IL MESSAGGIO DI JONATHAN LEVINGSTON

IL MESSAGGIO DI JONATHAN LEVINGSTON

Non molto tempo addietro mi è capitato di leggere il libro “Il Gabbiano Jonathan Levingston” di Richard Bach: l’ho letto, riletto e meditato ed, alla luce del mia esperienza iniziatica, mi sono rammaricato di non aver mai sentito farne riferimento nel corso dei Lavori di Loggia a cui ho partecipato.

Ricordo la circostanza non perché sia mia intenzione – non ne sarei capace – parlare della storia di questo gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani, per i quali il volare non è che un semplice e goffo mezzo con cui procurarsi il cibo ed impara ad eseguire il volo come atto di perizia e di intelligenza, tanto di perfezione e di gioia.

Nè tanto meno spiegare il perfetto parallelismo che mi sembra si debba cogliere tra la vicenda del Gabbiano Jonathan ed i tre gradi della Libera Muratoria.

Sento, però, di dover esprimere un dubbio che spesso, dopo tale lettura, mi ritorna in mente. Il Gabbiano Jonathan, mentre persisteva nell’esercitarsi, nell’istruirsi per assaporare la gioia di nuove conquiste, ha incontrato il “Gabbiano Anziano Ciang” che, malgrado la tarda età, dimostrava intatto tutto il suo vigore, volava meglio di qualunque altro ed era padrone di tecniche di cui gli altri dello stormo conoscevano appena i rudimenti.

Al Gabbiano Jonathan l'”Anziano Gabbiano Ciang” insegna che si può arrivare da qualsiasi parte, in qualunque luogo, nello spazio e nel tempo, quando lo si desideri e si voglia.

“Aporeo” vuole stimolare verso tali vette e come il “Gabbiano Sullivan” sembra ripetere: “Se non continui ad imparare, il mondo di poi sarà identico a quello di prima ed avrai anche le stesse limitazioni che hai ora qui, gli stessi handicap”.

Perciò persisto, con tutte le energie, nell’impegno ad andare avanti ed a conquistare nuovi traguardi. Purtroppo, estremamente difficile mi sembra riuscire ad incontrare l'”Anziano Gabbiano Ciang” che insegna ed aiuta.

Da qui il dubbio che, tramite “Aporeo”, pongo all’attenzione ed alla saggezza di tutti i Fratelli: non sono capace di imparare a volare o forse gli “Anziani Gabbiani” non riesco a vederli? Per un umile gabbiano, ancora nello stormo, può essere importante saperlo!

Spero, comunque, che queste confuse considerazioni saranno comprese nel giusto senso e che la domanda posta sia di stimolo per una riflessione sull’impegno massonico che si vuole profondere. Con il triplice fraterno saluto.

Luca

Carissimo Fratello, abbiamo colto il senso della problematica espostaci ed abbiamo, perciò, ritenuto di pubblicare con immediatezza il tuo messaggio.

Sollecitiamo tutti i Fratelli che ci leggono a dare un contributo alla riflessione da te proposta. Con il triplice fraterno saluto .


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