PERCHE’ I LAVORI “LIBERO MURATORI”

C. S.

PERCHE’ I LAVORI “LIBERO MURATORI”

SI APRONO SULLA PRIMA PAGINA DEL PROLOGO DEL VANGELO SECONDO GIOVANNI?

Premessa

   Poiché nella Libera Muratoria domina la visione simbolica, tutto è simbolismo, siamo tutti consci che la “Verità è in azione”. Infatti,la “Verità” non puòessere raggiunta: è come una farfalla, ti sembra di prenderla ma non la pendi mai. Nonostante questo, noi siamo sempre alla ricerca della “Verità”; perché siamo “Uomini Liberi” solo nel pensare, e poi null’altro, la “Libertà” è solo un’illusione. Ed è questa la bellezza di appartenere a quest’”Ordine Iniziatico”. Io, come Voi, non faccio altro che interpretare, e ciò che dico io, ovviamente, non è la “Verità”: è solo la sintesi dei miei pensieri, delle mie intuizioni. Essipossono avvicinarsi ai vostri pensieri oppure allontanarsi. Questo, perché il“Pensiero Iniziatico” è“relativo”, cioèèun pensiero esclusivamente personale. A noi,sono stati donati,dal Nostro Ordine,“Materiali e Metodi” comuniper pensare,ma il risultato finale del nostro pensiero può essere diverso dall’uno o dall’altro. Noi, come abbiamo dettodurante l’ultima conversazione,ci“co-educhiamo”,nel senso che qui nessuno insegna,  nessuno interroga, ma ci si “co-stimola” a interrogarsi, a farsi delle domande, ariformulare il nostro pensiero…a imparare e a disimparare, e di nuovo a reimparare e poi ancora a disimparare…e così via. Èquesto il gioco senza fine, del “Pensiero Iniziatico”. Ma, a ogni capovolgimento…a ogni salto e a ognisuccessiva caduta…a ogni capriola…a ogni passo –un modo di camminare,oscillante ma gioioso, simile a quello di Charlie Chaplin-il nostro “Pensiero”magicamentesale e converge…si raffina e da “spesso” si fa sempre più “sottile”.

“I Sorv. Vi prego di compiere sull’Altare il Rito che ciascuno di noi, in questo momento, deve compiere interiormente” (*)

Ricordiamocie immagiamoci la scena in cui il primo Sorvegliante, dopo le parole del Ven.mo Maestro Venerabile (*), si dirige all’Ara e apre il Libro Sacro, la Bibbia, alla pagina del Prologo del Vangelo di Giovanni, e sovrappone la squadra, allarga il compasso e lo pone – secondo il grado dei Lavori“sotto”(Grado di Apprendista),“intrecciato”(grado di Compagno) o “soprapposto”(Grado di Maestro)alla squadra.

Adesso, proviamo adanalizzareil significato/la simbologia di queste parole chiave: l’Ara/Altare, la Squadra, il Compasso e il Libro Sacro (la Bibbia)ed in modo specifico le parole del Prologo di Giovanni.  Ricordo che la ”Squadra”, il “Compasso” e il “Libro Sacro” rappresentano:“Le Tre Grandi Luci“ del Tempio. Il loro dispiegamentorende“Sacro” il Tempio e la Nostra stessa Interiorità;e solo dopo aver sacralizzato ciò che è esterno e interno a noi, possiamo dare inizio aiNostri Architettonici Lavori. Da quel momento, il nostro modo di pensare muta improvvisamente, la nostra mente va di là del tempo e dello spazio, e comincia a ragionaresotto l’aspetto dell’eternità“ in sub-specie aeternitatis”; cioè si comincia a vedere tutto ciò che ci circonda nell’ottica dell’eternità. Quindi solo dopo aver messo da parte gli aspetti spaziali e temporali e solo dopo essersi estraniati completamente dal mondo della “ragione”, inizia la nostra metamorfosi interiore.

1.ARA/ALTARE: nell’antica Roma – nelle religioni pagane – era la base di appoggio destinata all’oggetto del “sacrificio” agli dei…oggetti, vegetali, animali etc.…come atto di adorazione e di propiziazione. L’Altare era il luogo dove tutto ciò che si metteva sopra, veniva tolto dalla condizione profana e consegnata al sacro. Il termine “sacrificio”deriva dalla radice “sacrum”=sacro e “ficium”= fare …infatti,il sacrificio è un’“azione sacra”e anche la definizione di“Rito” –quelloche svolgiamo durante i nostri Lavori – esprime ugualmente questo concetto: è “una “cerimonia sacra.Nell’antica Grecia i sacrifici erano fatti per tenere lontano gli Dei, e non tanto per ottenere la loro benevolenza. Il significato di“sacro”non dobbiamo confonderlo,perché,noi siamo influenzatidalla tradizione cristiana, e spesso si confonde con la parola “Santo”, ma sono due cose radicalmente diverse.Il “Sacro” deriva da una parola indo-europea, che vuol dire “separato”.E, fa riferimento a potenze che gli uomini avvertono come qualcosa di superiore a loro,che in fondo le temono e al tempo stesso ne sono attratti (“Mistero affascinante”, secondo R. Otto: Il Sacro. Ed. Feltrinelli, Milano 1976). Se ci pensiamo bene l’umanità stessa nasce con il sacro.Il sacro nasce dalla confusione di tutti i codici, il sacro è benedetto e maledetto, contamina il bene con il male,il giusto con l’ingiusto, la santità con l’eresia: E,in certo qual senso -secondo il filosofo Umberto Galimberti- la proiezione della “nostra follia interiore” su un grande schermo.L’umanità stessa ha gettato la “follia” che ospitava nel suo internoin questo grande contenitore, chiamato “sacro”.Se vogliamo definire il “sacro”possiamo dire cheè il luogo degli opposti; è il mondo dell’indifferenziato, dove non c’è nessuna definizione della cose o dei concetti; èil luogo dei concetti ambivalenti. Eraclito diceva: all’interno del sacro, Dio è Giorno e Notte, Dio è fame e sazietà, Dio è pace e guerra, Dio è estate e inverno;per la visione cristiana, invece,in Dio tutto è buono, tutto è giusto, tutto è bello…non c’è ambivalenza.È solamente tramite la ragione che noi istauriamo le differenze.Il mondo del “sacro”, non a caso, è tenuto “separato”, dal mondo “profano”: ci sono i giorni dedicati al sacro…ci sono i luoghi dedicati al sacro: le Chiese, i Templi, le Moschee, ci sono i sacerdoti addetti al sacro; ci sono i gruppi di persone dedicate esclusivamente al sacro…le varie Comunioni Religiose, le varie Confraternite, i vari Ordini etc. Alcuni esempi,in cui gli uomini si muovono all’interno del sacro, all’interno della proiezione della nostra “follia interiore”– escludendo ovviamente le patologie psichiatriche- le ritroviamo: nel mondo dei bambini; la loro visione del mondo e delle cose è esclusivamente fantastica, folle…un oggetto per loro assume significati diversi, una visione mille visioni diverse, così una parola, un numero etc. Per questo i bambini devono essere attentamente seguiti e educati ad acquisire, piano piano, la ragione; nei sogni: in essi noi viviamo come se fossimo in un mondo folle, incantato; qui, il tempo e lo spazio saltano completamente, tutto può succedere, tutto è molto incoerente rispetto al mondo reale, al mondo della ragione, alla logica. La filosofa ungherese Agnes Heller (1929-2019), ha dichiarato, di trovare la “Libertà” solamente nei sogni; così come nel rapporto amoroso: nell’amore tutto è illogico. Nella passione, i due amanti comunicanocon un propriolinguaggio, compreso solo da loro, un linguaggio esclusivamente “duale”, fuori dalla logica razionale; i poeti o gli artisti, gli scrittori, i filosofi, i musicisti in genere: con la loro mente viaggiano su mondi folli, viaggiano verso spazi infiniti, “smarginano” fuori dalla ragione, e grazie solo alla loro follia creano poesia, pittura, scrittura, pensieri, musica; i religiosi,gli adepti a Ordini Iniziatici, cioè Noi,o altri Gruppi che hanno come scopo quello di occuparsi del “sacro”. Ecco, tutti queste persone che ho citato vivono nel mondo del “sacro”; un mondo inconsistente, immateriale, indimostrabile, pieno di contraddizioni…dove tutto, può essere il contrario di tutto.Un grande filosofo (Alexander Pope (1688- 1741) in “ Saggio sull’uomo” (Ed. Laterza 2020) vietava di parlare di ciò che è indefinibile o indeterminabile…sarebbe meglio tacere perché non si giunge a definire o determinare nulla, anzi – continuava il filosofo- l’orgoglio umano che spinge a indagare sul “sacro”, rende l’uomo ancora più infelice e conscio della sua limitatezza e finitezza, facendo comprendere ancora di più la miseria della condizione umana. Ma, per noi è impossibile tacere e allora continuiamo ugualmente a interrogarci, in modo ingenuo e incantato – quasi fanciullesco- durante i nostri Lavori… durante il nostro Cammino Iniziaticosu questi colossali problemi riguardanti il “sacro”. Il mondo del “sacro” o della nostra follia interiore, viene tenuto nettamente “separato”, oltreche dal mondo profano, anche dal suo mondo contrapposto che èquello della “Ragione”. Anche la ragione è un’invenzione dell’uomo, come il mondo della follia. Essa si è sviluppata solamente per permettere la convivenza umana che altrimenti non sarebbe possibile.Nel mondo del sacro o della follia, non ci può essere spazio per gli altri…siamo solo noi…noicon la nostra mente e con i nostri pensieri….noi con il nostro abisso interiore e basta. Ecco perché il Percorso Iniziatico Libero Muratorio è un percorso esclusivamente personale.La “ragione” è l’elemento che possiede l’uomo in contrapposizione alla follia umana.Nel mondo della “ragione” tutto è chiaro, comprensibile, netto, razionale e definito.Dire “Ragione”,però, non equivale a dire “verità”…la “ragione” serve a definire le cose, le azioni, entro limiti precisi: questa cosa è e si chiama così, e serve a questo…la sua funzione è questa e non un’altra. La ragione serve a non far smarginare la mente umana verso un mondo incantato.Essa segue il “principio di non contraddizione”: questa è una penna, essa serve a scrivere e basta…io non ho paura di essa, e nemmeno voi che siete accanto a me non vi state preoccupando, ma se io la prendo e la uso come se fosse un pugnale, cambio il suo significato e voi vi allontaneresti impauriti, non sarebbe possibile con-vivere. Pertanto è necessario che tutto sia inquadrato entro i limiti della ragione, della ragionevolezza altrimenti la co-esistenza umana verrebbe menoNel mondo della ragione non esiste simbolismo, una squadra, per una persona al di fuori del nostro Ordine Iniziatico, è una squadra che serve per fare linee rette e angoli; un compasso per fare linee curve e basta. Niente più. Il pensiero umano che ragiona razionalmente di fronte a questi oggetti non va oltre, non esiste intuizione o interpretazione. Si comprende facilmente che il nostro mondo, quello della “Libera Muratoria”, è fortemente incastrato con il senso del “sacro”; in fondo esso è emanazione di un nostro,incoercibile,  desiderio interiore, di conoscenza verso il mondo che ci circonda, verso l’uomo , verso il suo esistere e il suo finire, un mondo che ci attrae, pieno di ambivalenze, di significati; di un mondo, di cui siamo ben consci, che non riusciremo mai a comprenderlo fino in fondo, e quando ci renderemmo conto di aver compreso qualcosa sarà solo l’inizio: occorreranno altri mille anni e ancora milleper capirlo meglio. 

2.SQUADRA/COMPASSO: ricordo che il simbolo della squadra e compasso, si ritrovaper la prima volta nel IV secolo avanti Cristo, a Siracusa, città della Magna Grecia, era il logo della Scuola Pitagorica, una “Scuola Iniziatica”, dove Pitagora e i suoi discepoli diffondevano i loro insegnamenti esoterici di fronte, non solo agli Iniziati ma anche alla gente comune,con lo scopo di educarla e migliorarla. Con la squadra si tracciano le linee rette e pertanto essa simboleggia “l’attività terrestre“. Essa richiama alla Terra. Mentre con il compassosi tracciano le linee curve. Esso richiama al cielo, all’attività spirituale dell’uomo, alla conoscenza, alla ricerca del senso del “Sacro”.  La prima, rivolta al corpo, la seconda all’anima….allo spirito.Il Compasso, secondi alcuni, simboleggia anche l’opera creativa di Dio.

3. IL LIBRO SACRO / LA BIBBIA:rappresenta il Libro Sacro per eccellenza, include il Vecchio Testamento o la Bibbia Ebraica e il Nuovo Testamento o la Bibbia Cristiana. Tutti gli impegni dei Liberi Muratori, infatti, nel mondo occidentale sono presi sopra il Libro della Legge Sacra, la Bibbiao in altri ambiti geografici, sul Libro da essi ritenuto Sacro.

È necessario – secondo me- per capire l’inserimento del Libro Sacro (Bibbia) nel Rituale Massonico,ricordare che la Massoneria si sviluppa nel XVIII secolo, in un’Europa Cattolica. La fase istituzionale della Massoneria moderna iniziò il 24 giugno del 1717, festa di San Giovanni Battista. Quel giorno i responsabili di quattro logge di Londra si riunirono e decretarono la Costituzione della Grande Loggia Madre del Mondo, affinché diventasse un punto di riferimento per tutte le Osservanze Libero Muratorie. Da questa datala Massoneria subì il passaggio dalla così detta “Muratoria Operativa” (fino alloracostituita solamente da adepti che erano maestri artigiani, operativi nel vero senso della parola, come i costruttori delle Cattedrali etc.) a una “Muratoria Speculativa”, dove gli adepti cominciarono a essere personaggi di rilievo sociale, intellettuali, filosofi, etc. E, facendo propri i principi dell’Illuminismo, tutti i progressi delle conoscenze scientifiche: biologiche, chimiche, fisiche, astronomiche -la Libera Muratoria Speculativa si pose come obiettivola ricerca spirituale e morale, oltre allo sviluppo e alla diffusione delle idee rivolteal miglioramento degli uomini e dei popoli. Questo può spiegare, in parte,il motivo dell’introduzione della Bibbia nel Nostro Rito Libero Muratorio. Inoltre, la Bibbia è il simbolo massimo di “Spiritualità” e di “Sacralità”;simbolo di una “Sapienza Antica” simbolo dell’esistenza di un “Essere Supremo”, simbolo della presenza del“Divino”, simbolo del“rapporto spirituale esistente tra l’Uomo e Dio”. In fondo se ci pensiamo bene, anche le parole:“Liberté”,“Égalité”, “Fraternité”, iconedella rivoluzione francese, e ben in vista nei nostri “Templi”, non sono state introdotte durante la rivoluzione francese, ma è stato il Cristianesimo il primo cantore di questi concetti. “Libertà”:con l’avvento del cristianesimo tutti si sentonoliberi; la“Fratellanza” non era nient’altro che la categoria della “carità” cristiana, e così l’”Uguaglianza”: per il cristianesimo non ci sono né ricchi népoveri,tutti i fedeli sono nelle mani di Dio, tutti siamo uguali, difronte a Dio. Il Cristianesimo, si è diffuso rapidamente proprio perché donava ai suo adepti: libertà, uguaglianza, fratellanza e non dimentichiamoci, cosa ancora più attraentel’”immortalità” e la vita eterna.Il Cristianesimo ci teneva in modo particolare a introdurre il concetto di Libertà tra gli uomini; perché nel momento stesso in cui un uomo è “Libero”deve scegliere,deve assumere la responsabilità della sua scelta, diventando improvvisamente responsabile di ciò che fa; e se sbaglia viene punito,sulla base delle sue intenzioni, sulla base della sua libertà di scelta , sia dalla “Giustizia Divina” ( peccato) , sia dalla “Giustizia umana”.

4. Perché la Bibbia è aperta sulla prima pagina del Prologo del Vangelo di Giovanni?

“In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio,presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio; il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone, per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce.Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo […]”.

“In principio era il Verbo”l’Evangelista Giovanni riprende probabilmente il racconto della creazione (Genesi): Dio crea il mondo con la sua Parola, con il suo Verbo, la Luce opposta alle tenebre, gli esseri viventi e l’uomo:“In principio Dio creò il cielo, e la terra era informe e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: “ Sia la Luce!” E la Luce fu. Dio vide che la Luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò tenebre notte. E fu sera e fu mattina:giorno primo […] (Genesi- 1-3). LaLucepermette – all’uomo di Fede- di camminare lungo la via, senza inciampare sugli ostacoli che trova sulla strada della vita; chi segue Gesù facendosi discepolo, giunge infine là, dove è Gesù, nella “Casa del Padre”. Gesù è la “Luce” che viene nel mondo e il Suo combattimento è quello della Luce contro le Tenebre. Assistiamo a un “ Doppio Dualismo” tra Luce e Tenebre e tra Verità e Menzogna. Il Vangelo di Giovanni ci ricorda, inoltre, che “ Il Figlio di Dio”, il “Salvatore del Mondo”, era anche un uomo di “carne” e di “sangue”, con un nome del tutto umano”Gesù” e chi ne è discepolo deve seguire il suo esempio.

Io credo che questa pagina rappresentila sintesi del “Pensiero Iniziatico”…riflette il “Fine” cui tende la Nostra Ricerca SpiritualeIniziaticae per noiLibero Muratori il fine è raggiungere la “Luce”,  come per l’ “uomo religioso”, come ci dimostra il Prologo di Giovanni. Senza un fine noi non possiamo ricercare nulla…se non abbiamo un fine non possiamo ricercare nessuna “Verità”. Il pensiero umano necessita sempre di un fine (eskhatos = ultimo; escatologia è la dottrina tesa a indagare il destino ultimo del singolo individuo, dell’intero genere umano e dell’universo. L’escatologia può influire sulla visione del mondo e sulla condotta di tutti i giorni).Così come per l’”operoso” il fine è l’”inoperosità”, la quiete…una “quiete creativa”, che possa permettere di svolgere al massimo la potenza del propriopensiero.  Aristotele diceva, il generale fa la guerra per avere la pace…in questo caso il fine del generale è la pace. Così,per il “Cristiano” è il “pensiero escatologico apocalittico religioso”descritto,sempre,da Giovanni, nella parte finale del suo Vangelo: l’”Apocalisse” (il termine Apocalisse deriva dal greco apokalypsis, composto da apo= da e Kalypto = nascondo: significa letteralmente gettar via ciò che copre…scoprire…togliere il velo da qualche cosa che c’è sotto di reale , cioè disvelare…disvelamento).Un testo spaventoso ma fondamentale, perché viene “disvelato”ciò che accade alla “fine”. In tal modo, chi vive nella speranza cristiana della Fede trova la sua“Verità”, la sua “Salvezza”,ritornando dal “Padre”, nella “nuova Gerusalemme celeste”. La Fede in Dio, troverà così per il “cristiano”la sua ragione di essere, il suo fine, la garanzia dei “beni escatologici”: la resurrezione del corpo, l’accesso alla Grazia di Dio (cioè il favore di vivere nell’amicizia divina), la vita eterna, la Gloria, la visione di Dio.In una parola troverà la “Salvezza” di se e degli altri.

Quello che differenzia fra Noi Liberi Muratori e l’uomo di Fede, è il significato che assume la parola “Luce”. Nell’uomo di “Fede Religiosa”, il significato della “Luce”, assume un ruolo concreto…nulla di astratto: La“Luce” esprime una lotta – agon-: una battaglia terribile tra il bene e il male – tra la Luce (Il bene è Luce,  il Verbo è Luce, Dio è Luce) e le Tenebre (Le tenebre sono il male, le potenze del male, il Maligno):“La luce che splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta “. La Luce, per il religioso, non implica la volontà di conoscere, ma solo di accettare una realtà–considerata un’“esperienza storica reale ” che non è messa in discussione per il cristiano- che già esiste, che già è accaduta o accade o accadrà: la nascita , la morte, la resurrezione di Gesù, la resurrezione dei morti e il raggiungimento del Regno di Dio…Dio è Luce! Non implica uno sforzo di conoscenza, ma solo uno sforzo di accettazione passiva: la“FEDE IN GESU’ ”.Come il sole illumina una strada, così è “luce” tutto quello che rischiara la strada verso Dio. La luce simboleggia la Salvezza….essere nella Luce è essere uniti a Dio, che è Luce.Nell’uomo “Iniziato Libero Muratore”,la “Luce”…è una Luce immateriale, simbolica.Noi desideriamo e chiediamo, al momento della nostra Iniziazione, un’unica cosa: la “Luce”. “ Fratello Copritore, chiedete al Fratello esperto perché vuole introdurre un Profano tra noi. L’Esperto risponde: perché desidera la Luce, essendo un uomo libero e di buoni costumi…e poi ancora…” Profano …che cosa volete da Noi? Il Profano risponde la “ Luce”.

La “Luce” nella Libera Muratoria ha un ruolo esclusivamente “trascendentale”.a.Èquella“Luce” che ci fa “vedere” meglio, schiarisce il “Tutto”…la “Luce” è la “Volontà di Conoscenza”…la “Luce è Conoscenza”…anzi è “OSSESSIONE DI CONOSCENZA”…è “SOFFERENZA DI CONOSCENZA”…la Luce è la “volontà di andare oltre”!(cs)b.È quella“Luce”che  illumina il nostro sentiero Iniziatico e che ci aiutaa non inciampare sugli ostacoli che possiamo trovare;c.È quella“Luce che, entradentro di noi, ha la potenza dismuovere la nostra volontà…la nostra mente, stimolandola a pensare. La frase latina:” lux inens agit nobis”,esprime perfettamente questo concetto, cioè la luce che entra dentro di noi ci attiva…ci stimola, ci sveglia, ci scuote…ci fa vedere tutto più chiaro…ci fa avvicinare di più alla “Verità”;

c. È quella  “Luce”checi aiuta a vedere la bellezza del mondo; a ricercare la felicità; a vedere con sempre maggiore chiarezza il senso del nostro vivere e del nostro morire; a vedere la posizione del nostro posto all’interno dell’universo;d. È quella ”Luce” che ci aiuta a ricercare l’”Infinito”…a ricercare l”Assoluto “ dentro di noi(un” entheos” , un Dio interno)…a ricercare l’“Essere Supremo”…il “Divino”.La Massoneria, come abbiamo ricordato più volte – ma mi piace sempre ripeterlo-richiede ai suoi appartenenti la piena e sincera credenza in un “Essere Supremo”, ma non fornisce una propria dottrina di fede. Non esiste un dio della Libera Muratoria…il G.A.D.U. non è un dio… è solamente la “Legge” che regola/che regge l’armonia dell’universo.

Apropositodella “Luce” – termino la mia conversazione – citando una metafora risalente al 1273 d.C, su cui vale la pena riflettere:<< Un elefante arrivato dall’india era stato sistemato in una stalla buia. La popolazione, curiosa di conoscere un animale simile – che non aveva mai visto- si precipitò nella stalla. Poiché non si vedeva nulla a causa della mancanza di luce, la gente si mise a toccare l’animale. Uno di questi toccò la proboscide e disse: Questo animale assomiglia a un enorme tubo. Un altro toccò le orecchie ed esclamò: si direbbe piuttosto un grande ventaglio! Un altro ancora, toccando le zampe, disse: no ciò che si chiama elefante è senza dubbio una specie di colonna. E così, ciascuno di loro si mise a descriverlo a proprio modo. È veramente un peccato che non avessero una candela per mettersi d’accordo !>>. Ecco, Noi che chiediamo e invochiamo sempre la “Luce”, auspichiamoci che essa possa servirci – come una piccola fiamma di una candela- a vedere la realtà o l’ignoto che ci circonda, in modo più chiaroe globale, cioè ad avere una visione “olistica”: come a Noi piace dire, a 360 gradi, una “visione a compasso”.

Scarlino, 21 maggio 2020, alle ore 2:52

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