LA RELIGIONE ED IL MASSONE

LA RELIGIONE ED IL MASSONE

Il trattare un argomento di così grande importanza richiede, al fine di dare risposte plausibili e confortanti, una preparazione nella conoscenza delle religioni e della massoneria stessa, tale che I tempo e la letteratura che è in nostro possesso non ci consentono. Ciò constatato e verificata la limitata cultura in materia, non rimane al gruppo che esaminare e discutere le personali convinzioni in merito, nel tentativo di rispondere ad alcuni interrogativi che ci si sono presentati. Quale rapporto crediamo possa esistere fra la Religione ed il Massone? Perché si voglia analizzare la Religione; presa in senso lato, ed il Massone, considerato come singola entità, appare chiaro se si considerano, come faremo in seguito, la Religione ed il Massone nella loro eccezione etimologica, perché vogliamo sia intesa la parola Religione come espressione di un fatto spirituale, e la parola Massone come realtà effettiva, efficace e attiva in un fatto di perfetta conoscenza interiore. Necessita ora considerare:

1) perché un uomo cerchi una ragione spirituale e, nel nostro caso, si faccia Massone;

2) che cosa voglia significare Religione,

 3) che cosa voglia significare Massone.

 Invitiamo, in questo preciso istante, i fratelli a fare mente locale al loro particolare, intimo momento i cui si sono imbattuti nella Massoneria. Turbati, sconvolti, nel più profondo disordine spirituale, coinvolti dal materialistico divenire della vita profana, incapaci di sereno giudizio, lontani da quella saggezza che ci impone tolleranza, sfiduciati, stanchi, ad un certo istante abbiamo guardato in noi. Alcuni hanno trovato rifugio all’ombra di una “Chiesa”, altri hanno scelto una via spirituale in cui maggiormente hanno creduto, altri ancora continuano a vivere in uno stato confusionale. Siamo passati attraverso situazioni di simile entità, ci è stata data la possibilità di avvicinare una confessione religiosa e di essa è rimasto in noi qualche cosa. La vita religiosa, l’insegnamento che ci è stato propinato, l’ambiente in cui abbiamo vissuto, inteso sia come focolare, che come società condizionante, ad un certo momento della nostra vita hanno portato a riflettere, a ragionare, a considerare, a porci precise imprescindibili domande. Tutto ciò può aver suscitato due possibili situazioni di fatto: la prima di pace, la seconda di disagio, di disorientamento. Il primo caso non pone problemi, quel particolare individuo o non si pone interrogativi, e quindi ritiene soddisfatta la sua posizione spirituale, o ritiene di aver trovato quella via che risponde ai suoi interrogativi. Per il secondo caso è nato, invece, impellente il bisogno di ricerca.

Per noi si è aperta la porta del “Tempio”; da quel momento magico è nato un dualismo. Esso riguarda la nostra fede religiosa ed il credito che stiamo dando all’Istituzione Massonica. Quale sia il rapporto preciso esistente fra loro, non crediamo sia possibile dimostrare chiaramente, soprattutto per la perfetta conoscenza che quanto esporremo è l’espressione di situazioni, di esperienze ed emozioni personali, anche se confrontate nel gruppo. Pensiamo pertanto che l’esposizione che vogliamo fare di mettere in evidenza alcune condizioni generali che potrebbero incidere su ogni Massone. AI fine di seguire la logica consequenzialità del discorso occorre dare per scontato il fatto che può diventare “Massone”, in piena coscienza e con libera convinzione, colui che crede nella esistenza di un “ESSERE SUPREMO”, di un “DIO”, del “PRIMO MOTORE IMMOBILE”, della “ENTITA METAFISICA” da cui tutto promana ed alla quale tutto tende.

Il “MASSONE”, quindi è un “CREDENTE”.

 Ed allora appare lampante una domanda: “essere credente vuol dire essere religioso?” Per rispondere a tale interrogativo, pensiamo sia giusto e d opportuno sapere cosa esprima la parola “RELIGIONE” e cosa si possa dire dei suoi derivati “religiosità” e religioso”. Ed allora: RELIGIONE:

il sentimento dell’uomo verso Dio;

l’insieme dei riti e comandamenti che gli uomini

osservano per onorare la divinità;

riverenza, culto, rispetto grandissimo, venerazione;

religione degli affetti famigliari, religione della patria;

cura diligentissima, scrupolosità.

RELIGIOSITA’: qualità, zelo di religioso;

RELIGIOSO: chi ha e osserva religione;

pertinente, conforme alla religione.

Queste definizioni, tratte da un glossario della lingua italiana, tendono si per se stesse a porre un preciso rapporto tra Massone e Religione. Determiniamo orail significato della parola Massone: membro della Massoneria (società detta di “Liberi Muratori”); professa idee filantropiche e progressiste, spesso in contrasto con la dottrina ed i precetti della religione cattolica. … Così recita il medesimo dizionario. Orbene, anche se per noi la predetta definizione sia ben lontana dal dipingere la vera identità di un qualsiasi nostro fratello, o della Istituzione, la si vuole accettare per un attimo, al fine di lavorare con un medesimo parametro, fra quattro definizioni.

RELIGIONE: sentimento … ecc

l sentimento esprime uno stato emotivo, una particolare situazione psicologica, uno stato cioè in cui l’uomo non è in grado di agire obiettivamente, poiché soggetto ad una forza che lo condiziona. In tale stato egli adora il “Dio” ed è soggetto a precisi canoni. Queste situazioni sono quelle che contrastano con la figura del “Libero Muratore”. Se quest’uomo è Libero ed è Muratore, per definizione unico arbitro della costruzione che intende erigere con il continuo, paziente, umile, sereno porre mattone su mattone, con la mente sgombra da ogni sentimento, da ogni emozione riesce a realizzare la propri ascesi. E il piccolo “Tempio” privato che, dalla dimensione microscopica “dell’io”, si espande nel cosmo attraversando i vari stadi della “Conoscenza”, per giungere, ad “ultimum”, a confondersi con la “Verità”.

RELIGIOSITÀ: qualità, zelo religioso.

È questo un termine che tende a qualificare e quantificare la potenza che l’essere umano riesce a sviluppare e tradurre in atto per esprimere il “Sé” in quella precisa direzione. Questa attività può benissimo ogni Massone far propria, ma intesa quale espressione di zelo, di progressione, di ricerca, di lavoro. La religiosità, infatti, nel momento stesso in cui esprime la quantificazione di tale quantità, imprime nel ricercatore una carica spirituale che lo sostiene, lo conforta e lo sprona nel suo iter. Essa, di contro, può far correre il rischio di sopraffare la libera volontà e di costringere l’uomo in uno stato di fanatico asservimento, che è il peggiore condizionamento di ogni condizione umana. Il ricercatore deve poter sempre contare sulle sue possibilità di analisi e di sintesi; deve, in ogni istante della sua attività, poter serenamente analizzare dati, risultati, ipotesi, ecc., come il muratore, che stia erigendo una stupenda costruzione, non deve mai lasciarsi trascinare dall’entusiasmo. ma deve poter verificare rapporti, proporzioni, volumi, condizioni che non possono prescindere dal fine ultimo: il costruire. La mente offuscata da sacerdotali contemplazioni, lo spirito rapito in voli fantastici trascinano lontano della contingente attività e fanno perdere il ritmo dell’ascesi. RELIGIOSO: aggettivo che ha due precisi significati, indica infatti un modo di agire, quando si riferisce all’uomo, definisce oggetti, quando servono per un rito. Esso è, pertanto, per definizione etichetta passiva, in quanto serve solamente ad identificare uno stato di fatto, quando è l’espressione di usi, costumi, tradizioni che hanno perso, col tempo, il loro primitivo significato. Quando, invece, l’essere religioso corrisponde alla vera consapevole presa di coscienza del problema che esso esprime, tale stato coincide con l’ipotesi che l’uomo si è posto ed allora tale stato rientra nel fatto umanistico, ed è valido. A questo punto, rispondendo alla domanda postaci “essere credente vuol dire essere religioso?”’, possiamo benissimo pensare ad un rapporto di coesistenza fra RELIGIONE e MASSONERIA, fino al momento in cui i presupposti delle due espressioni concorrano al medesimo fine, ma detto rapporto cessa quando entrano in contraddizione e la prima voglia limitare o condizionare la libera ricerca. Un Massone, per la precisa configurazione della scuola iniziatica cui ha aderito, non può essere condizionato, nella sua ascesa, da alcun dogma. La conquista spirituale, intesa nel suo più alto significato, non è propria della sola Massoneria, come non lo è di qualsiasi dottrina religiosa, ma appartenendo al singolo individuo, sempre che egli creda in quel “quantum” di divinità che è in lui, trova la perfetta possibilità di attuazione solo e appunto in Massoneria, in quanto in tale istituzione ciò che vale è la convinzione che si operi in piena libertà per raggiungere quella “Luce” che promana dal G. A.D.U.

TAVOLA SCOLPITA DAL FR.’. AUGUSTO CAMOSSO

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