A TUTTI DICO SOLO GRAZIE
Carissirni
Fratelli
Essere stato alla guida del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani è stata per me un’esperienza alta, tensa e gratificante, che serberò con grande orgoglio e gratitudine per sempre in un angolo importante del mio cuore. Sono passati dieci anni da quel 6 aprile del 2014, quando alla Gran Loggia di Rimini, indossai la collana di Gran Maestro e mi fu consegnato il supremo maglietto, altro importante simbolo di una tradizione che si perpetua nel nostro amato Ordine.
Stavolta è toccato a me insediare il
nuovo Gran Maestro, il carissimo fratello Antonio Seminario, cui spetterà l’onore e l’onere insieme agli altri membri
della nuova Giunta, di governare la Comunione e continuare e migliorare I’Opera,
Sono certo che sapranno farlo con la loro esperienza, con le loro energie e le
loro capacità; sapranno svolgere il loro ruolo con Saggezza, Bellezza e Forza.
Sono certo perché in questi anni sono stati accanto a me ed io accanto a loro.
Siamo stati una squadra: mano con mano,
piede con piede, ginocchio con ginocchio, petto con petto, spalla con spalla.
Abbiamo sorriso e abbiamo pianto, Sì perché il decennio e stato tumultuoso
romantico, complicato, entusiasmante. Fra i più difficili ricorderò sempre la perquisizione
della Guardia di Finanza al Vascello su mandato della Commissione parlamentare
Antimafia presieduta da Rosy Bindi per il sequestro degli elenchi degli
iscritti di Sicilia e Calabria. Ma anche il periodo della Pandemia che tutti
insieme abbiamo
“A tutti dico solo Grazie…”
superato alla grande sostenendo i fratelli più bisognosi con l’iniziativa dei Mattoni della Fratellanza.
Fra le tante cose belle anche il ripristino del conoscimento al Grande Oriente d’Italia da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra ed anche l’aver riaperto con buone chances di successo la vecchia e mai affrontata questione di Palazzo Giustiniani col Senato della Repubblica.
Come non ricordare poi con fierezza il fatto che la Gran Loggia e il Vascello sono stati straordinari luoghi d’incontro e di dialogo con uomini e donne molto apprezzati nel Paese, Hanno conosciuto da vicino i massoni e ci hanno onorato con parole di stima. Tante cose belle sono state fatte e tante altre si potevano fare, magari anche meglio. Anche peggio. Noi abbiamo operato sempre mettendoci tanto pegno, Abbiamo consentito al Vascello degli uomini liberi, forti e coraggiosi di solcare acque tranquille anche quando il mare era tempestoso.
Ora che la rotta del futuro è ben tracciata e il mio mandato si è concluso spesso mi guardo indietro in un intreccio di emozioni che porterò sempre vive in me.
Come mi torna sempre in mente il primo giorno, quello della mia iniziazione. Sono passati 41 anni e mezzo dal 24 settembre dell’82 quando salii le scale di quel palazzo austero ed elegante di via Montanini 1 01 per essere iniziato nella loggia Montaperti numero 722 aL l’Oriente di Siena.
Come Rudyard Kipling, splendido esempio di fratellanza, di cosmopolitismo, di tolleranza, di cui prendo a prestito quella magnifica poesia dal titolo la loggia madre, rivedo anch’io con la memoria le facce di coloro che mi accolsero. Cerano Marco il venerabile, Romano l’oratore, e tra le colonne Guido e Roberto i giornalisti, Nilo il bancario, Carlo e Graziano i dentisti, Franco e Cesare i medici condotti, Beppe il cardiochirurgo, Pierguido il filatelico, Mario l’informatore farmaceutico, Luigi il geometra e Dino il pensionato del distretto militare,
È la mia loggia madre ed è la loggia alla quale tuttora appartengo e nella quale tornerò a vorare con gioia ed impegno. Con la Bellezza di chi ha svolto il suo compito con coscienza, responsabilità e forza e con l’amore che mi lega a tutti i fratelli del Grande Oriente d’Italia, vero bene supremo della più antica Obbedienza massonica del nostro Paese. A tutti dico solo Grazie,
Stefano Bisi
Ex Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani
Carissirni Fratelli
Essere stato alla guida del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani è stata per me un’esperienza alta, tensa e gratificante, che serberò con grande orgoglio e gratitudine per sempre in un angolo importante del mio cuore. Sono passati dieci anni da quel 6 aprile del 2014, quando alla Gran Loggia di Rimini, indossai la collana di Gran Maestro e mi fu consegnato il supremo maglietto, altro importante simbolo di una tradizione che si perpetua nel nostro amato Ordine.
Stavolta è toccato a me insediare il
nuovo Gran Maestro, il carissimo fratello Antonio Seminario, cui spetterà l’onore e l’onere insieme agli altri membri
della nuova Giunta, di governare la Comunione e continuare e migliorare I’Opera,
Sono certo che sapranno farlo con la loro esperienza, con le loro energie e le
loro capacità; sapranno svolgere il loro ruolo con Saggezza, Bellezza e Forza.
Sono certo perché in questi anni sono stati accanto a me ed io accanto a loro.
Siamo stati una squadra: mano con mano,
piede con piede, ginocchio con ginocchio, petto con petto, spalla con spalla.
Abbiamo sorriso e abbiamo pianto, Sì perché il decennio e stato tumultuoso
romantico, complicato, entusiasmante. Fra i più difficili ricorderò sempre la perquisizione
della Guardia di Finanza al Vascello su mandato della Commissione parlamentare
Antimafia presieduta da Rosy Bindi per il sequestro degli elenchi degli
iscritti di Sicilia e Calabria. Ma anche il periodo della Pandemia che tutti
insieme abbiamo
“A tutti dico solo Grazie…”
superato alla grande sostenendo i fratelli più bisognosi con l’iniziativa dei Mattoni della Fratellanza.
Fra le tante cose belle anche il ripristino del conoscimento al Grande Oriente d’Italia da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra ed anche l’aver riaperto con buone chances di successo la vecchia e mai affrontata questione di Palazzo Giustiniani col Senato della Repubblica.
Come non ricordare poi con fierezza il fatto che la Gran Loggia e il Vascello sono stati straordinari luoghi d’incontro e di dialogo con uomini e donne molto apprezzati nel Paese, Hanno conosciuto da vicino i massoni e ci hanno onorato con parole di stima. Tante cose belle sono state fatte e tante altre si potevano fare, magari anche meglio. Anche peggio. Noi abbiamo operato sempre mettendoci tanto pegno, Abbiamo consentito al Vascello degli uomini liberi, forti e coraggiosi di solcare acque tranquille anche quando il mare era tempestoso.
Ora che la rotta del futuro è ben tracciata e il mio mandato si è concluso spesso mi guardo indietro in un intreccio di emozioni che porterò sempre vive in me.
Come mi torna sempre in mente il primo giorno, quello della mia iniziazione. Sono passati 41 anni e mezzo dal 24 settembre dell’82 quando salii le scale di quel palazzo austero ed elegante di via Montanini 1 01 per essere iniziato nella loggia Montaperti numero 722 aL l’Oriente di Siena.
Come Rudyard Kipling, splendido esempio di fratellanza, di cosmopolitismo, di tolleranza, di cui prendo a prestito quella magnifica poesia dal titolo la loggia madre, rivedo anch’io con la memoria le facce di coloro che mi accolsero. Cerano Marco il venerabile, Romano l’oratore, e tra le colonne Guido e Roberto i giornalisti, Nilo il bancario, Carlo e Graziano i dentisti, Franco e Cesare i medici condotti, Beppe il cardiochirurgo, Pierguido il filatelico, Mario l’informatore farmaceutico, Luigi il geometra e Dino il pensionato del distretto militare,
È la mia loggia madre ed è la loggia alla quale tuttora appartengo e nella quale tornerò a vorare con gioia ed impegno. Con la Bellezza di chi ha svolto il suo compito con coscienza, responsabilità e forza e con l’amore che mi lega a tutti i fratelli del Grande Oriente d’Italia, vero bene supremo della più antica Obbedienza massonica del nostro Paese. A tutti dico solo Grazie,
Stefano Bisi
Ex Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani