ORAZIONE ALLA MEMORIA DEL FR.’. FERDINANDO

ORIENTE DI FOLLONICA

Orazione alla memoria del Fratello Ferdinando Pieri. Tornata di lavori del 09.11.2007.

Il 24 ottobre E.. V.., all’età di 78 anni, il carissimo Fratello Ferdinando Pieri è passato all’Oriente Eterno dopo lunga e sofferta malattia.

Il Fratello Pieri era uno dei membri con più anzianità di appartenenza alla nostra Loggia, essendo stato iniziato il 28 settembre 1974 ed elevato al grado di maestro il 13 gennaio 1978, ed aveva ricoperto importanti cariche fino a diventarne Maestro Venerabile nel triennio dal 1986 al 1988.

Legatissimo alla nostra Istituzione, è sempre stato un punto di riferimento per tutti i Fratelli, illuminando con la saggezza i Lavori Rituali; ogni suo intervento era permeato di profonda sapienza massonica, d’amore per la verità, di forte spiritualità, alla costante ricerca dell’armonia e della serenità nei rapporti, sia con i Fratelli sia con il mondo profano.

La sua scomparsa lascia un profondo vuoto fra tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e amato. Nei nostri cuori e nelle nostre menti rimarrà per sempre il ricordo della sua grande umanità, del suo spirito allegro, della sua lucida intelligenza, della sua cristallina onestà, del suo amore per i Fratelli, della sua fedeltà assoluta ai valori e ai principi della Massoneria. La sua memoria sarà per tutti noi una guida ed un esempio da seguire nel lungo e difficile percorso iniziatico.

Carissima Consorte e carissima Figlia, sappiate che Nando sarà sempre fra noi, Massone tra i Massoni, unito a noi da una catena di fratellanza che la morte non può in alcun modo interrompere. Sappiate che Vi saremo sempre vicini e che potrete contare su di noi in ogni momento dalla Vostra vita.

Avete potuto toccare con mano che i fratelli della Loggia,  Vi sono stati vicini in questi momenti pieni di tristezza, hanno cercato di sostenerVi, sperando di alleviare, con il loro calore umano, il Vostro immenso dolore.

Ebbene sappiate che l’amore puro e genuino, scevro di ogni meschinità presente nel mondo profano, che tutti i Fratelli provavano per il Fratello Nando si è naturalmente riverberato su di Voi, a testimonianza indelebile che gli ideali, i valori ed i principi nei quali il Vostro amato Nando ha sempre creduto nel suo essere Massone, sono, per tutti noi, un modo di concepire la vita terrena e di intendere il rapporto con gli uomini, rapporto ispirato ai principi di libertà, uguaglianza, fratellanza, concordia, solidarietà e  soprattutto, amore.

Pertanto, Vi possa essere di grande conforto sapere che il Vostro amato Nando ha vissuto da persona libera e di buoni costumi, giusta e onesta, che  riscuoteva sempre stima e rispetto da tutti noi, giovani e meno giovani, perché il suo apporto di intelligenza, umana simpatia e gioia di vivere, qualità che l’Essere Supremo aveva deciso donargli in misura nettamente superiore alla media, non poteva certamente passare inosservato.

Con questa Suprema Iniziazione, il Fratello Ferdinando ha salito l’ultimo gradino della conoscenza esoterica e sicuramente il G.A.D.U. lo ha accolto all’Oriente Eterno, fra gli Eletti d’ogni tempo, con gli onori dovutigli.

Marcella e Benedetta, suoi gioielli più preziosi, Vi serva da guida, come la stella polare per i marinai di epoche antiche, il Suo modo di affrontare la Prova Suprema, con incredibile dignità, con il suo stile innato, con il costante pensiero di non turbarVi, di non preoccuparVi, di non rattristarVi, ma anche con la certezza che i suoi Fratelli Massoni non Vi avrebbero abbandonate in un momento di enorme sofferenza.

La mattina del mio ultimo saluto al Fratello Nando la cara Signora Marcella ha detto alcune parole che emblematicamente possono in parte simboleggiare la Sua carismatica indole:

Amore mio! Ma chi non voleva bene a Te? Nessuno. Con quel carattere che avevi tutti ti volevano bene!»

Parole semplici e comuni per ricordare un personaggio sicuramente fuori dall’ordinario!

Vi abbracciamo con forza e con il calore del nostro amore.

IL FR.’. Oratore

NON DITEMI, CON TRISTI ACCENTI,

CHE LA VITA E’ UN VUOTO SOGNO.

PERCHE’ MORTA E’ L’ANIMA CHE DORME,

E LE COSE NON SONO CIO’ CHE SEMBRANO.

LA VITA E’ REALE, LA VITA E’ PIENA, E NON E’ LA TOMBA LA SUA META.

POLVERE E POLVERE RITORNERAI NON FU DETTO DALL’ANIMA.

NON E’ LA GIOIA E NON E’ IL DOLORE, IL FINE DEL NOSTRO DESTINO.

MA L’AGIRE AFFINCHE’ IL DOMANI CI TROVI PIU’ AVANTI DELL’OGGI.

… MARCE FUNEBRI AL SEPOLCRO.

NEL VASTO CONFLITTO CHE E’ QUESTO MONDO,

NEL BIVACCO DELLA VITA,

NON SIATE MANDRIE STOLTE E PASSIVE  

… SIATE EROI NELLA BATTAGLIA.

NON CONFIDATE NEL FUTURO, PER QUANTO ALLETTANTE

E CHE IL PASSATO DEFUNTO SEPPELLISCA I SUOI MORTI.

AGITE. AGITE NEL VIVO PRESENTE… 

…IL CUORE DENTRO E DIO SU DI VOI.

LE VITE DEI GRANDI UOMINI CI RICORDANO

CHE POSSIAMO RENDERE SUBLIMI LE NOSTRE VITE

E, MORENDO, LASCIARE DIETRO DI NOI

IMPRONTE SULLA SABBIA DELLA VITA;

IMPRONTE CHE, FORSE, UN’ALTRA PERSONA

NAVIGANDO SULL’OCEANO SOLENNE DELLA VITA

UN NOSTRO DISPERATO E DERELITTO FRATELLO

VEDENDOLE POSSA RITROVARE FORZA NEL CUORE;

ALZIAMOCI E AGIAMO, DUNQUE

COL CUORE PRONTO AD ACCETTARE OGNI DESTINO

SEMPRE PRONTI ALLA RICERCA

IMPARANDO A LAVORARE ED ASPETTARE.

“Il Salmo della Vita”

Henry Wadsworth Longfellow (1807 – 1882)

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