Ora, non appena irruppe l’amorevole luce del giorno, ed il Sole cominciò a splendere
essendosi levato sopra le colline, e avendo ripreso il suo alto incarico nell’alto del Cielo, i
miei bravi compagni cominciarono ad alzarsi dai loro letti, e si prepararono senza fretta
all’Inquisizione. Quindi, uno dopo l’altro, entrarono ancora nella sala e dissero buon
giorno, domandandosi come avevano dormito stanotte. Avendo conosciuto i nostri limiti,
gli altri erano quasi sul punto di rimproverarci per la nostra viltà e per non avere
piuttosto, come loro, azzardato nuove avventure. Comunque alcuni di essi, i cui cuori
conoscevano ancora la compassione, non proseguirono oltre e ci lasciarono in pace. Noi
ci scusammo per la nostra ignoranza, sperando volessero adesso lasciarci liberi, avendo
già imparato qualcosa da questa disgrazia; mentre loro al contrario non erano ancora
scappati via tutti insieme, e forse per loro il grande pericolo doveva ancora arrivare.
Esiste una differenza significativa nell’atteggiamento di CRC rispetto ai suoi compagni.
Umiltà opposta ad arroganza.
Alla distanza tutti si riunirono ancora, e le trombe cominciarono a suonare ed i tamburi a
battere come in precedenza, e noi non immaginammo niente altro che lo Sposo fosse
pronto a presentarsi; il che era invece un grave errore. Infatti venne ancora la Vergine di
ieri, vestita di velluto rosso, ornata con una sciarpa bianca. Sul capo portava un verde
serto di lauro, che le donava grandemente. Il suo seguito non era più formato di piccole
candele, ma constava di duecento uomini in armi, vestiti come lei di rosso e bianco.
Ora, non appena si fu alzata dal trono, arrivò vicino ai prigionieri e dopo averci salutati,
disse in poche parole : “Che alcuni di voi siano consapevoli della vostra triste condizione
è grandemente piacevole per il mio potentissimo Signore, e Lui si è risolto ad adoperarsi
perché sia il meglio per voi.”
E avendo visto me nel mio abito, sorrise e disse “Buon Dio! Hai per caso sottoposto te
stesso al gioco? Immagino che ora possa essere soddisfatto di te stesso” con le quali
parole fece volgere i miei occhi al Cielo. Dopo ciò, lei comandò che fossimo slegati, riuniti
a coppie e portati in una posizione da cui avremmo potuto tranquillamente vedere le
Scale. “Perché” disse “è di gran lunga una migliore condizione quella di coloro che stanno
qui prigionieri, piuttosto che quella dei presuntuosi che sono ancora in libertà.”
Trombe e tamburi hanno annunciato la Vergine parecchie volte ormai. Questo deve
richiamare la nostra attenzione circa l’importanza della consapevolezza interiore. Notiamo
come lei usa i colori rosso e bianco, in modo opposto a quello di CRC quando ha
cominciato il suo viaggio interiore. Essi simbolizzano il singolo cammino di ridiscesa ed il
particolare processo alchemico associato a questo cammino. La Vergine indossa la corona
d’alloro della vittoria; Netzcah sull’Albero della Vita. Riconosce lo sforzo dei “prigionieri”
e decide di liberarli, in vista del giudizio.
Nel frattempo le scale, che erano interamente d’oro, furono appese nel mezzo della sala;
c’era anche un piccolo tavolo coperto di velluto rosso, e sette pesi piazzato su esso. Prima
di tutto ce n’era uno piuttosto grosso, vicino altri 4 più piccoli, in ultimo due grandi. E
questi pesi erano così pesanti in proporzione al loro volume, che nessun uomo avrebbe
potuto crederlo o comprenderlo. Ma ognuno degli uomini armati aveva insieme ad una
spada snudata, una forte corda; e furono distribuiti da lei secondo il numero dei pesi in
sette gruppi, e fuori da ogni gruppo ne scelse uno per il suo stesso peso, e quindi ancora
tornò al suo alto trono. Ora, appena ebbe fatto la sua riverenza, in un tono molto
stridulo, cominciò a parlare come segue:
L’oro è il metallo alchemico del sole e lo sefira Tiferet sull’Albero. Qui si tratta in effetti
dell’ “Opera del Sole” delle Tavole di Smeraldo – le scale della giustizia, il bilanciamento
degli opposti. Ci sono 7 pesi nella formula: 1 + 4 + 2 = 7; ma chi riuscirà a bilanciare questi
pesi? Chi passerà il giudizio? Chi sarà l’ottavo elemento di questa equazione? E’ la
Vergine, perché lei comanda le 7 bande. Perché l’8 è così importante? Perché ci sono 8
scalini nelle Tavole di Smeraldo e 8 sentieri verso il Tiferet nell’Albero della Vita. Le
Tavole e l’Albero sono collegate a questo punto.
Chiunque vada nello studio di un pittore
E non conosce niente della pittura
E ancora parlerà con molta ostentazione
Sarà deriso da tutti.
E chi entra in un ordine di artisti
Senza essere stato scelto
E comincia a dipingere con grande ostentazione
Sarà deriso da tutti.
E chi prenderà parte ad un matrimonio
Senza essere stato invitato
E nonostante questo vi si reca con grande ostentazione
Allora sarà deriso da tutti.
E chi salirà queste scale
E troverà che non pesa
Ma cadrà con grande rumore
E ancora sarà deriso da tutti
A questo livello, c’è ancora un altro avviso affinché gli indegni desistano dal procedere.
Naturalmente, noi non saremmo mai capaci di considerarci indegni, perché dovremmo?
Naturalmente tutti noi ci sentiamo morali, umili, dotati dei giusti attributi e propriamente
autorizzati a procedere, no?
Non appena la Vergine ebbe finito di parlare, uno dei paggi comandò ad ognuno di
piazzarsi secondo il suo ordine, e uno dopo l’altro entrarono. Della quale cosa uno degli
Imperatori non si fece scrupolo, ma in primo luogo si inchinò un poco davanti alla
Vergine, e poco dopo in tutto il suo imponente vestire, ella si alzò; quindi ogni Capitano
pose il suo peso, contro il quale (con meraviglia di tutti) l’Imperatore resistette. Ma
l’ultimo era troppo pesante per lui, così che dovette andare avanti; e lo fece on tale ansia
che (mi sembrò così) la Vergine stessa ebbe pietà di lui e chiamò con un cenno la sua gente
affinché lo sostenessero; ancora il buon Imperatore era legato e fu portato avanti al Sesto
Gruppo. Dopo di lui venne un altro Imperatore, che camminò verso la scala e avendo un
grande libro sotto il vestito, immagino avesse ferma intenzione di non fallire; ma era
scarsamente abile a sollevare il terzo peso, e fu impietosamente rimandato giù, ed il libro
gli cadde dalle mani e tutti i soldati cominciarono a ridere, e fu portato legato al Terzo
Gruppo. Così vennero anche altri degli altri Imperatori, che erano tutti pieni di vergogna e
derisi e messi in cattività.
All’inizio del XVII secolo, il tempo del Matrimonio Chimico, era importante per una guida
spirituale avere nel contempo anche autorità temporale. Ecco perché il giudizio comincia
da alcuni imperatori. Loro falliscono e sono portati via, legati e ricondotti ai rispettivi
gruppi. Questo è un giudizio karmico, ed il fatto che siano legati simbolizza le
conseguenze karmiche.
Dopo di loro vennero avanti un piccolo uomo con una barba castana e ricciuta, anche lui
un Imperatore, che dopo la solita riverenza, salì e arrivò così risolutamente che pensavo
che ci sarebbero voluti più pesi e che lui li avrebbe superati tutti. Nel vederlo arrivare, la
Vergine si alzò immediatamente, e gli si chinò innanzi, facendogli mettere un abito di
velluto rosso. E infine gli diede un ramo di alloro, di cui lei aveva una buona scorta sotto
il suo trono, sulle scale dove lo invitò a sedere.
Comunque, non sempre l’autorità temporale è un ostacolo. L’abito rosso è simbolo di un
particolare livello del processo alchemico. L’alloro è una prova del successo.
Ora come andò con il resto degli Imperatori, i Re e i Signori dopo di lui, sarebbe troppo
lungo da raccontare; ma non posso lasciare senza menzione alcuni dei grandi personaggi
che riuscirono. Comunque furono trovate in molti varie ed eminenti virtù (oltre la mia
speranza). Uno sarebbe potuto riuscire in una prova, il secondo in un altra, alcuni in 2,
alcuni in 3, 4 o 5, ma pochi riuscivano a raggiungere la perfezione; e tutti coloro che
fallivano erano infelicemente derisi da tutti gli altri. L’Inquisizione passò oltre la piccola
nobiltà, i sapienti e i non sapienti, e tutti gli altri, ed in ogni condizione i vagabondi
truffatori, e i farabutti autori di Lapidem Spitalanficum (la medicina universale NDT),
che stavano presso la scala con talmente grande indegnità che io stesso, a dispetto di
tutto il mio dolore, ero pronto per far scoppiare la mia pancia dal ridere, né avrebbero
potuto i prigionieri stessi frenarsi. Per la maggior parte non sarebbero stati abili a prove
così severe, ma scattarono fuori dalla Scala con frusta e flagello, ed erano condotti con
gli altri prigionieri, ad uno dei gruppi disponibili. Così rimasero così pochi che mi
vergogno a rivelare il loro numero.