IL LIBRO CUORE NEL XXI SECOLO

Il Libro Cuore nel XXI secolo

Attualità di M. LANCIERI del 06/06/2010 13.29.13
   
La scuola, negli ultimi anni, è cambiata. Lo dicono tutti. Aggiungo che, se per certi versi il declino è evidente, per altri aspetti non mi pare tanto scontato che ora si viva peggio di prima. In particolare, quando sento raccontare episodi di bullismo che scatenano l’intervento degli organi di giustizia e l’immediata e giusta reprimenda di psicologi ed opinionisti, ripenso a ciò che accadeva “ai miei tempi”. Sia chiaro, parlo di 15-20 anni fa, non degli anni di Noè. Mi vengono in mente episodi che erano certamente gravi, ma che in quel periodo non facevano notizia. L’adolescenza è l’età in cui forse siamo più cattivi: siamo pervasi da quella cattiveria fine a se stessa, convinti che serva ad emergere nella cerchia di amici e compagni di classe. E così, già dal primo giorno in cui varchiamo il cancello delle scuole superiori, ci si guarda in faccia e si capisce subito di quale di questi tre gruppi si farà parte: quelli che si imporranno sugli altri, quelli che subiranno dagli altri, oppure quelli che si terranno fuori dalla mischia. In realtà, non c’è una via di mezzo: anche chi non partecipa attivamente a questa “lotta”, deve comunque decidere se provare a difendere chi subisce i soprusi oppure se vigliaccamente restare alla larga, magari ridacchiando per la sventura capitata ad altri.
Ora vi chiederete: ma dove vuole arrivare con questa lunga introduzione? Vi anticipo solo una cosa: arriverò molto più lontano di quanto vi potreste aspettare!
Torniamo ai bei tempi della scuola. Anzi, torniamo al primo giorno di scuole superiori. Personalmente, ero terrorizzato dall’idea di finire tra gli “sfigati”: quelli che, bene che vada, vengono presi in giro incessantemente dal resto della classe. Ad essere sincero e ripensandoci, mi meraviglia non essere terminato in quella schiera! Ma poi ricordo le facce di alcuni miei compagni di classe e capisco perché io non sia stato gettato nel “girone dei pirla”, tanto per citare Mourinho. Mi tornano in mente alcuni ragazzi che erano predestinati: quando c’era un’interrogazione, erano sicuri di fare scena muta; durante l’ora di ginnastica erano tragicomici; nei momenti liberi collezionavano una figuraccia dietro l’altra. Insomma, degli autentici Fantozzi.
Vi siete mai chiesti come siano finiti questi compagni di classe? Adesso che facce avranno? E che vita condurranno?
Io non lo so, perché li ho persi tutti di vista. Ma ho in mente tre personaggi, che avrebbero ben potuto rivestire quei ruoli. Uno di questi è il buon Emanuele Filiberto . Ogni volta che lo vedo, rivivo quella strana sensazione che provavo quando parlavo con alcuni miei compagni di classe, che sembravano avere il cervello perennemente in standby. Anche se vince “Ballando con le stelle”, rimane patetico. Sfiora il primo posto a Sanremo, ma guadagna solo pernacchie ed insulti. Perché? Per il suo modo di essere! Insomma, io non credo di avere nessuna avversione per quest’uomo in quanto Savoia, ma mi viene quasi la nausea quando lo sento parlare. La sua insulsaggine è insopportabile!
Poi ce n’è un altro, che riesce ad esprimere la sua inadeguatezza a livello planetario. È il “povero” (di spirito) Lapo Elkann . L’hanno sempre dipinto come un dongiovanni: perennemente invitato ai party più esclusivi, nelle discoteche più alla moda… poi andava anche con Martina Stella, non una qualunque. Ma alla fine l’hanno beccato con un bruttissimo trans. Talvolta mi capita di vedere qualche servizio che lo riguarda, in cui lo si fa passare per una specie di “genio e sregolatezza”. Ma poi si guadagna un’imitazione a “Quelli che il calcio”, per il suo uso terribile dell’italiano e per i suoi ragionamenti sconnessi. E adesso c’è pure l’exploit internazionale: negli States con tutta probabilità non sapevano neanche chi fosse, fino a poco tempo fa. Ma è riuscito a farsi riconoscere anche lì. E c’è da chiedersi cosa penseranno gli americani, quando verrà loro rivelato che lo strano personaggio capace di fare perdere una partita ad una squadra di NBA da spettatore è uno dei nuovi proprietari della Chrysler!
Infine, il re dei Fantozzi: il fratello di Lapo. Già, proprio lui… Ogni volta che lo vedo, non riesco a fare a meno di immaginare che fine avrebbe fatto in una classe un po’ “dura” come ce n’erano molte della mia scuola. Con quello sguardo perennemente perso, quel sorrisetto id**ta e quella parlata ridicola, cosa avrebbe subito? Mi viene in mente Antonio Ornano, il comico di Zelig che fa il biologo: “Hai mai provato a togliere i tranci di nasello al gatto sfinge e a mollarlo un paio d’ore all’Idroscalo? Sai che succede? È oggetto di atti di bullismo da parte degli scoiattoli!”.
Già… Ma il destino ha deciso diversamente, per John Elkann : a subire atti di bullismo, per i quattro anni in cui s’è interessato lui alla Juve, siamo stati noi tifosi! Speriamo solo che con Andrea le cose migliorino, perché continuare a prendere altre bastonate da tutta la classe diventa sempre più insopportabile.
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