I MONDI VISIVILI ED INVISIBILI

    I MONDI VISIBILI ED INVISIBILI

    Il primo passo nell’Occultismo consiste nello studio dei Mondi invisibili. Questi Mondi sono invisibili per la maggioranza della gente a causa della inattività dei sensi più fini e più elevati dai quali essi possono essere percepiti, così come il Mondo Fisico che ci circonda è percepito dai sensi fisici. La maggior parte della gente si trova, rispetto ai Mondi superfisici, nella condizione del cieco nato rispetto al nostro mondo sensibile: egli è incapace di vedere la luce e il colore che lo avvolgono. Per lui essi sono inesistenti e incomprensibili, semplicemente perché egli è privo del senso della vista atto a percepirli. Può sentire gli oggetti che tocca; essi gli sembrano del tutto reali, ma luce e colore sono al di là della sua portata.

    Lo stesso accade per la maggior parte dell’umanità. Tutti sentono e vedono gli oggetti ed odono i suoni del Mondo Fisico, ma gli altri regni, che il chiaroveggente chiama i Mondi superiori, sono altrettanto incomprensibili ai più, come la luce e i colori lo sono per il cieco. Il fatto che quest’ultimo non possa percepirli, tuttavia, non è una ragione contro la loro esistenza e realtà. E non è una ragione per negare l’esistenza dei Mondi superfisici, il fatto che la maggioranza della gente non possa vederli. Se il cieco potesse acquistare la vista, vedrebbe luce e colori. Se i sensi più elevati di questi ciechi ai Mondi superfisici, potessero essere svegliati con metodi adatti, essi pure potrebbero contemplare questi regni che ora sono per loro nascosti.

    Mentre molti commettono l’errore di essere increduli sull’esistenza di questi Mondi, altri vanno anche all’estremo opposto e, convinti della realtà dei mondi invisibili, credono che quando una persona è chiaroveggente, essa conosca tutta la verità; che quando uno può ” vedere ” egli possa del pari “conoscere ogni cosa ” intorno a questi Mondi superiori.

    Questo è un grande errore, che ci guardiamo bene dal commettere quando si tratta della vita di tutti i giorni. Se un cieco nato acquistasse la vista, noi non penseremmo certo che egli acquistasse in pari tempo la ” conoscenza integrale ” del Mondo Fisico, anzi noi sappiamo che coloro i quali hanno potuto vedere le cose che ci circondano per tutta la vita, sono ben lontani dall’averne una conoscenza assoluta. Sappiamo che occorrono ardui studi ed anni di applicazione per avere solo una minima conoscenza di questa parte infinitesimale con la quale siamo in contatto nella nostra vita quotidiana e, rovesciando l’aforisma ermetico ” Come in alto, così in basso “, possiamo agevolmente concludere che così deve essere anche per gli altri Mondi. E’ pur vero che nei Mondi superfisici vi è maggior facilità di acquistare conoscenza che non nel Mondo Fisico denso della nostra presente condizione. Non si può tuttavia eliminare la necessità di uno studio accurato e la possibilità di incorrere in errori di osservazione. Tutte le testimonianze di investigatori idonei ed attendibili, provano che nei Mondi superfisici è necessaria una più oculata osservazione che non in questo.

    Prima che le loro investigazioni possano acquistare valore reale, è necessario che i chiaroveggenti si sottopongano ad un severo tirocinio, e più esperti essi divengono, più cauti vanno nel dire ciò che vedono, più rispettosi sono delle altrui versioni ben sapendo quanto vi sia da imparare e quanto poco il singolo investigatore possa afferrare di tutti i dettagli inerenti alle sue ricerche.

    Ciò spiega perché le versioni occultiste possano differire le une dalle altre, cosa che la gente superficiale considera valido argomento contro l’esistenza dei Mondi superiori. Essa sostiene che se questi Mondi esistessero gl’investigatori dovrebbero necessariamente riportarne identiche descrizioni. Se noi prendiamo esempio dalla vita quotidiana, la fallacia di tale argomento ci appare evidente.

    Supponiamo che un giornale mandi venti reporter in una città con l’incarico d’inviare corrispondenze su di essa. I reporter sono o dovrebbero essere, esperti osservatori. Il vedere ogni cosa è loro mestiere, e dovrebbero poter dare di ciò che hanno veduto descrizioni tanto più efficaci di quelle che si potrebbero ottenere da ogni altra sorgente. E’ certo però che delle venti corrispondenze, nemmeno due saranno perfettamente d’accordo. Sebbene alcune possano avere certi tratti importanti in comune, altre saranno uniche per qualità e quantità di descrizione.

    E’ questo un argomento per concludere contro l’esistenza della città nel descrivere la quale i reporter non sono d’accordo ? Certamente no! Le discordanze sono facilmente spiegabili col fatto che ciascun reporter vede la città dal suo particolare punto di vista e la lettura delle varie corrispondenze anziché provocare una dannosa confusione, ci metterà in grado di avere una più completa e migliore descrizione e comprensione della città di quello che non si sarebbe ottenuto leggendo una sola corrispondenza; ciascuna relazione completerà e perfezionerà le altre.

    Lo stesso accade per le relazioni date dagl’investigatori dei Mondi superfisici. Ognuno ha il suo modo personale di guardare le cose e può descrivere ciò che vede solamente dal proprio punto di vista. La relazione differisce da quella di altri e nondimeno tutte sono veritiere dal punto di vista individuale di ciascun osservatore.

    Spesso si chiede: Perché investigare questi mondi? Non sarebbe meglio occuparsi di un mondo alla volta, contentarsi per ora delle lezioni che possono essere apprese nel Mondo Fisico, e, se Mondi invisibili esistono, aspettare di raggiungerli prima d’indagare? ” Basta ad ogni giorno la sua pena! “. Perché cercarne di più?

    Se avessimo la certezza assoluta che in un futuro più o meno vicino ciascuno di noi dovesse trasferirsi in un paese lontano dove, sotto nuove e strane condizioni fossimo obbligati a vivere per molti anni, non è ragionevole pensare che se prima del trasloco ci si offrisse l’occasione d’informarci di quel paese, lo faremmo volentieri? La conoscenza così acquisita ci renderà molto più facile l’adattamento alle nuove condizioni.

    Vi è una sola certezza nella vita ed è: la Morte! Quando noi passiamo nell’aldilà e ci troviamo in nuove condizioni, il conoscerle preventivamente sarebbe certo del massimo aiuto.

    Ma ciò non è tutto. Per ben comprendere il Mondo Fisico, che è il mondo degli effetti, è necessario capire quello superfisico, che è il mondo delle cause. Noi vediamo i tram in movimento, udiamo il ticchettio degli apparecchi telegrafici, ma la misteriosa forza che causa il fenomeno ci rimane invisibile. Noi diciamo: è l’elettricità; ma il nome non è una spiegazione. Non sappiamo niente della forza in se stessa: noi percepiamo unicamente i suoi effetti.

    Se un piatto contenente acqua fredda viene sottoposto ad una temperatura sufficientemente bassa, cominciano subito a formarsi dei cristalli di ghiaccio e noi possiamo osservare il processo della loro formazione. Le linee lungo le quali l’acqua si cristallizza esistevano anche prima come linee di forza, ma erano invisibili prima che avvenisse il congelamento. I magnifici ” fiori di ghiaccio ” che si formano in inverno sui vetri della finestra, sono manifestazioni visibili di correnti dei Mondi superiori che agiscono in ogni momento su di noi, inavvertite dai più, ma non perciò meno potenti.

    I Mondi superiori sono la sede delle cause e delle forze; noi non possiamo veramente comprendere questo mondo inferiore se non conosciamo nulla degli altri e non ci rendiamo conto delle forze e delle cause di cui tutte le cose materiali sono solo gli effetti.

    Per quanto strano ciò possa apparire, i Mondi superfisici, i quali sembrano essere ai più soltanto un miraggio o qualcosa di meno sostanziale ancora, sono molto più reali del mondo materiale tangibile; e gli oggetti che vi si trovano sono molto più duraturi e indistruttibili degli oggetti del Mondo Fisico. Possiamo vederlo facilmente con un esempio. Un architetto non comincia a costruire una casa procurandosi il materiale e lasciando che gli operai pongano pietra su pietra a caso, senza un ordine o un piano prestabilito. Egli si costruisce col pensiero la sua casa. Poco alla volta essa prende forma nella sua mente ed egli se ne fa un’idea chiara: è la forma-pensiero di una casa.

    Questa casa è ancora invisibile a tutti, ma non all’architetto. Egli la concreta sulla carta. Traccia i suoi piani e da questa immagine oggettiva della forma-pensiero, gli operai costruiscono la casa di legno, di ferro, di pietra, in tutto corrispondente alla forma-pensiero riprodotta fedelmente dall’architetto nel suo disegno.

    In tal modo la forma-pensiero diviene una realtà oggettiva. Il materialista asserirebbe che essa è molto più reale, duratura e sostanziale dell’immagine nella mente dell’architetto. Ma riflettiamo un po’. La casa non avrebbe potuto essere costruita senza la forma-pensiero. L’oggetto materiale può esser distrutto dalla dinamite, dal terremoto, da un incendio, ma la forma-pensiero rimane. Rimarrà durante tutta la vita dell’architetto e da quella un numero indeterminato di case, simili a quella distrutta, potrà essere costruito. Neppure l’architetto stesso potrebbe distruggerla. Perfino dopo la sua morte, questa forma-pensiero potrà essere ricuperata da coloro che hanno la capacità di leggere nella memoria della natura di cui tratteremo in seguito.

    Avendo così veduto quanto sia ragionevole asserire che tali Mondi esistono ed essendoci persuasi della loro realtà, della loro permanenza e dell’utilità di conoscerli, dobbiamo esaminarli uno per uno a cominciare dal Mondo Fisico.

    LA REGIONE CHIMICA DEL MONDO FISICO

    Secondo l’insegnamento dei Rosacroce l’Universo è diviso in sette Mondi differenti, o stati di materia, come segue:

    1. Mondo di Dio.

    2. Mondo degli Spiriti Vergini.

    3. Mondo dello Spirito Divino.

    4. Mondo dello Spirito Vitale.

    5. Mondo del Pensiero.

    6. Mondo del Desiderio.

    7. Mondo Fisico.

    Questa divisione non è arbitraria; ma necessaria, perché la sostanza di ognuno di questi Mondi è sottoposta a leggi che sono praticamente inoperose negli altri. Per esempio, nel Mondo Fisico la materia è soggetta alla gravità e ai fenomeni ai contrazione ed espansione. Nel Mondo del Desiderio non esiste né caldo né freddo, e le forme levitano, altrettanto facilmente di come gravitano. Anche tempo e distanza sono fattori che governano l’esistenza nel Mondo Fisico, ma nel Mondo del Desiderio essi sono quasi inesistenti.

    La materia di questi Mondi varia anche per densità, ed il Mondo Fisico è il più denso dei sette.

    Ciascun Mondo è diviso in sette regioni o suddivisioni di materia. Nel Mondo Fisico i solidi, i liquidi ed i gas formano le tre più dense suddivisioni; le quattro rimanenti sono formate da eteri di diversa densità. Analoghe suddivisioni sono necessarie negli altri Mondi, perché la materia dalla quale sono formati non è di densità uniforme.

    Vi sono ancora due distinzioni da fare. Le tre suddivisioni dense del Mondo Fisico – i solidi, i liquidi ed i gas – costituiscono quella che viene detta Regione Chimica. La sostanza di questa Regione è la base di tutte le forme dense.

    Anche l’Etere è materia fisica. Non è omogeneo come dichiara la scienza materialista, ma esiste in quattro stati differenti. E’ grazie ad esso che lo Spirito vitalizza le Forme nella Regione Chimica. Le quattro più sottili o eteriche suddivisioni del Mondo Fisico costituiscono ciò che chiamiamo Regione Eterica.

    Nel Mondo del Pensiero le tre più elevate suddivisioni sono la base del pensiero astratto e perciò esse sono collericamente chiamate Regione del Pensiero Astratto.

    Le quattro più dense forniscono la ” sostanza mentale ” per mezzo della quale diamo corpo alle nostre idee e le concretiamo; esse vengono quindi indicate col nome di Regione del Pensiero Concreto.

    L’attenzione consacrata dall’occultista al Mondo Fisico potrebbe apparire superflua se non fosse per il fatto che egli considera tutte le cose da un punto di vista completamente diverso da quello del materialista. Questi riconosce tre stati della materia: solido, liquido e gassoso. Questi sono tutti corpi chimici derivanti dagli elementi chimici che costituiscono la Terra. Da questa materia chimica tutte le forme dei minerali, delle piante, degli animali e dell’uomo sono state costruite, perciò esse sono effettivamente chimiche come lo sono le sostanze chiamate comunemente in tal modo. Così, se noi consideriamo la montagna o la nuvola che avvolge la sua cima il succo della pianta o il sangue dell’animale, la tela del ragno, l’ala della farfalla o le ossa dell’elefante, l’aria che respiriamo o l’acqua che beviamo ogni cosa si compone della stessa materia chimica.

    Che cosa determina, dunque, la conformazione di questa sostanza fondamentale nella molteplice varietà delle forme che vediamo intorno a noi? E’ l’Unico Spirito Universale che si esprime nel mondo visibile sotto l’aspetto di quattro grandi correnti di Vita a diverso grado di sviluppo. Questo quadruplice impulso spirituale modella la materia chimica della Terra nelle svariate forme dei quattro regni – minerale, vegetale, animale e umano. Quando una forma ha servito al suo scopo come veicolo di espressione per le tre correnti di vita superiore, le forze chimiche la disintegrano così che la materia può essere restituita al suo stato primordiale e venire utilizzata per la costruzione di nuove forme. La vita, o piuttosto lo Spirito, che modella la forma a sua propria immagine, è per conseguenza distinta dalla materia che usa, quanto il carpentiere è separato e personalmente indipendente dalla casa che egli costruisce per sua propria dimora.

    Poiché tutte le forme di minerale, di vegetale, d’animale e d’uomo, sono costituite da materia chimica, esse debbono essere logicamente così morte e prive di sensibilità come lo è questa materia chimica nel suo stato primitivo. I Rosacroce asseriscono che, infatti, è proprio così.

    Alcuni scienziati pretendono che la sensibilità esista in ogni tessuto, vivo o morto, a qualsivoglia regno esso appartenga. Essi includono anche le sostanze ordinariamente classificate come minerali nella loro categoria di oggetti aventi sensibilità, e convalidano le loro asserzioni presentando dei grafici con curve di energia ottenute sperimentalmente. Un’altra classe d’investigatori invece, nega che esista sensibilità anche nel corpo umano, eccezion fatta per il cervello che è la sede della sensibilità. Essi asseriscono che il cervello e non il dito prova dolore quando il dito è ferito. Così la casa della Scienza è divisa contro se stessa su questo come sulla maggior parte degli altri punti. La posizione assunta da ciascuna delle parti è parzialmente corretta. Tutto dipende da ciò che s’intende per ” sensibilità “. Se noi intendiamo semplicemente la reazione ad uno stimolo, simile al rimbalzare di una palla di gomma gettata a terra, è giusto attribuire sensibilità al tessuto minerale, vegetale e animale; ma se noi intendiamo per sensibilità piacere e dolore, amore ed odio, gioia ed angoscia, sarebbe assurdo attribuire tutto ciò alle forme inferiori di vita, ai tessuti separati, ai minerali nel loro stato naturale ed anche al cervello, perché tali sentimenti sono espressioni dell’autocosciente Spirito immortale, ed il cervello è soltanto la tastiera dello strumento meraviglioso sul quale lo Spirito Umano suona la propria sinfonia della vita, così come un musicista si esprime per mezzo del suo violino.

    Come si trovano persone del tutto incapaci di capire che debbono esservi e che vi sono Mondi superiori, altre se ne trovano che avendo ottenuto qualche contatto con questi Mondi, acquistano l’abitudine di sottovalutare il Mondo Fisico. Una simile attitudine è errata quanto quella del materialista. I sublimi e saggi Esseri che attuano la volontà ed il piano di Dio, ci collocarono in questo ambiente fisico per apprendervi grandi ed importanti lezioni, cosa che non potremmo fare in condizioni diverse, ed è nostro dovere utilizzare la conoscenza che abbiamo dei Mondi superiori per imparare quanto meglio possiamo le lezioni che il mondo materiale ha da insegnarci.

    In un certo senso, il Mondo Fisico è una sorta di scuola modello o stazione sperimentale per insegnarci ad agire correttamente sugli altri. Che abbiamo o no conoscenza della loro esistenza, il risultato sarà ugualmente ottenuto, e ciò dimostra la grande sapienza degli autori del piano. Se non conoscessimo che i Mondi superiori, noi commetteremmo molti errori i quali si paleserebbero solo quando ci si riferisse a condizioni fisiche. Per esempio: immaginiamo un inventore che elabora nel suo cervello il piano di una macchina. Prima egli la costruisce col pensiero, e nella sua mente la vede completa, adempiente in modo magnifico il lavoro destinatole. Successivamente egli disegna il piano di costruzione della macchina e, ciò facendo, trova forse necessaria qualche modifica alla sua primitiva concezione. Quando, dal disegno, l’inventore ha tratto la convinzione che il suo piano è attuabile, egli procede alla effettiva costruzione della macchina con materiale idoneo.

    Ora è quasi certo che altre modifiche saranno necessarie prima che la macchina lavori a dovere. Si può trovare che essa debba essere interamente rimodellata, o magari che essa sia del tutto inutilizzabile nella forma presente e debba essere messa da parte per studiare un nuovo piano. Ma, notate questo perché qui sta il punto: il nuovo progetto sarà elaborato allo scopo di eliminare quei difetti che hanno reso la macchina inutilizzabile. Se non si fosse costruita nessuna macchina materiale, che rendesse evidenti i difetti dell’idea primitiva, una seconda e più corretta idea non sarebbe stata possibile.

    Ciò è ugualmente applicabile a tutte le condizioni della vita – sociale, commerciale o filantropica. Molti progetti appaiono eccellenti a coloro che li concepiscono, e possono anche apparire ottimi sulla carta, ma cadono quando vengono tradotti in pratica. Questo non deve tuttavia scoraggiarci. E’ vero che ” impariamo più dai nostri errori che dai nostri successi”. Noi dobbiamo dunque considerare il Mondo Fisico come una scuola di preziosa esperienza nella quale impariamo lezioni della più grande importanza.

    LA REGIONE ETERICA DEL MONDO FISICO

    Non appena penetriamo in questo regno della natura, ci troviamo nel Mondo invisibile ed intangibile dove i sensi ordinari non servono più. Perciò questa parte del Mondo Fisico è pratica inesplorata dalla scienza materiale.

    L’aria è invisibile, tuttavia la scienza moderna sa che essa esiste.

    Mediante strumenti adatti si può misurare la sua velocità come vento, comprimendola si può renderla visibile come aria liquida. Con l’etere la cosa non è altrettanto facile. La scienza materiale trova necessario spiegare in qualche modo la trasmissione dell’elettricità con o senza fili. Con essa e obbligata a postulare una sostanza più fine di quelle note e chiama questa sostanza etere. La scienza non sa realmente se etere esista, perché l’ingegnosità degli scienziati non è ancora riuscita ad escogitare un recipiente nel quale sia possibile chiudere questa sostanza troppo esclusiva per il comodo del ” mago del laboratorio “. Questi non può misurarla, né pesarla né analizzarla con alcuno dei mezzi oggi a sua disposizione.

    In verità le realizzazioni della scienza moderna sono meravigliose.

    Tuttavia il miglior modo per apprendere i segreti della natura non consiste nell’inventare apparecchi, ma nel migliorare lo stesso osservatore. L’uomo ha in sé delle facoltà che eliminano la distanza e compensano la sua esiguità. Queste facoltà superano in potenza il telefono, il microscopio e il telescopio, quanto quest’ultimo supera quella dell’occhio nudo. Esse costituiscono i mezzi di investigazione usati dagli occultisti. Sono il loro ” apriti sesamo ” nella ricerca della verità.

    Per l’esercitato chiaroveggente l’etere è tanto tangibile quanto lo sono i solidi, i liquidi e i gas della Regione Chimica per un uomo ordinario. Egli vede che le forze che danno vita alle forme minerali, vegetali, animali ed umane fluiscono in queste forme per mezzo dei quattro stati dell’etere. I nomi e le funzioni specifiche di questi quattro eteri sono:

    1°. Etere chimico. – Questo etere è tanto positivo quanto negativo nella sua manifestazione. Le forze che causano l’assimilazione e l’escrezione operano per suo mezzo. L’assimilazione è il processo mediante il quale i diversi elementi nutritivi del cibo sono incorporati nell’organismo della pianta, dell’animale e dell’uomo. Ciò si compie per mezzo di forze che conosceremo più tardi. Esse operano lungo il polo positivo dell’etere chimico ed attraggono gli elementi necessari inserendoli nelle forme relative. Queste forze non agiscono ciecamente o meccanicamente, ma in maniera selettiva (che gli scienziati ben conoscono dai suoi effetti) e così compiono la loro funzione che è quella di assicurare lo sviluppo e la conservazione del corpo.

    L’escrezione si compie mediante forze della stessa specie; ma che agiscono lungo il polo negativo dell’etere chimico. Per mezzo di questo polo esse eliminano dal corpo i materiali inutilizzabili dei cibi e di quelli che hanno esaurita la loro utilità e debbono essere espulsi dal sistema. Questa operazione, come tutti gli altri processi indipendenti dalla volontà dell’uomo, si effettua in maniera selettiva, intelligente, non semplicemente meccanica, come si vede, ad esempio, nei reni, i quali filtrano solo l’urina fino a che gli organi si mantengono sani; ma, se si ammalano, lasciano passare anche la preziosa albumina.

    2°. Etere vitale. – Come l’etere chimico è il campo d’azione delle forze aventi per oggetto la difesa della forma individuale, così l’etere vitale è il mezzo per le forze che hanno per oggetto il mantenimento delle specie, cioè le forze della propagazione, della procreazione.

    Come l’etere chimico, anche l’etere vitale ha il suo polo positivo e il suo polo negativo. Le forze che operano lungo il polo positivo sono quelle attive nella femmina durante la gestazione. Esse la rendono capace di compiere il lavoro positivo e attivo di partorire un nuovo essere. Le forze che agiscono lungo il polo negativo dell’etere vitale permettono al maschio di produrre il seme.

    Nella fecondazione dell’uovo dell’animale e dell’uomo, o del seme della pianta, le forze che agiscono lungo il polo positivo dell’etere vitale, producono piante, animali ed uomini di sesso maschile, mentre le forze che si esprimono mediante il polo negativo, producono individui di sesso femminile.

    3°. Etere luminoso. – Questo etere è tanto positivo che negativo. Le forze che agiscono attraverso il polo positivo sono quelle che generano il calore del sangue nelle specie animali superiori e nell’uomo facendone delle sorgenti individuali di calore. Le forze che agiscono lungo il polo negativo dell’etere luminoso sono quelle che reggono le funzioni passive dei cinque sensi: della vista, dell’udito, dell’odorato, del gusto e del tatto. Sono queste forze che costruiscono e alimentano l’occhio.

    Negli animali a sangue freddo le forze positive dell’etere luminoso sono il mezzo delle forze che fanno circolare il sangue, e le forze negative hanno relativamente all’occhio, le stesse funzioni che esercitano negli animali superiori e nell’uomo. Quando gli occhi mancano, le forze che operano lungo il polo negativo dell’etere luminoso stanno forse costruendo e nutrendo altri organi di senso, come fanno in tutti gli esseri che ne sono provvisti.

    Nelle piante le forze operanti lungo il polo positivo dell’etere luminoso agiscono sulla circolazione dei succhi. Perciò in inverno, quando l’etere luminoso non è potenziato dalla luce solare come d’estate, la linfa cessa di fluire per riprendere quando il sole estivo trasmette di nuovo alla pianta tutto il suo vigore. Le forze che operano lungo il polo negativo dell’etere luminoso depositano la clorofilla, la sostanza verde delle foglie, e colorano i fiori. Infatti, ogni colore, in tutti i regni, è depositato per mezzo del polo negativo dell’etere luminoso. Perciò gli animali hanno il colore più scuro sul dorso, ed i fiori sono più intensamente colorati nella parte esposta al sole. Nelle regioni polari della terra, dove i raggi del sole sono deboli, tutti i colori sono più tenui ed in certi casi tanto parcamente distribuiti, che in inverno essi spariscono del tutto e gli animali divengono bianchi.

    4°. Etere riflettore. – E’ stato precedentemente asserito che l’idea della casa già esistita nella mente, può essere recuperata dalla memoria della natura anche dopo la morte dell’architetto. Tutto ciò che è accaduto ha lasciato dietro di sé un quadro incancellabile in questo etere riflettore. Come le felci gigantesche della fanciullezza della terra, hanno lasciato la loro immagine nei giacimenti di carbone, e come l’avanzare del ghiacciaio di un’epoca trascorsa può essere ritrovato per mezzo della traccia che esso ha lasciato sulle rocce lungo il suo cammino, così pure i pensieri e le azioni degli uomini sono indelebilmente registrati dalla natura nel suo etere riflettore, dove il veggente esperto può leggere la loro storia con una esattezza proporzionata alla sua abilità.

    L’etere riflettore merita questo nome per più di una ragione perché i quadri in esso sono solo riflessi della vera memoria della natura, situata in un regno molto più elevato. In questo etere riflettore nessun chiaroveggente esperto cerca di leggere, perché i quadri sono confusi e vaghi al confronto di quelli che si trovano nei regni superiori. Coloro che leggono nell’etere riflettore sono generalmente quelli che non hanno scelta; essi infatti, non sanno in che cosa stanno leggendo. Come regola generale, gli psicometri ed i medium ottengono la loro conoscenza attraverso l’etere riflettore. Entro certi ristretti limiti, l’allievo della scuola occulta nei primi gradi del suo tirocinio, legge egli pure nell’etere riflettore, ma è messo in guardia dal maestro sulla deficienza di questo etere come mezzo per acquisire precise informazioni e così non trae facilmente conclusioni errate.

    Questo etere è anche l’intermediario per mezzo del quale il pensiero agisce sul cervello umano. E’ molto intimamente connesso con la quarta suddivisione del Mondo del Pensiero. Questa è la più alta delle quattro suddivisioni contenute nella Regione del Pensiero Concreto ed è la sede della mente umana. Qui si trovano dei ” cliché ” assolutamente chiari della Memoria della Natura, della quale l’etere riflettore non presenta che le immagini riflesse.

    IL MONDO DEL DESIDERIO

    Come il Mondo Fisico ed ogni altro regno della natura, anche il Mondo del Desiderio ha sette suddivisioni dette “regioni” ma, a differenza del Mondo Fisico esso non ha le grandi divisioni corrispondenti alle Regioni Chimica ed Eterica. La sostanza del desiderio, nel Mondo del Desiderio, persiste attraverso le sue sette suddivisioni o regioni, come materiale per la personificazione del desiderio. Nella stessa misura in cui nel nostro Mondo Fisico è tangibile ogni oggetto materiale, così lo è un desiderio nel Mondo del Desiderio. Come la Regione Chimica è il regno della forma e quella Eterica è la sede delle forze che immettono le attività vitali in quelle forme, rendendole atte a vivere, muoversi e riprodursi, così le forze del Mondo del Desiderio operando sul corpo denso vivificato lo obbligano a muoversi in questa o quella direzione.

    Se ci fossero solamente le attività delle Regioni Chimica ed Eterica del Mondo Fisico, ci sarebbero forme aventi vita, atte a muoversi ma con nessun incentivo di farlo. Quest’incentivo è provvisto dalle forze cosmiche attive nel Mondo del Desiderio, e senza questa attività che opera attraverso ogni fibra del corpo vitalizzato, sollecitando l’azione in questa o quella direzione, non ci sarebbe né esperienza, né sviluppo morale. Le funzioni dei diversi eteri curerebbero il mantenimento, la crescita e la riproduzione della forma, ma lo sviluppo morale sarebbe del tutto assente. L’evoluzione sarebbe un’impossibilità, sia per la forma che per la vita, perché è solo per rispondere alle esigenze dello sviluppo spirituale che le forme si evolvono verso stati superiori. Ci appare così chiara la grande importanza di questo regno della natura.

    Desideri, appetiti, passioni e sentimenti si esprimono nella materia delle diverse regioni del Mondo del Desiderio, come la forma e i lineamenti del viso sono modellati nella Regione Chimica del Mondo Fisico. Essi assumono forme di durata più o meno lunga secondo l’intensità del desiderio, appetito o sentimento da esse impersonato. Nel Mondo del Desiderio la distinzione fra le forze e la materia non è così precisa ed appariscente come nel Mondo Fisico. Si potrebbe quasi affermare che in questo Mondo le idee di forza e di materia sono identiche o intercambiabili. Non è proprio così ma possiamo dichiarare che entro certi limiti, il Mondo del Desiderio consiste di forza-materia.

    Quando parliamo della materia del Mondo del Desiderio riconosciamo essere vero che è di un grado meno densa della materia del Mondo Fisico, ma avremmo un’idea del tutto sbagliata se immaginassimo che essa sia la materia fisica più sottile. Tale idea, per quanto sostenuta da molti che hanno studiato le filosofie occulte, è del tutto erronea e deriva principalmente dalla difficoltà di dare una completa ed esatta descrizione dei Mondi superiori. Disgraziatamente il nostro linguaggio è adatto alla descrizione delle cose materiali, ma è del tutto inadeguato a descrivere le condizioni dei regni superfisici, così che tutto quanto si dice di questi regni deve esser preso come approssimazione, come similitudine piuttosto che come esatta descrizione.

    Per quanto la montagna e la violetta, l’uomo, il cavallo ed un pezzo di ferro siano composti in definitiva di un’unica fondamentale sostanza atomica, non dobbiamo affermare che la violetta è una forma più sottile di ferro. Analogamente, è impossibile spiegare con parole il mutamento subìto dalla materia quando, dallo stato fisico, si trasmuta in sostanza del Desiderio. Se non ci fosse nessuna differenza, anche quest’ultima sarebbe riducibile alle leggi del Mondo Fisico, ma ciò non è.

    La legge che governa la materia della Regione Chimica è l’inerzia, la tendenza a mantenere lo statu quo. Ci vuole una certa quantità di forza per vincere quest’inerzia e causare il movimento di un corpo che è in quiete, o per fermarne uno che è in movimento. Non è così con la materia del Mondo del Desiderio. Tale materia può dirsi vivente. E’ in movimento incessante, fluido, e prende tutte le forme immaginabili e inimmaginabili con facilità e rapidità inconcepibili, brillando e scintillando in migliaia di gradazioni colorate che non sono paragonabili a nulla di ciò che conosciamo nel nostro stato di consapevolezza fisica. Qualcosa che molto debolmente rassomiglia all’azione ed all’aspetto di questa materia si può vedere nel gioco di colori di una conchiglia di madreperla esposta alla luce solare e che si muova in avanti e indietro.

    Così è il Mondo del Desiderio: luce e colore sempre mutevoli; in esso le forze animali ed umane s’intrecciano con le forze di innumerevoli Gerarchie di Esseri spirituali, che non appaiono nel nostro Mondo Fisico ma sono altrettanto attive nel Mondo del Desiderio di quanto noi lo siamo qui. Di alcune di esse ci interesseremo più tardi e descriveremo la loro relazione con l’evoluzione umana.

    Le forze emanate da questo vasto e multiforme esercito di esseri modellano la sempre mutevole materia del Mondo del Desiderio in forme innumerevoli e diverse, di più o meno lunga durata, secondo l’energia cinetica dell’impulso che dette loro la nascita.

    Da questa superficiale descrizione si può capire come sia difficile per un neofita che ha appena aperto gli occhi interni, trovare il suo equilibrio nel Mondo del Desiderio. Il chiaroveggente esperto cessa presto di stupirsi alle descrizioni inverosimili date spesso dai medium. Questi possono essere perfettamente onesti; ma le possibilità prodotte da ogni diverso angolo di visione sono innumerevoli e della più insidiosa natura, e c’è piuttosto da meravigliarsi che queste descrizioni siano talvolta esatte. Tutti noi abbiamo dovuto imparare a guardare e a vedere nella nostra prima infanzia, come possiamo facilmente accertarci osservando un bambino appena nato. Si noterà che il piccino tenterà di afferrare oggetti che sono dall’altro lato della stanza, o della strada, o magari la luna. Egli è assolutamente incapace di valutare le distanze. Il cieco che recupera la vista, da principio, deve spesso chiudere gli occhi per trasferirsi da un luogo all’altro, dichiarando che, in attesa di avere appreso a fare uso degli occhi, gli è più agevole camminare servendosi del tatto che della vista. Ugualmente, colui i cui organi interni di percezione vengono vivificati, deve esercitarsi all’uso della facoltà di recente acquisita. In principio, il neofita cercherà di applicare al Mondo del Desiderio la conoscenza derivatagli dalla sua esperienza nel Mondo Fisico perché egli non ha ancora appreso le leggi del mondo nel quale sta penetrando. Ciò è fonte di innumerevoli difficoltà e perplessità. Prima di poter capire ciò che vede egli deve diventare nuovamente come un fanciullo che assorbe la conoscenza senza riferimento a nessuna precedente esperienza.

    Per giungere ad una corretta comprensione del Mondo del Desiderio, bisogna rendersi conto che esso è il mondo dei sentimenti dei desideri, delle emozioni. Questi sono tutti dominati da due grandi forze: l’Attrazione e la Repulsione, che agiscono nelle tre regioni più dense del Mondo del Desiderio in modo diverso da quello col quale agiscono nelle tre regioni più sottili superiori, mentre la regione centrale può dirsi un terreno neutro.

    Questa regione centrale è la regione del sentimento. Qui l’interesse o l’indifferenza verso un oggetto o un’idea inclinano la bilancia a favore di una delle due forze già menzionate, relegando così l’oggetto o l’idea nelle tre regioni superiori o nelle tre regioni inferiori del Mondo del Desiderio. Eventualmente oggetto o idea potranno anche essere espulsi. Vedremo fra poco come questo avvenga.

    Nella sostanza più sottile e più rarefatta delle tre più alte regioni del Mondo del Desiderio, la forza di Attrazione tiene sola il dominio ma è anche presente, in qualche misura, nella più densa materia delle tre regioni inferiori, dove si oppone alla forza di Repulsione ivi dominante, la quale distruggerebbe rapidamente ogni forma che penetrasse in queste tre regioni inferiori, se non fosse così contrastata. Nella regione più densa, cioè la più bassa, dove la forza di repulsione si manifesta al massimo della sua potenza, essa spezza e frantuma, in un modo terribile per chi vede, le forme che vi si costruiscono: tuttavia la forza di Repulsione non è una forza vandalica. Niente in natura è vandalico. Tutto ciò che può avere quest’apparenza è invece rivolto a buon fine. Ed è così anche per il lavoro di questa forza nell’infima regione del Mondo del Desiderio. Le forme qui esistenti sono creazioni demoniache, costruite dalle più basse passioni e dai più bassi desideri dell’uomo e degli animali.

    La tendenza di ciascuna forma del Mondo del Desiderio, consiste nell’attrarre a sé tutto ciò che può trovare di natura simile alla sua per il proprio incremento. Se questa tendenza attrattiva dovesse predominare nelle regioni inferiori, il male crescerebbe come la gramigna. Si produrrebbe anarchia e non ordine nel Cosmo. Questo è impedito dal preponderante potere della forza di Repulsione in questa Regione. Quando una bassa forma di desiderio è attratta da un’altra di simile natura, esiste disarmonia nelle loro vibrazioni, e così l’una ha effetto disintegrante sull’altra. Così, invece di unire ed amalgamare male su male, esse agiscono a reciproca distruzione, ed in tal modo il male nel mondo è mantenuto entro confini ragionevoli. Quando comprendiamo il modo di agire delle due forze gemelle, siamo in grado d’intendere la massima occulta: ” Una menzogna nel Mondo del Desiderio è insieme un assassinio ed un suicidio “.

    Qualunque avvenimento del Mondo Fisico si riflette su tutti gli altri regni della natura e, come abbiamo veduto, costruisce le sue forme adatte nel Mondo del Desiderio. Una relazione veridica di un avvenimento crea delle forme simili a quelle che corrispondono a tale avvenimento; esse si attirano reciprocamente e si fondono insieme, l’una rafforzando l’altra. Al contrario, una relazione non veritiera crea una forma ostile alla prima, diversa da quella legata all’avvenimento, diversa, cioè, dalla vera forma. Poiché esse si riferiscono alla stessa circostanza si attirano, ma siccome le loro vibrazioni sono diverse, agiscono l’una su l’altra in modo distruttivo. Perciò le cattive e maliziose menzogne possono uccidere qualsiasi cosa buona, se esse sono forti abbastanza e ripetute abbastanza spesso. Al contrario la ricerca del bene nel male, cambierà col tempo il male in bene. Se la forma che è costruita per diminuire il male è debole essa non avrà nessun effetto e sarà distrutta dalla forma cattiva; ma se è forte e frequentemente ripetuta, essa avrà l’effetto di disintegrare la cattiva e sostituirvi la buona. Tale effetto, intendiamoci, non è prodotto dalla menzogna o dal negare il male, ma dalla ricerca del bene. Lo scienziato occultista pratica assai rigorosamente questo principio della ricerca del bene in ogni cosa, perché sa quale potenza ciò possieda per abbattere il male.

    Un aneddoto della vita del Cristo illustrerà questo principio. Una volta, passeggiando coi suoi discepoli, Egli passò con loro vicino alla carogna putrefatta di un cane. I discepoli si rivolsero con disgusto, commentando tra loro il nauseabondo spettacolo; ma il Cristo osservò il cane morto e disse: ” Le perle non sono più bianche dei suoi denti “. Egli era deciso a trovare il bene perché sapeva quale effetto benefico sarebbe derivato nel Mondo del Desiderio dal dare ad esso espressione.

    La regione più bassa del Mondo del Desiderio è detta ” regione delle Passioni e dei Desideri Sensuali “. La seconda regione è meglio descritta con l’espressione ” regione dell’Impressionabilità “. Qui gli effetti delle forze gemelle di Attrazione e Repulsione sono pressoché in equilibrio. E’ questa una regione neutrale dove tutte le nostre impressioni, costruite con la materia di questa regione, sono neutre. Solamente quando i sentimenti gemelli che incontreremo nella quarta regione, entrano in gioco, le forze gemelle cominciano ad agire. Tuttavia la semplice impressione di qualcosa in sé e per sé è interamente distinta dal sentimento che produce. L’impressione è neutra ed è un’attività manifestata dalla seconda regione del Mondo del Desiderio, dove delle immagini sono formate dalle forze percettive dei sensi nel corpo vitale dell’uomo.

    Nella terza regione del Mondo del Desiderio, la forza di Attrazione, forza che riunisce e costruisce, ha già preso il sopravvento sulla forza di Repulsione, la cui tendenza è distruttiva. Se comprendiamo che il principale impulso in questa forza di Attrazione è l’autoaffermazione e il respingere le altre forze per ampliare il proprio campo d’azione, capiremo anche come essa produca facilmente il desiderio di nuove cose, così che la sostanza della terza regione del Mondo del Desiderio è principalmente sottomessa alla forza di Attrazione verso queste nuove cose, ma in modo egoistico, e perciò questa è la regione dei Desideri.

    La regione delle Passioni e dei Desideri sensuali può essere paragonata ai solidi del Mondo Fisico; la regione dell’Impressionabilità ai fluidi, e la natura fluttuante ed evanescente della regione dei Desideri, si può comparare con la parte gassosa del Mondo Fisico. Queste tre regioni forniscono la sostanza per le forme destinate all’esperienza, allo sviluppo dell’anima e all’evoluzione, eliminando gli elementi completamente distruttivi e trattenendo quelli che possono essere utilizzati per il progresso.

    La quarta regione del Mondo del Desiderio è la ” regione del Sentimento”. Da essa proviene il sentimento che si riferisce alle forme già descritte. Il loro rapporto con noi e l’effetto che esse producono su di noi dipendono dall’emozione che provocano nel nostro essere. Che gli oggetti e le idee presentati siano buoni o cattivi in sé non ha importanza. Soltanto il nostro sentimento d’interesse o di indifferenza, è il fattore determinante per la sorte dell’oggetto o dell’idea.

    Se un oggetto o un’idea risvegliano la nostra simpatia il nostro interesse, avranno su di noi lo stesso effetto che il sole e l’aria hanno sopra una pianta. Quell’idea crescerà e fiorirà nella nostra vita. Se invece noi accettiamo l’impressione o l’idea con indifferenza, essa si disseccherà come la pianta messa in una cantina buia.

    Da questa regione centrale del Mondo del Desiderio proviene dunque l’incentivo all’azione o la decisione di astenersene (sebbene anche questa sia azione agli occhi dello scienziato occultista), perché allo stato attuale del nostro sviluppo, i sentimenti gemelli di Interesse e di Indifferenza, forniscono la spinta all’azione e sono le molle che muovono il mondo. In una fase ulteriore questi sentimenti cesseranno di avere una qualsiasi importanza. Allora il fattore dominante sarà il Dovere.

    L’Interesse mette in movimento le forze di Attrazione o di Repulsione.

    L’Indifferenza isterilisce semplicemente l’oggetto o l’idea contro cui è diretta, per quello che si riferisce alla nostra relazione con essi.

    Se il nostro interesse per un oggetto o un’idea, genera Repulsione, ciò naturalmente ce ne allontana, ma esiste una forte differenza fra l’azione della forza di Repulsione e il semplice sentimento d’Indifferenza. Forse un esempio potrà rendere più chiara la maniera d’agire dei due sentimenti e delle due forze gemelle.

    Tre uomini camminano lungo una strada. Essi vedono un cane malato, coperto di piaghe ed è evidente che il cane soffre intensamente per il dolore e la sete. Ciò è chiaro per tutti e tre quegli uomini: i loro sensi lo attestano. Ora interviene il sentimento. Due di essi prendono interesse per l’animale, il terzo non prova che un sentimento d’indifferenza. Quest’ultimo passa oltre e lascia il cane alla sua sorte. Rimangono gli altri due; essi provano entrambi interesse; ma quest’interesse si manifesta in loro in modo del tutto diverso. Nell’uno si esprime con la simpatia e col desiderio di recare aiuto; egli si sente obbligato a curare la povera bestia, a lenire il suo dolore ed a cercare di guarirla. Nell’altro l’interesse è di una specie diversa. Egli vede solo uno spettacolo ripugnante, per lui insopportabile, sì che desidera liberarne se stesso e il mondo il più rapidamente possibile. Consiglia di uccidere subito l’animale e di sotterrarlo. In lui l’interesse genera la forza distruttiva della Repulsione.

    Quando il sentimento d’interesse deriva dalla forza di Attrazione ed è diretto verso oggetti e desideri grossolani, questi si elaborano nelle regioni inferiori del Mondo del Desiderio, dove opera l’opposta forza di Repulsione, nel modo già descritto. Dal combattimento delle forze gemelle – Attrazione e Repulsione – derivano tutto il dolore e la sofferenza inerenti al mal fare od allo sforzo mal diretto, sia volontario che no.

    Possiamo così vedere quanto sia importante il sentimento che noi proviamo verso tutte le cose, perché da ciò dipende la natura dell’atmosfera che creiamo per noi stessi. Se ameremo il bene, veglieremo e nutriremo come angeli custodi tutto ciò che è buono intorno a noi; se faremo il contrario popoleremo il nostro sentiero di demoni da noi stessi generati.

    I nomi delle tre regioni superiori del Mondo del Desiderio sono: ” regione della vita animica “; ” regione della luce animica “; e ” regione della potenza animica “. In queste regioni dimorano l’Arte, l’Altruismo, la Filantropia e tutte le attività della vita animica superiore. Se pensiamo a queste regioni come irradianti le qualità indicate dai loro nomi nelle forme delle regioni inferiori, comprenderemo in modo corretto le attività superiori e quelle inferiori del Mondo del Desiderio. La potenza animica, tuttavia, può per un certo tempo essere usata tanto a cattivo quanto a buon fine, ma in tali casi la forza di Repulsione distrugge il vizio e la forza di Attrazione costruisce la virtù sulle disperse rovine. Tutte le cose in definitiva, cooperano per il BENE.

    I Mondi Fisico e del Desiderio non sono separati l’uno dall’altro dallo spazio. Essi sono ” più vicini che mani e piedi “. Non è necessario muoversi per andare da uno all’altro, o da una regione a quella contigua. Come solidi, liquidi e gas sono tutti insieme nel nostro corpo e s’interpenetrano gli uni con gli altri, così le regioni del Mondo del Desiderio esistono tutte dentro di noi. Possiamo paragonare le linee di forza lungo le quali i cristalli di ghiaccio si formano nell’acqua alle cause invisibili, che hanno origine nel Mondo del Desiderio e si manifestano nel Mondo Fisico, spingendoci all’azione, in una qualunque direzione.

    Come le linee di forza permeano l’acqua, il Mondo Fisico è permeato dal Mondo del Desiderio coi suoi innumerevoli abitanti; invisibili, ma dovunque presenti, essi sono la causa potente di tutti i fenomeni del Mondo Fisico.

    IL MONDO DEL PENSIERO

    Anche il Mondo del Pensiero è costituito da sette regioni di diversa qualità e densità e, come il Mondo Fisico, il Mondo del Pensiero si divide in due sezioni principali: la Regione del Pensiero Concreto, comprendente le quattro suddivisioni più dense e la Regione del Pensiero Astratto che comprende le tre suddivisioni di sostanza più sottile. Il Mondo del Pensiero è quello centrale dei cinque Mondi dai quali l’uomo trae i suoi veicoli. Qui s’incontrano Spirito e corpo. E’ anche il più alto dei tre Mondi nei quali l’evoluzione dell’uomo sta procedendo attualmente, perché fino a questo momento non abbiamo praticamente alcuna relazione con i due Mondi superiori.

    Sappiamo che i materiali della Regione Chimica sono usati nella costruzione di tutte le forme fisiche. Queste forme acquistano vita e potere di muoversi per mezzo delle forze operanti nella Regione Eterica, ed alcune di queste forme viventi sono spinte all’azione dai sentimenti gemelli del Mondo del Desiderio. La Regione del Pensiero Concreto fornisce la materia mentale destinata a rivestire le idee che si generano nella Regione del Pensiero Astratto e che così concretizzate, diventano forme-pensiero. Queste agiscono come regolatori e come meccanismo equilibratore sugl’impulsi generati nel Mondo del Desiderio dai contatti col mondo fenomenico (fisico).

    Vediamo così come i tre Mondi nei quali l’uomo attualmente si evolve, si completano l’uno con l’altro, costituendo un tutto che mostra la Suprema Sapienza del Grande Architetto del Sistema al quale apparteniamo e che noi adoriamo col santo nome di Dio.

    Esaminando più particolarmente le diverse suddivisioni della Regione del Pensiero Concreto, troviamo che gli archetipi delle forme fisiche di qualsivoglia regno, si trovano nella regione più bassa o ” regione Continentale “. Qui si trovano anche gli archetipi dei continenti e delle isole della Terra, che sono modellati in modo corrispondente a questi archetipi. Le modificazioni che subisce la crosta terrestre devono prima prodursi nella regione Continentale. Finché il modello archetipo non sia stato cambiato, le Intelligenze che noi (per nascondere la nostra ignoranza a loro riguardo) chiamiamo ” Leggi di Natura “, non possono produrre le condizioni che alterano l’aspetto fisico della Terra secondo le modificazioni decise dalle Gerarchie che presiedono all’evoluzione. Esse progettano i mutamenti come un architetto fa per le modificazioni di un edificio, prima che gli operai diano ad esse espressione concreta. In maniera analoga i mutamenti nella flora e nella fauna sono dovuti a trasformazioni dei loro rispettivi archetipi.

    Quando noi parliamo degli archetipi di tutte le differenti forme esistenti nel Mondo Fisico, non si deve pensare che essi siano semplicemente modelli, nello stesso senso di un oggetto costruito in piccolo o in un materiale diverso da quello idoneo per il suo specifico uso finale. Essi non sono semplicemente somiglianze delle forme che ci circondano; essi sono archetipi creativi, modellano cioè le forme del Mondo Fisico secondo la loro o le loro immagini – poiché spesso molti agiscono insieme onde formare determinate specie – e ciascun archetipo dà parte di se stesso per costruire la forma richiesta.

    La seconda suddivisione della Regione del Pensiero Concreto è detta ” regione Oceanica “. Essa è meglio descritta come vitalità fluente e pulsante. Tutte le forze che agiscono attraverso i quattro eteri che costituiscono la Regione Eterica si possono ritrovare in questa regione come archetipi. E’ una corrente di vita fluente, che pulsa attraverso tutte le forme, come il sangue pulsa attraverso il corpo. Qui il chiaroveggente esperto può rendersi conto come sia vero che ”tutta la Vita è Una” .

    La ” regione Aerea ” è la terza suddivisione della Regione del Pensiero Concreto. Si trovano qui gli archetipi dei desideri, delle passioni, dei sentimenti e delle emozioni, che noi sperimentiamo nel Mondo del Desiderio. Qui tutte le attività del Mondo del Desiderio appaiono come condizioni atmosferiche. Le sensazioni di piacere e di gioia arrivano ai sensi del chiaroveggente come la carezza della brezza estiva; le aspirazioni dell’anima sono come il sospirare del vento fra le cime degli alberi, e vampe lampeggianti sembrano le passioni delle nazioni in guerra. Le emozioni dell’uomo e degli animali sono ugualmente riprodotte nell’atmosfera di questa regione.

    La ” regione delle Forze Archetipe ” è la quarta suddivisione della Regione del Pensiero Concreto.

Figura A: Una lanterna magica

    E’ la regione centrale e la più importante nei cinque Mondi in cui si svolge l’intera evoluzione umana. Da una parte di questa regione ci sono le tre regioni superiori del Mondo del Pensiero, il Mondo dello Spirito Vitale ed il Mondo dello Spirito Divino. Dall’altra parte ci sono le tre regioni più basse del Mondo del Pensiero, il Mondo del Desiderio e il Mondo Fisico. Questa regione è quindi una specie di ” frontiera ” fra i Regni Spirituali e i Mondi della forma. E’ il punto focale attraverso il quale lo Spirito si riflette nella materia.

    Come è indicato anche dal nome, questa regione è la dimora delle forze archetipe che dirigono le attività degli archetipi nella Regione del Pensiero Concreto. Da questa regione lo Spirito agisce sulla materia per darle le forme più svariate. La figura 1 mette in evidenza il fatto che la personalità è l’immagine riflessa dello Spirito, attraverso la lente della Mente.

    La quinta regione del Mondo del Pensiero, che è la più vicina al punto focale dal lato spirituale, si riflette nella terza regione, che è la più vicina al punto focale dal lato della Forma. La sesta regione si riflette nella seconda e la settima nella prima.

    L’intera Regione del Pensiero Astratto si riflette nel Mondo del Desiderio; il Mondo dello Spirito Vitale nella Regione Eterica del Mondo Fisico, e il Mondo dello Spirito Divino nella Regione Chimica del Mondo Fisico.

    La tavola schematica n. 1 darà un’idea dell’insieme dei sette Mondi che costituiscono la sfera del nostro sviluppo; ma noi dobbiamo metterci bene in mente che questi Mondi non sono situati uno sull’altro, come appare nella Tavola. Essi si interpenetrano; vale a dire che, come nel caso in cui confrontammo la relazione fra il Mondo Fisico e il Mondo del Desiderio noi paragonammo il Mondo del Desiderio alle linee di forza dell’acqua che gela, e l’acqua stessa al Mondo Fisico; analogamente possiamo ora pensare alle linee di forza come a uno qualunque dei sette Mondi, mentre l’acqua nella nostra illustrazione corrisponderebbe al mondo di densità immediatamente superiore. Un altro esempio può forse rendere più chiaro questo soggetto.

    Usiamo una spugna sferica per rappresentare la terra densa, cioè la Regione Chimica. Immaginiamo che nella sabbia permei ogni parte della spugna e formi anche uno strato esterno ad essa. Supponiamo che la sabbia rappresenti la Regione Eterica, che in maniera analoga permea la terra densa e si estende oltre la sua atmosfera.

    Immaginiamo poi spugna e sabbia immerse in un vaso sferico di vetro pieno di acqua limpida e un poco più grande della spugna ricoperta di sabbia e poniamola al centro del vaso, come il tuorlo è posto nel centro di un uovo. Noi abbiamo ora uno spazio pieno di limpida acqua fra la sabbia ed il vaso. L’acqua nel suo insieme rappresenterà il Mondo del Desiderio, perché proprio come l’acqua filtra fra i granelli della sabbia, attraversa tutti i pori della spugna e forma quel limpido strato esterno, così il corpo del desiderio permea sia la terra densa che l’etere e si estende oltre ambedue queste sostanze.

    Sappiamo che c’è dell’aria nell’acqua e se pensiamo all’aria nell’acqua (nel nostro esempio) come raffigurante il Mondo del Pensiero, avremo una buona immagine mentale di come il Mondo del Pensiero, che è più fine e più sottile, interpenetra i due Mondi più densi. Finalmente, immaginiamo che il vaso contenente la spugna, la sabbia e l’acqua, sia collocato al centro di un recipiente sferico più grande; allora l’aria che riempie lo spazio fra i due vasi rappresenterà quella parte del Mondo del Pensiero che si estende al di là del Mondo del Desiderio.

    Ognuno dei pianeti del nostro sistema solare possiede tre simili Mondi che si interpenetrano, e se noi pensiamo a ciascuno dei pianeti che consistono di tre Mondi, come a singole spugne ed al quarto Mondo, il Mondo dello Spirito Vitale, come se fosse l’acqua in un grande vaso dove queste triplici spugne fossero immerse, noi comprendiamo che, come l’acqua nel vaso riempie lo spazio fra le spugne e filtra attraverso di esse, così il Mondo dello Spirito Vitale pervade lo spazio interplanetario ed interpenetra i singoli pianeti. Esso forma un vincolo comune fra loro, così come è necessario possedere una nave e saperla dirigere se desideriamo andare dall’America all’Africa, così è necessario possedere un veicolo adatto nel Mondo dello Spirito Vitale e saperlo scientemente controllare per poter viaggiare da un pianeta all’altro.

    In modo analogo a quello col quale il Mondo dello Spirito Vitale ci mette in relazione con gli altri pianeti del nostro sistema solare, il Mondo dello Spirito Divino ci mette in relazione con gli altri sistemi solari. Noi possiamo considerare i sistemi solari come spugne separate immerse nel Mondo dello Spirito Divino, e così ci sarà chiaro che, per viaggiare da un sistema solare all’altro, sarebbe necessario saper funzionare coscientemente nel più alto veicolo dell’uomo, quello dello Spirito Divino.

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