli meno illuminati di voi, ma
– anche nel coprirli col Grembiule della Tolleranza.
Il Maestro Venerabile coadiuvato da Maestro delle Cerimonie trasmette al nuovo Compagno d’Arte l’Ordine, il Segno ed il Toccamento; gli comunica la Parola Sacra e quella di Passo; gli fa mostrare come procede un Compagno d’Arte nel Tempio e come si unisce al coro dei Fratelli nella Batteria.
M. Ven. – Maestro delle Cerimonie: accompagnate il nuovo Compagno d’Arte dal 2° e dal 1°
– Sorvegliante per farsi riconoscere Compagno d’Arte.
ESEGUE
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il nuovo Compagno d’Arte conosce il Segno, le Parole ed il
– Toccamento del suo Grado.
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie e Fratello Esperto conducete il Compagno d’Arte alla Pietra Sgrossata e insegnategli a lavorarla.
L’Esperto consegna al Compagno d’Arte un Maglietto e uno Scalpello e lo conduce alla Pietra Sgrossata sulla quale gli fa battere cinque colpi secondo la cadenza della Batteria: dopodichè lo riconduce tra le colonne.
1° Sorv. – Maestro Venerabile, il nuovo Compagna d’Arte conosce il Lavoro che sarà chiamato
– a svolgere.
M. Ven. – Batte un colpo di Maglietto – Fratelli in piedi all’Ordine.
– Fratelli 1° e 2° Sorveglianti, ciascuno proclami alla propria Colonna.
– Se vi sono Fratelli all’Oriente, aggiunge : Così come io faccio all’Oriente che il
– Carissimo Fratello è stato ricevuto come Compagno d’arte in questa Rispettabile
– Loggia N° all’Oriente di
1° Sorv. – Fratelli della Colonna del .Meridione, vi informo che il Maestro Venerabile ha
– proclamato il Fratello ……… Compagno d’Arte
2° Sorv. – Fratelli della Colonna del Settentrione, vi informo che il Maestro Venerabile ha
– proclamato il carissimo Fratello Compagno d’Arte.
M. Ven. – Plaudiamo, Fratelli, al Lavoro compiuto e dedichiamo una Batteria d’augurio al
– nuovo Compagno d’Arte. A me Fratelli, per il Segno …
Si esegue
– e per la Batteria di giubilo.
Si esegue
– Fratelli sedete. Batte un colpo di Maglietto. Fratello Oratore, avete la parola per il
– saluto al nuovo Compagno d’Arte.
.Al termine del discorso dell’Oratore e degli altri eventuali interventi:
M. Ven – Fratelli, concedo cinque minuti di “Ricreazione” alla Loggia. Durante questa
– sospensione dei Lavori, i Fratelli Maestro delle Cerimonie, Esperto e Copritore
– Interno ritirino e ripongano gli Utensili che abbiamo usato per il compimento del
– Rito odierno.
Eseguito quanto richiesto, il Maestro Venerabile batte un colpo di Maglietto.
M. Ven. – Fratelli, i Lavori riprendono forza e vigore.
* * * * * * * * *
CHIUSURA DEI LAVORI IN GRADO DI COMPAGNO D’ARTE
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante chiedete ai Fratelli delle Colonne se hanno da presentare
– proposte per il bene dell’Ordine in generale e di questa Loggia in Grado di Compagno
– d’Arte in particolare.
1° Sorv. – Fratelli delle due Colonne, il Maestro Venerabile concede la parola per il bene
– dell’Ordine in generale e di questa Loggia in Grado di Compagno d’Arte in
– particolare.
AL TERMINE DEGLI INTERVENTI
1° Sorv. – Maestro Venerabile, le Colonne tacciono.
M. Ven. – Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
AL TERMINE DELLE CONCLUSIONI
M. Ven. – Fratelli assistetemi a chiudere i Lavori in Grado di Compagno d’Arte.
– Fratello 1° Sorvegliante, in che cosa consiste il Lavoro dei Compagni d’Arte ?
1° Sorv. – Nel trasformare la Pietra Sgrossata in Pietra Cubica e nel salire una Scala curva di
– cinque gradini.
M. Ven. – Dove conduce questa Scala ?
1° Sorv. – Nella Camera di Mezzo.
M. Ven. – Fratello 1° Sorvegliante, quando hanno consuetudine di chiudere i Lavori i
– Compagni d’Arte
1° Sorv. – Quando è ora che i Fratelli Apprendisti riprendano il loro posto nel Tempio.
– Quest’ora è giunta.
M. Ven. – Batte un colpo di Maglietto – Fratelli Compagni d’Arte, in piedi all’Ordine.
Il 1° Sorvegliante, accompagnato dal Maestro delle Cerimonie. si reca all’Altare e dispone la Squadra e il Compasso in Grado di Apprendista.
M. Ven. – Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo, dichiaro chiusi i Lavori in Grado
– di Compagno d’Arte in questa Rispettabile Loggia N° all’Oriente di
– A me Fratelli per il Segno
SI ESEGUE
– e per la Batteria. ( ° ° ° ° ° )
SI ESEGUE
– Fratelli, giuriamo il segreto sui Lavori compiuti.
Tutti Lo Giuro
M. Ven. – Fratello Maestro delle Cerimonie, vi prego di decorare il Tempio in Grado di
– Apprendista.
Batte un colpo di Maglietto
SI ESEGUE
– Fratello Maestro delle Cerimonie, invitate i Fratelli Apprendisti a rientrare nel
– Tempio.
SI ESEGUE
Maestro delle Cerimonie esce dal Tempio. richiama i Fratelli .apprendisti e li reintroduce nel Tempio deambulando in senso antiorario fiutando che tutti abbiano ripreso il posto nella Colonna di Settentrione.
M. Ven – I Frate.ili Diaconi riprendano il loro posto.
N.B. – I Fratelli Apprendisti. dopo l’ingresso nel Tempio, dovrebbero fare i Passi. mettersi all’Ordine e salutare ritualmente, indi ritornare al loro posto. ma possono essere dispensati dal Maestro Venerabile.
ISTRUZIONI PER IL GRADO DI MAESTRO
Età: Cinque anni e più.
Ora di apertura : Mezzogiorno.
Ora di chiusura : mezzanotte.
Batteria * *** *** ***
Ordine : Mano destra aperta orizzontalmente con le dita distese e unite ed il pollice separato a squadra, poggiato contro il fianco sinistro al di sotto del petto. Braccio sinistro teso all’indietro e con la palma della mano verso l’esterno.
Piedi a squadra a 90′.
Segno : Stando all’Ordine. portare la mano sinistra lungo il fianco sinistro; ritirare a scatto la mano ed il braccio destro lungo la vita facendo ricadere il braccio destro sul fianco destro.
Questa parte del Segno, che è il riconoscimento. si completa, quando è presente la bara nel Tempio. con i segni di “dolore” e di “rispetto”, e cioè:
– alzare le mani verso il cielo con le dita separate reclinando il capo leggermente all’indietro. facendo quindi ricadere le braccia lungo il corpo;
reclinare leggermente il corpo ed il capo in avanti, portare la mano destra all’altezza del centro della fronte leggermente scostata da questa. con la palma e dita unite rivolte verso la fronte, come in un cenno di rispettoso saluto, riassumere quindi la posizione all’Ordine.
Passi : eseguire prima, con le posizioni all’Ordine rispettive. i passi da Apprendista seguiti da due passi da Compagno d’Arte. Porsi all’Ordine in Grado di Maestro e alzando molto i piedi, come a superare degli ostacoli. fare ancora tre passi il primo a destra. il secondo a sinistra. il terzo a destra verso il centro, riunendo ogni volta i piedi a squadra di 90′.
Parola Sacra : M..B..
Parola di Passo : T . N
Toccamento
1) prendersi scambievolmente la mano destra. con la mano ad artiglio. per stringere le palme. Tenersi così. pronunciare alternativamente le due parti della Parola Sacra:
2) avvicinare reciprocamente il piede destro per la parte interna:
3) toccare il ginocchio destro con il proprio ginocchio destro. Flettendo leggermente:
4) avvicinarsi con la parte superiore del corpo:
S) posarsi reciprocamente la mano sinistra sulla spalla destra. per tenersi più strettamente e attirarsi l’un verso l’altro.
I Fratelli Lavorano in Camera di Mezzo con il capo coperto.
NOTE SUL TEMPIO
La Camera di !Rezzo NON è una Camera di lutto se non si prevede che debba. svolgersi.
il Rito di Iniziazione al Terzo Grado di qualche Fratello Compagno d’Arte. Pertanto i
simboli di lutto (maglietti ricoperti di stoffa nera. velario nero alle pareti, ecc.) non
debbono essere normalmente presenti nel Tempio ed i Fratelli Maestri NON porteranno
le insegne a lutto.
La decorazione del Tempio per i normali Lavori di Terzo Grado – quando cioé non siano previste Iniziazioni – comporterà solamente quanto segue:
– la disposizione del Quadro di Loggia dei Terzo Grado: – nove Luci raggruppate per tre. rispettivamente all’Est. al Sud ed all’Ovest; – la moderata illuminazione del Tempio.
Questa disposizione di decorazione verrà effettuata dal Maestro delle Cerimonie all’inizio della ripresa dei Lavori del Terzo Grado o su richiesta del Maestro Venerabile.
RIPRESA DEI LAVORI DELLA CAMERA DI MEZZO
Ve=mo – Fratelli, i Lavori di questa Rispettabile Loggia devono proseguire nella Camera di
– Mezzo. Fratello Maestro delle Cerimonie, conducete i Fratelli Compagni d’Arte fuori
– dal Tempio, avvertendoli di attendere la ripresa dei Lavori nel loro Grado.
M.d.C. ESEGUE
Ven.mo – Fratello Maestro delle Cerimonie, provvedete a decorare il Tempio per la-Camera di
– Mezzo.
M.d.C. ESEGUE
Ven.mo – * * * Batte tre colpi di Maglietto. Fratelli, assistetemi a riprendere i Lavori nella
– Camera di Mezzo.
Il Maestro delle Cerimonie si alza ed accende la “Menorah” o candelabro a sette braccia.
Ven.mo – Fratello l° Sorvegliante, siete voi Maestro ?
l° Sorv. – Venerabilissimo Maestro, come Apprendista ho imparato a conoscere gli strumenti
– del Libero Muratore ed ho salito una scala dritta di tre gradini; come Compagno
– d’Arte ho imparato a servirmi degli strumenti ed ho salito una scala curva di cinque
– gradini; ora conosco l’Acacia e sono in grado di lavorare sulla Tavola da Disegiio.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, a che ora i Maestri riprendono i loro
– Lavori ?
1° Sorv. – A mezzogiorno, quando i1 Sole è allo Zenit e la Luce irradia con la massima potenza.
– Siamo pronti a riceverla in noi.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, tutti ì presenti sono Maestri Liberi
– Muratori
1° Sorv. – Rispettabili Fratelli Maestri, in piedi all’Ordine!- Batte un colpo di Maglietto
I1 1° Sorvegliante e tutti i Fratelli che non siedono all’Oriente si alzano e si pongono all’Ordine; il 1° Sorvegliante. senza lasciare il suo posto. controlla con lo sguardo le due Colonne:
1° Sorv. – Venerabilissimo Maestro, dai segni che danno, ma più ancora-dalla loro nuova
– disposizione interiore, riconosco tutti i Fratelli presenti come Maestri
– Liberi Muratori.
Il Venerabilissimo Maestro si alza ponendosi all’Ordine, imitato dai Fratelli che siedono all’Oriente.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, qual’è la vostra età muratoria in Grado di
– Maestro ?
1° Sorv. – Sette anni e più.
Ven.mo – Quale simbolo distingue il Lavoro dei Maestri ?
1° Sorv. – Compasso finalmente sovrapposto alla Squadra.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, vi prego di compiere sull’Altare, il Rito che
– ciascuno di noi, in questo momento, deve compiere interiormente.
Il 1° Sorvegliante si reca da solo all’Altare: da il Segno, esegue le variazioni sull’apertura della Bibbia alla pagina dei Re e del Compasso sulla Squadra. da il nuovo Segno e torna al proprio posto.
Ven.mo – Rispettabili Maestri, per i poteri a me conferiti nella ininterrotta Tradizione Muratoria,
– Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo, dichiaro ripresi i Lavori della
– Camera di Mezzo di questa Rispettabile Loggia N° all’Oriente di
– A me Rispettabili Fratelli Maestri per il Segno …
SI ESEGUE
e per la Batteria ° ° ° ° ° ° ° ° °
SI ESEGUE
I Fratelli Maestri mettono il copricapo.
Ven.mo – Lontano dalle passioni del mondo profano e in possesso dell’Arte, lavoriamo in
– serenità. Rispettabili Maestri sedete. * Batte un colpo di Maglietto – Rispettabile
– Maestro Segretario, vi prego di leggere la Tavola Architettonica tracciata nelle
– precedente tornata.
Il Fratello Segretario esegue.
Ven_mo – I Rispettabili Fratelli Maestri possono chiedere la parola.
I Maestri che 1o ritengono necessario mostrano, direttamente al Venerabilissimo, di voler parlare. Al termine degli eventuali interventi:
Ven.mo – Rispettabile Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Oratore – Venerabilissimo, vi prego di sottoporre La Tavola all’approvazione dei Rispettabili
– Maestri.
Ven.mo Chi approva la Tavola alzi la mano sinistra al terzo colpo del mio Maglietto .
La Tavola è approvata.
Il Maestro delle Cerimonie porta al Venerabilissimo e successivamente al Fratello Oratore la Tavola per la Firma: poi la riconsegna al Maestro Segretario che vi appone la propria quindi cambia il Quadro di Loggia.
ISTRUZIONI PER L’INIZIAZIONE AL GRADO DI MAESTRO
0 C C 0 R R E N T E
Bara; due paramenti neri ed un velario nero cosparsi di lacrime d’argento, teschi e tibie incrociate. rispettivamente per le pareti nord e sud e per nascondere l’Oriente; drappo nera per coprire la bara; macchia di sangue sul pavimento (simulata); velo bianco e trasparente con macchie di sangue; regolo; squadra; i Maglietti del Venerabilissimo e dei due Sorveglianti, velati di nero; sciarpa e grembiule da Maestro per il Candidato; nove spade un compasso; un ramo d’Acacia.
P R E P A R A Z I 0 N E D E L T E M P I 0
Parte che risulterà predisposta fin dal Grado di Apprendista: alle pareti Nord e Sud i paramenti neri; l’Oriente rimane nascosto, compreso l’Altare dei Giuramenti, dal velario nero che va da una parte all’altra. I tre pezzi sono attaccati a fili (per esempio di nylon) che passano per quattro anelli fissati al muro e scendono poi verticalmente fino a circa un metro da terra, dove vengono insieme legati; slegando contemporaneamente i sei capi di filo, i paramenti ed il velario neri devono cadere a tema di colpo, scoprendo l’arredamento normale del Tempio.
Davanti all’Altare, che rimane nascosto, vi è uno sgabello sul quale siederà il Venerabilissimo. Avanti a questo sgabello ve ne sarà un secondo, fungente da Ara. sul quale sarà disposto il Libro della Legge Sacra, il Compasso e la Squadra. Le luci del Tempio sono spente ad eccezione di tre: una per il Venerabilissimo ed una per ciascuna dei due Sorveglianti.
Tre lampade sepolcrali rischiarano il Tempio. Su ciascuna Colonna un’urna funerario da cui esce un ramo di acacia.
Nel centro della Loggia. sopra un’ara funeraria. un teschio illuminato.
B) Parte che sarà disposta dal Maestro delle Cerimonie, su richiesta del Venerabilissimo: Al centro del Tempio la Bara. con i piedi verso Oriente.
A Nord della testa la macchia di sangue.
Al momento opportuno, prende posto nella bara uno dei Maestri ricoperto dal drappo nero ad eccezione del viso che risulterà invece parzialmente coperto dal velo insanguinato Il Candidato indosserà il Grembiule di Compagno d’Arte e sarà senza guanti.
Attenderà fuori dal Tempio e
non deve vedere questa seconda parte dei preparativi. I Maestri portano le
insegne a lutto.
INIZIAZIONE AL GRADO DI MAESTRO
Ven.mo – Rispettabili Maestri, un Compagno d’Arte che ha ottenuto l’aumento di salario sta per
– essere introdotto nel Tempio. Assicuro che tutte le formalità sono state adempiute
– e che nulla osta al suo ingresso tra noi. Rispettabile Maestro delle Cerimonie, vi prego
– di completare la decorazione del Tempio e di predisporlo per il rito di Iniziazione.
Il Maestro delle Cerimonie esegue, predisponendo. aiutato da Maestro Copritore Interno. la parte “B” della decorazione del Tempio. Il Fratello Maestro che deve fungere da Maestro Hiram morto prende posto nella bara, aiutato dal Maestro delle Cerimonie che lo ricopre, come previsto, con il drappo nero e il velo insanguinato.
Ven.mo – Rispettabili Maestri Esperti, recatevi dal Compagno d’Arte e introducetelo nel Tempio
– come prescive il Rito. Rispettabili Maestri, uniamoci in catena per accogliere in questa
– Camera di Mezzo un nuovo Maestro.
Nel frattempo i Maestri Esperti, muniti di spada, raggiungono il Compagno d’Arte. Il 1° Esperto. impugnando la spada con la sinistra. afferra con la destra il braccio destro del Candidato. Il 2° Esperto impugnando la spada con la destra. afferra con la sinistra il braccio sinistro del Candidato. Le spade vengono puntate sul petto del Candidato che viene fatto retrocedere fino alla porta dei Tempio. Il ° Esperto con la destra bussa da Compagno d’Arte; quindi afferra il braccio del Candidato.
1° Sorv. – Venerabilissimo Maestro, hanno bussato da Compagno d’Arte alla porta della Camera
– di Mezzo.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro l° Sorvegliante, guardate chi osa battere in tal modo.
Il .1° Sorvegliante va ad aprire la porta. assistito dal Copritore Interno. Restando sulla soglia dice:
1° Sorv. – Chi è là ?
1° Esperto – Un Compagno d’Arte che vuole entrare nella Camera di Mezzo.
Dopo questo risposta il 1° Sorvegliante ritorna al suo posto, lasciando aperta la porta. presso la quale rimane al Copritore Interno
Ven.mo – Solo i Maestri possono entrare. Come può osarlo un Compagno d’Arte ?
1° Esp. – Ritiene di meritare un aumento di salario.
Ven.mo. – Dovrà provarcelo!
Ma potrebbe essere uno dei Compagni d’Arte indegni che hanno cercato di impossessarsi, con la forza, dei nostri segreti. Rispettabili Maestri, armiamoci e teniamoci pronti alla difesa.
I Maestri sfoderano rumorosamente le spade – non meno di nove – e le fanno tintinnare.
Ven.mo – Rispettabili Maestri Esperti, fate entrare il Compagno d’Arte, ma che resti presso la porta per essere interrogato. Non osi guardare l’Oriente.
I Maestri Esperti fanno entrare il Candidato, che cammina a ritroso, sempre tenendolo per le braccia e puntandogli le spade nel petto. Lo fermano quindi vicino alla porta, con le spalle rivolte all’Oriente, in modo che non possa vedere la Bara. Poi i Maestri Esperti liberano la presa e abbassano le spade.
I1 Maestro Copritore Interno chiude la porta.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, conoscete questo Compagno d’Arte.
1° Sorv. – Si Venerabilissimo :Maestro. L’ho visto salire una Scala divisa in due rampe, l’una di
– tre scalini, l’altra di cinque.
Ven.mo – Rispettabile Maestro 1° Sorvegliante, avete seguito i suoi lavori ?
1° Sorv. – Sì, Venerabilissimo Maestro, l’ho visto intento a squadrare la Pietra Grezza.
Ven.mo – Non basta. Che altro sa fare ?
1° Sorv. – Conosce l’uso della Squadra, del Compasso, del Regolo, della Perpendicolare e della
– Livella. I1 suo Lavoro ha prodotto una Pietra Cubica.
Ven.mo – Bene Tuttavia potrebbe essere uno dei Compagni d’Arte traditori che cerchiamo per il
– delitto commesso. Ríspettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, esaminate le sue mani e
– mandatemi il suo Grembiule: forse non è più degno di portarlo.
Il Maestro delle Cerimonie si avvicina al 1° Sorvegliante, questi toglie il Grembiule al
Candidato e lo consegna al Maestro delle Cerimonie che lo pota al Venerabilissimo.
1° Sorv. – Venerabilissimo Maestro, vi mando il suo Grembiule.
Il 1° Sorvegliante riprende il suo posto; Il Venerabilissimo esamina il Grembiule che il Maestro delle Cerimonie gli ha portato.
Ven.mo – Anche il Grembiule é senza macchia. Ora sottoporremo il Compagno d’Arte alla prova
– decisiva.
PAUSA
Ven.mo – Compagno d’Arte voltatevi
PAUSA
I1 Candidato. votandosi, vede la bara nella quale giace il Maestro insanguinato. Gli si dà il tempo di osservare.
Ven.mo – Compagno d’Arte, avvicinatevi alla Bara facendo i passi da Apprendista e poi quelli
– di Compagno d’Arte. Rispettabili Maestri Esperti, assistete il Compagno d’Arte in
– questa prova.
Gli Esperti depongono le spade e, in silenzio, sostengono il Compagno d’Arte per le braccia, ne guidano i passi.
Ven.mo – Ed ora, Compagno d’Arte, l’ultima prova: dovrete scavalcare la Bara con tre passi. Se
– siete innocente, non dovete tremare.
Gli Esperti fanno eseguire al Candidato il primo passo, che comincia col piede destro.
Alla fine del movimento, il Candidato. dopo averla scavalcata diagonalmente, si trova a destra della Bara, un pò avanzato rispetto al punto di partenza. I1 Candidato esegue poi. sempre in diagonale e cominciando col piede sinistro. il secondo passo col quale ritorna a sinistra della Bara, ancor più spostato in avanti. Col terzo passo, che comincia col piede destro, il Candidato scavalca solo uno spigolo della Bara e si ferma ai suoi piedi. voltandole il dorso.
Ven.mo – Rispettabili Maestri Esperti, il Compagno d’Arte ha tremato compiendo questa prova?
I° Esp. – No, Venerabilissimo Maestro.
Mentre vengono pronunciate queste frasi, il Maestro coricato nella Bara si alza senza far rumore e riprende il suo posto.
Il Maestro delle Cerimonie predispone la Bara per accogliervi successivamente il Candidato.
Il 1° e 2° Sorvegliante scendono dai loro scanni e si avvicinano al Candidato; il primo munito di Squadra, si pone alla sua sinistra; il secondo. munito di Regolo, alla sua destra.
Gli Esperti li raggiungono e si fermano dietro di loro.
Ven.mo – Compagno d’Arte, abbiamo fiducia in voi e vi riveleremo i simboli segreti del nostro
– Grado. Essi sono racchiusi in una Leggenda, il cui significato profondo dovete
– forzarvi di penetrare come un’esperienza vissuta interiormente. Noi cercheremo di
– aiutarvi.
Il Venerabilissimo. munito di Maglietto, si alza e si pone tra lo sgabello sul quale è posto il libro della Legge Sacra ed il Candidato.
Il Maestro delle Cerimonie si avvicina al Venerabilissimo per assisterlo nel Rito.
Ven.mo – Ascoltate dunque la leggenda di Hiram, l’Architetto che Re Salomone aveva
– incaricato di costruire il Tempio, a Gerusalemme.
PAUSA
– Hiram aveva diviso gli operai in tre categorie: gli Apprendisti, che ricevevano il
– salario presso la Colonna “B” ; i Compagni d’Arte, che ricevevano il salario presso la
– Colonna “J” ; i Maestri, che ricevevano il salario nella Camera di Mezzo.
– Ciascuna categoria aveva parole e segni segreti per mezzo dei quali gli operai si
– riconoscevano fra di loro e si facevano riconoscere per ricevere il salario secondo il
– tipo di Lavoro svolto. Un giorno tre Compagni d’Arte, insoddisfatti del salario, ma non
– ancora meritevoli dell’aumento, complottarono fra di loro e decisero di carpire la Paro-
– la Sacra al Maestro Hiram, di strappargliela anche con la violenza pur di poter
– accedere alla Camera di Mezzo e percepire il salario riservato ai Maestri.
– Al tramonto, i tre Compagni d’Arte si nascosero nel Tempio e aspettarono che il
– Maestro Hiram venisse, com’era solito fare ogni sera, ad ispezionare il Lavoro della
– giornata, appostandosi, uno alla porta di Occidente, uno alla porta di Mezzogiorno,
– uno alla porta d’Oriente.
– Quando Hiram venne, colui che era presso La porta di Occidente lo affrontò
– impugnando minacciosamente un Regolo: gli chiese la Parola. “ Tu sai che non posso
– rivelarla” rispose Hiram, e l’altro, allora, 1o colpì alla gola, con il Regolo.
I1 2′ Sorvegliante esegue il gesto sul Candidato. poi depone il Regolo.
Ven.mo – Hiram, stordito, fuggì verso la porta di Mezzogiorno: ma colui che vi si era appostato
– lo fermò minacciandolo con una Squadra. Con arroganza gli chiese la Parola:
– “Insensato!” gridò Hiram.”Non così io l’ho ricevuta! Non così si deve chiederla!”
– E l’altro allora, gli vibrò un colpo al cuore, con la Squadra.
Il 1° Sorvegliante esegue il gesto sul Candidato. poi depone la Squadra.
Ven.mo – Gravemente ferito, Hiram cercò scampo trascinandosi verso la porta d’Oriente; colui
– che vi era appostato gli si parò d’avanti. Stringeva in pugno un Maglietto, e insensibile
– alle ferite del Maestro, anzi mi nacciandolo con lo strumento, pretese che gli venisse
– rivelata la Parola. Hiram non si lasciò intimorire; pur sapendo che non sarebbe
– sfuggito alla morte, ebbe la forza di rispondere: “Lavora, persevera, impara. Solo così
– avrai diritto alla maggior ricompensa!” L’altro, allora, colpì il suo Maestro alla fronte,
– con il Maglietto … E lo uccise.
Con il Maglietto. il Venerabilissimo vibra un colpo sulla fronte del Candidato.
Subito gli Esperti – afferrandolo per le spalle e le braccia – e i Sorveglianti – afferrandolo per le gambe – depongono il Candidato nella Bara e, dopo avergli disposto le mani nel Segno di Compagno d’Arte, 1o coprono fino al collo con un panno nero e gli spiegano il Grembiule da Compagno d’Arte.
Poi collocano, alla testa della Bara, un ramo di Acacia e. sui piedi, una Squadra e un Compasso incrociati in Grado di Compagno d’Arte.
Ve n.mo – Così morì Hiram. Così deve morire il Compagno d’Arte per poter rinascere Maestro.
Il Venerabilissimo torna a sedere. I Sorveglianti riprendono i propri posti. Una Pausa. durante la quale si ode una musica di sottofondo. per es. la Marcia Funebre Massonica di Mozart o la Terza Sinfonia (l’Eroica) di Beethoven.
CESSATA LA MUSICA:
Ven.mo – Hiram è morto. Chi potrà sovraintendere ai Lavori della costruzione del Tempio?
1° Sorv. – La Parola è perduta.
2° Sorv. – Profonde regnano le tenebre.
1° Sorv. – Che possiamo fare per ritrovare la Parola perduta?
2° Sorv. – Che possiamo fare per ridare la Luce al Tempio?
Ven.mo – Non perdiamoci di coraggio. Cerchiamo i resti mortali del Maestro
– La Sapienza che era in lui è eterna e non può morire con lui. Insieme dobbiamo
– cercare di farla rivivere in noi. Viaggiate, Maestri dall’Occidente all’Oriente, dal
– Settentrione al Meridione, finché non avrete trovato il luogo in cui è sepolto il Maestro.
LA MUSICA RIPRENDE.
I1 1° Sorvegliante seguito da sette Maestri – i due Esperti più altri cinque muniti
di spada e dal 2° Sorvegliante, che chiude la fila, compirà tre giri, in senso antiorario,
all’interno dei Tempio. A metà percorso dell’ultimo giro il 1° Sorvegliante si fermerà all’Oriente presso la Bara.
LA MUSICA CESSA.
2° Sorv. – Questo albero di Acacia mi avverte che qui c’è una sepoltura recente; forse il nostro Maestro è sepolto qui.
1° Sorv. – Ecco una Squadra e un Compasso. Non c’è dubbio è la tomba che cerchiamo.
Nulla sia toccato. Solo il Venerabilissimo Maestro ha i poteri per farlo. re Maestri restino di guardia, gli altri vengano con me per avvertire il Venerabilissimo.
I due Esperti si dispongono ai lati della Bara presso la testa, mentre il 2° Sorvegliante si pone ai piedi, formando un triangolo; tutti e tre sono rivolti verso l’Oriente.
Gli altri Maestri. con il 1° Sorvegliante in testa finiscono il giro.
Al termite, il 1° Sorvegliante rimane vicino alla porta, mentre gli altri riprendono i loro posti.
Subito dopo il 1°Sorvegliante si presenta al Venerabilissimo.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, che notizie mi portate ?
1° Sorv. – Alla luce del crepuscolo, viaggiando verso Oriente, abbiamo visto un albero di
– Acacia. Ai suoi piedi, sulla terra che appariva scavata di recente, erano disposti una
– Squadra e un Compasso. Forse lì è sepolto il nostro Maestro; ma solo voi potete fare
– quanto occorre. La tomba è sorvegliata da tre Maestri.
Ven.mo – Verrò con voi, subito!
Il 1° Sorvegliante precede il Venerabilissimo girando intorno alla Bara in senso antiorario. Giunti presso la testa dal lato destro, il 1° Sorvegliante si ferma. Il Venerabilissimo si avvicina e toglie il Grembiule dal volto del Compagno d’Arte.
Ven.mo – É proprio Hiram! ALZA LE BRACCIA AL CIELO E DICE: Quale sciagura!
Il Venerabilissimo toglie il ramo di Acacia e chiudendo il giro, la Squadra e il Compasso il drappo nero, porgendoli al Maestro delle Cerimonie che nel frattempo si è avvicinato.
Ven.mo – Per come è disposto e dagli utensili abbandonati, riconosco che gli assassini sono
– Compagni d’Arte … Si direbbe che respiri ancora … I1 suo nobile volto rispecchia
– l’Armonia della Coscienza!… Riportiamolo nel-Tempio.
Il Venerabilissimo si allontana verso l’Oriente. Il 2° Sorvegliante afferra l’indice della mano destra del Candidato. tira come per tentare di rialzarne il corpo poi, fingendo che il dito gli sia sfuggito, lo lascia ed esclama:
2° Sorv. – La carne si stacca dalle ossa!
Il 1° Sorvegliante afferra il dito medio della mano sinistra del Candidato. e, ripetendo il gesto del 2° Sorvegliante, dice:
1° Sorv. – È tutto putrefatto!
Ven.mo – Non è così, Fratelli miei, che riuscirete a rialzare il Maestro. Furono tre ad uccidrlo
– per ignoranza, fanatismo e ambizione. Tre Luci sono necessarie per annullare la loro
– opera. A me, Fratelli, uniamo le nostre forze!
Il Venerabilissimo, postosi ai piedi della Bara, prende con il Toccamento ad Artiglio da Maestro, la mano destra del Candidato e lo tira a sé. I due Sorveglianti aiutano il Candidato a mettersi seduto nella Bara. Allora il Venerabilissimo gli passa la mano sinistra dietro il collo e, aiutato dai Sorveglianti, lo rialza e lo fa uscire dalla Bara.
LA MUSICA PNTONA UN MOTIVO TRIONFALE
Ven.mo – ECCOTI, MAESTRO, RISORTO TRA NOI
In questo preciso istante, i paramenti a lutto “e il velario nero che ricoprono le pareti e l’Oriente vengono fatti cadere di colpo a cura del Maestro delle Cerimonie. Contemporaneamente il Copritore Interno provvede ad accendere tutte le luci. silenziosamente i due Esperti portano la Bara in fondo al Tempio.
LA MUSICA CESSA
Tutti i Fratelli abbandonano le insegne a lutto.
Ven.mo – Fratello, ti rivelerò ora i cinque punti della Maestria
1 – Il Ven.mo impugna la destra del Candidato.
– Mano con mano: ti riconosco e saluto Fratello.
2 – Il Ven.mo pone il piede destro a contatto con la parte interna del piede destro del Candidato.
– Piede con piede: prometto di sostenerti per ogni legittima impresa.
3 – Il Ven.mo unisce il suo ginocchio destro con il ginocchio destro dei Candidato.
– Ginocchio con ginocchio: ti darò appoggio nelle tue necessità;
4 – Il Ven.mo avvicina il proprio petto al petto del Candidato.
– Petto con petto: custodirò i segreti che vorrai affidarmi.
5 – Il Ven.mo pota la mano sinistra sulla scapola destra del Candidato.
– Spalla con spalla: ti abbraccio; ti difenderò che tu sia presente o assente.
In questa posizione il Ven.mo sussurra all’orecchio del Candidato.
– Eccoti la Parola Sacra dei Maestri: M..B.. Ripeti.
Il Candidato esegue. Il Venerabilissimo scioglie l’abbraccio. si scosta leggermente e dice:
Ven.mo – Maestri esultate! Hiram è rinato nel nostro nuovo Maestro
1° Sorv. – La Parola Sacra è ritrovata.!
2° Sorv. – La Luce è tornata a splendere nel Tempio!
Ven.mo – Rispettabili Maestri, riprendiamo i nostri, posti.
II Maestro delle Cerimonie conduce il nuovo Maestro all’Oriente e lo fa sedere alla destra dei Venerabilissimo. Quindi porta sull’Altare dei Giuramenti il libro della Legge Sacra. Quando tutti sono pronti:
Ven;mo – Fratello, quando avrai ricevuto la consacrazione a Maestro Libero Muratore e
– l’istruzione del Grado, prenderai il tuo posto tra le Colonne, ma in questo momento tu
– rappresenti simbolicamente Hiram, che rinasce dal cuore degli uomini quando le forze
– della Luce trionfano su quelle delle tenebre; perciò il tuo posto è qui, all’Oriente, alla
– mia destra. Prima che io possa procedere alla tua consacrazione devi impegnarti
– all’adempimento dei doveri del nuovo Grado e unirti a noi nel vincolo di un solenne
– giuramento. Vi acconsenti liberamente e spontaneamente?
Neofita …
RIPRENDE La MUSICA
Ven.mo – Rispettabili Maestri, in piedi all’Ordine. * * * Batte tre colpi di Maglietto
Tutti i :Maestri si alzano e si mettono all’Ordine ad eccezione dei Neofita che si alza soltanto. I1 2° Esperto sale all’Oriente. e accompagna il Neofita davanti all’Altare dei Giuramenti: lo fa inginocchiare su tutte e due le ginocchia e gli fa mettere la mano sinistra sul cuore. Il 1° Esperto gli si avvicina con una spada e gli fa posare la mano destra sulla lama. I1 2° Esperto prende dal Venerabilissimo il foglio col testo dei giuramento e lo tiene davanti al Neofita in modo che questi possa leggerlo.
Ven.mo – Leggi, dunque, ad alta voce la formula che ti impegna finché avrai vita.
IL NEOFITA ESEGUE
Neofita – Io di mia libera e spontanea volontà, in presenza del “GRANDE
– ARCHITETTO DELL’UNIVERSO” e di tutti i Maestri qui riuniti, e in faccia a tutti i
– Massoni sparsi sul Globo, prendo sul mio onore e sulla mia coscienza solenne
– giuramento di compere fedelmente e con zelo gli obblighi imposti dal Grado
– di Maestro che sta per essermi conferito; di praticare sempre ed in tutto i principi
– massonici; di amare e cercare la verità; di odiare e fuggire la mensogna; GIURO di
– svolgere la mia attività intellettuale e la mia azione di propaganda massonica incessante
– per il bene della mia Patria e dell’Umanità con l’aspirazione alla fratellanza universale
– degli uomini e dei popoli; GIURO amicizia ed attaccamento a tutti i miei Fratelli, a tutti
– i Figli della Vedova, e mi impegno a soccorrerli anche con l’inevitabile pericolo della
– mia vita; GIURO di non rivelare a nessuno i segreti che mi fossero confidati, di
– istruirmi e di sollevare il mio spirito e di fortificare la mia ragione, perché tutte le mie
– facoltà sieno quind’innanzi sacre alla gloria e alla potenza dell’Ordine: Se mancassi a
– questo giuramento che io sia disonorato per sempre, severamente punito, e privato dalla
– società della gente onesta.
Dopo la lettura del giuramento il Ven.mo dice:
Ven.mo – E ora conferma il giuramento apponendovi la tua firma.
IL NEOFITA ESEGUE.
Rispettabilissimi Maestri 1° e 2° Sorveglianti, ricostruite con me il Triangolo Sacro entro il quale sarà consacrato il nuovo Maestro.
I1 Venerabilissimo scende dal Trono, impugna la Spada Fiammeggiante con la sinistra tenendo con la destra il Maglietto.
Anche i due Sorveglianti si muniscono di Spada che tengono nella sinistra, avendo nella destra il Maglietto.
II Neofito viene fatto alzare e retrocedere di due passi.
II Venerabilissimo gli si pone di fronte, i due Sorveglianti, dietro mentre i due Esperti rimangono ai lati dell’Altare dei Giuramenti.
Il Ven.mo poggia la Spada Fiammeggiante sulla spalla destra del Neofito e, battendovi sopra un colpo di Maglietto dice:
Ven;mo – Che le tue azioni siano sempre pure e senza macchia;
Il Ven.mo appoggia la Spada Fiammeggiante sulla spalla sinistra del Neofito e, battendovi sopra un colpo di Maglietto, dice:
Ven.mo – Che la tua fedeltà corrisponda alla fiducia che ti abbiamo accordato!
Il Ven.mo appoggia infine la Spada Fiammeggiante sul capo del Neofita e. battendovi sopra un colpo di Maglietto, dice:
Ven.mo – Che la Luce del GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO non abbandoni mai il
– tuo spirito!
I due Sorveglianti alzano le loro Spade e le orientano verso il capo dei Neofita. Il Venerabilissimo tenendo sempre la Spada Fiammeggiante sul capo dei Neofita. vi batte sopra tre colpi di Maglietto ogni volta che è indicato nei testo.
Ven.mo – Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo e in nome della Massoneria
– Universale, sotto gli auspici della Serenissima Gran Loggia Simbolica Nazionale
– del GRANDE ORIENTE SCOZZESE D’ITALIA – Comunione di Piazza del Gesù, – per i poteri a me conferiti in questa Rispettabile Loggia N° all’Oriente di
– IO TI RICEVO – TI COSTITUISCO – TI CONSACRO – Maestro Libero Muratore e ti
– investo di tutte le prerogative del Grado.
Il Venerabilissimo consegna la Spada Fiammeggiante al Maestro delle Cerimonie che la pone sulla Cattedra del Venerabilissimo. II 2° Esperto consegna al Venerabilissimo il Grembiule con il quale questi cinge il neoMaestro. Il 1° Esperto porge la Sciarpa al Venerabilissimo che ne riveste il neo-Maestro. Poi il Venerabilissimo dà al neo-Maestro il triplice Fraterno abbraccio.
Ven.mo – Rispettabili Maestri, riprendiamo i nostri posti.
SI ESEGUE
Ven.mo – Rispettabili Maestri, sedete. * Batte un colpo di Maglietto
Il Venerabilissimo coadiuvato dal 1° Esperto comunica al nuovo Maestro: la posizione all’Ordine. il Segno. il Toccamento, la Parola Sacra, la Parola di Passo. la Marcia, l’Età. i Titoli delle Luci e dei Maestri. la posizione della Squadra e del Compasso sul Libro della Legge Sacra, come si risponde alla domanda: “Siete Maestro?”, la Batteria.
AL TERMINE
Ven.mo – Rispettabile Maestro 1° Esperto conducete il nuovo Maestro nella Sala dei Passi
– Perduti per approfondirne l’istruzione. Rispettabili Maestri, nell’attesa vi concedo sette
– e più minuti di Ricreazione. nel Tempio. * Batte un colpo di Maglietto
Durante la ricreazione. il Maestro delle Cerimonie é il Copritore Interno portano fuori dal Tempio la Bara e gli altri attrezzi non più necessari. Poi rientrano nel Tempio con il :Maestro Esperto.
Ven.mo – * Batte un colpo di Maglietto Rispettabili Maestri, i Lavori riprendono forza e
– vigore. Rispettabile Maestro Esperto, introducete il nuovo Maestro.
L’Esperto esce, chiude la porta e subito invita il neo-Iniziato a bussare da Maestro. Dopo aver accompagnato il neo-Maestro fra le Colonne. dice:
Esp. – Venerabilissimo, il nuovo Maestro si trova tra le Colonne in attesa di ordini.
Ven.mo – Si faccia riconoscere dal Rispettabilissimo 1° Sorvegliante.
L’Esperto conduce il neo-Maestro dal 1° Sorvegliante che lo esamina sull’istruzione ricevuta e alla conclusione dice:
1° Sorv. – Venerabilissimo, il Maestro conosce l’Acacia.
Ven.mo – Rispettabili Maestri, in piedi all’Ordine.* Batte un colpo di Maglietto
– Rispettabilissimi Maestri 1° e 2° Sorveglianti. proclamate alle Colonne, come io faccio
– all’Oriente, che il nostro carissimo Fratello è Maestro Libero Muratore.
– Invitate tutti i Rispettabili Maestri a riconoscerlo come tale, con tutte le prerogative e i
– diritti del Grado.
1° Sorv. – Rispettabili Maestri che sedete alla Colonna del Meredione, il Venerabilissimo
– proclama il Fratello …. Maestro Libero Muratore, vi invito a riconoscerlo come
– tale, con tutte le prerogative e i diritti del Grado.
2° Sorv. – Rispettabili Maestri che sedete nella Colonna del Settentrione, il Venerabilissimo
– proclama il Fratello Maestro Libero Muratore; vi invito a riconoscerlo come
– tale, con tutte le prerogative e i diritti del Grado.
Ven.mo – Rispettabili Maestri, in quest’ora lieta salutiamo secondo l’antico Rito il diletto
– Maestro che si inserisce nella nostra Catena. A me per il Segno
SI ESEGUE
– e per la Batteria di Giubilo
SI ESEGUE
– o oo o oo o oo
SI ESEGUE
– Rispettabili Maestri, sedete. * Batte un colpo di Maglietto La Parola al
– Rispettabilissimo Maestro oratore
* * * * * * * *
SOSPENSIONE DEI LAVORI DELLA CAMERA DI MEZZO
Ven;mo – Rispettabili Maestri, concedo la parola per il bene dell’Ordine in generale e di questa
– Camera di Mezzo in particolare.
AL TERMINE DEGLI INTERVENTI
Ven;mo – Rispettabile Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
AL TERMINE
Ven;mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, i Maestri hanno lavorato a lungo sulla
– Tavola da Disegno. Quando ha termine il loro Lavoro?
1° Sorv. – A mezzanotte, quando il Sole, concluso il suo ciclo, è al Nadir e concede riposo alle
– creature.
–
Ven.mo – Quest’ora è giusta?
1° Sorv. – Sì, Venerabilissimo Maestro.
Ven.mo – Quale Rito dobbiamo compiere per sospendere i Lavori?
1° Sorv. – Sull’Altare, il Compasso e la Squadra devono tornare nella posizione di 2° Grado per
– disporre il Tempio al rientro dei Fratelli Compagni d’Arte.
Ven.mo – Rispettabilissimo Maestro 1° Sorvegliante, compite il Rito sull’Altare e con voi
– ciascun Rispettabile Maestro lo compia interiormente affitché i Fratelli Compagni
– d’Arte, rientrando, possano sentirsi a proprio agio .. Rispettabili Maestri, in piedi
– all’Ordine! * Batte un colpo di Maglietto
Il l’ Sorvegliante si reca all’Altare, dà il Segno, ESEGUE, dà di nuovo il Segno e torna al suo posto.
Ven;mo – Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo, dichiaro sospesi i Lavori di questa
– Camera di Mezzo. A me per il Segno …
SI ESEGUE
– e per la Batteria
SI ESEGUE * * * * * * * * *
Prima di riprendere i Lavori in 2° Grado, giriamo di non rivelare quanto abbiamo tracciato sulla Tavola da Disegno a chi non è ancora passato dalla Squadra al Compasso.
TUTTI – Lo giuro!
I Fratelli Maestri si tolgono il copricapo;
Ven.mo – Fratelli sedáte! * Batte un colpo di Maglietto
Fratello Maestro delle Cerimonie, provvedete a decorare il Tempio per il Grado di Compagno d’Arte.
SI ESEGUE
Ven.mo – Fratello Copritore, fate rientrare i Fratelli Compagni d’Arte.
* * * * * * * * * * * * * *