Solstizio d’inverno
(Tav. archit. in versi di Mimmo Martinucci)
Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,
καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,
καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.
“Nel principio c’era il Logos
e il Logos era presso Dio
e il Logos era Dio.”
(incipit Vangelo di Giovanni)
Nell’infinito spazio senza tempo,
da sempre statico ed in sé totale,
completo nella sua passività,
nel quale tutto è, ma è potenziale,
il Logos-Dio creò la realtà.
Lui, ch’era il punto fermo del gran cerchio
nell’Universo che non c’era ancora,
dove sussiste simultaneità,
con tutti i punti dello spazio nero,
scelse in piena autonomia di Libertà.
Pensiero-Logos è sapienza pura,
è l’intelletto pregno di potenza,
è gran matrice dell’Architettura
e della vera e sola Conoscenza.
Matrice che trasforma volontà
e fu Luce, dell’Universo estate.
Poi la materia apparve in realtà
con energie diverse e condensate.
E da quel punto il Logos poi si espande
ed energia dinamica diviene
e voce e vibrazione all’infinito
nell’universo che confin non tiene.
E il Logos creativo non s’arresta,
saetta nello spazio lampeggiante,
giammai si chiude in sé, si manifesta
e divien vita in parti di materia
dal solo suo Pensiero promanante.
Il Logos poi fluisce come Amore
e nello spazio va in cerca dell’uomo
che immagine divien del Creatore.
Il Logos entra e l’anima pervade
e poi l’avvolge nell’Universale,
dando la vita a nuova creazione,
riproducendo il Fiat iniziale.
L’impercettibile alito del Pneuma
dal Logos passa all’uomo e a lui si dona,
vivente solo con Pensiero in Terra;
l’astratta potenzialità lo sprona
e sorge la Coscienza che in sé serra!
Il sole, che a settentrione brilla,
domiciliato in casa della Luna,
coi raggi suoi sì bassi all’orizzonte,
oltre al calor, che lentamente sfuma,
nel suo solstizio è avara la sua fonte.
Il Sole, ch’è in caverna di Saturno,
caverna cosmica del creativo ciclo,
par che riposi stanco in ciel diurno.
Se la Natura muore senza Luce,
così anche l’uomo va a incontrar la morte,
se Amore verso gli altri non conduce.
Ma Mitra “Sol invictus” e il bambino
che, dalle stelle, sulla Terra scese,
traccian la via alla lucida cometa,
che all’Oriente porta e a vera Luce.
Da ora il sole il suo cammin riprende
in direzion dell’arco suo maggiore,
e, com’ un’aquila reale, stende
le ali in alto ed allo zenit vola.
Se l’uomo, che è seme di gran vita,
nel buio della Terra non vi muore,
giammai potrà la Luce intravedere
per integrarsi appieno al Creatore.
Lode al Bambino sia nell’universo,
che ci manifestò la sua amicizia
ed a colui che il flauto a sette canne
suonando invita l’uomo alla letizia.
Or son perfetti ed in Caverna stanno,
con potenziale forza, ma latente.
Nel gran Silenzio privo di rumore,
il Logos-Dio, qual unica sorgente,
creò quest’Universo per Amore.
Tavola architettonica in versi di Mimmo Martinucci
Il solstizio d’inverno avverrà il 21 dicembre alle 16.28 UTC, tempo coordinato universale, quindi alle 17.28 del fuso orario italiano.
L’orbita della Terra non è circolare, ma ellittica. Di conseguenza, la distanza dal Sole cambia nel corso dell’anno. Al perielio, il punto più vicino alla Terra (quest’anno sarà .. il 4 gennaio prossimo) è di circa 147,1 milioni di chilometri, mentre nel suo punto più lontano, il cosiddetto afelio (7 luglio 2018), è di circa 152,1 milioni di chilometri. Siamo perciò a circa 5 milioni di km più vicini al sole ma, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre, l’emisfero boreale (quello a nord dell’equatore) riceve i raggi del sole molto inclinati e, quindi, più attenuati dall’atmosfera terrestre.