LONTANO DALLE PESSIONI E IN POSSESSO …

Lontano dalle passioni ed in possesso dell’Arte lavoriamo in serenità

L’arte muratoria è il metodo che, “vissuto” nel Tempio e con i Fratelli più anziani, unitamente allo studio e all’esperienza, educa l’Iniziato alla Virtù e quindi lo libera dalle umane passioni.

L’Iniziazione consegna all’Apprendista gli strumenti dell’Arte, che in lui operano inconsapevolmente, compiendo una specie di “impregnazione del subcosciente”; l’Iniziato non “apprende” qualcosa, ma “avverte un sentimento”, la percezione è diretta, non passa da schemi intellettuali.

In questo senso il segreto è “indicibile”.

Controllare gli istinti e le passioni con la meditazione e l’ascolto di sé stessi permette di agire con Ragione, Giustizia, Prudenza e Temperanza (che sono appunto le quattro virtù cardinali del Quadro di Loggia).

Lo scopo della Massoneria è quello di unire gli uomini in una morale universale governata dalla Tolleranza e dalla Fratellanza senza più alcuna distinzione di razza, ceto o credenza religiosa.

L’amore che ci unisce durante i nostri lavori esalta lo spirito di fraternità che ci caratterizza e che ognuno di noi deve riversare nel mondo per renderlo migliore “chiudendo il cerchio”: far ritornare l’energia, che ha dato vita al mondo, al suo Creatore.

E’ovvio che abbracciando questo nuovo concetto definibile in un trinomio di “fratellanza – amore verso il prossimo – amicizia” vengono per forza escluse dal nostro mondo di massoni, ma anche di profani, gelosie, tavole di accusa per meschine questioni personali, disonestà, furbizie e pseudo-furbizie, arrivismo, avidità per il denaro, vendette, vanità per patacche e riconoscimenti, eccessi di superbia e di superiorità, intemperanze – intolleranze di qualsiasi tipo ed una infinità di altri atteggiamenti e comportamenti che sono tipici proprio del mondo profano, che ci siamo un tempo impegnati proprio a combattere, che dovrebbero fare la “differenza” fra Massone e uomo comune, ma che troppo spesso filtrano invece anche all’interno delle nostre Officine.

Nello stato virtuoso in cui si trova il Libero Muratore, che ha ben compreso l’Arte, risiede invece la ragione fondamentale della sua spontanea tendenza a vivere in armonia non solo con gli altri Fratelli e il mondo massonico, ma con l’Universo intero.

Nel lavoro per raggiungere il citato stato virtuoso, il Maglietto simboleggia la volontà manifestata, la forza della coscienza con cui il Libero Muratore riesce a rimuovere gli ostacoli rappresentati dalle discordie e dalle faziosità tra Fratelli, che spesso, purtroppo, generano malumori e malesseri tali da non poter essere abbandonati neppure all’ingresso del Tempio.

L’autore massonico Leadbeater ricorda che i metalli/passioni impediscono, con il loro essere impuri/e, all’interno del Tempio sacralizzato, la circolazione delle correnti sottili.

E si può tranquillamente aggiungere che essi/e impediscono, altresì, all’energia stessa, di fatto, di creare quella vivificazione del Tempio, che nel contempo ne è suggello appunto della sua sacralità.

Il Tempio vuoto e non sacralizzato è un inutile e spoglio simulacro.

Il Libero Muratore è uomo del dubbio e la sua elevazione morale, spirituale e intellettuale va di pari passo al controllo di tutto ciò che intralcia la sua ricerca della Verità.

L’ira non è in sintonia con il dubbio ed è quindi ostacolo al percorso iniziatico.

La filosofia sufica ricorda che durante il tempo della sua vita un uomo dovrebbe provare ira una sola volta e indignazione cinque.

L’ira, come pure l’indignazione, aggravano il conflitto e sono nemiche della tolleranza e della sempre possibile negoziazione armoniosa.

L’Arte Muratoria deve invece consentire agli uomini di vivere in armonia tra di loro e con la natura che li circonda nel disegno del G.A.D.U.

TAVOLA SCOLITA DAL FR.’. G. T.

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