UNIRE QUANTO È DIVISO

UNIRE QUANTO È DIVISO

1782: Antonio Maria Lorgna, insigne matematico ed ingegnere, fonda a Verona, con 40 Scienziati d’ogni parte d’Italia, la “Società Italiana” chiamata anche la “Società dei Quaranta”, appunto per il numero dei suoi soci; dal 1979 la conosciamo come “Accademia Nazionale delle Scienze”, detta dei XL, tra i fondatori, si annoverarono: Alessandro Volta, Lazzaro Spallanzani, Luigi Lagrange, RuggeroG. Boscovich. Nel primo numero delle memorie accademiche Antonio Maria Lorgna scrisse: lo svantaggio dell’Italia è l’avere ella le sue forze disunite e che per unirle bisognava incominciare ad associare le cognizioni e l’opera di tanti illustri Italiani separati. Il movimento culturale politico e sociale che promosse l’unificazione dell’Italia, il Risorgimento, per gli storici avrà inizio più di trent’anni dopo, ma è indubbio che tra gli illustri pensatori si svilupparono i prodomi degli ideali Risorgimentali ben prima del 1815. Il progetto era d’unire ciò che era “sparso”, cioè di avvicinare socialmente uomini simili nell’umanità, ma differenti negli usi, nei costumi, nei dialetti, anche combattendo l’analfabetismo e l’ignoranza. Il Risorgimento vide indissolubilmente legate le menti di molti Fratelli Massoni, che hanno immaginato e favorito l’unità d’Italia con ideali patriottici, nazionalistici, romantici, mediati dalle conoscenze spirituali e morali attinte dai lavori svolti nei Templi. Un fenomeno culturale volto a formare un’identità nazionale italiana, sconosciuta però alla maggioranza del popolo italiano prima della nascita del Regno d’Italia. Il pensiero di alcuni Fratelli illuminati porterà ad estendere anche all’interno delle formazioni Massoniche sparse sul territorio italico, ma sottoposte a vari governi esteri, uno spirito nazionalistico, che si materializzerà con il desiderio d’appartenenza ad una Massoneria legata ad una nascitura Italia. Nel 1859 a Torino sarà fondata una nuova forma di Massoneria, che verrà definita di Rito Simbolico Italiano, una Massoneria che avrà tra i suoi scopi anche quello di essere italiana, pensiero che verrà condiviso dalle variegate realtà massoniche presenti sul territorio italiano portando in un periodo breve alla fondazione di quanto tutti conoscono come Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. A Trapani il 14 dicembre 2019, il Rito Simbolico Italiano in occasione dei festeggiamenti per i suoi 160 anni, con una conferenza pubblica dal titolo “La penna e la spada. I valori del Risorgimento Italiano e l’impegno per un nuovo Risorgimento Europeo”, ha affrontato un tema caro a tutti i Fratelli Italiani, ed in particolare ai Fratelli “Simbolici”. L’evento, che ha coinvolto importanti figure politiche regionali, è stato realizzato con la volontà di sensibilizzare la società ad affrontare le sfide contemporanee e future con un’attenzione al passato. Sono emerse interessanti considerazioni sui cicli storici che permettono di ricollocare la Massoneria in un ruolo determinante per lo sviluppo futuro delle genti e proposte fattive volte a trasmettere concetti ed ideali propedeutici a favorire una coesione sociale internazionale votata alla collaborazione ed alla pace. La ricerca egoistica del proprio interesse nel libero mercato, seguendo la teoria Smithiana, gioverebbe a sé stessi ed all’intera società portando equilibrio economico e generando benessere, tuttavia lo stato sociale di benessere, non correttamente gestito, ha trasformato il mondo occidentale in un ambito dove è il mercato a guidare le scelte politiche e militari e la Società ha perso o dimenticato molti dei suoi valori. Se il pensiero europeista emerse concretamente con il Manifesto di Ventotene, un documento sviluppato per realizzare un’Europa Libera ed unita, appunto un Nuovo Risorgimento Europeo, questo era tuttavia legato a valori sociali consolidati ad esso contemporanei e sarà il fenomeno della globalizzazione aiutato da una sempre maggiore velocità di comunicazione dovuta alle moderne tecnologie ad imporci di elaborare una nuova visione del concetto di patria e nazione. Conseguentemente la nozione tradizionale di nazione diventa obsoleta in quanto, seguendo il pensiero di Jürgen Habermas, la nazione diviene un libero contratto sociale tra popoli che si riconoscono tramite una Costituzione Comune ed il patriottismo nazionale deve scomparire per divenire patriottismo costituzionale con un conseguente nuovo concetto d’appartenenza. La nazione per Ernest Renan è l’anima ed il principio spirituale di un popolo, la nazione quindi intesa come popolazione, esiste quando trova posto nel cuore e nella mente delle persone che la compongono, analogamente una Comunità esiste se trova posto nel cuore e nella mente delle persone che la compongono. Serve, quindi, riformulare il principio spirituale che è intrinseco nel motto dell’Unione Europea: Unita nella diversità. In un progetto di convivenza nell’Unione Europea diviene indispensabile individuare caratteristiche comuni, pensare appunto ad un nuovo Risorgimento Europeo. Si rafforza, dunque, l’esigenza di sviluppare e condividere un concetto d’appartenenza che preveda il senso del noi sviluppato nella pace e nell’ordine, individuando al suo interno simboli e valori comuni e non il confronto con il gruppo “esterno” che a volte assume la forma di odiato nemico. Si rimanda a Socrate che distingueva le rivalità interne, che definisce “discordie”, dalle minacce esterne che chiama “guerre”!

Giuseppe Mazzini, suggerì che il popolo è titolare dei diritti e dei doveri che trascendono quello dei singoli individui e la Nazione ha quindi una funzione pedagogica in quanto educa l’uomo al sacrificio, al dovere, all’etica in funzione della comunità, un’affermazione universale pensata nell’Ottocento ed applicabile, in epoca odierna anche ad un concetto più ampio di nazione quale l’Unione Europea, che comunque può e deve avere una funzione pedagogica. La storia si ripete e, come al momento dell’Unità d’Italia, dovrà essere la coscienza dei Fratelli Massoni, che continuano ad essere i detentori dei valori etici e morali, a risvegliare la consapevolezza di Tutti.

In passato si dovette combattere l’analfabetismo e la conseguente ignoranza oggi il “nemico” è la distorta informazione che nuovamente genera ignoranza! Seppure con qualche variazione si ripresentano i problemi che sono stati affrontati per realizzare l’Unità d’Italia, superare i pregiudizi dettati da differenti tradizioni, abitudini, lingue, religioni ed interessi economici, problemi che potranno essere risolti riproponendo l’aspetto pedagogico degli ideali e della conoscenza della Libera Muratoria, unire quanto è diviso, non è in fondo uno dei propositi dell’insegnamento Massonico? Dobbiamo immaginare e suggerire un nuovo Umanesimo, che riproponga la centralità della figura umana contestualizzandola alle problematiche attuali. La vita è un viaggio, un viaggio che non si intraprende da soli, alcuni dei nostri compagni di viaggio saranno significativi ed importanti per il nostro percorso, quando se ne andranno lasceranno un vuoto permanente, altri passeranno inosservati; non sappiamo quanto durerà il nostro viaggio, quante gioie e quanti momenti difficili e dolorosi ci riserverà, quante prove dovremo sostenere. Per questo è fondamentale essere coscienti di dover dare il meglio di sé, seminando amore e raccogliendone gli esiti, essere buoni compagni di viaggio per lasciare un buon ricordo: l’eredità che l’uomo onesto lascia alla terra è il bene operato.

Fratello Maestro Architetto Marziano Pagella Sereniss imo Presidente del Rito Simbolico Italiano

DA ACACIA DEL 2020 n. 1

Questa voce è stata pubblicata in Lavori di Loggia. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *