INIZIAZIONE DEL PROFANO D. ABATI

Iniziazione del profano Dino Abati

(Enzo  Sansoni)

Rispett.mo  M.’. V.’.

Carissimo Fratello,

      Noi sappiamo che la Vostra preparazione etica si ispira ai principi mazziniani; perciò riteniamo che Vi troverete bene fra noi.

Il giuramento che avete prestato si avvicina molto al giuramento che prestavano i cospiratori mazziniani della Giovine Italia.

      Di Giuseppe Mazzini chi Vi parla porta in cuore l’amor di Patria e la intenzione di difenderla a prezzo della vita nella malaugurata ipotesi che la sua integrità territoriale venisse minacciata. E’ questo un impegno dei massoni di ieri e dei massoni di oggi, qualunque sia il loro credo politico.

Tuttavia noi non siamo dei nazionalisti, ma riteniamo che la nostra Patria debba considerarsi una parte dell’umanità; e noi vorremmo che il resto del mondo fosse la continuità dei nostri confini di Fraternità, di Uguaglianza e di Libertà, per noi e per gli altri.

      Uno dei nostri Fratelli, uno dei cuori più grandi che l’umanità abbia espresso,  Giovanni Pascoli, magistralmente cesellava in una frase i motivi basilari della nostra azione: “Noi massoni dobbiamo anelare costantemente al bene e questo fare ogni giorno di più e meglio, per disarmare i perversi e sollevare gli oppressi; essere sempre nella lotta, ma non per la lotta; amare la pace, non la guerra, e non avere altro fine che quello di promuovere la sempre crescente umanità del genere umano“

      Carissimo Fratello, noi massoni lasciamo che i nostri Fratelli professino, liberi e rispettati, quella dottrina che essi deducono dai lumi della ragione ed anche dagli impulsi dei sentimenti; pensiamo che, mentre la ragione può smarrirsi negli abissi dell’indagine trascendentale, il sentimento può in certi momenti trovar rifugio contro le angosce e i dubbi dell’esistente nell’immagine di un Essere superiore che noi chiamiamo Architetto dell’Universo e che per altri è Dio.

      Il nostro Mazzini insegna:

“Dio esiste. Noi non dobbiamo nè vogliamo provarvelo: tentarlo ci sembrerebbe bestemmia, come negarlo, follia. Dio esiste perché noi esistiamo. Dio vive nella nostra coscienza, nella coscienza dell’Umanità, nell’Universo che ci circonda. La nostra coscienza lo invoca nei momenti più solenni di dolore e di gioia. L’umanità ha potuto trasformarne, guastarne, non mai sopprimerne il santo nome. L’universo lo manifesta con l’ordine, con l’armonia, con l’intelligenza dei suoi moti e delle sue leggi. Non vi sono atei fra voi; se ve ne fossero sarebbero degni non di maledizione, ma di compianto, perché colui che può negare Dio davanti una notte stellata, davanti alla sepoltura dei suoi cari, davanti al martirio, è grandemente infelice o grandemente colpevole. La fede di Dio brilla d’una luce immortale attraverso tutte le imposture e le corruttele che gli uomini addensano intorno a quel nome. Le imposture e le corruttele passano, come passano le tirannidi:  Dio  resta, come resta il Popolo, immagine di Dio sulla terra.”

      Questo, in sintesi, il pensiero di Mazzini.

Noi massoni rispettiamo chi nega e chi afferma Dio; rispettiamo chi  al Grande Architetto dell’Universo eleva il pensiero dal profondo dell’anima e chi cerca di onorarlo attraverso l’opera sua di ogni giorno; però noi respingiamo chi pretende di fare monopolio di Dio, chi pretende il privilegio della VERITà , chi – in nome del dogma –  pretende di  imporre una fede e dannare chi in essa non crede. Contro costoro ci ribelliamo, affermando altamente i diritti della coscienza libera e del libero pensiero.

      Rispettosi del sentimento religioso e delle libertà culturali, noi vogliamo che le manifestazioni di quel sentimento e l’esercizio del culto non si mescolino nel movimento politico degli Stati, sviandoli dalle loro legit­time funzioni e facendoli strumento di concezioni dogmatiche, di persecu­zione e di intolleranza.

In questo senso, la nostra,  è una lotta senza quartiere.

      Per tradizione secolare la Massoneria è strumento di civiltà e di libertà  ed ha sempre combattuto qualunque forza e qualunque influenza che potesse  ostacolare il libero svolgimento della vita degli Stati e dei Popoli.

      In Italia la Massoneria ha il merito di avere lottato, con i suoi martiri  e con i suoi eroi, per l’unità e l’indipendenza nazionale, per il cui rag­giungimento l’ostacolo più grande fu posto dal potere politico della Chie­sa, che sembrò finalmente stroncato nel 1870 col richiamo della Chiesa al solo Magistero spirituale.

Oggi il grande sconfitto ritorna agli antichi metodi; per cui è nostro dovere impedire che la potestà ecclesiastica torni, o continui ad intromettersi nelle funzioni statali e in tutta la vita pubblica della Nazione.

      Per questo scopo dobbiamo combattere con tutte le nostre forze, giorno dopo giorno, con l’imperativo categorico di non mollare mai.

      La Massoneria non dorme sugli allori, ma si rinnova in forme e in modi sempre attuali: essa crea un ponte ideale fra i cospiratori e i patrioti dei suoi tempi eroici ed i moderni astronauti conquistatori della luna: una nutrita schiera di massoni che si pone  all’avanguardia dell’umanità.

      Carissimo Fratello, noi abbiamo voluto sinteticamente esprimere il nostro pensiero, ben lieti se altri più saggi di noi lumeggeranno efficacemente i principi della concezione massonica.

      Noi vi promettiamo di seguire una norma di vita, scelta liberamente  e spontaneamente,  che ci consenta di avervi ognora vicino, di sentirvi ognora Fratello nella buona o nella cattiva sorte, ora e sempre.

Abbiamo voluto, di proposito, sottolineare che in un mondo di uomini che indirizzano le loro azioni al tornaconto affaristico e speculativo, esisto­no ancora rari idealisti che trovano conforto alle molte miserie nella luce dello spirito, nella legge morale, nell’ideale dell’amore e della fratellanza.

      Forse siamo dei  sopravvissuti ad un tempo scomparso, anacronistici rap­presentanti di un’epoca remota; comunque siamo qui a testimoniare una fede che si perpetua nel tempo, portatori di una fiaccola che riverbera la sua luce nel presente e la proietta nell’avvenire: ORA e SEMPRE!

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