F.A.Q.
1. Che cosa è la Massoneria? | La Massoneria (o Libera Muratoria), secondo quanto recitano la sue Costituzioni, è un “Ordine universale iniziatico”. |
2. Che cosa significa “iniziatico”? |
Fin dai
tempi più remoti, un rituale iniziatico, è quello col quale certi gruppi
sacralizzano la cerimonia di ingresso di un neofita. Implica una
trasformazione radicale che viene espressa attraverso la morte e la rinascita
simboliche del neofita. Nelle antiche corporazioni (“associazioni” che riunivano gli esperti di una certa branca del sapere in senso operativo), il rituale di iniziazione era la circostanza nella quale al neofita venivano rivelati i segreti del mestiere, sempre trasmessi per tradizione orale. Alla natura iniziatica della loro confraternita i Massoni attribuiscono un’importanza fondamentale sul piano della spiritualità. |
3. Quali sono gli scopi della Massoneria? |
Secondo
quanto è scritto nei suoi rituali, la Massoneria opera “per il bene e il
progresso dell’umanità”. Sono molte le istituzioni e i movimenti
(politici, filosofici, religiosi) che affermano e ritengono di perseguire una
tale finalità. La peculiarità della Libera Massoneria deve essere ricercata
nel metodo, negli strumenti e nei valori che adotta per il conseguimento di questi
obiettivi. Il metodo si fonda sulla costante ricerca, da parte dei Massoni, del perfezionamento interiore. Lo strumento è quello della libera discussione nella Loggia, dove i Fratelli operano attraverso la riflessione, lo studio, il confronto, allo scopo di sconfiggere il pregiudizio, di moderare le passioni, di sviluppare la capacità di cogliere ciò che unisce gli uomini e le culture attraverso cui si sono espressi, a dispetto di ciò che li divide e li rende spesso feroci antagonisti. A trasmettere il messaggio massonico contribuisce una ricca serie di simbolismi, espressi soprattutto nei rituali e nell’arredamento del luogo nel quale si svolgono i lavori, che i Massoni considerano uno spazio sacro (Tempio). I Valori costitutivi dell’Istituzione svolgono durante tali lavoriun ruolo decisivo. |
4. Quali sono i valori fondamentali della Massoneria? |
Sono i
principi di libertà, fratellanza ed uguaglianza. Proprio il costante impegno nella difesa e nella promozione di tali valori ha consentito alla Libera Muratoria di offrire un fondamentale contributo all’affermazione delle libertà civili e politiche in ogni secolo e in ogni paese. Inoltre le ha permesso di mettere salde radici ovunque siano in vigore sistemi liberali e democratici. Al contrario la Libera Muratoria ha sempre dovuto condurre un’esistenza clandestina nei paesi dove si sono affermati regimi totalitari, irrispettosi delle libertà dei singoli e nemici di ogni opinione o posizione che non coincida con quelle considerate ortodosse. |
5. La Massoneria è segreta? |
Assolutamente
no. I Massoni conferiscono un carattere di segretezza ai loro rituali.
Ciò ha dato origine a un grave errore : si è considerata segreta
un’istituzione che segreta non è, in quanto ne sono note le sedi e i
dirigenti, mentre l’elenco degli iscritti è depositato nella questura di ogni
capoluogo italiano. Inoltre, mentre alcuni Massoni si dedicano essenzialmente a un lavoro interiore, altri si impegnano in iniziative filantropiche, che in alcuni paesi hanno dimensioni imponenti (scuole, ospedali, ecc.) e sono, come ovvio, assolutamente visibili e trasparenti. |
6. La Massoneria svolge un’attività politica? |
In
passato, nel periodo intercorso fra l’unità d’Italia e la prima guerra
mondiale, la Massoneria italiana ha svolto un’azione politica che, in quelle
particolari circostanze storiche, era volta essenzialmente alla laicizzazione
dello Stato. Oggi, i Massoni preferiscono seguire il precetto secondo il quale, nel Tempio, non si parla “né di politica né di religione“. |
7. Esiste una sola Massoneria? |
In Italia
la maggiore “obbedienza” massonica è il Grande Oriente
d’Italia – Palazzo Giustiniani , che conta circa 13.000 inscritti. In quasi
tutti i Paesi esistono anche altre istituzioni che si danno il titolo di
massoniche, dato che nessuna istituzione può dirsi proprietaria del “marchio”
massonico. In particolare, in Italia, esistono vari gruppuscoli pseudo-massonici che talvolta, sotto un marchio prestigioso, hanno nascosto finalità e attività illegali. |
8. Cosa è la P2 ? |
Nel Grande
Oriente d’Italia è sempre esistita, fin dai tempi di Garibaldi, una Loggia
composta di persone importanti che preferivano non rendere nota la loro
appartenenza all’Istituzione, soprattutto per evitare il problema dei “postulanti“.
Per tale motivo la Loggia è stata chiamata “loggia coperta“. A partire dal 1960 tale Loggia (“Propaganda 2”, più nota come “P2”), presieduta da un Massone toscano, Licio Gelli, subì una degenerazione di tipo essenzialmente affaristico, che coinvolse solo una piccola minoranza dei suoi componenti. Ne nacque uno scandalo che, a causa della notorietà di molti dei personaggi coinvolti, assunse grandi dimensioni e scatenò una campagna di stampa di straordinaria virulenza. Dalle accuse di malversazione si passò a quelle di “golpismo”. L’infondatezza di queste ultime accuse fu riconosciuta dalla Corte di Assise di Roma che, il 16 aprile 1994, assolse Gelli dall’accusa di cospirazione politica. Il caso si era sgonfiato, ma non senza lasciare cicatrici nel Grande Oriente d’Italia, che, in seguito all’esperienza negativa, ha oggi una configurazione che inibisce le Logge “coperte”. |
9. La Massoneria è atea? |
Certamente
no. Nei documenti, nei templi e nei rituali massonici si incontra
frequentemente l’espressione GADU, che è un acrostico per “Grande
Architetto dell’Universo“, l’espressione con la quale i Massoni
designano l’Ente Supremo, ovvero un Dio trascendente. Secondo una legge non scritta il GADU non viene definito ulteriormente. Ogni Massone ha il diritto alla sua visione : per alcuni l’Essere Supremo coincide con il Dio di una religione rivelata ; altri professano forme di religiosità meno specifiche che vanno sotto il nome di teismo o deismo. E’ un tributo a questa libertà la regola secondo la quale in Loggia non si parla di religione. |
10. La Massoneria combatte la religione o la chiesa? |
No, la
Massoneria non combatte né ha mai combattuto la religione o la chiesa di per
se stesse. Semplicemente ha sempre difeso e difende, come diritto
inalienabile di ogni uomo, la libera ricerca della verità. La Massoneria ha pertanto combattuto, e combatte, ogni forma di dogmatismo e di intolleranza, chiunque ne sia il propugnatore o comunque si manifesti. |
11. Quando è nata la Massoneria? |
Il
24 giugno del 1717, giorno di San Giovanni in estate, quattro logge londinesi
costituirono un’organizzazione centrale unificata, che prese il nome di Gran
Loggia, con il compito di stabilire le regole di ammissione, comportamento e
sviluppo delle logge, nonché con il compito di governarle : questo è
considerato l’atto di nascita della Libera Muratoria moderna. Tuttavia ciò implica che logge massoniche dovevavo esistere anche prima.. E infatti i Massoni si sono sempre considerati come gli eredi dei muratori medioevali che, riuniti in consorterie o gilde, compirono la grande opera della costruzione delle cattedrali. Tali gilde a loro volta vantavano origini remote e addirittura mitiche. La pretesa discendenza della Libera Muratoria dalle corporazioni di mestiere viene oggi irrisa da taluni, ma è in effetti attestata da documenti, i più antichi dei quali risalgono al XIV secolo. Contengono una serie di precetti morali che sono tutt’ora il nucleo più importante delle costituzioni massoniche. Le corporazioni di mestiere medioevali avevano anche rituali di carattere iniziatico sui quali abbiamo notizie più scarse, forse in ragione del fatto che, di massima, costituivano una tradizione orale. |
12. Quando è nata, in Italia, la Massoneria? |
1731 –
1732 Si costituisce a Firenze la prima Loggia Italiana 1805 Con il benestare di Napoleone Bonaparte viene fondato, a Milano, il Grande Oriente d’Italia 8 Ottobre 1859 A Torino, sette Fratelli fondano la Loggia Ausonia, primo nucleo della Libera Muratoria della nuova Italia |
13. Che cosa è una Loggia? |
Si
definisce “Loggia” un gruppo di Fratelli (non meno di sette)
che si associano per lavorare massonicamente. Le Logge sono quindi i mattoni
costitutivi dell’edificio massonico. Hanno ampia autonomia, anche se sono legate
al rispetto di regole liberamente accettate e di un rituale che in tutto il
mondo è fondamentalmente lo stesso. I Fratelli anziani eleggono, ogni anno, il capo che viene chiamato Maestro Venerabile. I Maestri Venerabili (circa 550 nel Grande Oriente d’Italia) costituiscono la Gran Loggia, che è il “Parlamento” massonico. |
14. In che cosa consistono i lavori di Loggia? | Durante una “tornata” rituale i fratelli dibattono un tema che viene proposto dal Maestro Venerabile. Durante la discussione, altamente ritualizzata, nessuno può prendere la parola senza l’autorizzazione del Maestro Venerabile ; tantomeno interrompere un fratello. Ognuno esprime la sua opinione senza contrapporla a quella degli altri. Nel caso ideale, i fratelli non riprendono la parola su uno stesso argomento. Reiterare un proprio argomento è considerato pratica disdicevole, in quanto presume o disattenzione o scarsa comprensione da parte degli ascoltatori. |
15. Perché i Massoni si chiamano “fratelli”? | La causa di quest’usanza affonda le sue radici nella tradizione. L’uso è plurisecolare e risale al tempo della Massoneria operativa. “Fratelli“, peraltro, è da sempre l’appellativo che usano i membri di gruppi nei quali esiste un legame forte, quale quello rappresentato da una comune visione del mondo. E’ questo il caso della Massoneria. |
16. Esiste un obbligo di mutuo soccorso fra i Massoni? |
Ogni
Massone, al suo ingresso nell’Istituzione, si impegna a “soccorrere,
confortare e difendere i fratelli“. Questa formula è stata spesso impugnata polemicamente contro la Massoneria, sottointendendo maliziosamente che è la premessa per intrallazzi e favoritismi. Così facendo si dimentica l’altro passo del rituale nel quale, al neofita, si dice chiaramente : nulla ti verrà chiesto “che possa essere in contrasto con la tua coscienza di uomo libero e giusto“. |
17. Perché i Massoni utilizzano un linguaggio particolare? | Il linguaggio massonico si appoggia a supporti simbolici, presumendo che essi possano trasmettere messaggi che il discorso esplicito, con la sua logica e la sua sintassi, non è in grado di compiere. Questi simbolismi affiorano frequentemente e possono dare al discorso un tono gergale. In tempi lontani, il linguaggio criptico rispondeva ad una esigenza di riservatezza : bisogna, infatti, tenere presente che la Massoneria attuale (“speculativa“) è stata storicamente oggetto di ostilità molto forti, quando non di persecuzione, e si è sviluppata in un periodo (l’età barocca) nel quale l’intolleranza raggiunse livelli altissimi. |
18. Che cosa è e cosa significa il rituale massonico? |
Nel “rito”
si esprime l’approccio dell’uomo verso il Sacro. Esso è quindi una costante
primordiale e ineliminabile, così come lo è la pulsione stessa dell’uomo
verso il Sacro. Per questo, fin dai tempi più remoti, l’uomo ha praticato
rituali, in particolare rituali funebri (la morte è un tema centrale anche in
Massoneria). In molte società iniziatiche il “rituale” è considerato un ponte gettato verso realtà trascendenti, ovvero la chiave per l’accesso a un livello superiore di coscienza e di conoscenza. I Massoni sono accomunati dal rispetto e dalla pratica del loro plurisecolare rituale, ciascuno conservando il diritto a coltivarne una sua visione. |
19. Che cosa è il Tempio? | I Massoni chiamano “Tempio” il luogo ove si riuniscono, che considerano sacralizzato dalla pratica del lavoro rituale. Il Tempio massonico ha un particolare arredamento, che comprende molti oggetti di significato simbolico, la cattedra del Maestro Venerabile, l’ara sul quale appoggia il Libro Sacro della tradizione giudaico-cristiana. Nella storia moderna, la devastazione dei templi massonici è sempre stata un “passaggio obbligato” di quasi tutti i totalitarismi. |
20. Quali sono i simboli più caratteristici della Massoneria? |
I simboli
più noti sono senz’altro la squadra ed il compasso, due tipici strumenti del
lavoro muratorio. Alla squadra si attribuisce di norma il compito di
esprimere la rettitudine, in tutti i suoi molteplici significati (il retto
giudizio, il retto sentire, il retto agire). Al compasso, invece, è demandato il compito di esprimere “l’apertura” del Massone rispetto al mondo, cioé la sua capacità di accogliere e comprendere i suoi molteplici e spesso contrastanti aspetti e significati. |
21. Perché le donne non possono essere ammesse nella Massoneria? | Le ragioni sono di carattere rituale e tradizionale, e difficili da riassumere in poche righe. Le confraternite iniziatiche dell’età classica erano composte di soli uomini ; così pure, a maggior ragione, varie corporazioni medioevali di mestiere, in relazione alla natura del mestiere. Tra di esse, ovviamente quella dei muratori, nella quale la Massoneria trova la sua ascendenza. Il problema è periodicamente oggetto di discussione nelle logge. Non mancano in effetti, in Italia e altrove, “obbedienze” massoniche miste, con le quali il Grande Oriente d’Italia non intrattiene rapporti rituali. Il problema ricorda quello che si pone alla Chiesa per il sacerdozio. |
22. La Massoneria è aperta a tutti? | Tra gli uomini che “bussano alla porta del Tempio” (per usare il linguaggio massonico)nessuno può essere respinto per ragioni religiose, politiche, razziali, sociali. La tolleranza che, come dice il rituale, “è la prima virtù del Libero Muratore“, impone anzitutto il rispetto per i “diversi“. |
23. Quale è oggi la diffusione della Massoneria? | La Massoneria esiste in tutti i Paesi Liberi. In tutti quelli di più antica tradizione laica e democratica, il suo sviluppo è imponente. Per fare qualche esempio, in Inghilterra la Massoneria conta più di 8.000 “officine” con circa 800.000 Fratelli all’obbedienza della Gran Loggia Unita di Inghilterra e 700 logge con circa 60.000 Fratelli all’obbedienza della Gran Loggia di Scozia; negli Stati Uniti esiste una Gran Loggia per ogni Stato dell’Unione, con un totale di circa 18.000 logge e più di 4.000.000 di membri. |