L’ILLUMINISMO TEDESCO

L’ILLUMINISMO TEDESCO

Dedicato alla figura di Baron Knigge e alla Germania segreta l’evento nel corso del quale è stato presentato il saggio del germanista Marino Freschi

“Baron Knigge e la Germania segreta” e il ruolo avuto nel Settecento dall’Illuminismo tedesco (in particolare ed europeo in generale, radicato in ambito massonico, per la formazione di una società vòlta al bene ed al progresso dell’umanità. Di questo si è parlato nel corso dell’evento che ha dato il via il 19 settembre al terzo ciclo annuale de “Gli incontri del mercoledì” presso la storica a Libreria Rotondi, in via Merulana a Roma, al – quale è intervenuto il Bibliotecario del Grande Oriente, Bernardino Fioravanti. Nella stessa occasione è stato presentato anche il libro di Marino Freschi “Baron Knigge. Dall’occultismo alla politica”. Il personaggio di Baron Knigge è poco conosciuto nell’ambiente culturale italiano mentre è estremamente popolare in Germania per una sua pubblicazione, minore sì, ma che ha reso il suo cognome sinonimo di “galateo”. L’introduzione di Fioravanti ha fornito un quadro teorico e culturale non solo di questo personaggio ma anche della stessa metodologia d’indagine operata dall’autore del volume, affermato germanista e stimato cattedratico. Fioravanti ha tenuto in particolare a sottolineare come, dal Settecento in poi, si siano sempre confrontate due correnti non antitetiche ma complementari in ambito massonico, definite per comodità d’esposizione “d’ambiente freddo” e “d’ambiente caldo”. La prima corrisponde infatti all’impostazione razionale e scientifica dell’indagine della “Ragione” sulla Natura, tipica ad esempio della posizione di Isaac Newton nei suoi rapporti con la Royal Society britannica. La seconda rappresenta, invece, l’elemento che indaga l’irrazionale ovvero la passione, l’intuizione e l’emotività ed è propria degli ambienti più marcatamente esoterici e legati alla Tradizione. Questa precisazione si è resa necessaria per comprendere poi in Marino Freschi, che in ogni sua opera tiene ben presente la dialettica fra queste due anime della Massoneria, l’intera produzione del Barone Knigge, dato che in quest’ultimo, pur già Libero Muratore, vuoi per personale introspezione psicologica vuoi per le  sue vicende iniziatiche (l’improvvisa morte del  Maestro che gli avrebbe permesso l’iniziazione “nell’Ordine dei Rosacroce d’Oro o la successiva mancata accettazione nella più mistica delle Associazioni Segrete Massoniche del tempo, la  “Philo”) Îa sintesi fra le “due anime” diviene la : costante di ricerca della “vera massoneria”. La manifestazione è stata conclusa dal responsabile del Servizio Biblioteca del Goi che ha spiegato | al pubblico, presente in numero tale da dover essere in parte ospitato all’esterno del locale, di come si sia affrontato un quadro generale della i Massoneria settecentesca, tedesca in particolare È ed europea in generale, nella singola analisi di | un suo prestigioso esponente. Knigge nacque a * Bredenbeck il 16 ottobre 1752 e morì a Brema,il 6 maggio 1796. Egli era membro di una famiglia della piccola nobiltà e studiò legge all’Università di Gottinga. Nel 1772 venne iniziato alla Massoneria ed ottenne il titolo di “scudiero di corte” (hofjunker). Nel 1777 divenne ciambellano a Weimar. Aderì al movimento bavarese degli Illuminati creato da Adam Weishaupt e lavorò per diffonderne le idee, ma dal quale uscì nel 1784. In Germania, Knigge è ricordato in particolare come scrittore per la sua opera principale, Ùber den Umgang mit Menschen (Sulle relazioni umane), un trattato sui principi fondamentali dell’uomo e sui principi delle relazioni umane di modo che i primi diventino la guida più autorevole per la politica, l’etichetta ed il comportamento.

DA “ERASMO”  Anno   III° n° 10

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