CONGEDO del M.V. e ISEDIAMENTO del nuovo. 15-05-2015

 CONGEDO del  M.V. e ISEDIAMENTO del nuovo.

15-05-2015 

Il Congedo del M\V\ in carica   E.P

Carissimi Fratelli,

permettetemi di porgere a tutti Voi un caloroso Grazie per avermi offerto una opportunità unica: quella di aver servito come primo Maestro Venerabile la nostra Giovane ma GRANDE Loggia, e quella di aver unito  il mio nome a quello degli altri 17 Fratelli Fondatori.

La mia memoria va a Domenica 25 Novembre 2012, eravamo ancora frastornati per gli accadimenti di due sere prima ma  le nostre idee erano ferme e chiare ed all’unisono prendemmo una decisione storica: dare vita ad una nuova Loggia.

Cinque mesi di lavoro intenso e continue  riunioni hanno permesso di realizzare il nostro desiderio: il 5 Maggio 2013 è arrivato in fretta, con una Cerimonia Solenne e molto partecipata sono state Innalzate le Colonne della R\L\ Giuseppe Garibaldi 1436, abbiamo avuto il privilegio di  avere come padrino il Fratello Stefano Bisi, che da lì a poco sarebbe  divenuto il Gran Maestro del G.O.I.

Il 5 Maggio, con la nascita nostra Loggia, ha consolidato i rapporti di Amicizia, Solidarietà e Fratellanza  fra tutti i Fratelli che in parti uguali hanno condiviso amarezze, sforzi e soddisfazioni.   In poco più di un anno il piè di lista di Loggia conta 27 Fratelli ai quali, presto, si uniranno i due Profani inattesa di essere Iniziati.

27 Fratelli uniti dallo stesso spirito di appartenenza,caratterizzati dallo stesso desiderio di mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze, le proprie esperienze, in particolare l’amore:l’amalgama che unisce persone diverse.

27 Fratelli accomunati dalla stessa Cravatta Rossa, ormai ben conosciuta non solo nelle Logge vicine ma in tutta la Toscana, a  Livello Nazionale ed anche all’estero.

Abbiamo stretto legami di collaborazione ed in molti casi di sincera amicizia con molti Fratelli Garibaldini di varie Logge nel Mondo.

Grazie al Convegno Pubblico del novembre scorso, dedicato ad Anita Garibaldi, realizzato con il patrocinio del Comune di Follonica, ci siamo fatti conoscere ed apprezzare anche nel mondo profano. Quel mondo a cui, a mio avviso, dobbiamo tendere abbattendo quei muri che per molti anni ci hanno isolato dal quotidiano ed hanno permesso di attribuire  ai Massoni ed alla Massoneria tutti i mali del mondo.

Dobbiamo far conoscere, come scritto nel primo articolo della Costituzione del Grande Oriente d’Italia che “La Massoneria è un Ordine universale iniziatico di carattere tradizionale e simbolico. Intende al perfezionamento dell’uomo e dell’Umana Famiglia”

Definizione essenziale, sintetica chiara che riesce a  dare un’idea dei principi ed i  fini che tengono uniti tanti Fratelli.

Non voglio prendere altro spazio al Carissimo Fratello Claudio Maestro Venerabile Eletto, al quale fra qualche istante passerò il mazzuolo, certo di riporlo nelle mani di un Fratello Saggio, Capace e dotato di tanta buona volontà che con la sua Sapienza contribuirà a farci crescere come buoni Massoni.

Prima di salutarvi è mio compito dare lettura della nota scritta dal Gran Maestro Stefano Bisi all’indomani dei tragici attentati avvenuti in Francia, e recapitata a tutti i Maestri Venerabili d’Italia con l’invito a darne lettura in Loggia.

Il  Gran Maestro

Stefano Bisi

Carissimi Fratelli,

in questo momento di grande dolore per la Francia e per il mondo intero che ha vissuto attonito e sgomento la tragedia e i vili assassini di Charlie Hebdo, dove hanno perso la vita anche tre nostri fratelli, del poliziotto, di una vigilessa e degli ebrei che si trovavano all’interno del supermercato a Vincennes, non possiamo non avere paura di fronte a questi barbari fondamentalismi che minacciano l’Umanità e vogliono mettere in discussione principi e valori per noi sacri come quello della Liberta. Libertà d’espressione, Libertà di critica, Libertà religiosa e Libertà della Vita. Non si può togliere la vita a delle persone in nome di nessuna religione, nessun colore, nessuna razza, nessun ideale. Chi intende perseguire questi obiettivi non è un terrorista ma è solo un bieco criminale dell’Umanità,

Noi Massoni abbiamo il Dovere e la Forza necessaria per difendere la Liberà minacciata in tutte le sue forme. E non abbiamo paura di affrontare con grande senso di responsabilità ed equilibrio nelle parole e nelle azioni il punto critico che la comunità internazionale sta vivendo. Noi siamo portatori di pace e di tolleranza da secoli e non siamo disposti ad accettare un mondo dove parole come guerra, terrorismo, crimine, violenza diventino sempre più usate ed applicate da mani irresponsabili e travolgano tutto facendo precipitare l’uomo nell’abisso del terrore.

Carissimi Fratelli, accendiamo una candela e stringiamoci tutti in un’ideale catena nel ricordo delle vittime e in segno di solidarietà alle famiglie ed al popolo francese. Battiamoci sempre contro le forze oscure che vogliono travolgere la Liberta ed irrigidire il mondo in forme sempre più lontane dalla vita. Facciamo con forza e vigore Comunità, riconoscendo sempre l’Altro e le sue diversità in un sereno e costruttivo confronto, così come la Massoneria ha sempre fatto accogliendo all’interno delle Officine uomini e culture totalmente diverse. Leggiamo insieme e meditiamo la bellissima poesia del fratello Kipling dal titolo “La mia Loggia Madre” che è un  vero esempio di fratellanza, di Cosmopolitismo, di Tolleranza per tutti, E non permettiamo che il “sonno della ragione” crei altri mostri. Per la Libertà e nella Libertà.

Da Villa il  Vascello

Roma, ll gennaio 2015

 

L’oratore legge la  poesia

C’era Rundee, il capostazione,
Beazeley, il ferroviere,
ed Ackman del Commissariato,
Donkin, della prigione,
Blake, il sergente macchinista,
che fu per due volte il nostro Venerabile,
unitamente a quello che gestiva il bazar Europeo,
il vecchio Framjee Eduljee.

Fuori: “sergente! sir! Buongiorno! Salaam!”.
Dentro: “Fratello”, e questo non fa male.
Ci incontravamo sulla Livella e ci lasciavamo sotto la Squadra
Ed io ero il Secondo Diacono, laggiù, nella mia Loggia Madre!

Vi era ancora Bola Nath, il contabile,
e Saul, l’ebreo di Aden,
e Din Mohammed, disegnatore del Catasto.
Vi era Chuckerbutty, lo scrivano indiano,
ed Amir Singh, il Sikh,
e Castro, dell’officina riparazioni,
che era cattolico romano!

Non avevamo paramenti fastosi,
la nostra Loggia era vecchia e nuda,
ma noi conoscevamo gli antichi Limiti
e ci attenevamo rigorosamente ad essi:
e, ripensando al passato,
spesso mi colpisce il fatto
che non esistono “infedeli”
a meno che noi stessi non lo siamo.

Non potendo riunirci ad un pranzo
per non infrangere le Leggi di casta
Ogni mese, dopo il Lavoro,
noi ci radunavamo a fumare.
E chiacchieravamo fra noi
di Religioni e di Filosofie
ed ognuno paragonava agli Altri
il Dio che riteneva migliore.

Così, l’uomo parlava all’uomo,
e nessun Fratello batteva ciglio,
finché l’alba svegliava i pappagalli
e gli uccelli dal canto stridente.
Noi concludevamo che era veramente interessante
e cavalcavamo a casa, verso il riposo,
con Maometto, Dio e Shiva
che continuavano a scambiarsi le consegne nelle nostre teste.

Spesso, al servizio del Governo,
il mio piede vagabondo si è affrettato,
ed ho portato i saluti fraterni
alle Logge dell’Est e dell’Ovest.
così come prescrive la Regola,
da Kohat sino a Singapore;
ma io vorrei poter ritornare
nella mia Loggia Madre ancora una volta!

Io vorrei poterli rivedere
i miei Fratelli neri ed olivastri,
con i sigari che odorano piacevolmente
e l’accendino che circola fra loro
ed il vecchio guardiano che russa
sul pavimento della dispensa;
rivederli, come Maestro, all’Ordine,
nella mia Loggia Madre ancora una volta!

Fuori: “sergente! sir! Buongiorno! Salaam!”.
Dentro: “Fratello”, e questo non fa male.
Ci incontravamo sulla Livella e ci lasciavamo sotto la Squadra
Ed io ero il Secondo Diacono, laggiù, nella mia Loggia Madre!

Intervento del nuovo Maestro Venerabile C. S.

“A che mi servono i piedi se ho ali per volare”

(Frida Kalho)

<< I due gabbiani che gli comparvero accanto, uno di qua e uno di là, erano candidi come la luna, ma più amabile era l’abilità con cui volavano…rallentarono con lui, gli restarono alla pari senza sforzo…poi…il gabbiano Jonathan gli disse: e voi chi siete? “Veniamo dal tuo stesso stormo, siamo fratelli tuoi… siamo venuti per condurti più in alto”…Jonathan, allora, disse… più in alto di così non riuscirei ad andare”…Sì, invece puoi riuscirci…Lui capì…poteva volare ancora più in alto. Osservò con un ultimo sguardo il suo cielo, la terra sotto di lui, dove aveva imparato tante cose…dove là ci si affanna per procurarci il cibo…Sono pronto disse e il gabbiano Jonathan fece prua verso l’alto, scortato dagli altri due splenditi gabbiani…e scomparvero insieme nella notte>>

 

Tutti Noi, Iniziati-Liberi Muratori, siamo come il gabbiano Jonhatan e come Jonathan,  abbiamo deciso di non uniformarsi alle persone comuni, di distaccarsi dalla massa, seguendo la nostra legge interiore…il nostro istinto…la nostra coscienza; abbiamo deciso di dedicarsi all’arte ed alla perfezione del volo, perché desideriamo migliorarci.

E come il gabbiano Jonathan – che scopre la bellezza di volare…che va oltre il procurarsi il cibo – anche noi scopriamo progressivamente, man mano che andiamo avanti nel Nostro Lavoro Massonico, la bellezza di questo “magico” e ”ab-soluto” volo iniziatico, che ha in se la propria ragione di essere, di là di ogni utilitarismo e siccome, voliamo in uno spazio infinito…infinite sono le potenziali possibilità di apprendimento e di crescita interiore.

 

Nessuno di Noi, invece, è “istruttore”. Neppure io in questo nuovo ruolo di Maestro Venerabile, non sono istruttore di nessuno, sono solo “primus inter pares” e basta…sono solo il gabbiano che vola davanti al gruppo…con il compito di guida, di coordinamento e solo in casi particolari di decisore di ultima istanza, ma con lo stesso livello e con pari dignità di Voi tutti.

Ma… allora…chi è l’istruttore ?

L’istruttore, del nostro magico volo iniziatico, è il nostro stesso “Ordine”, perché “Lui“ ha strani poteri …possiede strumenti misteriosi, fatti di riti, di simboli, di principi, che ci aiutano a staccare da terra, a spiegare le ali …ci inducono, in poche parole, a volare…

-ad avere una visione dall’alto, per ricercare la semplicità e l’essenzialità di ogni cosa …per vedere, quanto, tutti i nostri affanni quotidiani siano soltanto piccole formichine;

-a guardare lontano …oltre i limiti dei nostri sensi, oltre ciò che la nostra natura ci impone;

-a elevare il nostro sguardo (spirituale) verso un’atmosfera più pura, al di sopra del “nichilismo del nostro tempo”.

Queste sensazioni sono uniche e indescrivibili che solo noi possiamo comprendere.

E …questa è la “magia del volo iniziatico”.

Noi, Iniziati-Liberi Muratori, “siamo tutti dello stesso stormo” (come era stato detto al gabbiano Jonathan ) …ci assomigliamo …abbiamo la stessa predisposizione d’animo :

1- Perché noi …entrando nel “Tempio”, di fronte al sublime spettacolo della volta stellata, subiamo un’immediata metamorfosi… “sentiamo nascere dentro di noi un altro spirito”…un “cuore nuovo”  …ci sentiamo uomini nuovi/diversi;

2- Perché noi …ci preme sapere …conoscere (Gnosi).

3- Perché noi …cerchiamo la “Verità”, prevalentemente, attraverso una “Conoscenza Intuitiva”, abituati, come siamo, all’interpretazione simbolica …pur senza mai evadere dalla realtà e senza mai svalutare la “Ragione Umana”. Non dobbiamo dimenticare che Noi, Liberi Muratori, siamo figli dell’Illuminismo e che fu merito dell’Illuminismo di aver dato voce alla “Ragione” e di aver affermato, il principio giudaico-cristiano, della “Pari Dignità” di tutti gli uomini, senza distinzione (Fede/Ragione). La famosa frase: “ Io combatto la tua idea che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita, perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente” che esalta, in modo magistrale, il concetto della “Libertà di espressione”… contro ogni verità  assoluta, ogni fanatismo e ogni intolleranza, appartiene a Voltaire e all’Illuminismo. Infatti, tutto il pensiero moderno occidentale è basato sulla laicità, sulla divisione dei poteri politico-religiosi e sulla tolleranza. E Noi, Liberi Muratori, dobbiamo difendere con tutte le forze questi principi, che ci caratterizzano, perché, purtroppo, essi sono continuamente minati dal divenire della storia.

4- Perché noi …abbiamo la piena consapevolezza di non poter raggiungere la “Verità”…perché sappiamo che la “Verità è sempre in azione”;

5- Perché noi …abbiamo una “visione sacrale/spirituale della realtà” …che va oltre la pura dimensione materiale/fisica;

6- Perché noi …sappiamo che “l’Eterno è nell’uomo”;

7- Perché noi …crediamo che la “realtà possa essere cambiata” …che “tutto possa essere modificabile”, perché sappiamo che, se non confidassimo in questo, saremmo degli uomini qualunque, mediocri, freddi …uomini di pietra, delle statue.

– Per questo motivo Noi crediamo nella “Speranza”, nella “Preghiera”, nell’”Idea di Perfezione”, nel “Bene”, nel “Bello”, nel “Giusto”; nel “Progresso dell’Umanità” e nel “Grande Architetto dell’Universo”. Sappiamo perfettamente, che tutto ciò, può essere solamente una “visione utopica”…ma, al tempo stesso, siamo consapevoli che l’”Utopia”, pur essendo una cosa “apparentemente insensata”, è stata ed è necessaria per il miglioramento della condizione umana …senza l’utopia saremmo rimasti all’età della pietra.

– Per questo motivo Noi desideriamo e “desiderare” nell’etimologia latina significa “avvertire l’assenza delle stelle”…percepiamo la “mancanza” di qualcosa …sentiamo il “vuoto” e cerchiamo di “riempirlo” con un “progetto” che deve essere realizzato, non obbligatoriamente in un tempo breve, ma a lunga distanza …questo significa essere “Uomini Liberi e Vitali”…questo significa “Produrre Futuro”.

Fratelli miei !

Sono felice e orgoglioso di essere, da stasera, “Maestro Venerabile”; è ancora viva, dentro di me, l’immagine, fulminea, degli occhi severi ma sereni, del mio M. Venerabile, il Carissimo Fratello Eros Rossi, subito dopo essersi, lentamente, tolto il cappuccio, nel momento della mia Iniziazione da Apprendista – avvenuta ventitré anni fa. Il suo sguardo trasmetteva una vocazione profonda, quasi una venerazione, verso il Nostro Ordine. Ed è a Lui, ormai passato all’Oriente Eterno, che io dedico questa mia Investitura.

Voglio ringraziare tutti i Rispettabili Maestri della Nostra Officina per avermi votato e dato la fiducia. Un ringraziamento particolare va anche ai dignitari, agli Ufficiali e ai Giudici di Loggia che hanno accettato, con responsabilità, i rispettivi incarichi. Ringrazio, inoltre, i Fratelli Apprendisti e i Fratelli Compagni d’Arte per avere manifestato, durante i colloqui che ho avuto personalmente con ciascuno, parere favorevole alla mia Investitura.

Un ringraziamento, anche ai MV e ai Fratelli delle altre Logge presenti …auspicandomi di avere con Voi tutti, una fattiva collaborazione.

La nostra Loggia è giovane, le Colonne sono state innalzate poco più di anno e mezzo fa (5 maggio 2013), ma ha un nome importante quello di “Giuseppe Garibaldi”, che immediatamente evoca sentimenti virtuosi, come quello dell’avventura, del coraggio, del sacrificio, della lotta, della libertà, dell’indipendenza di tutti popoli. L’appartenere a una Loggia Garibaldi, ci ha permesso di conoscere, in questo breve periodo, molti altri “Fratelli Garibaldini”, durante i viaggi che abbiamo fatto negli Stati Uniti, in Italia, in Francia, in occasione dei rilevanti convegni annuali che vengono fatti in onore delle “Logge Garibaldi” sparse per il mondo.

Sono, inoltre, onorato di essere all’Obbedienza della “Comunione Massonica del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani” e della “Grande Comunità Massonica Universale”. La storia della Massoneria ha una grande e antica tradizione  …è difficile stabilire la Sua origine, perché i principi che la caratterizzano rispecchiano l’”Etica Universale”, sono innati nell’uomo …e per  questo si dice che la Massoneria è nata con il primo uomo ed esisterà finché l’ultimo uomo sarà sulla terra. Comunque, l’origine istituzionale della Libera Muratoria risale al 1717. In quell’anno le quattro Logge di Londra si riunirono e decretarono la “Grande Loggia Madre del Mondo”, affinché diventasse un punto di riferimento per tutte le Osservanze Libero-Muratorie allora presenti. Da quel momento in poi la Massoneria si è estesa a macchia d’olio: prima in Irlanda, poi in Francia, in Austria, in Olanda, in Scozia, in Russia, in America…in India. In Italia, le Logge Massoniche si diffusero senza una particolare strategia geografica. Le prime sorsero a Napoli, nel 1730, sotto i Borboni, poi a Catanzaro, Catania, Palermo e a Firenze (nel 1732 sotto la protezione di Francesco di Lorena). Poi, a Milano (sotto il dominio del Regno Asburgico) ed a Torino (con i Savoia). Dopo il 1796, periodo dell’occupazione napoleonica del territorio italiano, sull’esempio di ciò che era avvenuto in Francia, la Massoneria volle assumere un suo ordinamento e fu così che il 16 Marzo 1805, fu insediato a Milano, prima, il “Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato del Grande Oriente d’Italia” e successivamente, il 20 Giugno dello stesso anno, la “Gran Loggia Generale del Grande Oriente d’Italia” con circa 250 logge attive. Insieme al pensiero massonico nacquero i miti: in Inghilterra quello dei “Costruttori delle Cattedrali” ( i primi muratori operativi erano considerati i maestri artigiani che costruivano nel medioevo le imponenti cattedrali, simbolo di spiritualità; depositari di un’arte antica che si rifaceva ai segreti matematici e architettonici); in Francia, invece, nasce, il mito dell’”Origine Crociata” (la nascita della massoneria non era più legata ai Liberi Muratori medievali, costruttori di cattedrali gotiche, ma ai guerrieri crociati di ritorno dalla Terrasanta). Su questo mito, s’innescò poi, quello della “Leggenda di Hiram”.

Carissimi Fratelli,

L’investitura di un nuovo Maestro Venerabile e dei Dignitari di Loggia rappresenta un normale e logico ricambio di forze tra i fratelli di una stessa Loggia, ma sostituire, dopo un triennio di Venerabilato, il Rispettabilissimo  Fr. E.P., non è un per me un compito facile.

Lui ci ha traghettato, con “grande arte e saggezza muratoria”, in questa nuova Loggia e l’ha condotta, in questi anni, davvero con “grande maestria”. Per questo, Le porgo un affettuoso ringraziamento, personale ed a nome di tutti i Fratelli dell’Officina.

La decisione d’istituire una Nuova Loggia è stata sofferta, ma ormai la disarmonia, nella nostra vecchia Loggia, aveva preso il sopravvento; il modo di pensare e di agire massonico, basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco, sull’amore (philia) Fraterno, era stato sostituito   con un modo di pensare tipico del mondo profano, dominato da “passioni negative”.

In realtà, tutti noi apparteniamo a un “Ordine Iniziatico”, ed è questa la differenza,… appartenere a un Ordine Iniziatico significa che ciascun adepto deve seguire i Principi-Esoterici, le Leggi e la Ritualità – quest’ultimo termine deve essere interpretato nel suo significato più autentico di “cerimonia religiosa”…di “azione sacra”. Ognuno è libero di entrare, di rimanere o di andarsene. Tuttavia, per chi resta, quei principi, quelle leggi e quelle discipline devono essere inviolabili. Il “Libero Arbitrio” individuale, attivo nel mondo profano, deve tacere all’interno del Tempio (La colonna abbassata del II Sorvegliante, durante i Nostri Architettonici Lavori, esprime simbolicamente questo concetto). Per questo motivo la Massoneria non è un’Istituzione democratica in senso profano ma un “Ordine”, cioè un’associazione di persone, riconosciuta giuridicamente, unite tutte da uno stesso voto di obbedienza e da comuni regolamenti (Latino “ordinem” propr. “disposizione ordinata” “fila”.)

Termino, con una frase di Martin Luther King (Fratello Libero Muratore; 1929-1968):

<< Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci

ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli >>

…e dato che Noi abbiamo la fortuna di essere “Fratelli”, tutti Fratelli, nessuno superiore all’altro… mi auguro di scoprire, ancora di più, la “bellezza di stare insieme” ed imparare, ancora di più, l’“ arte di vivere come Fratelli “!

 

…e che il “Grande Architetto dell’Universo” ci assista !

Fr. C. S.                                                                                            15 Gennaio, 2015

Parole chiave:

Frida Kalho; Gabbiano Jonhatan Livingston di R. Bach; Primus Inter Pares; Uomini Liberi; visione dall’alto; magia del volo iniziatico; Pensiero giudaico-cristiano; Illuminismo; Fede/Ragione; Voltaire; Verità; l’Eterno nell’uomo; mutabilità della realtà; utopia; G. Garibaldi; Massoneria: un’antica tradizione; Grande Loggia Madre del Mondo 1717; Grande Loggia Generale del Grande Oriente d’Italia, 1805; Mito dei Costruttori delle Cattedrali; Mito dell’Origine Crociata; Grande Architetto dell’Universo; Mito di Hiram; amore (philia) Fraterno; Ordine Iniziatico; Martin Luther King; “La bellezza di stare insieme”. “L’arte di vivere come Fratelli”Fine modulo-

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