SUI CORPI MASSONICI . I COLLEGI CIRCOSCRIZIONALI

Relazione del FR.’. LINO SALVINI EX GRAN MEASTRO DEL G.O.I.

Sui corpi massonici I Collegi Circoscrizionali

I Collegi Circoscrizionali hanno dimostrato, come abbiamo già detto, nelle regioni dove hanno potuto funzionare, una rispondenza forse superiore ai desideri edai progetti di coloro che li hanno ideati. Non è stato soltanto il decentramento di alcune funzioni amministrative ed organizzative, ancor più è stato l’instaurarsi di una responsabilizzazione collegiale alla gestione delle cose massoniche nella Circoscrizione. L’attenzione vigile di tutti i Maestri Venerabili della Circoscrizione, permette l’intervento fraterno a favore di quelle Logge che stentano a trovare il giusto assetto dei lavori. È una generosa emulazione, uno spontaneo concorso degli uni ai lavori degli altri, è un continuo apporto di idee e di suggerimenti che ha reso possibile in alcune regioni la concretizzazione della vera realtà massonica fino a quel momento anche difficilmente intuibile. Un volto nuovo, che nuovo non è, ma che è la realtà di sempre offuscata fino ad oggi da motivi contingenti. 

Eppure, vi sono ancora funzioni che rientrano nella potenzialità dei Collegi Circoscrizionali e non ancora realizzate. Da parte degli organi centrali, a questi debbono essere demandate altre funzioni organizzative che in una struttura periferica esplicheranno ben altri risultati. Crediamo che gran parte dei compiti di fratellanza possono essere risolti a livello di Collegio, ad un livello in cui la conoscenza diretta e personale rende spesso superflua la consultazione di archivi c di schedari sempre più avari della realtà. Comunque, dovranno essere autorizzati non solo archivi e schedari regionali, ma ancor più dovranno essere predisposti, costituendo fra l’altro l’unica base possibile per l’efficienza degli archivi e degli schedari nazionali. Forse alcuni ripensamenti della Giunta Esecutiva, apparsi da comunicati limitanti questa prerogativa dei Collegi Circoscrizionali, sono dovuti alla mancanza in alcune sedi di Circoscrizione, di uffici adeguati alla sicura conservazione dei documenti.

Ma gli organi centrali debbono assumersi l’onere di preordinare e di ordinare ai propri organizzati le strutture necessarie al funzionamento di quanto le Costituzioni ed il Regolamento, di cui sono custodi, prevedono. Nel momento in cui si stabilisce la creazione di Collegi Circoscrizionali, nello stesso momento si deve stabilire che questi debbono avere una sede idonea al proprio funzionamento, sicché i Fratelli debbono gravarsi delle spese necessarie. Il discorso è viziato al contrario, quando si esonera un organismo dalle proprie funzioni, perché non ha le strutture idonee, invece di imporgli di assumere le strutture necessarie ad esplicare la propria funzione.

È proprio questo forse, il difetto principale che ha reso fino ad oggi in parte inefficace una Istituzione che ha in sé la capacità di donare al mondo  l’apporto di una saggezza e di una esperienza secolare.

A livello regionale è facile intuire i tempi e i modi di un inserimento sempre più efficace nel mondo profano, sia per un proselitismo qualitativamente e quantitativamente concreto, sia per una sempre maggiore diffusione dell’idea massonica. Particolare cura dovrà essere dedicata a questo fine alla preparazione dei Fratelli, concedendo ad esempio alle Logge un elenco completo e sempre aggiornato dei Fratelli idonei a trattare particolari argomenti, dal quale i Maestri Venerabili potranno scegliere i più idonei ai lavori della propria Officina; organizzando studi e seminari di interesse settoriale a cui far convergere tutti i Fratelli che si occupano del settore, al fine di aver chiaro il tipo di azione da svolgere in questo nell’interesse della umanità; organizzando manifestazioni di vario tipo a cui possono partecipare i Fratelli, meglio se con le loro famiglie, di tutta la regione, al fine di determinare fra loro un maggior legame fraterno.

Una regione occupa uno spazio di territorio in molte cose autosufficiente, la cui superficie permette con i mezzi di comunicazione c di locomozione attuale, un lavoro unitario. Se i Collegi lavoreranno bene, sarà possibile in ogni momento agli organi centrali, convocando i responsabili. avere una visione chiara e reale di tutto il paese.

Un Consiglio dei Presidenti Circoscrizionali non è previsto dalle Costituzioni e dal Regolamento e pertanto non può avere funzioni amministrative o legislative. Può però assumere un’importante funzione organizzativa, costituendo una Commissione permanente per la quale la Giunta può essere periodicamente c costantemente informata sulla vita massonica del paese. Già abbiamo detto come i Collegi Circoscrizionali, in parte completino la funzione sino ad oggi data ai Consiglieri dell’Ordine, vivendo il Collegio direttamente la vita di quelle Officine che gli competono. È ovvio pertanto concepire che la riunione dei Presidenti dei singoli Collegi permetta di poter avere una visione completa del mosaico nazionale.

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