GEMINIANI FRANCESCO SAVERIO

GEMINIANI FRANCESCO SAVERIO (Lucca 1687 – Dublino 1762)
Figlio di Giuliano, violinista della Cappella Palatina di Lucca, ebbe dal padre le prime lezioni di violino; fu poi allievo di Corelli e dopo il 1710, durante il suo soggiorno napoletano, fu allievo di Scarlatti. Nel 1714 si trasferì a Londra, dove conseguì grande fama di virtuoso di violino, facendosi apprezzare anche da Giorgio I e dalla sua corte. Per un certo periodo di tempo fu “dictator and director of all musical performances” nella “Philo Musicae et Architecturae Societas Apollinis”, un‟istituzione riservata ai soli Liberi Muratori che la loggia “Queen‟s Head”, dove Francesco Saverio Gemignani era stato iniziato il 1° febbraio 1725, aveva patrocinato per meglio contrapporsi alla “Gran Loggia” della quale era rivale; questa “Societas Apollinis” si innesta quindi su quella tradizione culturale della Massoneria nordica che era stata di stimolo per lo sviluppo delle arti e delle scienze. Geminiani rifiutò lo “stile galante” della musicalità colta che rappresentava l’avanguardia dei primi decenni del 700, e non ebbe timore di apparire un “conservatore” rimanendo legato per tutta la sua vita professionale al “concerto grosso” (ne scriverà ben 12), struttura tipica della musicalità barocca che alterna un gruppo di strumenti con vocazione solista alla massa del “tutti”, con effetti di eco, di piano, di forte. Ma Geminiani seppe inserire innovazioni tecniche che portarono al superamento della troppo semplicistica dinamica della musicalità barocca. Tra il 1731 ed il ‟32 tenne a Londra un ciclo di venti concerti, riscuotendo un enorme successo. Nel 1740 fu direttore dell‟orchestra dell’Haymarket Theatre a Londra. Poi, per alcuni anni, soggiornò a Parigi, dove compose le musiche per la “Inchanted Forest”, l’opera più importante e considerata un vero e proprio testamento spirituale. L’opera è esplicitamente ispirata al XIII canto della “Gerusalemme Liberata” del Tasso, quando i “fabri” cristiani non possono raccogliere la legna per innalzare una torre da combattimento perché il bosco è stato stregato dal mago Ismeno. Falliscono nel tentativo anche i cavalieri, e Tancredi crede di udire la voce della perduta Clorinda che esce da un tronco di cipresso. Una pioggia ristoratrice e una profezia di Pietro l’Eremita rassicurano i Cristiani: l’incantesimo del nemico sarà quanto prima spezzato. L’opera fu presentata per la prima volta, e con enorme successo, alle parigine Tuileries il 31 marzo 1754. Nel 1759 fu chiamato in Irlanda a dirigere l’orchestra del conte Coote, stabilì la propria residenza a Dublino e qui rimase fino alla morte avvenuta il 17 settembre 1762. Geminiani fu anche il fondatore di una importante scuola violinistica e pubblicò un metodo innovativo: “L’arte per suonare il violino”. Compose due libri di sonate per violino ed opere teoriche in inglese, ma il suo principale settore creativo fu il concerto grosso, ed a questa forma creativa rimase praticamente legato per tutta la vita, scrivendone ben dodici.
Francesco Saverio Geminiani fu sicuramente tra i maggiori violinisti del suo tempo e si distinse per un‟estrosa virtuosità, accompagnata da geniali soluzioni tecniche. La peculiarità del virtuoso, significativamente riassunte da Tartini nell‟attributo di “furibondo”, lo fanno uno dei più prestigiosi precursori del virtuosismo romantico. Un’ultima curiosità: Geminiani fu anche un collezionista di quadri ed un mercante d’arte, ma non era sicuramente un grande intenditore tanto che finì per indebitarsi e si trovò coinvolto in un incolpevole fallimento che lo portò in carcere. Il conte di Essex, suo amico, protettore ed allievo lo trasse dal carcere pagando una cospicua cauzione. Francesco Saverio Geminiani fu il primo massone italiano in assoluto; era stato iniziato nella loggia “Queen’s Head” all’Oriente di Londra, il 1° febbraio 1725.

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