LA SPERANZA ESTERIORE

LA SPERANZA ESTERIORE
Abbiamo preso coscienza che i Significati della Vita sono l’unica Acqua che ci disseta ?

Allora anche per l’esteriorità la mente deve essere indirizzata verso una coerenza di comportamenti.

Il comportamento è la forma che si accompagna all’azione. Se è incoerente, allora la forma non è armonica.

I Significati spesso inducono ad agire. Poiché i Significati sono appaganti, il nostro impulso ci spinge a cercare di prolungare la loro presenza gratificante trasportandoli nel mondo esteriore delle manifestazioni, dando loro corpo e braccia e gambe. In tal modo si pensa di fissare la loro “essenza” in forme definite di azioni o di pensieri. Si cerca di dare un oggetto specifico alla Speranza che si accompagna al Significato.

Si intende tracciare in questo modo una direzione ed una meta al cammino che si percorrerà. Il “dove andiamo” viene istintivamente identificato con la rotta tracciata. dalle nostre proiezioni.

Ma attenzione : Hic sunt leones. In assenza di regole e di capacità di orientamento, il cammino tende a diventare impervio ed incerto. Non bastano, da sole, le buone intenzioni. Qui si verifica un fatto che merita di essere considerato attentamente : ognuno comprende, prima o poi, che dare un oggetto alla speranza, senza essere in grado di alimentare e dirigere i Significati delle azioni, non porta a nulla se non a fatiche interiori ed ansie. Il verbo sperare non può avere complemento oggetto: chi glielo impone fa degradare la speranza in aspettativa, compagna di viaggio di sterili euforie e subitanei abbattimenti.

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