NINO BIXIO

NINO BIXIO (Genova 1821 – Atjein-Sumatra 1873)
Bixio Gerolamo, detto Nino, nacque a Genova nel 1821, ed il 1847 lo vide capeggiare i giovani patrioti genovesi. Volontario nella guerra d‟indipendenza del 1848 con l‟esercito piemontese nel Veneto, fu successivamente ufficiale nelle truppe garibaldine, e con Garibaldi difese la Repubblica Romana. Durante questa campagna fu gravemente ferito e, dopo una lunga convalescenza, decise di abbandonare la vita militare per riprendere la sua attività preferita: la navigazione per mare. Dopo dieci anni di navigazione, nel 1859 si arruolò di nuovo nell‟esercito, combattendo contro l‟Austria come comandante del battaglione Cacciatori delle Alpi. Nel 1860 fu uno degli organizzatori della Spedizione dei Mille, durante la quale ebbe il comando del Lombardo, una delle due navi che, salpate da Quarto, trasportavano i mille; in questa campagna militare si meritò il soprannome di “il primo tra i mille”. Ferito nell‟assalto di Palermo, fu da Garibaldi promosso colonnello, poi comandante la 15a divisione, con la quale sbarcò in Calabria e fu determinante nella vittoria del Volturno. Nel 1866 fu di nuovo nell‟esercito regio, dove mantenne i gradi e nel 1870 combattè a Custoza agli ordini del generale Cadorna, poi partecipò alla presa di Civitavecchia e di Roma. Dopo il 1870 si fece costruire una nave, la Maddaloni, con l‟intento di avviare commerci con l‟Estremo Oriente, ma morì di colera a bordo della propria nave. Luigi Natoli, nel suo pregevole volume “Rivendicazioni”, scrive: “Nessuno dei commilitoni di Garibaldi ebbe l’avventura di essere soggetto di narrazioni, di biografie, di storie, come e quanto Nino Bixio, perché nessuno ne fu più degno; e degli spiriti pugnaci per la libertà nessuno fu, dopo Garibaldi, più singolare, più caratteristico di lui. Eroico e sprezzante d’ogni rischio e della vita, audace e prudente, rigido e austero sopra di sé e sopra gli altri fino all’intolleranza, ardente nell’entusiasmo, tenace nei rapporti, irrequieto; impulsivo come un uragano fino alla cecità criminosa; generoso e di una bontà straordinaria e nel tempo stesso rude soldato; amico capace di tutte le delicatezze e, cittadino probo, italiano sopra tutto, contro tutto, e nella casa sua, nell’intimità della sua famigli, esempio di sposo e di padre per illibatezza di costume e amore profondo dei suoi; Nino Bixio resta una figura unica che eccita meraviglia, sgomento, ammirazione.” Nino Bixio era stato iniziato massone a Genova; nel 1862 fu Primo Sorvegliante della Loggia “Azione e Fede” all’Oriente di Macerata

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