IL POETA ROBERT BURNS

IL POETA ROBERT BURNS

Robert Burns, considerato il maggior poeta della Scozia ed uno dei maggiori della letteratura inglese,  nacque il 25 gennaio 1759 nel villaggio di Alloway ad Ayr.

Mentre da giovane lavorava sul podere del padre cominciò a scrivere poesie facendone spesso arie popolari scozzesi. All’età di 27 anni le suo speranze di poter sposare la sua amata Jean Armour, la figlia di un muratore di Mauchline, furono deluse perché il padre di lei non approvò la relazione. Decise allora di emigrare in Giamaica e,  per lasciare un suo ricordo nella sua patria,  compilò una raccolta di poesie. Questa raccolta oggi è nota come “Raccolta di Kilmarnock” ed i 600 libri stampati hanno un valore inestimabile.

Quando il poeta visitò Edimburgo nel 1786,  in relazione alla seconda edizione del suo libro,  i cittadini  gli dettero  il benvenuto salutandolo come “Bardo della Caledonia”. Siccome divenne famoso e la sua situazione finanziaria più sicura decise di rimanere in Scozia e di dedicarsi di nuovo all’agricoltura. In giugno del seguente anno visitò, in occasione di un viaggio nel sud della Scozia, per la prima volta Dumfries. Durante il suo soggiorno là fu nominato cittadino onorario della città e prese in considerazione l`offerta di prendere in gestione il podere Ellisland alcune miglia a nord di Dumfries. Nell’ Ayrshire gli fu dato un entusiastico benvenuto e poco dopo sposò Jean Armour da cui ebbe cinque figli.

Nel 1793 poté  trasferirsi, con la sua famiglia,  in una casa più grande nella Mill Street che più tardi in suo onore fu chiamata Burns Street.

La casa, che ora porta il nome “Burns House”, è dedicata all’opera e all’eredità del poeta

Nell’estate del 1796 il poeta si ammalo gravemente. Lunghi periodi di lavoro fisico, prima sul podere di suo padre e poi a Ellisland, avevano indebolito il suo cuore. Tragicamente i medici diagnosticarono erroneamente la gotta e gli prescrissero una serie di bagni in mare a Brow Well, a dieci miglia al sud di Dumfries. Ogni giorno Burns guadò l’acqua marina fredda e peggiorò così inevitabilmente la sua salute. Il 18 luglio tornò a Dumfries in un carretto, ma non fu in grado di tenersi in piedi quando salì le scale di casa. Tre giorni dopo mori.

Fu sepolto nelle vicinanze nel cimitero St Michael, ma nel 1813 alcuni amici ed ammiratori vararono una sottoscrizione per la costruzione di un monumento. La prima pietra del nuovo mausoleo nel cimitero St. Michael fu posata a giugno del 1815 e le spoglie mortali del poeta furono trasferite nella nuova tomba a settembre del 1817.

Da allora migliaia di uomini da tutto il mondo sono venuti per dimostrare il loro rispetto sulla tomba e per visitare l’ultima dimora del più grande poeta scozzese.

Burns fu massone dal 1781 fino alla sua morte. È stato iniziato il 4 luglio 1781, nella St. David’s Lodge di Tarbolton.  Passò al grado di Maestro nella stessa loggia il 1 ottobre 1781. In seguito lavorò come Deputy Master della L. di S. Giacomo.Visitò per l’ultima volta la sua Loggia Madre tre mesi prima della sua morte. Burns scrisse diverse poesie massoniche e molti riferimenti massonici si trovano in molte delle altre sue opere.

Un Addio” 

(ai Fratelli della Loggia St. James in Tarbolton)

Adieu, un caldo, cordiale, appassionato adieu,
Cari Fratelli della Mistica Catena,
Voi fortunati, voi pochi Illuminati,
Compagni della mia fraterna gioia.
Pur s’affrettarmi devo alle straniere terre,
Di Fortuna seguendo il viscido sentiero,
Col cuore intenerito e gli occhi gonfi
Io vi ricorderò, seppur così lontano.

Spesso incontrai la vostra lega amena,
E la festiva sera in gaudio vi passai,
Spesso, onorato del massimo comando,
Io presiedetti i Figli della Luce,
Dal Geroglifico brillante,
Che nessuno, eccetto i Muratori, vide mai.
Tenace memoria incideranno nel mio cuore,
Quelle scene felici, quando sarò lontano.

La Libertà e l’Armonia e l’Amore
Possano unirvi nel Disegno Sommo,
Sotto l’Occhio Onnisciente di lassù,
– il Glorioso ARCHITETTO Divino –
Serbar sappiate l’inerrante linea
Salendo ancor secondo il filo a piombo,
Finché lucente appien l’Ordine splenda,
Tale sarà la mia Prece da lontano.

E Addio a Voi, il cui merito a ragione
Chiede indossar l’altissimo gioiello,
Il Ciel bendica il Nome vostro onorato,
Alla MASSONERIA ed alla SCOTIA caro.
Final richiesta qui mi consentite,
Quando ogni anno sarete congregati,
Che un giro (1) – con una lacrima lo chiedo –
Sia a pro di lui, del Bardo che è lontano.


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