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I tempi e le vicissitudini, sia del mondo profano che di quello massonico, sono maturi per fare una analisi dell’operato della nostra comunione dalla fondazione ad oggi. Analisi che, in virtù dei fatti accaduti, si amplia al mondo massonico italiano e al mondo profano visti da  occhio educato dall’etica della massoneria.

In silentio et spe fortitudo nostra è uno dei motti applicato ad un certo grado massonico ma è proprio di questo grado, talvolta, il vociare e l’ansia del sapere tutto e subito.

Eppure ad un certo grado della vita massonica viene insegnato il silenzio!

La nostra comunione sin dal primo giorno si è prefissa , attraverso il proprio G.M. Giulio Mazzon, di operare per il bene dell’umanità e contemporaneamente per la rinascita di una massoneria italiana ligia ai dettami massonici della tradizione. Dal 1989 il catechismo massonico è stato adottato dalla nostra Comunione .

La nascita della comunione fu allora una forzatura dettata dai tempi: Cordova faceva il gesuita cacciatore di streghe e Di Bernardo gli dava una mano denunciandoci come Logge spurie e coperte, dedite , forse , al malaffare.

Noi, allora, ci identificavamo come Fratelli separati nel G.O.I. cioè eravamo, per così dire, dei massoni che, seppure non inseriti formalmente nell’istituzione, ne seguivamo statuti , regolamenti e principi in attesa di chiarimenti necessari per rendere unica e più grande l’istituzione massonica italiana.

Le carte erano e sono in regola : decreto di Corona e  tempi per attuare il tutto.

Di Bernardo complica le cose senza motivo, anzi egli stesso, dopo essere stato confermato Gran Maestro del G.O.I. in una Gran Loggia, pur avendo subito pesanti critiche,se ne va con un manipolo di logge ( e si dice anche di casse), lasciando decapitata tale istituzione.

nati non per caso

Il 21 Marzo 1994 nasce, in una splendida mattina, la Comunione dei Liberi Muratori. Per necessità , dunque, e non per presunzione o ambizione di alcuno.Nasce per determinare un maggior impegno  profano . Questi sono stati i dettami della nascita della C.L.M. .

Fu una nascita travagliata, è vero, ma ricca di buoni propositi che preannunciavano un futuro più che logico in nome dei principi. Questi non lasciavano prevedere la distorsione che era solo nelle menti di pochi  e che ha condotto la nostra comunione a scoprire la verità sui falsari introdotti nella massoneria con ritardo nei tempi di attuazione dei programmi, nonché sforzo fisico ed economico di coloro che a tali eventi sono sopravvissuti.

Certo  sarebbe stato meglio lasciare ogni uomo al suo posto, con il suo mugugno o la sua sete di potere( le casse e la forza del numero avrebbero avuto il loro peso); la CLM non è ne sede di mugugni né offerta di potere. 

Gli uomini che devono fare parte della nostra nobile istituzione devono essere consci che in massoneria non vi è spazio per le carriere o per i soldi facili né , tanto meno, per seggioloni politici o di privilegio nel mondo profano. 

Non lo abbiamo inventato noi questo principio. 

È la massoneria che lo impone. 

Lo impone perché le nostre officine sono forgiatrici di uomini, sono scuole di pensiero e di idee e con queste si plasmano gli UOMINI in MASSONI che, da soli, si fanno strada nel mondo profano con la tenacia e la forza di ciò che hanno dentro, orgogliosi di portare fuori dall’officina il pensiero nuovo che ivi è stato forgiato.

Ognuno è ciò che è.

 Il Tempio  deve aiutare a crescere nel pensiero e nella volontà. 

I fratelli devono confrontarsi dialetticamente senza remora alcuna, con rispetto reciproco, con tolleranza, per scoprire nel passaggio dei gradi, che la propria crescita interiore si compie. Una volta intrapresa la via iniziatica avviene la vera trasformazione che offre , al mondo profano, un  uomo totalmente rinnovato.

I vari geni della cultura, musica e scienza , i grandi condottieri i capi di stato di cultura massonica,  sono stati grandi per le loro qualità personali così che hanno reso grande la massoneria.

 La loggia  è un contenitore pieno di risorse e di idee dove chi vi accede non può prendere a suo piacimento e distorcerne il significato. E’ un contenitore dove, coloro che la frequentano, devono portare tutto quello che possono e trarne idee per il PROPRIO miglioramento.

 Ogni fratello, per definizione  uguale agli altri  solo nei diritti e nei doveri è , a sua volta, disuguale agli altri . Diversa sarà la crescita nel Tempio .

 Disuguaglianza logica perché legata alla libertà di ognuno di noi.

 A nessuno viene imposto nulla se non l’obbedienza alle tradizioni e ai doveri del massone. Ognuno, quindi, cresce in relazione alle proprie attitudini e potenzialità nonché alla predisposizione ( non è di tutti) di accettare la dialettica e gli studi di Loggia.

La massoneria è fatta principalmente di uomini,purtroppo, ancorché  massoni e, come spesso accade, taluni rimangono; senza offrire alcunché  pretendono servigi non dovuti. Pretendono che la loggia metta a loro disposizione uomini e mezzi per i propri scopi. 

 Gli aspiranti Napoleoni, purtroppo, pullulano.

I massoni, spesso, dimenticano le regole e l’ambiente che frequentano. Codesti ,influenzati da altre scuole massoniche disdicevoli , si comportano da Pinocchio con Lucignolo e credono al paese dei Balocchi. Questa situazione deplorevole ha condizionato una crescita selezionata delle logge e, quindi, ha portato alla riduzione numerica. La responsabilità di tutto questo ricade su uomini non  divenuti massoni.

Quegli uomini , non figli di vedova ma di madre mercificatrice e perennemente incinta(gli imbecilli), sono stati  accolti, in buona fede, anche tra le nostre colonne e , non senza sacrificio e mormorii (degli ignoranti), sono stati, conseguentemente, allontanati per affrancare le nostre logge da deviazioni profane che non si addicono alla massoneria. Facevano,costoro, come dicevo sopra,  tendenza in alcuni ambienti, riflessi di altre istituzioni che, seppur decantando principi massonici, avevano ben altri fini. Infatti, in quegli ambienti, non provvedevano alla necessaria pulizia  nelle proprie officine.

Eppure ,  a dover di cronaca, quando il G.M.  Corona promulgò il decreto di rientro delle Logge con la “reggenza Mazzon”, furono escluse, aprioristicamente, le Logge aretine perché, allora, inquinate da elementi non adatti alla massoneria rappresentata dal G.O.I. .

 La pulizia è stata un dovere doppio che, purtroppo ,per le vicende successive non ha portato ad alcuna conclusione. 

La pulizia è stata un dovere necessario. Le vicende successive non hanno portato a risultati positivi. Adesso  si ha l’amara sorpresa di scoprire che il G.O.I. dapprima toglie la legittimità ai Maestri Venerabili e,successivamente, concede la riammissione di coloro che, ritenuti colpevoli di colpe massoniche, ne facciano richiesta anche se provenienti da altre comunioni ma regolarmente iniziati . C’è da capire l’affermazione REGOLARMENTE INIZIATI che dovrebbe essere il caposaldo per l’introduzione all’obbedienza. Tale proposta del G.O.I. è puramente burocratica poiché il problema è, innanzitutto, MORALE. I colpevoli, in generale, di colpe massoniche, sono conseguenza di gravi errori delle Grandi Maestranze. 

Togliere la legittimità ai Maestri Venerabile equivale ad annullare la sacralità che fa del Venerabile un grado iniziatico.

Non si rinnova una istituzione, antica nella tradizione e nella cultura, tradendo proprio i cardini di quella tradizione che vede ,nella autonomia delle Logge, la propria forza creativa di uomini e di idee. 

Si delegittima qualche cosa o qualcuno solo per fare caos e per avere più potere. Solo in massoneria : ORDO AB CAOS . Dagli  uomini: solo CAOS DAL CAOS.

Il vertice della nostra istituzione, al contrario, come suo compito, è andato avanti portando fino ad oggi a compimento la propria missione sia nel mondo profano che in quello massonico. Compito reso più arduo dalla mancanza dell’omogeneità spirituale e di quella forza di sostentamento che ad ogni vertice viene dalla propria base.

Nonostante tutto, la comunione, ha sempre mantenuto fede al proprio mandato e tutto ciò che è stato realizzato, nonché scritto, è stato sempre dettato dallo stesso imperativo :

il bene del mondo profano e della massoneria.

In ogni balaustra che è stata scritta in occasione delle G. Logge sono stati toccati i problemi della nostra società nonché quelli della massoneria italiana. Sono stati suggeriti addirittura consigli susseguenti ad analisi che, con l’ottica del passato, hanno addirittura precorso i tempi e previsto ciò che in seguito è accaduto .

Nella balaustra del 1996 “essere qualità o quantità” l’analisi del mondo  precorre i tempi e ciò che è scritto lo stiamo vivendo ora sia nel mondo profano che massonico . 

…al centro del tutto, domina e sovrasta l’Architetto dell’universo. Tra noi non possono convivere quanti non abbiano compreso che cosa vogliamo….è un frammento tratto da quella balaustra che richiama al dovere i massoni. Il richiamo alla qualità oltre che al mondo profano, fu fatto, anche al mondo massonico per il pericolo che la quantità possa andare a detrimento della qualità e porti allo sfaldamento dei principi sostenuti dalla massoneria. Purtroppo “La sete del numero supera quella della saggezza.”

Nel 1997 con l’allocuzione “Sulla possibilità di far camminare diritto un granchio” viene sottolineata la stupidità dell’uomo che crea uomini e alleanze, crea la guerra, poi modifica le alleanze per poter terminare la guerra . L’esempio cui si parla è riferito alla seconda guerra mondiale ma calza anche oggi poiché l’uomo continua da adulto i giochi del ragazzo non considerando che ai fucili con gli elastici si sono sostituite armi più micidiali.

..Invece i capi di stato, gli uomini pare non modifichino il loro modo di essere . Poco più di ventiquattro mesi mancano per conchiudere il XX secolo e sarebbe bene se ne traesse un consuntivo e della storia e della filosofia e dell’etica universale allo scopo di poterne utilizzare per il bene dell’umanità gli insegnamenti che fanno l’uomo diverso dalla pietra. Sulla scorta dell’esperienza tutto va sottoposto alla revisione critica: la cultura, la filosofia oggi così diversa nella sua essenza, la politica, le scienze della società, i rapporti tra le religioni e di queste con gli stati…così si esprimeva Giulio Mazzon nella sua balaustra…..premonizione?  La revisione da apportare, dato l’arsenale bellico e la sofisticazione delle armi, è di poter creare un UOMO NUOVO che scongiuri le guerre poiché pensa in maniera diversa dal suo predecessore. Un uomo che, uscito dall’eterno bambino, realizzi, finalmente, la sua essenza di uomo conscio di essere emanazione diretta di un ESSERE SUPERIORE e che, finalmente e senza ipocrisia, comprenda che chi gli sta accanto non è altro che lui stesso. Le religioni in quanto religioni con la “i” finale hanno fallito. Ogni religione, si è confrontata e si è opposta alle altre  acuendo le differenze e le discriminazioni e favorendo i settarismi. Chi può formulare l’IDEA di UOMO NUOVO se non la massoneria? Purtroppo  i fatti attuali sono l’esempio dimostrato che l’uomo non è cambiato. 1998: il G.M. non scrive balaustre ma incarica il G.Oratore e il II G.Sorvegliante di assisterlo e sostituirlo.

Il G.Oratore con la tavola “La piramide decapitata” si rivolge ai vertici della massoneria Italiana richiamandoli al rispetto delle tradizioni e non degli statuti e regolamenti; le prime hanno reso grande la Massoneria i secondi servono solo a dirimere le controversie condominiali. Le tradizioni e gli antichi doveri conferiscono sacralità ai nostri lavori dando saggezza al massone anche nella scelta o nella conferma di chi, avendo amministrato con saggezza tutta l’istituzione,  non debba essere allontanato solo per questioni di amministrazione condominiale e si debba conferire quel posto, tanto delicato nella rappresentatività, affidandolo ad un computo di pseudo alchimia elettorale che fa sortire ciò che offre la piazza compiendo grave errore morale.

Il II G. Sorvegliante con la tavola “Assoluto o relativo” affronta il problema delle religioni con la conseguente conclusione che l’intollerenza è , sempre, foriera di gravi sciagure se le religioni non sanno riconoscersi in un solo ed unico DIO. La pace nel mondo non la si troverà mai se esse non cesseranno di presupporre il proprio dio migliore dell’altro. Si propone, in oltre, un nuovo rapporto tra massoneria e religione per il bene stesso dell’umanità: le religioni hanno fallito nell’ecumenismo degli uomini. La massoneria sollecita di non immischiare nella religione la disputa che di UN SOLO DIO ne genera TROPPI.  Sacro e uomo sono i temi di fondo per entrambi: perché non avviare il dialogo? Queste tavole, ora settembre 2001, sono attuali sia in massoneria che nel mondo profano. Dal 1998 l’attività del vertice è proseguita con il supporto della Loggia F.Nitti di Arezzo che ha fornito la base di appoggio per l’attività della gran Loggia. Pertanto ha  contributo per la realizzazione di convegni che non hanno dato minori risultati delle allocuzioni,specialmente nel significato morale, sia in ambito massonico che profano. Al solito la qualità e lo stile hanno dato i loro frutti e ci sono valsi riconoscimenti di stima e rispetto nei vari ambiti della vita profana.

Nel 1999 a Brescia viene presentato il volume VITA DI ARNALDO DA BRESCIA in copia anastatica. Non è stata una esibizione letteraria, bensì il biglietto da visita al mondo clericale della Comunione dei Liberi Muratori. È stata presentata ,in tale occasione, la nostra etica che ( vedi l’allocuzione del 1998 Assoluto o relativo) non ci vede detrattori della chiesa o anticlericali ma , come Arnaldo, moralisti e sostenitori di una vita adeguata ai dettami evangelici . Arnaldo non è  Savonarola o  Giordano Bruno : non vogliamo il CAOS , cerchiamo il dialogo e, attraverso questo, migliorare l’uomo e l’umanità perché massoneria e religione non devono essere antitetiche. Arnaldo non è , certamente , massone ma è stato colui che richiamando la chiesa all’umiltà e ai suoi valori di base cercava di ridarle un volto più evangelico e meno legato ai vizi profani. La profanità non da  risposte all’uomo ma si serve dell’uomo. L’evangelismo ed ogni religione si dovrebbe curare dell’uomo e della sua spiritualità avvicinandolo, soddisfacendo le sue domande, alla grandezza dell’universo e al suo ideatore.   E’ chiaro, osservando le immagini del Cd, che la massoneria, da Guadagnini in poi, ha avuto la sua importanza nell’esaltare la figura di Arnaldo da Brescia attraverso il ministro Zanardelli (massone) che ne volle il monumento e , infine, Giulio Mazzon che ne ha curato la ristampa anastatica per conto della CLM. ( Le ceneri di Arnaldo ancora sono nell’aria)  Arnaldo viene replicato anche alle Giubbe Rosse di Firenze. In occasione della guerra nel Kossovo, nel nostro sito internet, vengono pubblicati due documenti riguardanti l’ONU.

Il primo riguarda la risoluzione ONU nr. 1199 del 1998 e l’altro un documento a firma Giulio Mazzon che , guarda caso, suggerisce una modifica alla sovranità degli stati per poter meglio governare la PACE. Nel 1999 veniva proposto dalla nostra Comunione ciò che, in ipotesi non remote, i governanti di oggi, alla luce di quanto accaduto, potrebbero prendere in considerazione per poter dare a tale organismo un effettivo potere e togliere, ad ogni stato, la possibilità di vendetta personale o di guerra potenzialmente allargata con il gioco delle alleanze. Si eviterebbero le guerre di religione e tribali.

“2000” anno del nuovo millennio e del vecchio contemporaneamente : la comunione tramite un poema antico  ( Gilgamesh ) manda un messaggio al mondo cattolico e laico per la riscoperta dell’uomo . Un messaggio per evitare l’autodistruzione; un messaggio per sottolineare che l’uomo deve solo stare attento a se stesso . Un ulteriore richiamo alla ricerca dell’uomo del terzo millennio che non rinneghi il suo passato ma che proprio sulla cultura del passato possa assistere alla sua rinascita come uomo migliore. L’uomo ” EONE decaduto” deve prendere coscienza della sua appartenenza all’universo: uomo e cosmo si identificano come uomo e DIO. Solo attraverso questa presa di coscienza potrà avvenire la sua rinascita e l’affrancatura da ogni vizio. Non ci può essere  l’intervento EX MACHINA che riporta tutto all’ordine: l’uomo è artefice di se stesso e tutto ciò che accade egli stesso ne è causa. Anche gli errori delle religioni sono colpa dell’uomo :  il sacro ha solo una faccia ma l’uomo cerca sempre di riscolpirla! 

Sullo stesso tema è un CD dedicato all’eccidio delle fosse Ardeatine elaborazione di un’ opera di Giulio Mazzon . Tale Cd fu costruito in occasione dell’uscita dell’opera di Arnaldo da Brescia. Un cd dedicato alla memoria degli uomini ed in onore dei massoni caduti nelle guerre:  solo per ricordare e non ricadere nei medesimi errori .(Crudeltà ed inutilità delle guerre). L’opera , alquanto lunga ,va ascoltata ma soprattutto compresa nella grafica: ad un massone non sfuggono i messaggi. Poiché massoni  non abbiamo taciuto di fronte a ciò che , secondo la tradizione , ci sembrava errato anche se compiuto dalla più importante istituzione massonica Italiana. Così nel 2000, in seguito alle delibere della Gran Loggia del G.O.I., la nostra Comunione ha preso posizione.

Posizione ribadita in una Tornata di conferenza in Arezzo .

I massoni portano avanti le idee anche a caro prezzo.

OGGI

Le Twin Towers sono crollate , non per colpa di eventi naturali, ma per mano dell’uomo . Nessuno , per crimini così nefandi, può invocare il nome di DIO.

E’ in atto una guerra dove, parafrasando un brano del saggio di Ghilgamesh, non vengono distrutte le pietre ma l’uomo. Si rischia un conflitto allargato per motivi religiosi. L’ennesima guerra di religione. 

Non si sono spenti gli echi della guerra dei Balcani ( sempre guerra di religione) che un altro focolaio si è acceso in Afganistan. 

 Dio non c’entra con le stupidità criminali degli uomini. Ciò che raccapriccia di più è che, l’uomo, pretende di difenderlo  atteggiandosi a di Lui paladino come DIO se avesse bisogno di un tutore.

L’umanità è stupida o , veramente, siamo stati creati per alleviare la noia degli dei?

Solo in questo caso quello  che sta avvenendo  si capisce, ma è stupido. 

Le religioni che declamano il proprio dio fontedi saggezza e bontà dove sono?

 C’è da chiedersi se le religioni siano un mezzo per il potere o una dottrina di vita, una esaltazione di dio o dell’uomo. La sacralità delle cose dove è finita? che cosa è “sacro” al nostro tempo? Le clamidi bianche non dovrebbero macchiarsi del sangue dell’umanità !!

Ogni guerra è un abominio dell’uomo, peggio se ci coinvolgiamo DIO. Bisogna evitare che DIO venga indicato dalle lettere maiuscole se è il nostro, con le minuscole se è degli altri. Ma quanti dei abbiamo in questo piccolo mondo e quanti dei abbiamo nelle ancor più piccole nostre teste? 

 Sarebbe già molto se le principali religioni monoteistiche si esprimessero  con una sola voce in nome di ABRAMO e del suo DIO.  

L’anticristo, forse, è rappresentato dalle religioni attuali che non si tollerano, non dialogano, negano le proprie radici storiche e genetiche mentre noi , poveri fedeli,  ne siamo vittime in nome di DIO.

Arnaldo aveva ragione, S.Francesco aveva ragione, la massoneria ha ragione.

Arnaldo e S.Francesco sono passati, la massoneria , anche se al momento assopita, c’è sempre. Non abbiamo forse cambiato il nome di DIO con GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO proprio per sconfessare gli equivoci delle religioni? Non abbiamo forse NOI messo al centro di tutto il GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO?

Il mondo necessita di una nuova rivoluzione !

Una rivoluzione non di sangue ma di cultura. Siamo sull’orlo dei sei miliardi di esseri e questa nostra piccola terra ci sta stretta; la caduta del muro di Berlino ha frazionato le repubbliche sovietiche e ha liberato da un giogo vessatorio decine di stati che rischiano il tracollo economico e culturale per la mancanza di abitudine alla democrazia e alla libertà. Se prima esisteva un controllo centrale , seppur negativo, tale controllo, con terrore, moderava gli aspetti tribali di tali stati che volenti o nolenti , ricevendo il pane quotidiano dallo stato, non si dovevano curare né dell’indispensabile né del superfluo ( non sapendo che cosa fosse). Adesso, liberi, tali paesi hanno riacceso i contrasti e le rivalità etniche e, quindi, religiose e tribali. La cupidigia del potere si è riaccesa. 

La Rinuncia alla sovranità nei confronti  della libertà e della pace, a favore di una istituzione “garantista” sovranazionale, dovrebbe essere la premessa necessaria di ogni stato che voglia la propria identità culturale. 

C’è la “cultura della non cultura“.Più esiste ignoranza più è facile governare gli ignoranti. 

Si è dissolto il concetto “sacro” di famiglia che ha costituito , da sempre, il primo elemento della società civile, di aggregazione umana, dove i caratteri, per una pacifica e duratura convivenza, si modellano, vicendevolmente, l’uno per l’altro. 

La morale  e l’etica familiare sono perse fino all’estreme conseguenze ( ne abbiamo d’esempi dalla cronaca quotidiana).  

La democrazia non è anarchia. 

La violenza è il fallimento della politica. 

L’umanità ancora viaggia con la ruota e si scalda con il fuoco, non vi è una alternativa e la scienza seppur progredita si è solo affinata e tecnologizzata. 

Il mondo si è evoluto sotto la spinta della scienza, i media portano informazione in tutte le case, in ogni casa occidentale vi è il superfluo ma tutto questo non è evoluzione . 

La scienza migliora il nostro vivere ma se dietro  ad essa non vi è la cultura a moderarla e a governarla essa diventa un mezzo di potere in mano di chi la offre e un’arma contro l’umanità stessa. Gli esempi sono molti : dal genoma alla clonazione, dall’atomo alle particelle subatomiche. Scoperte grandiose ma da controllare e temere perchè, appunto, non controllabili negli usi futuri in mano all’uomo che, del suo progenitore dei secoli scorsi, ha solo migliorato l’aspetto esteriore sacrificando l’etica del vivere senza alcuna morale di fondo. 

 I media fanno di noi solo dei saccenti e presuntuosi se non sappiamo filtrare le informazioni: nessuno può diventare medico o ingegnere con le trasmissioni televisive o i giornali. Sembrerebbe vero il contrario perché ognuno di noi si sente in dovere di arringare il prossimo in argomenti che non gli competono. Il benessere che ci avvolge non ci coinvolge in questi problemi ci rende solo passivi come  cittadini di un impero in decadenza che , oggi come allora l’impero romano , permise il nascere di nuovo potere basato solo sulla non conoscenza altrui e sulla superstizione. 

L’Impero Romano fu tale nel periodo in cui governò le religioni dell’epoca attraverso il Pontefice Massimo. ( da non confondersi con il Pontefice Cattolico)

Si parla di bene e  amore  di pace e serenità come se fossero queste le forze che muovono l’umanità. Dovrebbe essere così!

Un precetto recita: Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. C’é un errore di fondo: come è esposto indica un possibile atteggiamento passivo e rinunciatario da chi lo applica. E’ passivo non attivo.

SBAGLIATO!! 

Se invece lo rendiamo attivo nel senso: Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te , le cose cambiano : diviene un comandamento attivo che obbliga l’umanità , ovvero l’uomo, ad essere partecipe e soggetto attivo nei confronti del prossimo. Allora , di conseguenza, un altro comandamento che recita: Ama il prossimo tuo come te stesso.

 Attualmente  l’odio muove il tutto. 

Odio per tutto ciò che non è nostro modello, odio per tutto ciò che non è uguale a noi. Arroganza e non tolleranza si insegna ai bambini delle scuole mussulmane e di quelle ebraiche per rinnovare l’astio e la diversità . Si bombardano le scuole perché la paura fomenti l’odio. E’ solo un esempio ciò che accade in Palestina ma che, in maniera più o meno  subliminale ,accade, nel resto del mondo dove , attraverso la paura si tiene alto l’odio e il rancore per non abbassare la guardia . Contro chi se non contro noi stessi? 

L’odio è l’anticristo, concetto mutuato dalla cultura cristiana,ed egli attualmente , è in ogni uomo che ha paura del proprio simile. 

La paura genera diffidenza questa a sua volta dubbio , intolleranza ed odio. La ricetta è completa.

***

Il Gran Maestro del G.O.I.  ha scritto che la cultura è “l’essenza nel divenire” forse doveva dire “del divenire”: siamo la continuità del ieri, siamo figli della nostra storia e del nostro passato. Le nostre stesse esperienze fanno cultura: basandoci su questa svolgiamo il futuro. 

Siamo futuro e passato nello stesso momento che viviamo l’oggi. 

Siamo un continuo divenire perché viviamo e il futuro lo costruiamo oggi sulle basi di ieri in maniera continua. 

L’uomo è detentore del suo passato  delle sue tradizioni . Spesso rinnega il tutto : ciò non è bene perché un uomo senza storia non esiste è  senza futuro e pieno di domande senza risposta.

 Nel passato le religioni facevano da monito all’uomo ricordandogli le sue origini e fornendogli le risposte ai dubbi nascenti. Le religioni hanno fallito.E’ rimasta la massoneria che  adesso deve raccogliere le proprie forze , rinascere come l’Araba Fenice e aiutare l’attuale povera umanità.

chiusura   

La non conoscenza ha portato, spesso, a criticare o a dare giudizi avventati sui  fatti che hanno stretto collegamento con la realtà che non conosciamo. Prese di posizione talvolta errate e infondate sopratutto quando si ha come oggetto la conoscenza della massoneria, che comporta obbedienza  o , almeno, il rispetto dei compiti svolti da ogni livello. Compiti che non sono a danno di nessuno ma solo per il bene della istituzione e per il progresso dell’umanità. 

Nel terzo millennio si sta assistendo ad una caduta dei valori. L’uomo non ha certezze dal  suo simile. Le religioni non sono in grado di soddisfare le sue domande, la scienza progredisce in maniera vertiginosa confondendo l’etica con il senso comune. L’ umanità corre il rischio di non più riconoscere  l’etica del vivere in armonia. L’intolleranza e l’uso della tecnologia sfuggono le finalità del  potere e riportano l’uomo alla bestialità e all’ irrazionalità  degna solo di una società tribale.

Un terzo del mondo non ha più DIO come riferimento ma si affida a maghi e chiromanti. La new age e lo SCIAMANESIMO derivano il loro successo dalla insicurezza dell’umanità.

La massoneria viene coinvolta  dalla sventura del mondo e trova, così, l’origine della sua crisi istituzionale. C’è bisogno adesso più che mai di una massoneria consapevole del suo ruolo,non forte per il numero di uomini ma di idee per restituire all’umanità l’idea dell’uomo al servizio del terzo millennio. Rinnovato nei suoi valori , fortificato dalla tradizione, libero e universalmente votato al miglioramento anche di se stesso.

Come? Dove? Nelle officine dove la squadra e il compasso abbinati nei vari gradi,  sono gli unici strumenti per affrontare il mondo e  il logo AGDGADU.

Questa breve cronistoria commentata, spero, diradi la nebbia e le incertezze di quelli che non sanno dove andare.

Questo non è il  tutto che ,con modestia e umiltà, la nostra Comunione ha saputo produrre.

                                     Grazie a tutti i Fratelli

                                                                                                              f.f.  I G.S.                                 TAVOLA SCOLPITA DAL FR.’.   ARMANDO BONELLI

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